13 Obiettivi
13.1 Obiettivi generali del Piano di Gestione
L’obiettivo generale del PdG è quello di assicurare uno stato soddisfacente di conservazione degli habitat e delle specie elencate negli Allegati I e II della Direttiva Habitat (92/43/CEE) e, per quanto riguarda le sole specie ornitiche, le specie dell’Allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE).
A tal fine il PdG intende garantire, attraverso l’adozione di opportune misure amministrative, contrattuali e regolamentari di gestione, il mantenimento e/o il ripristino degli equilibri ecologici che caratterizzano gli habitat e che sottendono alla loro conservazione.
Il raggiungimento di tale obiettivo rende necessario conciliare le attività umane che influiscono, direttamente e indirettamente, sullo status di specie e habitat con la loro conservazione.
Questo obiettivo generale viene perseguito identificando:
- obiettivi di sostenibilità ecologica, ovvero di conservazione degli habitat e delle specie;
- obiettivi di sostenibilità socio‐economica, volti a favorire uno sviluppo socio‐economico funzionale al raggiungimento degli obiettivi di conservazione della biodiversità.
13.2 Obiettivi di sostenibilità ecologica
13.2.1 Obiettivi per habitat e specie di importanza comunitaria
Una gestione del SIC coerente con le finalità di tutela per i quali sono stati istituiti implica la necessità di raggiungere, nel lungo termine, uno status di conservazione ottimale delle specie faunistiche e gli habitat di importanza comunitaria, con particolare riferimento agli habitat prioritari e alle specie faunistiche di eccezionale rarità e/o valore conservazionistico, nonché alle specie che nidificano e/o si riproducono nel SIC.
Sarà necessario, a questo scopo, rimuovere le cause di degrado e ripristinare, se necessario, gli equilibri biologici alla base die processi naturali. Altrettanto importante, ai fini della conservazione, è garantire le connessioni ecologiche sia dentro il SIC che tra il SIC e le aree naturali adiacenti e limitrofe.
Gli obiettivi gestionali di sostenibilità ecologica a breve‐medio termine e a lungo termine, mirati alla tutela di una o più valenze naturalistiche di rilievo del sito, sono riportati nella tabella seguente.
Tabella 13.1 Obiettivi di sostenibilità ecologica a breve‐medio termine e a lungo termine
Cod. Obiettivo Orizzonte temporale
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E‐1 Attuare una gestione sostenibile degli habitat forestali Lungo termine E‐2 Prevenenire la chiusura e/o il degrado degli habitat secchi Breve‐medio termine E‐3 Garantire la conservazione e la naturalità degli ambienti rocciosi e ipogei Breve‐medio termine E‐4 Garantire la tutela dei mammiferi di importanza comunitaria Breve‐medio termine E‐5 Garantire la tutela dell’avifauna nidificante, migratrice e svernante Breve‐medio termine E‐6 Attuare azioni di tutela e studio dell’erpetofauna ed entomofauna di
importanza comunitaria Breve‐medio termine
E‐7 Promuovere studi sulle attività potenzialmente dannose per gli habitat di interesse comunitario e approfondire la conoscenza scientifica di base su habitat e specie di interesse conservazionistico
Lungo termine E‐8 Garantire le connessioni ecologiche tra il SIC e gli altri Siti Natura 2000
limitrofi. Lungo termine
Segue una breve discussione degli obiettivi previsti, che ne specifica le motivazioni, gli habitat e/o specie target e gli eventuali indicatori.
Obiettivo E‐1: gli habitat forestali sono rappresentati per lo più da faggete (cod. *9210), querceti (cod. 9340) e castagneti (cod. 9260), la cui attuale gestione non risulta consona con gli obiettivi di conservazione del SIC. È necessario dunque elaborare un approccio gestionale che miri a conservare l’integrità di tali habitat allo scopo di: (i) difendere lʹassetto idrogeologico, (ii) prevenire lʹinnesco di processi erosivi, (iii) ripristinare e consolidare la funzionalità ecologica dei boschi e (iv) conservare i valori paesaggistici e naturalistici. Gli indicatori principali da prendere in considerazione sono l’estensione e lo stato di conservazione degli ambienti forestali, da rilevare con apposite campagne di monitoraggio. Lo stato di conservazione è quantificabile, anche in maniera indiretta, mediante la presenza di specie faunistiche tipiche degli ambienti boschivi (vedi
§ 18.1.1).
Obiettivo E‐2: gli habitat secchi del sito, costituiti da ambienti substeppici e prativi (codd. *6210 e
*6110) e macchia mediterranea (cod. 5330), presentano problematiche di gestione legate soprattutto al pascolo ed al rischio incendio. E’ necessario attuare una gestione che sia mirata alla tutela di questi habitat ed alle specie faunistiche associate, con particolare riferimento alla fauna ornitica e all’erpetofauna. Anche in questo caso gli indicatori principali da prendere in considerazione sono l’estensione e lo stato di conservazione di questi habitat, utile anche ilm rilievo di specie faunistiche tipiche.
