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Introduzione: i nuovi cambiamenti del lessico cinese nel periodo delle “riforme e dell’apertura economica”

1. La situazione dei cambiamenti del lessico cinese nel nuovo periodo

Analizzare la situazione e le caratteristiche di questo tipo di cambiamento del lessico cinese, procedere nell’indagine della questione della codificazione del lessico della lingua cinese e procedere nella previsione della nuova forma dei vocaboli sono questioni importanti e di grande attualità.

1.

La situazione dei cambiamenti del lessico cinese nel nuovo

periodo

In questa sezione innanzitutto sottoporremo ad un’elaborazione riassuntiva la situazione e le caratteristiche dei cambiamenti del lessico cinese a partire dall’avvio delle riforme economiche.

Negli anni Ottanta dello scorso secolo la Cina ha aperto le porte allo sviluppo e contemporaneamente le espressioni straniere, in quanto veicolo di informazioni di un paese esterno, si sono riversate nel Paese. Esse “sono entrate” in gran numero costituendo la nuova tendenza per cui il cinese introduceva e assorbiva prestiti linguistici. Le persone, e in particolare la generazione dei giovani, nell’uso della lingua, spesso manifestavano una mentalità che cercava ciò che era nuovo sino alla rincorsa di ciò che era straniero. Perciò l’utilizzo di espressioni straniere è diventata una moda all’interno della lingua moderna. I modi in cui i prestiti linguistici sono entrati nella lingua cinese principalmente sono i seguenti:

1. utilizzo diretto della lingua originaria (ciò comprende le abbreviazioni e gli acronimi), ad esempio Philips, Citizen, IBM, MTV, XO, essi riguardano principalmente nomi propri e nomi tecnici di prodotti o compagnie;

2. traduzione fonetica, ad esempio “ᢰᢰ” (bàibai, bye-bye), “Ꮘ຿” (bƗshì, bus), “ⱘ຿” (díshì, taxi), “佭⊶” (xiƗngbǀ, shampoo), “ᠬ⽣” (tuǀfú, TOEFL);

3. traduzione di senso, ad esempio “ع㕢” (jiànmČi, body building), ”

ҷ≳” (dàigǀu, salto generazionale), ”⛁⚍” (rèdi΁n, hot point), ”ֵ⫼व” (xìnyòngk΁,

carta di credito), ”݀݅݇㋏” (gǀnggòng guƗnxi, relazioni pubbliche), ”䏇㱸Ꮦഎ” (tiàozao shìch΁ng, mercato delle pulci);

4. combinazione tra traduzione fonetica e traduzione di senso, ad esempio “䗋Դ㺭” (mín΃qún, mini gonna), ”T ᘸ㸿” (T-xùshƗn, T-shirt), ”㗤ܟ䵟” (nàikèxié, Nike), ”䴍䳇㟲” (pƯlìw·, break dance);

5. combinazione tra caratteri cinesi e lettere dell’alfabeto della lingua straniera, ad esempio “वᢝ OK” (k΁lƗ OK), ”T ᘸ” (T-xù, metà in lingua originaria e metà con la traduzione fonetica), ”BP ᴎ” (BP jƯ), ”CT ᠿᦣ” (CT s΁omiáo), ”VCD ᕅ

㾚ᴎ” (VCD y΃ng-shìjƯ, metà in lingua originaria e metà con la traduzione di senso)1

. In particolare i vocaboli con la traduzione di senso del terzo tipo sono prestiti linguistici abbastanza celati, mentre le altre tipologie di prestiti sono piuttosto evidenti. I vari prestiti linguistici sono attivi nelle trasmissioni televisive, nei giornali e nelle riviste, nelle attività commerciali e sono persino entrati nel linguaggio comune dei cittadini.

1Chen Zhangtai 䰜ゴ໾, Putonghua cihui guifan wenti ᱂䗮䆱䆡∛㾘㣗䯂乬 (Questioni sulle norme del

lessico del p·tǀnghuà), Prima Conferenza sulla Lingua Scritta e Parlata applicata alla tesi di discussione accademica, dicembre 1995.

