11 Individuazione dei fattori di criticità
11.2 Sintesi delle criticità
Introduzione di specie alloctone (cod. 966 antagonismo dovuto all’introduzione di specie) Questa criticità è particolarmente importante per la fauna ittica, che risente fortemente della competizione con specie alloctone introdotte in laghi e corsi d’acqua a scopo di ripopolamento. Tra gli anfibi, anche Triturus carnifex risente fortemente dell’immissione di specie ittiche alloctone, che ne minacciano il successo riproduttivo predandone le uova.
Anche in questo caso, come per gli habitat, si sottolinea come alcune delle criticità sopraelencate concorrano a determinare fenomeni che influenzano fortemente la stabilità delle popolazioni faunistiche: tra questi fenomeni, il più grave è la frammentazione degli habitat, che ha effetti più o meno gravi su tutte le specie di importanza comunitaria dei siti Natura 2000.
11.2 Sintesi delle criticità
Per effettuare una valutazione complessiva delle criticità che insistono sulle valenze naturalistiche del SIC, e per facilitare un’ immediata comprensione della loro priorità ai fini gestionali, ciascuna minaccia è stata valutata in relazione alle singole componenti biotiche (habitat, specie floristiche e specie faunistiche), costruendo le tabelle criticità/componente biotica presentate più avanti.
Per fare questo ci si è basati: (i) su una valutazione assoluta della criticità basata sulle indagini di campo e bibliografiche, nonché su interviste alla popolazione locale ed ai tecnici del PNCVD; (ii) sulle esigenze ecologiche delle singole specie floristiche e faunistiche presenti; (iii) sulla sensibilità e vulnerabilità dei singoli habitat.
L’analisi effettuata ha permesso di assegnare ad ogni criticità una grandezza (magnitudo) secondo una scala di valori da 1 a 3, così definita:
• livello 1: criticità a magnitudo bassa, perché temporanea e/o per scarsa sensibilità della componente biotica all’interferenza specifica, per la limitatezza degli ambiti interessati e per gli effetti positivi delle mitigazioni attuabili;
• livello 2: criticità a magnitudo media, per sensibilità significativa della componente all’interferenza specifica, per l’estensione degli ambiti interessati, pur tenendo conto degli effetti delle mitigazioni attuabili;
• livello 3: criticità a magnitudo elevata, per elevata sensibilità della componente all’interferenza specifica, per l’ampia estensione degli ambiti interessati e/o per la scarsa efficacia delle mitigazioni attuabili.
I risultati di tale analisi sono sintetizzati nelle seguenti matrici, che riportano per ogni componente biotica tutelata nel SIC: (i) fattori di criticità con magnitudo relative a ciascun habitat e gruppo ecologico, (ii) il livello di priorità assoluto per ciascuna minaccia, in base alla valutazione delle magnitudo relative alle singole componenti biotiche interessate e (iii) la magnitudo totale delle criticità che insistono su ciascuna componente biotica.
Le criticità relative alla fauna di importanza comunitaria sono state valutate in relazione a undici categorie faunistiche, costituite da specie singole o da gruppi di specie accomunati dalle stesse esigenze ecologiche e/o dall’alta vulnerabilità a determinati fattori di criticità.
L’analisi effettuata ha permesso di stabilire un ordine di priorità6 nelle criticità che insistono sulle
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Metodologia: ad ogni criticità è stato assegnato un punteggio cumulativo, ottenuto sommando le magnitudo riportate nelle matrici
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valenze naturalistiche tutelate nel SIC; tale ordine ha costituito il punto di partenza per l’implementazione delle strategie gestionali dedicate a ciascuna componente biotica.
relative a ciascuna specie, habitat o gruppo tassonomico. Il valore così ottenuto è stato rapportato al punteggio massimo al fine di individuare le criticità prioritarie. Per omogeneizzare i dati, i valori cumulativi ottenuti per ciascuna criticità sono stati normalizzati e suddivisi in 3 livelli di priorità di intervento:
- 0 – 0,33: priorità bassa;
- 0,34 – 0,66: priorità media;
- 0,67 – 1: priorità alta.
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Tabella 11.1 Sintesi dei fattori di criticità per gli habitat di importanza comunitaria presenti nel SIC.
