I prestiti linguistici nel nuovo periodo
3) La “sinizzazione” dei prestiti linguistici nella grammatica
Il cinese non ha una morfologia ricca come quella delle lingue indoeuropee, perciò la semplificazione nel processo di assorbimento dei prestiti linguistici è inevitabile. Il termine francese “ᏗᇨШѮ∰” (bù'Črqiáoyàsì, bourgeoise) una volta assorbito è stato semplificato in “ᏗᇨШѮ” (bù'Črqiáoyà).
Mentre si ha il processo di sinizzazione, c’è anche la tendenza alla “non- sinizzazione”, cioè utilizzare maggiormente forme straniere o parti di esse (termini alfabetici o termini ibridi) oppure utilizzare una trascrizione fonetica quando si potrebbe usare una traduzione di senso in cinese.
Quando inizialmente i prestiti linguistici entrano nella lingua cinese, coesistono forme non identiche per uno stesso termine, poi attraverso una selezione da parte di chi ne fa uso nel breve periodo pian piano si ha un’unificazione delle diverse forme. Nel lungo periodo nelle situazioni in cui ci sono più forme tra cui scegliere si ha una tendenza per cui più il livello di sinizzazione è alto e più sarà facile ottenere un’approvazione culturale da parte del popolo cinese e quindi più sarà possibile l’accettazione dei termini: tra traduzioni di senso e traduzioni fonetiche si tenderà verso traduzioni di senso, tra traduzioni in parte fonetiche e traduzioni completamente fonetiche si tenderà a traduzioni in parte fonetiche. Tuttavia in anni recenti la percentuale di utilizzo di prestiti linguistici con un basso grado di sinizzazione è aumentata e sempre più appaiono termini con caratteri alfabetici o termini ibridi.
L’evidenziare questa categoria di prestiti linguistici per l’appunto indica che non si tratta di una sinizzazione, ma di una “occidentalizzazione” in cui si dà importanza alle caratteristiche straniere. Perché si può sceglie di fare scelte diverse da quelle tradizionali? Questa scelta di non-sinizzazione è basata sulla mentalità delle società esterne. Se dovessimo fare un’analisi delle ragioni della nascita di questa tendenza secondo la psicologia sociale potremmo notare le categorie qui di seguito.
• I principi economici utilizzati dalla lingua
In genere piace usare poche parole per esprimere concetti ricchi, anche nella scienza informatica si trasmettono il maggior numero di notizie col minor numero di codifiche. I termini interamente composti da lettere alfabetiche in linea di massima sono abbreviazioni di forme fisse in genere molto lunghe. Utilizzare termini con le lettere alfabetiche risulta quindi conveniente ed economico, ad esempio CT (䅵ㅫᴎ X ܝᮁሖ
ᠿᦣ, jìsuànjƯ X guƗng duàncéng somiáo, Compuer Tomography), WHO (Ϫ⬠ि⫳㒘 㒛, Shìjiè WèishƝng Z·zhƯ, World Health Organisation), WTO (Ϫ⬠䌌ᯧ㒘㒛, Shìjiè
Màoyì Z·zhƯ, World Trade Organisation). Per la concisione e la comodità che i termini
in lettere alfabetiche esprimono, anche alcuni nomi cinesi vengono abbreviati utilizzando termini con caratteri alfabetici, ad esempio il termine “㣅䇁∈ᑇ㗗䆩” (YƯngy· shupíng koshì) è stato abbreviato in EPT (acronimo di English Proficiency Test, n.d.t.); “ ᄺ 㣅 䇁 㗗 䆩 ” (dàxué YƯngy· koshì) viene abbreviato in CET (acronimo di College English Test). Ci sono anche termini con caratteri alfabetici che non sono l’acronimo di termini inglesi, bensì acronimi del pƯnyƯn cinese, ad esempio HSK (∝䇁∈ᑇ㗗䆩, Hàny· shupíng koshì, certificazione linguistica della lingua cinese), PSC (᱂䗮䆱∈ᑇ⌟䆩, P·tǀnghuà shupíng cèshì, certificazione linguistica del
p·tǀnghuà), RMB (Ҏ ⇥ Ꮥ , rénmínbì), GB ( ᆊ ᷛ ޚ , guójiƗ biƗozh·n, standard
nazionali), si tratta cioè dei “ᴀᮣᴹ䇁” (bČnzú wàiláiy·) di cui abbiamo già parlato. Alcuni prestiti linguistici inizialmente tradotti foneticamente ora utilizzano direttamente termini con lettere alfabetiche, ad esempio “X ܝ ” (X guƗng, raggi X) in origine chiamati “⠅ܟৌܝ”(àikèsƯuƗng), “¤ᇘ㒓” (Ȗ shèxiàn, raggi gamma) originariamente detti “ԑ偀ᇘ㒓” (gƗm shèxiàn). Questa è anche la ragione per cui si ritiene che utilizzare termini con caratteri alfabetici sia molto più comodo ed economico che usare