Obiettivo E‐3: gli ambienti rocciosi e ipogei del SIC, identificati con gli habitat di importanza comunitaria “Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica”(cod. 8210) e “Grotte non ancora sfruttate turisticamente” (cod. 8310), necessitano di una gestione che ne preservi la naturalità e ne promuova l’espansione. La conservazione di tali habitat è particolarmente urgente non solo per la loro elevata vulnerabilità, ma anche per l’alto numero di specie faunistiche di importanza comunitaria legate a questi ambienti (chirotteri, coppie nidificanti di Falco peregrinus). La presenza di tali specie è un ottimo indicatore di qualità ambientale per questi habitat.
Obiettivo E‐4: mirato alla difesa dei chirotteri, del lupo e della lontra, l’obiettivo comprende una serie di interventi di gestione attiva mirati sia alla tutela degli ipogei e dei siti di alimentazione dei chirotteri, sia alla minimizzazione del conflitto tra lupo e zootecnìa ed al restauro degli ambienti umidi idonei alla presenza della lontra. Una particolare importanza è data inoltre alla
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sensibilizzazione della popolazione locale nei confronti delle esigenze ecologiche dei mammiferi da tutelare nei siti, spesso percepiti come repellenti (chirotteri) e/o pericolosi (lupo). Gli indicatori principali da prendere in considerazione sono presenza e abbondanza delle popolazioni delle singole specie nel SIC; questi dati saranno ancora più utili se rilevate con monitoraggi regolari che permettano di estrapolare informazioni sull’andamento demografico delle popolazioni.Obiettivo E‐5: data l’abbondanza di specie ornitiche del SIC, è importante tutelare gli ambienti trofici e riproduttivi di questo gruppo faunistico, con particolare riferimento alle specie nidificanti.
Anche qui gli indicatori principali da prendere in considerazione sono presenza e abbondanza delle popolazioni delle singole specie nel SIC, con particolare riferimento alle nidificanti; questi dati saranno ancora più utili se rilevate con monitoraggi regolari che permettano di estrapolare informazioni sull’andamento demografico delle popolazioni e possono essere integrati con le informazioni pregresse e future provenienti dalle stazioni di inanellamento del PNCVD.
Obiettivo E‐6: quest’obiettivo si propone di aumentare l’idoneità del SIC per le specie erpetologiche ed entomologiche di importanza comunitaria, finalizzata a garantire la stabilità delle popolazioni e favorire la colonizzazione del SIC da parte di altre specie di importanza conservazionistica. Gli indicatori principali da prendere in considerazione sono presenza e abbondanza delle popolazioni delle singole specie nel SIC; questi dati saranno ancora più utili se rilevate con monitoraggi regolari che permettano di estrapolare informazioni sull’andamento demografico delle popolazioni.
Obiettivo E‐7: l’approfondimento delle conoscenze sulle minacce e le pressioni che interessano le valenze naturalistiche del SIC, nonché le conoscenze di base su specie e habitat presenti, è essenziale per poter attuare una buona gestione del sito. I risultati degli studi saranno utili per affinare le strategie gestionali e impiegare al meglio le risorse disponibili.
Obiettivo E‐8: risponde alla necessità di tutelare le aree Natura 2000 del PNCVD in un’ottica di rete ecologica. Le singole aree vengono interpretate come parte di una rete, nell’ambito della quale è necessario rafforzare le connessioni già esistenti e crearne di nuove per permettere l’espansione degli habitat naturali e la salvaguardia delle comunità faunistiche.
13.2.2 Obiettivi specifici per Lupo e Lontra
Gli studi effettuati nel SIC hanno effettuato all’individuazione di obiettivi di conservazione specifici per lupo (Canis lupus) e lontra (Lutra lutra), parzialmente recepiti dall’obiettivo E‐4 (tutela dei mammiferi di importanza comunitaria).
Si espone di seguito un ulteriore approfondimento, utile nel caso in cui si voglia avviare una gestione specifica delle popolazioni di questi mammiferi di grande valore conservazionistico.
Gli obiettivi sono relativi al SIC oggetto del PdG ma, dato il vasto home range delle specie, sarebbero da estendere all’intera rete dei SIC montano‐collinari del PNCVD (nel caso del lupo), e dei SIC fluviali (nel caso della lontra).
