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3. L’interpretazione delle Religion Clauses

3.2. Il principio di separazione tra Stato e Chiesa

Un ulteriore principio elaborato dalla Corte Suprema nell’interpretazione del Primo Emendamento è quello della separazione tra Stato e Chiesa. Questa idea trova il suo fondamento già in alcuni passaggi della Bibbia dove si allude a “mura di separazione tra credenti e non credenti” e alla necessità di mantenere “due spade” per governare la vita terrena65. Indubbiamente questa idea trovò seguito nelle teorie illuministe ed

in particolare ebbe molta influenza il pensiero di Locke. Egli parlando a proposito del potere del clero affermava “since it is ecclesiastical, ought to be confined with the bounds

of the church, nor can it in any manner be extended to civil affairs, because the church itself is

a thing absolutely separate and distinct from the commonwealth”66. L’utilizzo del concetto

della “separazione” nel contesto dell’eredità americana della libertà religiosa deve essere cauto poiché si ritiene che due convinzioni errate abbiano offuscato il significato proprio di tale termine; il fatto che essa richiederebbe una società secolare e il fatto che essa esigerebbe l’esclusione della religione dal discorso politico67. I

founders concepivano la separazione come istituzionale piuttosto che culturale. Il

male principale che essi volevano evitare era un’alleanza tra il potere politico e quello civile che potesse minacciare la libertà religiosa; se non vi era accordo sull’incompatibilità tra gli state-establishments esistenti e la garanzia religiosa, i framers sembravano invece uniti nel ritenere che una chiesa nazionale, sul modello inglese, fosse senz’altro una grave minaccia alla libertà. Un’alleanza tra il potere religioso e lo stato a livello nazionale e quindi l’accumulo di poteri religiosi e civili nelle stesse mani avrebbe prodotto la vera essenza della tirannia68. Ma l’idea che religione e

società dovessero rimanere separate era una nozione che avrebbe forse incontrato disapprovazione. La posizione moderata che predominava tra i founders riconosceva nella religione una grande maestra di moralità e un pilastro fondamentale della

65 WITTE J., NICHOLS J. A., Religion and the American...cit. nota 7, pag. 53 66 IDEM, pag. 53

67 ADAMS A. M., EMMERICH C. J., A Nation Dedicated to Religious Liberty...cit. nota 23, pag. 45 68 IDEM, pag. 45

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società; probabilmente avrebbero concordato con l’impostazione che la Corte assunse in Zorach v. Clauson69: “noi siamo un popolo religioso, le cui istituzioni

presuppongono un Essere Superiore”. I founders avrebbero rigettato l’idea di utilizzare la Establishment Clause per escludere il fenomeno religioso dalla sfera pubblica70. “Quando si permette alla religione di manifestarsi liberamente nella

società sicuramente potrebbero nascere occasioni di conflitti tra differenti visioni, un po’ come avviene in caso di disaccordo politico, ma questo non è un male di per sé; infatti se espresso in modo tollerante, manifesta una sana democrazia”71.

Nonostante ciò, in certe occasioni la Corte Suprema ha oscillato verso un’idea di rigida separazione tra stato e chiesa. Nel caso Everson v. Board of Education72 Justice

Black dà una interpretazione molto ampia della Establishment Clause; “né uno stato né il governo federale possono riconoscere una religione. Nessuno dei due può approvare delle leggi che sostengono una religione o tutte le religioni, o che preferiscono una fede religiosa rispetto ad un'altra. Né [una legge] può forzare, né influenzare una persona a frequentare o allontanarsi dalla chiesa contro la sua volontà o costringerlo a professare una fede o a non credere in alcuna religione”. Ciò su cui viene posta una particolare enfasi è il fatto che i framers, con la Establishment

Clause, avrebbero inteso erigere un alto e insormontabile “wall of separation between

church and state”73. Il preciso riferimento è fatto alla lettera di risposta alla Danbury

Baptist Association del 1802 di Thomas Jefferson nella quale egli scrive: “[c]redendo