termini cinesi. Quando coesistono termini nativi cinesi o traduzioni di senso di prestiti linguistici, la scelta tra quale usare segue spesso questo tipo di influenza mentale, vengono quindi scelte forme espressive comode ed economiche senza considerare il loro grado di sinizzazione. Ne sono un esempio i termini “݀݅≑䔺” (gǀnggòng qìchƝ) e “Ꮘ” (bƗshì). In una situazione normale si tende ad usare il primo, mentre quando si fanno distinzioni tra le diverse tipologie di autobus si utilizzano termini col morfema “Ꮘ” (bƗ) come abbreviazione del termine bƗshì, ad esempio“Ꮘ” (dàbƗ, autobus di grandi dimensioni), “ЁᏈ” (zhǀngbƗ, autobus di medie dimensioni), “ᇣᏈ” (xiobƗ, autobus di piccole dimensioni), “ᖿᏈ” (kuàibƗ, autobus veloce) che sono ovviamente più economici e comodi dei rispettivi termini “݀݅≑䔺” (dà gǀnggòng qìchƝ), “Ё (ൟ)݀݅≑䔺” (zhǀngxíng gǀnggòng qìchƝ), “ᇣ݀݅≑䔺” (xio gǀnggòng qìchƝ), “ᖿ(䗳)݀݅≑䔺” (kuàisù gǀnggòng qìchƝ). Altri termini esprimono più chiaramente il loro senso utilizzando lettere alfabetiche, cosa che risulterebbe impossibile con l’uso di caratteri cinesi, ad esempio “AA ࠊ” (AA zhì, forma di pagamento in cui la spesa viene divisa in modo equo), “A ൟ” (A xíng, sangue di tipo A), “㓈⫳㋴ A” (wéishƝngsù A, vitamina A).
• La ricerca del nuovo e del cambiamento nell’utilizzo della lingua
Nelle traduzioni fonologiche la pronuncia e il senso del singolo carattere cinese vengono separati e la composizione tra carattere e carattere non può essere analizzata secondo la costruzione morfologica cinese, è questa la peculiarità dei prestiti linguistici essendo essi completamente diversi dai termini nativi cinesi. E’ proprio da ciò che nasce la caratteristica di diversità dei prestiti linguistici, si ha una sensazione di novità completamente differente da quella del lessico già esistente. Nella mentalità sociale di ricerca del nuovo e del cambiamento, i termini tradotti semanticamente non prevalgono del tutto su quelli tradotti foneticamente, al contrario alcune traduzioni fonetiche sono ben accolte e ad esempio non si dice “ߎ⾳䔺” (chnjznjchƝ, taxi), ma “ⱘ” (díshì), non si usa “ࡼ⬏” (dònghuà, cartone animato), ma “व䗮” (ktǀng, cartone). Addirittura per alcuni termini cinesi ben consolidati è stata comunque introdotta e si è diffusa la sua traduzione fonetica dell’equivalente termine straniero, ad esempio il termine cinese “㸼
• La tendenza all’occidentalizzazione e all’eleganza nella mentalità sociale Nella scelta dei caratteri dei prestiti linguistici tradotti foneticamente in realtà si prediligono caratteri della lingua scritta che possano dare un senso del bello, non vengono comunque utilizzati caratteri poco conosciuti. Si ritiene che l’eleganza e lo stile occidentale di questi termini siano facilmente accettabili. Le aziende per assecondare la mentalità delle masse di inseguire ciò che è occidentale ed elegante utilizzano nomi occidentali per le marche dei loro prodotti. Per quanto riguarda i termini con caratteri alfabetici essi hanno un puro sapore occidentale avendo conservato l’aspetto originario delle parole di partenza. Visti questi fattori psicologici della società, mentre vengono accolti e selezionati i prestiti linguistici, emerge la tendenza alla non- sinizzazione: i prestiti linguistici con un basso livello di sinizzazione, quindi densi di caratteristiche occidentali, assecondano infatti questa mentalità. Alcuni prestiti linguistici che originariamente avevano scelto una traduzione di senso sono poi passati ad utilizzare una traduzione fonetica, ad esempio “ⱘ” (díshì, taxi), “Ꮘ” (bƗshì, autobus), “䗋Դ” (mín, minigonna). Questo rispecchia anche un’orientamento culturale e una mentalità diversi dal passato nell’utilizzo della lingua.