3.1 Inquadramento territoriale ed ambientale
Il SIC “Montagne di Casalbuono” è ubicato nella porzione S/E del PNCVD ed è compreso tra i 500 m s.l.m. ed i 1475 m s.l.m.
Il SIC Montagne di Casalbuono si estende per 17.123 ettari nella regione sud orientale del Parco Nazionale “Cilento e Vallo di Diano” confinando con il SIC “Grotta di Morigerati” a sud‐ovest, con la ZPS
“Cervati e dintorni” a nord – ovest e il SIC “Alta valle del fiume Bussento” lungo tutto il tratto ovest.
Si tratta di un sito montano‐collinare che comprende habitat forestali (lecceta, faggeta, castagneto), ma anche prati terofitici e ambienti rupicoli, tra i quali spiccano grotte relativamente indisturbate che ospitano popolazioni di chirotteri di importanza comunitaria.
Tre degli otto habitat di importanza comunitaria presenti nel SIC sono considerati prioritari (faggete, habitat prativi). La sua importanza è legata alla presenza di questi habitat, di ricca chirottero fauna, di specie ornitiche nidificanti quali il pellegrino (Falco peregrinus), la tottavilla (Lullula arborea) e
l’averla piccola (Lanius collurio) e di altre specie di importanza conservazionistica elencate nell’Allegato II della Direttiva Habitat: la lontra (Lutra lutra), il lupo (Canis lupus), il tritone crestato (Triturus carnifex), il lepidottero Melanargia arge, solo per citarne alcuni.
Il SIC interessa i Comuni elencati nella tabella seguente, nella quale vengono riportate le superfici totali e quelle di pertinenza dei diversi territori comunali.
Tipologia Denominazione Comuni interessati dalla presenza dei Siti Natura 2000
Superficie comunale interessata dal Sito
(ha)
Superficie Totale (ha)
SIC
Montagne di Casalbuono (IT8050022)
CASALETTO SPARTANO 7657,004
17.122,17
SANZA 4641,590
TORTORELLA 1830,161
CASELLE IN PITTARI 1179,650
TORRACA 886,204
CASALBUONO 546,363
MONTESANO SULLA
MARCELLANA 294,591
MORIGERATI 76,859
SAPRI 8,467
BUONABITACOLO 1,279
Il SIC si inserisce in un contesto ecologico caratterizzato dalla presenza di altre aree di interesse naturalistico, appartenenti sia al sistema delle Aree Protette che alla Rete Natura 2000, con le quali costituisce un nodo interconnesso, importante ai fini di un discorso futuro di rete ecologica. A tal proposito si elencano i siti contermini :
‐ SIC “Bosco Mangarrone” (Rivello) (IT9210045);
‐ SIC “Acquafredda di Maratea” (IT9210015);
‐ SIC “Basso Corso del Fiume Bussento (IT8050007);
‐ SIC “Alta Valle del Fiume Bussento” (IT8050001);
‐ SIC “Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino” (IT8050024);
‐ SIC “Lago Cessuta e dintorni” (IT8050019);
‐ SIC “Monte Motola” (IT8050028);
‐ SIC “Faggeta di Moliterno” (IT9210110);
‐ SIC “Monte della Maddalena” (IT8050034);
‐ SIC “Grotta di Morigerati” (IT8050016);
‐ SIC “Monte Sirino” (IT9210200);
‐ ZPS “Monte Cervati e dintorni” (IT8050046).
3.2 Inquadramento ecologico
I Formulari Standard sono schede contenenti dati geografici, descrittivi ed ecologici sulle specie e gli habitat di importanza comunitaria presenti in ciascun sito Natura 2000. Tali Formulari, specifici per ogni sito, sono stati redatti nell’ambito del Progetto Bioitaly (1995) a cura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e vengono periodicamente aggiornati in base ad eventuali variazioni dell’estensione degli habitat e della consistenza delle popolazioni animali.
Dall’analisi del Formulario Standard del SIC “Montagne di Casalbuono” risulta che l’81% del territorio del sito è occupato dai seguenti habitat di importanza comunitaria: *Faggeti degli appennini con Taxus e Ilex (20% del territorio); Arbusteti termo‐mediterranei e pre‐steppici (cod.
5330); Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia (5% del territorio); Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica (5% del territorio); *Percorsi substeppici di graminacee e piante annuali dei Thero‐Brachypodietea (15% del territorio) e *Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco‐Brometalia)(15%del territorio).
Sono presenti anche specie faunistiche che rivestono un interesse conservazionistico a livello comunitario, e sono elencate pertanto nell’allegato II della Direttiva Habitat 92/43/CEE e nell’allegato I della Direttiva Uccelli 79/409/CEE. Tali specie sono associate agli habitat del SIC:
sono infatti presenti sia specie faunistiche legate ad ambienti aperti (tottavilla, peraltro nidificante, il lepidottero Melanargia arge), sia specie legate ad ambienti boschivi (solo per citarne alcuni: ferro
di cavallo maggiore, Cerambyx cerdo).
Nel Formulario Standard risulta anche la presenza del cervone, serpente legato ad ambienti di transizione tra arbusteto e radure, e dell’ululone ventre giallo, anfibio anuro legato a boschi di latifoglie ma anche a praterie naturali, purchè in vicinanza di corpi idrici nei quali effettuare la riproduzione.