Fattore di criticità e/o minaccia
Livello di priorità
Tipo di criticità e/o minaccia
Foreste di Castanea sativa (cod. 9260) Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia (cod. 9340) Arbusteti termo‐mediterranei e pre steppici (cod. 5330) Faggeti degli appennini con Taxus e Ilex (cod. *9210) Grotte non ancora sfruttate a livello turistico (cod. 8310) Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica (cod. 8210) * Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero‐Brachypodietea (cod. *6220) *Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco‐ Brometalia) (cod. *6210) G Scarsa conoscenza degli habitat e delle
specie presenti 1 1 1 1 1 1 1 1 MEDIA
G Scarsa sensibilizzazione delle
comunità locali 1 1 1 1 2 1 1 1 MEDIA
G Sorveglianza 1 1 1 1 1 1 1 1 MEDIA
S Incendio non controllato 3 3 3 3 1 2 2 ALTA
S Gestione forestale 3 3 3 MEDIA
S Pascolo non regolamentato 2 2 1 2 2 2 MEDIA
S Presenza di strade 3 3 2 3 2 1 2 2 ALTA
S Escursionismo non sostenibile 2 2 1 2 3 3 1 2 ALTA
S Diffusione di specie alloctone invasive 2 2 1 2 1 1 1 MEDIA
S Modificazioni strutturali e alterazioni
degli equilibri idrici dei bacini 2 BASSA
S Possibile raccolta di specie floristiche
protette 1 2 1 1 2 BASSA
S Attacchi di specie patogene 3 BASSA
TOTALE MAGNITUDO 22 20 11 21 9 10 13 12
LEGENDA: G = criticità e/o minaccia generale; S = criticità e/o minaccia specifica.
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Tabella 11.2 Sintesi dei fattori di criticità per la fauna di importanza comunitaria presente nel SIC.
Livello di priorità
Tipo di criticità e/o minaccia
Fattore di criticità
Uccelli Mammiferi Anfibi Rettili Invertebrati
Uccelli nidificanti legati agli ambienti aperti (Lullula arborea, Anthus campestris, Lanius collurio) Uccelli nidificanti legati agli ambienti rocciosi (Falco peregrinus) Uccelli migratori^ Chirotteri° Lutra lutra Canis lupus Salamandrina terdgitata, Bombina pachypus, Triturus carnifex Elaphe quatuorlineata Cerambyx cerdo Melanargia arge Callimorpha quadripunctata Coenagrion mercuriale G Scarsa conoscenza e
visibilità del SIC 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 MEDIA
G
Scarsa
sensibilizzazione delle comunità locali
1 1 1 2 1 2 1 2 1 1 1 1 ALTA
G Sorveglianza 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 MEDIA
S Incendi 3 2 2 3 2 2 2 2 1 2 1 ALTA
S Gestione forestale 2 3 1 3 2 2 3 2 1 ALTA
S Pascolo 3 2 1 1 1 MEDIA
S Escursionismo 3 2 1 1 2 1 1 MEDIA
S
Presenza di strade e circolazione di veicoli motorizzati
3 1 1 2 1 1 3 3 ALTA
S Prelievo della fauna e
bracconaggio 2 2 1 2 2 1 MEDIA
S Abbandono di cisterne
e fontanili 2 1 1 1 1 3 1 1 MEDIA
S
Modificazioni
strutturali e alterazioni degli equilibri idrici dei bacini
3 3 3 ALTA
S Cambiamento della
qualità delle acque 2 3 2 BASSA
S Randagismo canino 2 3 BASSA
S Presenza di discariche 1 3 BASSA
S Introduzione di specie
alloctone 2 BASSA
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Livello di priorità
Tipo di criticità e/o minaccia
Fattore di criticità
Uccelli Mammiferi Anfibi Rettili Invertebrati
Uccelli nidificanti legati agli ambienti aperti (Lullula arborea, Anthus campestris, Lanius collurio) Uccelli nidificanti legati agli ambienti rocciosi (Falco peregrinus) Uccelli migratori^ Chirotteri° Lutra lutra Canis lupus Salamandrina terdgitata, Bombina pachypus, Triturus carnifex Elaphe quatuorlineata Cerambyx cerdo Melanargia arge Callimorpha quadripunctata Coenagrion mercuriale TOTALE
MAGNITUDO 22 10 12 16 11 19 24 16 8 5 7 12
LEGENDA: G = criticità e/o minaccia generale; S = criticità e/o minaccia specifica.
DETTAGLIO SPECIE:
^ Ciconia ciconia, Pernis apivorus, Milvus migrans, Milvus milvus, Circaetus gallicus, Circus cyaneus, Circus pygargus, Falco vespertinus, Falco columbarius, Grus grus, Caprimulgus europaeus, Alcedo atthis, Calandrella brachydactyla, Acrocephalus melanopogon, Lanius minor;
° Rhinolophus ferrumequinum, Rhinolophus hipposideros, Rhinolophus euryale, Myotis myotis, Myotis blythii, Barbastella barbastellus, Miniopterus schreibersii.