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Il contributo della regione agli scambi del Paese

Nel documento Volume Rapporto 2002 (.pdf 2.0mb) (pagine 127-132)

5. GLI SCAMBI CON L’ESTERO

5.1. Il contributo della regione agli scambi del Paese

Nel corso del 2002 gli scambi con l’estero di prodotti agro-alimentari della regione Emilia-Romagna hanno evidenziato una dinamica molto eleva-ta, come pure si è verificato a livello nazionale. Le importazioni

agroalimen-1. Il limite principale di questa nuova serie di dati è costituito dalla scarsità del dettaglio relativo ai prodotti del settore agricolo: complessivamente sono solo quattro gli aggregati disponibili; di conseguenza, data l’elevata aggregazione delle voci commerciali, non si pos-sono considerare nell’analisi i dati in quantità, né è possibile distinguere adeguatamente, al-l'interno del settore agricolo, i prodotti per uso alimentare da quelli per uso non alimentare.

tari della regione, infatti, sono cresciute di oltre il 19% raggiungendo il valo-re di 3.525 milioni di euro; anche le esportazioni valo-regionali sono aumentate in misura paragonabile raggiungendo i 2.864 milioni di euro, con un incremen-to rispetincremen-to al all’anno precedente di oltre il 18%. Come accennaincremen-to, la dina-mica degli scambi a livello nazionale non si è discostata molto: le importa-zioni agroalimentari dell’Italia, infatti, rispetto all’anno precedente sono crsciute del 15,2%, raggiungendo i 25.503 milioni di euro, mentre per le e-sportazioni la variazione ha addirittura raggiunto il 21,6%, portando le no-stre vendite oltre frontiera ad un valore pari a 18.846 milioni di euro (tab.

5.1). Questi aumenti sono, tuttavia, da prendere con molta cautela e sarebbe-ro, almeno in parte, imputabili ad una cerca sottostima effettuata inizialmen-te dall’Istat sui flussi di scambio relativi al 2001. In effetti la sinizialmen-tessa Istat a fi-ne 2002 ha pubblicato, ma solo per i dati di commercio estero nazionale, una nuova stima dei flussi di scambio del 2001 secondo cui le importazioni e le esportazioni risultano più elevate se confrontate con i dati provvisori dello stesso anno, rispettivamente del 2,2% e dell’1,3%. Secondo la stessa fonte, poi, confrontando i dati provvisori del 2002 con quelli ristimati del 2001, si avrebbe a livello nazionale una crescita delle esportazioni di solo il 3,6%, mentre le importazioni denuncerebbero addirittura una flessione dell’1,8%.

D’altro canto, i dati provinciali relativi agli anni 2000 e 2001 sono ancora provvisori.

Ciò premesso, se dal lato delle importazioni, quindi, l’Emilia-Romagna Tab. 5.1 - Contributo dei prodotti agro-alimentari alla formazione della bilancia commerciale dell’Italia e dell’Emilia-Romagna nel 1999-2002

Prodotti agro-alimentari (mi-lioni di euro) a prezzi correnti

Contributo % alla formazione della bilancia commerciale

import export import export

Emilia-Romagna

1999 3.031 2.523 20,42 9,67

2000 3.224 2.639 18,85 8,91

2001 2.953 2.426 19,33 8,94

2002 3.525 2.864 18,57 9,09

Var. % 2002/2001 19,39 18,08

Italia

1999 23.036 15.684 11,13 7,10

2000 24.639 16.589 9,63 6,45

2001 22.148 15.504 9,70 6,59

2002 25.503 18.846 9,93 7,10

Var. % 2002/2001 15,15 21,56 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat.

ha contribuito agli scambi nazionali con una quota del 13,8%, dal lato delle esportazioni la sua quota è stata ancora superiore, attestandosi sul 15,2%;

tuttavia tali valori, se valutati nell’arco degli ultimi anni, si stanno progressi-vamente, anche se lentamente, avvicinando: la quota della regione sulle im-portazioni nazionali sta tendenzialmente crescendo e avvicinandosi al 14%, mentre quella sulle esportazioni si sta contraendo, riducendosi dal 16,1% del 1999, ad esempio, ad un valore inferiore di circa un punto percentuale (15,2%) del 2002. I dati, quindi, sembrano supportare l’idea che l’agroalimentare regionale abbia di fatto anticipato gli sviluppi degli scambi a livello nazionale, specie dal lato delle esportazioni, o che i flussi del resto del Paese si stiano progressivamente avvicinando alla dinamica complessiva evidenziata dal sistema emiliano-romagnolo.