L’ingresso e l’assorbimento dei prestiti stranieri sono inevitabili e necessari negli scambi internazionali e sono anche un importante canale per arricchire la lingua nazionale. Relativamente a questo problema, “temere l’Occidente” e “riverire l’Occidente” sono entrambi comportamenti sbagliati e intollerabili. Dato che bisogna accettare con atteggiamento aperto e in modo positivo i prestiti linguistici, bisogna però anche avere rispetto e amore per la propria lingua, non si può ammirare ciecamente l’Occidente e abusare dei prestiti linguistici. Per i nomi di negozi, alberghi, merci, marchi di fabbrica fino a quelli dei bambini spesso è comodo usare termini creati dall’Occidente e questo risulta poco accettabile.

I termini “sbarcati” da Hong Kong e Taiwan, la forza della lingua cantonese e il prestigio del dialetto di Pechino

I termini “sbarcati” da Hong Kong e Taiwan e il cantonese diventato lingua forte hanno portato il “vento del sud-est” all’interno dei cambiamenti del lessico cinese. Allo stesso tempo, essendo il dialetto pechinese il dialetto base per il p·tǀnghuà (il cinese standard), anche la sua importanza svolge una significativa funzione in quanto dialetto di prestigio.

Hong Kong e Taiwan sono due importanti comunità che utilizzano il cinese. Per motivi storici ciò che si rispecchia principalmente nella lingua sono le differenze presenti nel lessico. I termini di Hong Kong e Taiwan sono entrati nella Cina continentale in seguito all’avvio delle riforme economiche di aperura. Questi termini noti ai non-cinesi nascono da caratteri conosciuti, cioè i caratteri di cui il termine è composto (i morfemi) sono conosciuti, ma il termine ha qualcosa di estraneo. Ne sono un esempio 䖤԰ (yùnzuò, operare), 䌘⏅ (zƯshƝn, anziano), ݅䆚 (gòngshí, identità di vedute), 䅸ৠ (rèntóng, riconoscere), ⠽Ϯ (wùyè, proprietà fondiaria), ᶊᵘ (jiàgòu, struttura), 佂ક (y΃np΃n, bevanda), ሩ䫔 (zh΁nxiƗo, esposizione e vendita), থᒞ (fàláng, salone di bellezza), ޣ 㙹 (ji΁nféi, dimagrire), ⠯ Ҩ 㺸 (niúz΁ikù, jeans), 㕢 亳 ජ (mČishíchéng, luogo in cui viene servita una buona cucina), ᑺ؛ᴥ (dùjiàcnjn, villaggio vacanze), eccetera. Questi termini per la maggior parte possono trovare un’espressione corrispondente all’interno del p·tǀnghuà, ma non completamente identica. Essi rivelano significati, sfumature e stili diversi, danno una sensazione insolita, perciò sono anche ben visti per quello in cui le persone si identificano e accettano. Secondo le stime fatte i

termini di Hong Kong e Taiwan assorbiti dal p·tǀnghuà negli ultimi dieci anni non sono meno di sei-settecento.2 Inoltre Hong Kong e Taiwan nell’assorbire i prestiti linguistici sono da sempre molto aperti. La capacità di assimilazione dei prestiti linguistici è ampia e quelli introdotti nella Cina continentale per la maggior parte sono “sbarcati” da Hong Kong e Taiwan.

In relazione a ciò, nel distretto di Canton le relazioni particolari con Hong Kong e Macao fanno sì ché il cantonese possegga un valore di mercato che richiama grande attenzione. Il cantonese in quanto “dialetto di moneta” è diventato un dialetto di gran forza in voga nell’intera Cina. Studiare il dialetto della provincia del Guangdong è diventata una moda e termini cantonesi come “♦剓剐” (ch΁o yóuyú, licenziare), “থ⚻

ট” (fƗshƗoy΅u, fan), “⬉佁❆” (diànfànbƗo, bollitore elettrico per il riso), “⛫⊍”

