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L’avvocato del minore nel processo civile francese

L’avvocato del minore nel diritto comparato (cenni)

2. L’avvocato del minore nel processo civile francese

Presso il tribunale di Lione è attivo fin dal 1990 un servizio di consulenza legale gratuito offerto ai bambini dalle associazioni di avvocati dei minori costituite presso i principali tribunali francesi, volto a creare un collegamento di comunicazione tra i minori di età e i difensori tecnici che possono difenderli a giudizio, avvalendosi dell’apporto multispecialistico di diversi professionisti. Il sistema francese è stato in questo senso fonte di ispirazione anche per l’ordinamento italiano soprattutto per ciò che riguarda il ruolo che l’avvocato del minore riveste nell’attuazione del miglior interesse del suo cliente-bambino. Il sistema del diritto francese replica una prassi già consolidata in Québec, attribuendo al minore la capacità di nominare validamente il proprio avvocato; gli art 338-7 e 338-8 del codice di procedura civile francese assegnano il diritto di scegliere l’avvocato del minore al padre, alla madre, al tutore, alla persona che esercita la potestà sul bambino, al fanciullo direttamente interessato o al juge de l’instance nel caso in cui il minore non ne abbia nominato uno ovvero abbia chiesto al tribunale di designarne uno. Il principio non è tuttavia univoco, nel modello lionese infatti l’avvocato scelto dal minore è tenuto a verificare in concreto l’esistenza di alcuni precisi

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requisiti psicologico-attitudinali perché la dichiarazione del minore sia giuridicamente efficace, ciò solitamente legato all’età del fanciullo. Anche nell’esperienza francese l’avvocato del minore è tenuto a svolgere i consueti doveri propri della sua qualifica ma anche altri che possono esser definiti “atipici”, strettamente legati alle qualità della persona che difende, in primo luogo quello di consigliare il fanciullo, spiegandogli con chiarezza i suoi diritti e prospettando soluzioni al caso concreto nel suo superiore interesse ma anche quello di comprendere le ragioni sottese e più celate delle dinamiche recanti disagio al minore e sulle quali l’avvocato deve prendere posizione e inoltre, dal momento che un bambino esprime con maggiore difficoltà rispetto ad un adulto i suoi bisogni e le sue sensazioni, il professionista è chiamato a dialogare con lui con particolari abilità sopra la norma. Il concetto di "ascolto del minore" è nel sistema francese straordinariamente innovativo rispetto alla tradizione italiana perché pone il minore nella condizione di esprimere i propri desideri, in modo giuridicamente vincolante. L’avvocato ascoltando il bambino deve fornirgli vero sostegno psicologico, aiutandolo ad assumere un atteggiamento realistico e dimostrandogli tutta la propria comprensione276. La prudenza richiesta all’avvocato chiamato a

svolgere un simile compito è massima, egli deve aiutare il fanciullo a far chiarezza ascoltandolo e comunicando con lui mediante un linguaggio semplice e chiaro, tuttavia è dotato di una speciale discrezionalità che gli consente di non fermarsi alla volontà del minore se questa contrasta con la tutela dei suoi interessi meritevoli di tutela. Nell’intento di fornire effettiva attuazione ai principi sanciti dalle Convenzioni di New York e Strasburgo e dalle altre fonti internazionali circa l’obbligo di ascolto del minore e la sua difesa al

276 Si veda per questa espressione S. Schirm, L’enfant: un client exigeant, relazione al convegno franco canadese sulla rappresentanza dei minori in giudizio, Montreal 7 ottobre 2008.

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processo, la Francia ha provveduto a regolare giuridicamente la figura dell’avvocato del minore definendone le prerogative e i limiti di intervento. Sintetizzando, nel processo civile l’avvocato del minore può intervenire in tutte le aree che possono riguardare minori come, in particolare, divorzio o separazione dei genitori277, assistenza educativa e azione civile per i minori vittime di reato; nell’esercizio dei suoi compiti, l’avvocato del minore difende in primo luogo gli interessi del minore, può chiedere che egli sia ascoltato, limitandosi ad argomentare sulla capacità di discernimento e sull’attendibilità delle sue dichiarazioni, quando viene nominato direttamente dal minorenne deve informare della nomina lo juge de l‘instance e rilasciare al fanciullo un documento scritto comprovante l’accettazione del mandato, fino al giorno prima dell’udienza può accedere alla cancelleria per prendere visione del fascicolo relativo al suo cliente nei giudizi vertenti sull’assistenza educativa o sulla tutela del minore, deve assistere ciascuna udienza ed assicurarsi che le dichiarazioni del bambino siano correttamente verbalizzate e può inoltre impugnare, su richiesta del suo assistito, le decisioni dello Juge des enfants nel termine di quindici giorni. Valgono anche per l’avvocato del minore francese i principi di indipendenza ed autonomia278 nei confronti delle altre parti del

processo e soprattutto, dei genitori del bambino; egli deve astenersi dall’assumere la rappresentanza tecnica del minore se ha precedentemente assistito uno dei due genitori e non deve ricevere il minore alla presenza di questi ultimi279.

277 Nonostante, anche nell’ordinamento francese, i minori non siano ritenuti dall’orientamento giurisprudenziale maggioritario parti processuali nei giudizi di separazione e divorzio.

278 Principi espressamente indicati nella carta dei “Principes deontologiques applicables aux avocats chargés de la défense des interets de l’enfant”.

279 Per quanto sinora affermato in ordine all’avocato del minore nell’esperienza francese si veda R. Di Costanzo, L’avvocato del minore nel modello operativo lionese, in A. Pè e A. Ruggiu (a cura di), Il giusto processo e la protezione del minore, Milano, Franco Angeli, 2011, pp. 81-89.

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La Francia costituisce un esempio e una fonte di ispirazione per il modello italiano, soprattutto in materia di ascolto del minore nei procedimenti che lo riguardano dal momento che come è stato notato, la giurisprudenza è uniforme nel ritenere che esso sia espressione giuridicamente vincolante dei desideri del minore.