Tra gli insetti, si rileva la presenza nel formulario di Coenagrion mercuriale, odonato legato alla vegetazione ripariale e delle zone umide, del coleottero saproxilico Cerambyx cerdo e dei lepidotteri Melanargia arge e Callimorpha quadripunctata.
Nel SIC è stata infine rilevata la presenza del lupo (Canis lupus).
La qualità del SIC è legata alla presenza degli habitat e della specie appena citate; è di particolare importanza la presenza di specie ornitiche nidificanti. In aggiunta a ciò, tre degli habitat presenti sono considerati prioritari a livello comunitario.
Ciò premesso, si riassumono nel seguente elenco le specie e gli habitat di importanza comunitaria che caratterizzano il SIC, secondo quanto indicato nel Formulario Standard Natura 2000 del sito.
Tale elenco intende dare un quadro sintetico iniziale delle emergenze naturalistiche presenti nel SIC ed è stato il punto di partenza per la programmazione delle indagini di campo volte all’approfondimento della conoscenza degli elementi naturalistici di rilievo.
Nell’elenco, ad ogni specie ed habitat è associato un codice a quattro cifre (codice Natura 2000) che contraddistingue univocamente le singole specie ed i singoli habitat tutelati negli allegati delle Direttive Habitat e Uccelli.
Habitat di importanza comunitaria (all. I della Direttiva Habitat) presenti nel SIC 9210 *Faggete degli appennini con Taxus e Ilex
5330 Arbusteti termo‐mediterranei e pre‐steppici 9340 Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia 8210 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica
6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero‐Brachypodietea
6210* Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco‐
Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee) 8310 Grotte non ancora sfruttate turisticamente.
Specie faunistiche di importanza comunitaria (all. I della Direttiva Uccelli ed all. II della Direttiva Habitat) presenti nel SIC
Uccelli
A338 Lanius collurio Mammiferi
1303 Rhinolophus hipposideros 1304 Rhinolophus ferrumequinum 1305 Rhinolophus euryale
1307 Myotis blythii
1308 Barbastella barbastellus 1324 Myotis myotis
1352 Canis lupus Anfibi
1193 Bombina variegata 1175 Salamandrina terdigitata
1167 Triturus carnifex Rettili
1279 Elaphe quatuorlineata Invertebrati
1062 Melanargia arge 1044 Coenagrion mercuriale 1088 Cerambyx cerdo
1078 Callimorpha quadripunctata.
Le specie e gli habitat riportati nell’elenco sono stati oggetto di una serie di indagini di campo e di studi bibliografici volte ad indagare la presenza e lo stato di conservazione nel SIC. I risultati di tali indagini sono riportati nel paragrafo 6.
3.3 Inquadramento secondo il Manuale per la gestione dei siti Natura 2000
Considerate le caratteristiche ambientali, le valenze naturalistiche e le necessità di tutela del SIC, esso si trova incluso in categorie più ampie che comprendono siti Natura 2000 con simili caratteristiche.
Il Manuale per la Gestione dei Siti Natura 2000, redatto dal MATTM, contiene le Linee Guida per l’individuazioni di appropriate misure di conservazione per i siti della Rete Natura 2000 a seconda delle tipologie ambientali di riferimento, fornendo per ciascuna tipologia la caratterizzazione ecologica e fisica, le possibili minacce e le indicazioni per la gestione. Di seguito vengono riportati sinteticamente le indicazioni del Manuale in riferimento alla tipologia di appartenenza del SIC oggetto del PdG.
TIPOLOGIA DI RIFERIMENTO “Siti a dominanza di praterie collinari”
CARATTERIZZAZIONE ECOLOGICA E FISICA DELLA TIPOLOGIA
I siti di questa tipologia sono piuttosto eterogenei e non chiaramente caratterizzabili da un unico habitat, infatti troviamo la presenza contemporanea di habitat di tipo mediterraneo, come i Querceti mediterranei (9340) e gli arbusteti (cod.5330), le praterie terofitiche (*6220), di tipo temperato, come le foreste di faggio con tasso e leccio(*9210), e, sporadicamente, di tipo alpino, come le formazioni erbose rupicole (cod. 8210).
POSSIBILI MINACCE
• Fenomeni di degradazione del suolo per compattazione in aree umide, dovuti a calpestio.
• Localizzati episodi di erosione del suolo (idrica incanalata).
• Carico zootecnico o sfruttamento agricolo eccessivo, con perdita diversità ambientale.
• Interventi di rimboschimento con specie esotiche.
• Incendi, indotti per favorire il pascolo.
INDICAZIONI PER LA GESTIONE
Una buona gestione di questi siti comporta il non semplificare questi ambienti e cercare di mantenerne l’elevta biodiversità e la ricchezza di ambienti cotonali molto importanti per la fauna.
Si tenga di conto che le indicazioni gestionali sono specifiche per gli habitat presenti in questa tipologia di Siti (siti a dominanza di praterie collinari, siti di importanza comunitaria nel secondo), anche se non possono evidentemente tenere conto delle situazioni particolari presenti in ciascuno di essi.
Partendo dalle suddette categorie di riferimento, il PdG ha permesso di individuare, valutare e contestualizzare sul territorio le criticità specifiche che minacciano lo status di conservazione di specie ed habitat di interesse comunitario presenti nel SIC.
Ha permesso inoltre di individuare idonee misure di conservazione regolamentari, contrattuali, amministrative, in base alle criticità e allo status di conservazione di specie ed habitat attuali.