(júyóu, mettere la brillantina), “吓䖤᠛” (hóngyùnshàn, ventaglio della buona fortuna), “ᬊ䫊ৄ” (shǀuyíntái, sportello, cassa) si possono trovare ovunque. Persino trascrizioni fonetiche in cantonese di termini come “ⱘ຿” (díshì) sono arrivati fino alla capitale e i pechinesi dicono “ᠧⱘ ” (d΁dƯ) al posto di “ߎ⾳≑䔺” (chnjznj qìchƝ), addirittura chiamano “ᵓܓⱘ” (b΁nrdì) il risciò per il noleggio chiamato “ᑇᵓ䔺” (píngb΁nchƝ). Ciò crea ancora di più un'unione tra Nord e Sud e insieme combina la Cina con l’Occidente.

In seguito allo sviluppo economico di Shanghai e alla valorizzazione dell’area di Pudong, il dialetto di Shanghai, essendo il centro dei dialetti Wu, si è imposto con una certa forza. Termini come “໻݈䋻” (dàxƯnghuò, prodotti contraffatti), “㾷༫” (jiČtào, ridurre le perdite nel mercato azionario), “ࡆ㙝” (gƝròu, metafora che indica la rivendita di azioni a basso prezzo per evitare ulteriori perdite dopo che, acquistate ad alto prezzo, si sono svalutate), “ᤷ⌚㊞” (d΁o jiànghu, prendere in giro) hanno esercitato un’ampia influenza.

La lingua cantonese, il dialetto di Shanghai e altri dialetti possono arricchire ulteriormente il p·tǀnghuà in termini di vocaboli e portare benefici per lo sviluppo e la promozione della lingua nazionale comune. Tuttavia, se si considera il proprio dialetto partendo da un regionalismo ristretto e da una forte sensibilità verso di esso e lo si mette a “pari rango con il p·tǀnghuà”, questo potrà interferire e sminuire la popolarità del

2 Chen Jianmin 䰜ᓎ⇥, Putonghua dui Xiang Gang cihui de qushe wenti ᱂䗮䆱ᇍ佭␃䆡∛ⱘপ㟡䯂乬

(Selezione di questioni sul p·tǀnghuà rispetto ai termini di Hong Kong), Yuwen jianshe tongxun, Hong Kong, marzo 1994.

p·tǀnghuà. Maggiore controllo va richiesto all’influenza di questo aspetto negativo. In

realtà in seguito all’aumento degli scambi economici tra le varie zone della Cina, il

p·tǀnghuà potrà estendersi maggiormente e diventare sempre più popolare. In ambito

internazionale inoltre il p·tǀnghuà è la lingua comune in Cina e il suo valore di mercato certamente aumenterà continuamente. Perciò bisogna rafforzare il carattere di uniformazione dei dialetti forti come il cantonese e altri nei confronti del p·tǀnghuà e controllare l’elemento di divisione che essi possono creare.

Per quel che riguarda il dialetto di Pechino, esso è il più prestigioso. Pechino è il cuore culturale e politico dell’intero Paese ed è anche la base da cui vengono annunciate le notizie e le comunicazioni media, il suo lessico è il più facile per essere accettato nel vasto territorio di tutto il Paese. La diffusione di termini dal sapore pechinese come “ Ⲫ ” (gài, eccellente), “ Ꮩ ” (shuài, fico), “ ☿ ” (hu΅, furioso), “ צ ⠋ ” (d΁oyé, speculatore), “՗໻ቅ” (k΁ndàshƗn, cicalare interminabilmente), “໻㛚ܓ” (dàcuìr, star famosa), “١໻ℒ” (bàng dàku΁n, uscire con un uomo ricco) ed altri è stata molto rapida, inoltre già sono entrati a far parte del lessico del p·tǀnghuà o stanno per entrare a farne parte.

La “rinascita” di alcuni vecchi vocaboli

Vecchi vocaboli sono “rinati” come neologismi e anche questo è diventato un panorama all’interno dei cambiamenti del lessico cinese.