La dinamica appena descritta per importazioni ed esportazioni ha quindi portato ad una crescita piuttosto marcata, a livello regionale, del deficit commerciale per i prodotti agro-alimentari: questo, infatti, è passato dai 527 milioni di euro del 2001 ai 661 milioni dell’anno successivo. La dinamica più favorevole degli scambi a livello nazionale, invece, ha permesso di man-tenere nell’ultimo anno il deficit agroalimentare sostanzialmente stabile, pe-raltro su valori relativamente bassi se confrontati con quelli degli anni pre-cedenti: il saldo è passato da -6.644 milioni di euro nel 2001 a -6.658 milioni nel 2002, mentre solo nel 2000 era stato pari a -8.050 milioni.

Si può quindi concludere che nel corso dell’anno 2002 l’andamento degli scambi di prodotti agro-alimentari, che continuano a presentare un saldo ne-gativo, manifesta, rispetto all’anno prima, un andamento buono a livello na-zionale, dove le esportazioni sono cresciute più delle importazioni ed il defi-cit si è stabilizzato, ma meno positivo in ambito regionale, dove il tasso di crescita è stato più elevato nel caso delle importazioni, dando luogo ad un saldo negativo in sensibile aumento.

Con riferimento alla bilancia commerciale complessiva (tab. 5.2), vale a dire di tutte le merci e non solo di quelle agroalimentari, il saldo è rimasto positivo sia a livello nazionale che regionale, anche se la dinamica degli scambi è risultata, anche in questo caso, più favorevole a livello nazionale che regionale: in Emilia-Romagna, infatti, le importazioni complessive sono aumentate del 24,3% rispetto all’anno precedente, mentre le esportazioni si sono attestate sul 16,1%. A livello nazionale, invece, le importazioni com-plessive di tutti i beni, in valore, sono aumentate del 12,4% contro un au-mento delle esportazioni che ha raggiunto il 12,8%. Data la diversa dimen-sione del valore assoluto delle esportazioni, tuttavia, sia per l’Emilia-Romagna che per l’intero Paese, il saldo della bilancia commerciale è au-mentato in valore assoluto raggiungendo, rispettivamente, i 12.520 milioni

Tab. 5.2 - Scambi con l’estero di prodotti agro-alimentari in Italia e in Emilia-Romagna per principali aggregati nel 2000-2002 (milioni di euro a prezzi correnti)

2000 2001 2002 Var.% 2002/0

Import Export Saldo Import Export Saldo Import Export Saldo Import Export S.N.(a)

Emilia-Romagna

Prodotti dell’agricoltura e dell’orticoltura 659 552 -107 532 546 14 726 576 -150 36,6 5,6 -12,8

Animali vivi e prodotti di origine animale 151 14 -138 106 15 -91 119 18 -101 13,1 24,8 2,2

Prodotti della silvicoltura, tronchi tagliati 35 3 -32 26 1 -25 33 2 -32 29,0 29,5 0,0

Pesci ed altri prodotti della pesca 38 27 -11 34 23 -11 41 22 -19 19,5 -4,3 -10,4

Settore primario 883 596 -288 697 585 -112 920 618 -302 31,9 5,7 -10,8

Carne e prodotti a base di carne 875 544 -331 862 478 -384 889 560 -329 3,1 17,3 6,0

Pesci trasf., cons. e prodotti a base di pesce 351 33 -318 366 33 -333 437 46 -391 19,3 38,0 2,4 Preparati e conserve di frutta e di verdura 175 372 196 157 347 190 188 399 211 19,7 14,8 -1,8