69 Caso Zorach v. Clauson, 343 U.S. 306, 1952

70 ADAMS A. M., EMMERICH C. J., A Nation Dedicated to Religious Liberty...cit. nota 23, pag. 52 71 IDEM, pag. 52

72 Caso Everson v. Board of Education (No. 52), 330 U.S. 1, 1947

73 IBIDEM, par. 16-17; “The "establishment of religion" clause of the First Amendment means at least this:

neither a state nor the Federal Government can set up a church. Neither can pass laws which aid one religion, aid all religions, or prefer one religion over another. Neither can force nor influence a person to go to or to remain away from church against his will or force him to profess a belief or disbelief in any religion. No person can be punished for entertaining or professing religious beliefs or disbeliefs, for church attendance or non- attendance. No tax in any amount, large or small, can be levied to support any religious activities or institutions, whatever they may be called, or whatever form they may adopt to teach or practice religion. Neither a state nor the Federal Government can, openly or secretly, participate in the affairs of any religious organizations or groups, and vice versa. In the words of Jefferson, the clause against establishment of religion by law was intended to erect "a wall of separation between church and State”.

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con Lei che la religione sia una questione che giace solamente tra l’uomo ed il suo Dio; che lui non deve dare conto a nessun altro della sua fede o della sua devozione; che i poteri legislativi del governo raggiungono solo le azioni, e non le opinioni, Io contemplo con riverenza suprema l’atto di tutte le persone americane che dichiararono che il loro legislatore non dovesse fare alcuna legge volta a riconoscere una religione o a proibirne il libero culto, costruendo così un muro di separazione tra chiesa e Stato”. Questa interpretazione, anche se non accolta sempre da tutti i giudici,74 regnerà sovrana per quasi quarant’anni dalla sentenza Everson,

evolvendosi nella formula del c.d. Lemon Test75: un’azione non viola la Establishment

Clause se cumulativamente, persegue uno scopo che possa dirsi secolare (purpose prong), se non ha l’effetto di privilegiare o reprimere una pratica religiosa (effect prong), e se non determina un eccessivo coinvolgimento con una questione religiosa

(entanglement prong)76. Questo test aderisce quindi a un’idea di separazione tra stato e

chiesa.

Una diversa impostazione nega che il vero intento dell’establishment del Primo Emendamento sia quello di tenere assolutamente separati la religione dallo stato. Posto anzi che “non è possibile una separazione perfetta o assoluta, il vero essere delle religion clauses è un coinvolgimento del genere [...] uno che cerca di segnare i confini per evitare un eccessivo coinvolgimento”77. Secondo questa impostazione è

proprio l’eccessivo coinvolgimento che i framers miravano ad evitare e l’esempio paradigmatico era il religious establishment della Chiesa di Inghilterra. Quando si

74 Ad esempio nel caso McCollum v. Board of Education - 333 U.S. 203 - del 1948 Justice Reed affermerà

“the phrase ‘an establishment of religion’ may have been intended by Congress to be aimed only at a state

church”, pag. 245

75 Caso Lemon v. Kurtzman (No. 89) 403 U.S. 602, 1971

76 IDEM, par. 613, 614. “In the absence of precisely stated constitutional prohibitions, we must draw lines with

reference to the three main evils against which the Establishment Clause was intended to afford protection: "sponsorship, financial support, and active involvement of the sovereign in religious activity. [...] Every analysis in this area must begin with consideration of the cumulative criteria developed by the Court over many years. Three such tests may be gleaned from our cases. First, the statute must have a secular legislative purpose; second, its principal or primary effect must be one that neither advances nor inhibits religion, Board of Education v. Allen; finally, the statute must not foster "an excessive government entanglement with religion”.

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considera il modello dell’establishment inglese la caratteristica fondamentale che viene evidenziata è il fatto che la chiesa riconosciuta godesse del sostegno della forza governativa. Le autorità civili imposero pene durissime contro l’eresia, la blasfemia, contro il dissenso religioso; costrinsero il popolo a conformarsi ai dettami della chiesa, ne resero obbligatoria la frequenza e il sostegno anche economico78. Il rifiuto

contro il “government compulsion or coercion in religious matters” emerse ben presto nella storia Americana e in molte costituzioni statali fu da subito proibita qualsiasi forma di partecipazione o sostegno forzati79. “The historical record demonstrates that

when a state sought to establish a church it did so by using the civil sword to compel beliefs

and conduct supportive of that church”80. L’essenza di un establishment di tal tipo può

ravvisarsi nella coercizione della coscienza attraverso il potere statale. Dunque, secondo questa diversa impostazione, “the phrase ‘an establishment of religion’ may have

been intended by Congress to be aimed only at a state church”81.