Durante il periodo dell’economia pianificata, termini che in origine rispecchiavano l’economia di mercato e la sua concezione culturale divennero vocaboli non in uso, prossimi all’estinzione. Con le riforme economiche di apertura questi vocaboli in disuso tornarono di nuovo alla ribalta. Ecco alcuni esempi: termini come “㙵ӑ” (g·fèn, azione), “㙵ϰ” (g·dǀng, azionista), “݌ᔧ” (di΁ndàng, ipotecare), “㙵

⼼” (g·piào, azione), “䆕ࠌѸᯧ” (zhèngquàn jiƗoyì, scambio di titoli), “♦ф♦प”

(ch΁om΁i-ch΁omài, speculare), “䗮䋻㝼 㚔” (tǀnghuò péngzhàng, inflazione) e altri sono stati ripristinati uno dopo l’altro; e ancora termini come “᢯ᷛ” (zhƗobiƗo, indire la gara d’appello), “ಲᠷ” (huíkòu, percentuale sulla vendita), “ᇣ䌍” (xi΁ofèi, mancia), “ᢡप” (pƗimài, vendere all’asta), “䗝㕢” (xu΁nmČi, gara di bellezza), “प⎿” (màiyín, prostituirsi), “㑶♃ऎ/㸫” (hóngdƝngqnj/jiƝ, distretto a luci rosse), “໰ᘏӮ” (yèz΅nghuì,

nightclub) e altri sono riapparsi a poco a poco; un altro esempio sono i termini “㗕ᵓ” (l΁ob΁n, padrone), “㒣⧚” (jƯngl΃, manager), “㨷џ䭓” (d΅ngshìzh΁ng, presidente del consiglio di amministrazione), “㒣㑾Ҏ” (jƯngjìrén, agente), “໾໾” (tàitai, signora), “ᇣྤ” (xi΁ojie, signorina), “ֱ䬪” (b΁obiƗo, bodyguard) che sono tornati uno dopo l’altro.

La generazione precedente era dispiaciuta per questi termini, alcuni addirittura hanno espresso disappunto, mandato lettere ai periodici chiedendone un “cauto utilizzo”. In realtà la lingua è lo specchio della vita sociale e, dato che alcuni fenomeni sociali ritornano, esprimere la “rinascita” dei termini ad essi correlati equivale anche ad esprimere il senso che il concetto possiede. Ovviamente la reintegrazione di vecchi termini non è assolutamente una copia del senso originario, ma apporta una concezione moderna. Termini che nelle epoche passate avevano un senso negativo o addirittura dispregiativo come “໻Ѽ” (dàhƝng, persona importante), “䈾䮼” (háomén, famiglia ricca e di potere), “ᆠ䈾” (fùháo, ricco e potente), “䌉ᮣ” (guìzú, nobile) ad oggi hanno cambiato la loro vecchia connotazione con un senso nuovo e vengono usati per esprimere ricercatezza e un senso di solennità. Perciò utilizzare questi termini per i nomi di negozi e prodotti è diventata una moda, sono molti i nomi come “໻Ѽ䜦ᆊ” (dàhƝng

ji·jiƗ, ristorante VIP), “䈾䮼⍋剰ὐ” (háomén h΁ixiƗn lóu, ritorante di pesce di qualità),

“໻ᆠ䈾စФᘏ∛” (dà fùháo yúlè z΅nghuì, centro divertimenti della grande ricchezza) e numerose sono anche marche come “䌉ᮣ⠠” (guìzúpái, marca nobile), “໻Ѽ⠠” (dàhƝngpái, marca VIP), “ ᆠ 䈾 ⠠ ” (fùháopái, marca prestigiosa). Ci sono persino prodotti col carattere 䴌 (bà, egemone, tiranno), nomi come “ޝ䴌” (liángbà), “ޔ䴌” (jìngbà), “ໄ䴌” (shƝngbà) e “㾚䴌” (shìbà) divennero pratica diffusa per un certo periodo di tempo.