Oli grassi vegetali e animali 241 52 -188 266 55 -211 363 77 -286 36,6 40,3 0,8

Prodotti lattiero-caseari e gelati 323 171 -152 294 171 -123 313 222 -90 6,4 30,3 9,6

Prodotti della macinazione, amidi e fecole 40 27 -13 20 18 -2 31 23 -8 55,0 27,8 -9,6

Alimenti per animali 36 21 -15 31 18 -13 33 26 -8 8,1 42,1 13,1

Altri prodotti alimentari 190 566 376 163 518 355 229 650 421 41,1 25,6 -4,4

Bevande 110 258 147 97 203 106 122 242 121 25,0 19,4 -2,0

Industria Alimentare 2.340 2.043 -297 2.256 1.841 -415 2.605 2.246 -359 15,5 22,0 2,7

AgroAlimentare 3.224 2.639 -585 2.953 2.426 -527 3.525 2.864 -661 19,4 18,1 -0,5

Bilancia Commerciale 17.105 29.617 12.512 15.273 27.135 11.862 18.987 31.506 12.520 24,3 16,1 -3,2

Italia

Prodotti dell’agricoltura e dell’orticoltura 5.399 3.399 -1.999 4.801 3.239 -1.562 5.638 3.744 -1.894 17,4 15,6 -0,8 Animali vivi e prodotti di origine animale 2.362 76 -2.287 1.718 58 -1.659 1.973 78 -1.895 14,9 34,6 1,1 Prodotti della silvicoltura, tronchi tagliati 628 116 -512 516 101 -415 541 113 -428 4,9 12,3 1,9

Pesci ed altri prodotti della pesca 649 172 -478 593 155 -438 686 149 -536 15,6 -3,9 -5,8

Settore primario 9.039 3.762 -5.276 7.628 3.554 -4.074 8.838 4.085 -4.753 15,9 14,9 -0,3 Carne e prodotti a base di carne 4.733 1.319 -3.415 4.217 1.219 -2.998 4.476 1.443 -3.033 6,1 18,4 3,9 Pesci trasf., cons. e prodotti a base di pesce 2.094 233 -1.861 2.066 220 -1.846 2.386 303 -2.083 15,5 37,6 3,3 Preparati e conserve di frutta e di verdura 1.023 1.691 668 932 1.583 651 1.135 1.996 862 21,7 26,1 1,7 Oli e grassi vegetali e animali 1.714 987 -727 1.795 847 -949 2.261 1.065 -1.196 25,9 25,8 -0,1 Prodotti lattiero-caseari e gelati 2.644 1.074 -1.570 2.425 1.064 -1.361 2.542 1.212 -1.330 4,8 13,9 3,6 Prodotti della macinazione, amidi e fecole 383 722 339 325 631 305 422 708 286 29,8 12,3 -6,6

Alimenti per animali 470 148 -322 438 148 -291 472 188 -284 7,7 27,1 6,5

Altri prodotti alimentari 1.584 3.405 1.822 1.463 3.237 1.774 1.882 4.005 2.123 28,7 23,7 -1,7

Bevande 955 3.248 2.293 857 3.001 2.144 1.090 3.840 2.750 27,2 28,0 0,2

Industria Alimentare 15.600 12.827 -2.773 14.519 11.950 -2.570 16.665 14.761 -1.904 14,8 23,5 3,6 AgroAlimentare 24.639 16.589 -8.050 22.148 15.504 -6.644 25.503 18.846 -6.658 15,2 21,6 2,6

di euro in regione e gli 8.441 milioni di euro a livello nazionale.