Quindi da una parte abbiamo una lettura che concepisce un muro di separazione tra due mondi che debbono restare incomunicanti, dall’altra una lettura che consente un

78ADAMS A. M., EMMERICH C. J., A Nation Dedicated to Religious Liberty...cit. nota 23, pag. 54-55.

Nell’affermare che la Congregational Church in New England era una chiesa di stato simile a quella inglese, vengono così ricostruisce le cinque principali caratteristiche di un Establishment: “First, civil

authorities required attendance at common worship and holy days, compelled contributions to clergy, and prohibited dissenting faiths. Second, the civil power performed the function of overseeing the conforming and reforming of the Church, the truth or falsehood of the churches, ministries or ministrations, ordinances, doctrine. Third, the magistrates punished the heretic, blasphemer, and seducer by death or banishment. Fourth, the state used its power to enforce public maintenance of the worship, priest, and officers. Finally, as with state or national churches, the representatives of the Congregational churches assembled in synods and council”.

79 Ad esempio: Costituzione del New Jersey, 1776 XVIII “That no person shall ever, within this Colony, be

deprived of the inestimable privilege of worshipping Almighty God in a manner, agreeable to the dictates of his own conscience; nor, under any presence whatever, be compelled to attend any place of worship, contrary to his own faith and judgment; nor shall any person, within this Colony, ever be obliged to pay tithes, taxes, or any other rates, for the purpose of building or repairing any other church or churches, place or places of worship, or for the maintenance of any minister or ministry, contrary to what he believes to be right, or has deliberately or voluntarily engaged himself to perform”. Delaware Declaration of Rights 1776, sec. 2 “That all men have a natural and unalienable right to worship Almighty God according to the dictates of their own consciences and understandings; and that no man ought or of right can be compelled to attend any religious worship or maintain any ministry contrary to or against his own free will and consent, and that no authority can or ought to be vested in, or assumed by any power whatever that shall in any case interfere with, or in any manner controul the right of conscience in the free exercise of religious worship”.

80 ADAMS A. M., EMMERICH C. J., A Nation Dedicated to Religious Liberty...cit. nota 23, pag. 55 81 Caso McCollum v. Board of Education, 333 U.S. 203, 1948, pag. 245

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certo incontro tra religione e stato purché non si arrivi a quell’eccessivo coinvolgimento tipico dell’establishment in cui vigeva la regola “one faith per territory”. Tra le posizioni intermedie vi è la cosiddetta tesi non preferenzialista, di cui il giudice Rehnquist viene definito precursore. Secondo quest’ultimo infatti era chiaro che nessuno nell’America di fine settecento fosse interessato a ristabilire un

establishment della sorta di quello inglese; piuttosto la vera preoccupazione del

Congresso era quella di evitare un trattamento di favore verso una religione a svantaggio delle altre82. Secondo Rehnquist, il vero significato della Establishment

Clause poteva essere individuato solo attraverso l’analisi storica: “non c'è

semplicemente alcuna base storica per l’affermare che i framers intesero costruire il "muro di separazione" che è stato costituzionalizzato in Everson; la Establishment

Clause non richiede la neutralità statale tra religione e irreligione né proibisce al

Governo Federale di offrire un sostegno non discriminatorio alla religione”83. Quella

del muro che separa lo stato e la chiesa è una metafora che si basa su una errata interpretazione della storia e come tale dovrebbe essere abbandonata. Come dovrebbe essere abbandonato anche il test tripartito di Lemon, con il quale la Corte ha tentato di aggiungere “un po’ di malta al muro di Everson”84 e che si basa sui

medesimi errori di interpretazione dei dati storici. Secondo Rehnquist, la

Establishment Clause quindi renderebbe illegittimi solo quegli atteggiamenti di

preferenza verso una particolare fede e non un supporto alla fede in generale. In conclusione ciò che si richiede al potere pubblico è di assumere un atteggiamento di imparzialità nei confronti di tutte le confessioni religiose.