Gli obiettivi generali per la conservazione del lupo nel SIC e, in generale, nella rete dei SIC montano‐collinari sono:
- migliorare il quadro di conoscenze sulla popolazione locale di lupi, attraverso pianificazione ed attuazione di monitoraggi periodici (priorità alta)
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- attenuare il conflitto con la zootecnia (priorità alta)- incrementare disponibilità e accessibilità di prede selvatiche (priorità medio‐alta)
- avviare uno studio di Human Dimension ed intraprendere azioni di sensibilizzazione ed informazione sullo stato di conservazione ed ecologia del lupo, sul problema dei cani vaganti e sulle possibilità di riduzione del conflitto (priorità medio‐alta)
- quantificare e monitorare/controllare il fenomeno dei cani vaganti (priorità media).
Per quanto riguarda la lontra, sono stati individuati tre obiettivi strategici principali:
1) Realizzare un modello di monitoraggio e gestione integrata delle componenti biotiche, abiotiche e antropiche per il mantenimento e il miglioramento delle condizioni ambientali, delle risorse e la conservazione delle popolazioni di lontra.
2) Attuare interventi a diverse priorità, tempi e impegno, organizzati gerarchicamente, che per natura e scala di applicazione comportino la conservazione e il restauro della biodiversità dei sistemi acquatico‐ripariali, la riqualificazione funzionale, la valorizzazione culturale e la fruizione sostenibile dei corsi d’acqua.
3) Attuare interventi differenziati e organici nei diversi ambiti dei SIC per realizzare un contributo significativo alla conservazione della lontra in Italia. Tali interventi devono essere finalizzati all’incremento della qualità ambientale e delle popolazioni di lontra per consolidare il ruolo di area sorgente della rete dei SIC‐Lontra del PNCVD.
13.3 Obiettivi di sostenibilità socio‐economica
La conservazione della biodiversità presente in un territorio richiede la condivisione, da parte dei soggetti pubblici e privati che vi operano, degli obiettivi di tutela.
Questo è in particolar modo necessario nelle Aree Protette, come nel caso del PNCVD, dove la tutela deve essere dunque perseguita mediante l’adozione da parte di tutti i soggetti coinvolti di opportune modalità gestionali.
Questo richiede di associare agli obiettivi di sostenibilità ecologica, degli obiettivi di sostenibilità socio‐economica ad essi funzionali che, portando alle modificazioni necessarie delle prassi gestionali preesistenti, individuino prospettive di sviluppo economico alternative e/o integrative.
In tal modo le strategie adottate per la conservazione attiva dell’area e dei territori contermini potrà determinare i suoi effetti positivi, sia in termini di reddito che di opportunità occupazionali, partendo da quelli legati alla fruizione turistica.
Tabella 13.2 Obiettivi di sostenibilità socio‐economica a breve‐medio termine e a lungo termine Cod.
Obiettivo Orizzonte
temporale S‐1 Indirizzare le attività umane che incidono sull’integrità ecologica dell’ecosistema
del SIC verso modalità gestionali e di fruizione eco‐compatibili, attraverso opportune azioni di comunicazione e sensibilizzazione;
Breve‐medio termine S‐2 Rendere il SIC un elemento di differenziazione e qualificazione dell’offerta turistica
dei comuni interessati e del PNCVD, in grado di promuovere attività economiche e turistiche sostenibili ed eco‐compatibili ;
Breve‐medio termine S‐3 Promuovere la sostenibilità ecologica, sociale ed economica dell’uso e della Lungo termine
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Cod.
Obiettivo Orizzonte
temporale fruizione del sito allo scopo di tutelare la biodiversità di interesse comunitario;
S‐4 Raggiungere una adeguata consapevolezza del valore ecologico del SIC e
dell’esigenza di conservazione da parte della popolazione locale e dei turisti. Lungo termine S‐5 Promuovere lo sviluppo di attività economiche eco‐compatibili con gli obiettivi di
conservazione dell’area Lungo termine
Di seguito si discutono gli obiettivi previsti, suddivisi in due gruppi, uno funzionale alla sviluppo sostenibile dell’area, l’altro focalizzato sulle possibilità di fruizione e sulla sensibilizzazione della popolazione locale e dei turisti.
Obiettivi S‐2, 5 –promozione di opportunità di sviluppo sostenibile: questo gruppo di obiettivi risponde alle esigenze di promuovere una crescita economica sostenibile sul territorio che giovi anche alla protezione del SIC, creando opportunità di sviluppo in armonia con la gestione naturalistica del sito;
Obiettivi S‐1,3,4 – sensibilizzazione e fruizione: gli obiettivi perseguono finalità di visibilità e fruizione sostenibile, rispondendo alle esigenze di: (i) dotare il sito di adeguate infrastrutture didattiche e informative e (ii) sensibilizzare ed informare la popolazione locale e (iii) valorizzarne la fruizione naturalistica, culturale, educativa e ricreativa.