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Come già anticipato, l’art. 1 del d.lgs. n. 430/1997 concorre a ridefinire le attri- buzioni esercitate dal CIPE. Per quanto riguarda la sua organizzazione interna, il comma 6 del citato art. 1 stabilisce che il CIPE «si avvale di una segreteria presso il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, che prov- vede ai compiti operativi e di amministrazione ed alle esigenze di coordinamento e di supporto tecnico delle istruttorie». La disciplina dell’organizzazione di tale strut- tura viene affidata - ai sensi dell’art. 2, comma 2, dello stesso d.lgs. - a regolamenti ovvero a decreti ministeriali da adottare ai sensi dell'articolo 17 della legge n. 400/1988, stabilendo che essa dovesse essere istituita nell’ambito del Dipartimento di cui all’art. 3, comma 2, lett. c)226.

Il successivo d.P.R. 20 febbraio 1998, n. 38, concernente l’attribuzione dei Di- partimenti del Ministero del tesoro, bilancio e programmazione economica, e, più nello specifico, il successivo d.m. 8 giugno 1999, concernente il “Riassetto orga- nizzativo dei Dipartimenti del Ministero del tesoro, del bilancio e della program- mazione economica”, hanno istituito e disciplinato il Servizio centrale di segreteria del CIPE presso il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione.

Fino al 2006, dunque, le strutture di supporto del CIPE hanno operato presso il Ministero dell’economia e delle finanze, incardinate presso il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione. Con l’avvio della XV Legislatura, tuttavia, si ha il più importante cambiamento nell’assetto organizzativo del CIPE, che segnata- mente determinerà il passaggio del Comitato dall’orbita di influenza del MEF a quella del Presidente del Consiglio. Infatti, uno dei primi atti adottati dal Governo allora appena entrato in carica è stato quello di modificare, mediante decretazione d’urgenza, il d.lgs. n. 300/1999 e l’assetto organizzativo dell’esecutivo227. Nel qua- dro della più ampia riforma delle attribuzioni del Ministero dello sviluppo econo- mico - per quanto qui di più prossimo interesse - con l’art. 1, comma 2, del d.l. 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, sono state trasferite a detto Dicastero un complesso di funzioni prima attribui- te al MEF, fra le quali rientra anche la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate, fatta eccezione per le funzioni di programmazione economica e finanziaria non ri- comprese nelle politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di segreteria del CIPE, con relative risorse finanziarie, strumentali e di personale, le quali, assieme al Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei

226 Dipartimento che si sarebbe dovuto occupare di «programmazione economica e finanziaria,

coordinamento e verifica degli interventi per lo sviluppo economico territoriale e settoriale e delle politiche di coesione, con particolare riferimento alle aree depresse, esercitando a tal fine le funzioni attribuite dalla legge in materia di strumenti di programmazione negoziata e di programmazione e utilizzo dei fondi strutturali comunitari».

servizi di pubblica utilità (NARS) 228 ed all'Unità tecnica - finanza di progetto (UTPF) 229, vengono trasferite alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Come precisato dal successivo d.P.C.M. attuativo del 31 gennaio 2007, vengono trasferite alla Presidenza del Consiglio le strutture del Servizio centrale di segreteria del CI- PE, previste all'art. 3, comma 7, del decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica dell'8 giugno 1999, i citati NARS e UTFP di cui all'art. 7 della legge n. 144/1999 e la Segreteria tecnica della Cabina di regia nazio- nale230.

Un’altra tappa fondamentale nell’evoluzione dell’assetto organizzativo del CIPE è segnata dall’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio, del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DIPE)231. Con due decreti del Presidente del Consiglio del 21 giugno 2007 è stato, rispettivamente, istituito il DIPE e ne è stata disciplina- ta l’organizzazione interna232. Più specificatamente, con modifica all’art. 12 del d.P.C.M. 23 luglio 2002, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presi- denza del Consiglio”, è stato istituito uno specifico dipartimento che, ai sensi dell’art. 2, comma 1, è preposto ai compiti di: segreteria del CIPE, che «comprende lo svolgimento di compiti operativi, di amministrazione, di coordinamento e di supporto per il CIPE [...] effettuando a tal fine attività di raccordo con le altre am- ministrazioni» (lett. a); «regolazione dei servizi di pubblica utilità non regolamen- tati da una specifica autorità di settore; coordinamento e monitoraggio degli inve- stimenti pubblici; gestione e cura dei rapporti istituzionali» (lett. b); «analisi e valu- tazioni in materia di andamenti micro-economici, macro-economici e relativi inter- venti di politica economica e finanziaria, a livello nazionale, comunitario e interna- zionale; monitoraggio degli sviluppi economici correnti e prospettici del Paese nonché di specifici settori produttivi e mercati» (lett. c). A questi due primi prov- vedimenti hanno fatto seguito numerosi decreti del Presidente del Consiglio a mo- difica della disciplina relativa alle strutture generali della Presidenza del Consiglio