Un’“ondata” di nuovi termini

L’“ondata” di nuovi termini è la principale congiuntura e la caratteristica essenziale dell’evoluzione del lessico cinese negli ultimi anni.

Nella Cina delle riforme economiche nuove cose e nuovi concetti sono emersi uno dopo l’altro e anche il lessico ne ha risentito direttamente creando prontamente neologismi per poter esprimere tali cose e tali concetti nuovi. Sono aumentati di gran

numero i neologismi, la quantità e la velocità con cui essi sono nati e l’estensione e la rapidità con cui essi si sono diffusi erano senza precedenti. Secondo il volume “∝䇁ᮄ

䆡䇁” (Hàny· xƯncíy·, Neologismi cinesi) a cura di Gen Yuan e Liu Yiling (iniziato ad

essere pubblicato nel 1991), i neologismi sono aumentati con una velocità dai cento sino a più di mille all’anno. Ad esempio termini come “⡍ऎ” (tèqnj, zona speciale), “߯ᬊ” (chuàngshǀu, creare reddito), “ぎ႖” (kǀngs΁o, hostess), “ݯ႖” (jnjns΁o, moglie di militare), “⾏ӥ” (líxinj, andare in pensione), “ᕙϮ” (dàiyè, disoccupato), “ϟቫ” (xiàg΁ng, perdere il posto di lavoro, essere licenziato), “ ᠧ ؛ ” (d΁ji΁, colpire le contraffazioni), “໻ℒ” (dàku΁n, grossa somma di denaro), “⟚♦” (bàoch΁o, lanciare una forte campagna pubblicitaria sui mass media), “♦ᆊ” (ch΁ojiƗ, speculatore), “ᅬ

צ” (guƗnd΁o, malversazione), “मᇐ” (bód΁o, tutore di dottorando), “Ͼԧ᠋” (gèt΃hù,

lavoratore autonomo), “ ⋟ ᦦ 䯳 ” (yángchƗduì, andare all’estero per studiare o per lavoro), “હӀܓ” (gƝmenr, fratelli), “ྤӀܓ” (jiČmenr, sorelle), “೑ᑧࠌ” (guókùquàn, buoni del tesoro), “ゟѸḹ” (lìjiƗoqiáo, cavalcavia), “ᏠᳯᎹ⿟” (XƯwàng Gǀngchéng, Progetto della Speranza), “ড㜤׵ᒝ” (f΁nf·chànglián, condannare la corruzione ed inneggiare all’onestà), “ϔ೑ϸࠊ” (yƯguóli΁ngzhì, uno stato con due sistemi) una volta creati sono circolati in modo esteso all’interno dei mass media. Questo aspetto di certo è impressionante se vengono inclusi settori come il lavoro, l’agricoltura, gli affari, gli studi, l’esercito e le scienze e la tecnologia. Considerando il termine “㙵Ꮦ” (g·shì), le parole create con il carattere “㙵” (g·, quota) sono numerosissime, non sono casi isolati i termini “㙵⇥” (g·mín, azionista), “㙵ট” (g·y΅u, socio azionario), “㙵࢓” (g·shì, trend azionario), “㙵Ⳇ” (g·máng, ignorante di cose di borsa), “㙵ϰᎹҎ” (g·dǀng

gǀngrén, colui che lavora nel campo delle azioni), “݀㙵” (gǀngg·, azione di proprietà

dello Stato), “⾕㙵” (sƯg·, azione privata), “ॳྟ㙵” (yuánsh΃g·, offerta iniziale), “Ѡ

᠟ 㙵 ” (èrsh΅ug·, offerte successive), “ Ϟ Ꮦ 㙵 ” (shàngshìg·, azione immessa nel

mercato), “㘠Ꮉݙ䚼㙵” (zhígǀngnèibùg·, staff interno al mercato azionario), “䅸㙵” (rèng·, sottoscrivere azioni), “♦㙵” (ch΁og·, speculare), “䜡㙵” (pèig·, ripartire i titoli azionari).

2.

Nuovi fenomeni nella creazione di parole, nella morfologia