In termini di importanza relativa del settore agro-alimentare sul totale de-gli scambi, si conferma quindi la sostanziale differenza tra il dato regionale e quello nazionale: a livello di Emilia-Romagna, infatti, le importazioni agro-alimentari rappresentano ancora più di un sesto (18,6%) delle importazioni totali, mentre le esportazioni sono pari a poco più del 9%; le stesse quote percentuali per la realtà nazionale si fermano, invece, al 9,9% e al 7,1% ri-spettivamente. L’importanza relativa dei prodotti agro-alimentari sul com-mercio totale tra il 2001 e il 2002 risulta in aumento sia a livello regionale che nazionale nel caso delle esportazioni, mentre nel caso delle importazioni appare in diminuzione a livello regionale ed in aumento in ambito nazionale.

Se si scende con l’analisi a livello dei due grandi settori produttivi – set-tore agricolo o primario ed industria alimentare – i dati del 2002, se confron-tati con quelli dell’anno prima, evidenziano per l’Emilia-Romagna un peg-gioramento nel primo caso ed un miglioramento nel secondo. Il saldo nor-malizzato2 (SN), che è in entrambi i casi negativo, manifesta infatti, una flessione pari a ben 10,8 punti nel primo caso ed un miglioramento di 2,7 punti nel secondo. La situazione appena descritta con riferimento al settore agricolo regionale è il risultato di un buon incremento dei flussi di esporta-zioni, aumentati del 5,7% rispetto all’anno precedente, a cui si contrappone un vero boom delle importazioni, aumentate, in un solo anno, di quasi il 32%: nel 2002 questo flusso ha raggiunto il valore di 920 milioni di euro, contro i 697 milioni di euro dell’anno precedente.

Per i prodotti dell’industria alimentare si rileva, invece, una forte crescita delle importazioni (+15,5% rispetto al 2001), che nel 2002 hanno superato i 2600 milioni di euro di valore, a fronte, tuttavia, di un aumento ancor più deciso delle esportazioni, che hanno raggiunto i 2.246 milioni di euro in va-lore, incrementandosi del 22% in un solo anno.

Nell’insieme, quindi, il saldo commerciale per i prodotti del settore primario a livello regionale è peggiorato in misura significativa passando da -112 milioni a -302 milioni di euro, mentre quello dell’industria alimentare è migliorato fermandosi a -359 milioni di euro rispetto ai -415 milioni dell’anno precedente.

La situazione in ambito nazionale rispecchia tendenzialmente quanto già evidenziato a livello regionale, anche se con significative differenze di

inten-2. Il saldo normalizzato è un semplice indicatore di performance, ottenuto dal rapporto tra il valore del saldo commerciale (esportazioni–importazioni) ed il valore dell’interscambio (esportazioni + importazioni); se l’indice, come in questo caso, è molti-plicato per 100, può assumere valori compresi tra -100 (esportazioni nulle) e +100 (impor-tazioni nulle).

sità: cresce in misura rilevante il già ampio deficit del settore primario, men-tre evidenzia importanti segnali di recupero quello dell’industria alimentare;

il saldo normalizzato diminuisce di 0,3 punti a livello di settore primario, ma migliora di 3,6 punti per l’industria alimentare. A livello nazionale, tuttavia, le variazioni di importazioni ed esportazioni di prodotti agricoli risultano molto più simili rispetto a quanto non si sia verificato a livello regionale:

mentre gli acquisti all’estero sono aumentati del 15,9% in un anno, le vendi-te nazionali sui mercati esvendi-teri sono aumentavendi-te ben del 14,9%. Nel caso dei prodotti dell’industria alimentare, invece, le importazioni sono aumentate di poco meno del 15% (14,8% per la precisione) a fronte di un incremento spettacolare delle esportazioni, cresciute del 23,5% in un solo anno. Grazie a questa dinamica degli scambi, quindi, il saldo del settore primario, a livello nazionale, è peggiorato di circa 700 milioni di euro, passando da -4.074 mi-lioni a -4.753 mimi-lioni, mentre quello dell’industria alimentare è migliorato sensibilmente, passando da -2.570 milioni di euro a -1.905 milioni di euro e mettendo a segno una variazione positiva di 665 milioni di euro.

Nel documento Volume Rapporto 2002 (.pdf 2.0mb) (pagine 127-132)