228 L’UTFP è una struttura istituita presso il CIPE dall’art. 7 della legge 17 maggio 1999, n. 144

ed avente il compito di «promuovere, all'interno delle pubbliche amministrazioni, l'utilizzo di tecni- che di finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitali privati», di fornire supporto al CIPE «su materie inerenti al finanziamento delle infrastrutture» (comma 2).

229 Il NARS è un organismo tecnico di consulenza e supporto alle attività del CIPE in materia ta-

riffaria e di regolazione dei servizi di pubblica utilità non regolamentati da una specifica autorità di settore, istituito con delibera n. 81/1996 presso la Segreteria del Comitato, in attuazione del punto 20 della delibera n. 65/1996, recante “Linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità”.

230 Quanto a tale struttura, basti qui rilevare che la Cabina di regia nazionale è stata istituita

dall'articolo 6 del d.l. 23 giugno 1995, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1995, n. 341, quale «struttura di riferimento nazionale per il coordinamento e la promozione di ini- ziative in materia di utilizzazione dei fondi strutturali comunitari» (comma 1). In attuazione di quanto stabilito dall’art. 5, comma 3, d.lgs. n. 430 del 1997, l’art. 6 del D.P.R. 9 febbraio 1999, n. 61, recante “Regolamento recante norme per l’organizzazione ed il funzionamento della Cabina di regia nazionale“, ha disciplinato anche l’organizzazione interna della Segreteria tecnica.

231 Cfr. C. MARTINI, Il dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica

economica, in Giornale di diritto amministrativo, 2008, 844 ss.

232 Sui due decreti, cfr. F. SPROVIERI, La riforma del Cipe, Comitato interministeriale per la

programmazione economica. I decreti 21 giugno 2007 del Presidente del Consiglio dei Ministri, in Rivista giuridica del Mezzogiorno, 2007, 603 ss.

concernente il DIPE233 e numerosi decreti di Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio con i quali è stata modificata l’organizzazione interna di detto diparti- mento234, fino al decreto del Ministro per la Coesione territoriale del 12 aprile 2013, che ha sostituito i precedenti decreti e che, significativamente, è stato adottato dallo stesso Ministro senza portafoglio235 che ha ricoperto la carica di Segretario del CI- PE.

Il d.P.C.M. istitutivo del DIPE affida, inoltre, a successivi decreti del Presidente del Consiglio la riorganizzazione del NARS, del UTPF e della Segreteria tecnica della Cabina di regia nazionale (art. 2, comma 3). In attuazione di tale disposizione, il NARS è stato riorganizzato dal d.P.C.M. 25 novembre 2008 ed attualmente ad esso spetta predisporre le linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utili- tà, promuoverne l’applicazione omogenea nei contratti di programma, di servizio, nelle convenzioni ovvero negli atti, comunque denominati, sottoposti al suo esame, nonché esprimere pareri e proposte in materia tariffaria e di regolamentazione eco- nomica dei settori di pubblica utilità e degli obblighi di servizio pubblico (art. 1, comma 1). La disciplina dell’UTPF è stata riformata con d.P.C.M. 22 luglio 2008, ai sensi del quale esso principalmente svolge «servizi di consulenza tecnica, legale e finanziaria a favore delle pubbliche amministrazioni interessate all'avvio di pro- getti di investimento in regime di finanza di progetto; assistenza alle amministra- zioni e soggetti aggiudicatari e nella predisposizione dei bandi di gara nelle proce- dure di aggiudicazione e nella individuazione dei criteri di valutazione delle offerte ricevute» (art. 2, comma 2), ed offre «supporto in ordine alla valutazione di opere infrastrutturali finanziate con ricorso al capitale privato» oggetto di valutazione da parte del CIPE (art. 2, comma 4). Quanto alla Segreteria tecnica della Cabina di re- gia nazionale, essa è stata riorganizzata con il d.P.C.M. 22 luglio 2008, che all’art. 2 stabilisce che essa assume la denominazione di «Segreteria tecnica per la pro- grammazione economica» e svolge «funzioni di supporto tecnico del CIPE allo scopo di assicurarne la funzionalità nonché compiti di collaborazione e supporto al Dipartimento in materie giuridiche ed economiche»236.