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L’esame della situazione economica dell’azienda

OPERANTE NEL SETTORE DELLE ACQUE MINERALI: L’ITALAQUAE S.p.A

4.2 L’analisi patrimoniale, economica e finanziaria di Italaquae S.p.A

4.2.3 Riclassificazione degli Stati Patrimoniali e dei Conti Economici La riclassificazione relativa ai quattro anni oggetto della presente analisi è

4.2.4.3 L’esame della situazione economica dell’azienda

L’analisi della situazione economica dell’azienda è stata condotta mediante lo studio della redditività aziendale. Come è stato già detto nel capitolo precedente, non è sufficiente constatare se il reddito netto dell’esercizio è positivo o meno e se è sufficientemente capiente come base remunerativa del capitale proprio. È infatti necessario anche analizzare la varia origine, intesa come “contributo” delle diverse “gestioni” (es. ordinaria, finanziaria, straordinaria) alla sua formazione. A tale fine si procede qui di seguito con l’esame dei principali indici di redditività.

Indici di Redditività116

Esercizi 2000 2001 2002 2003

Return on equity (ROE) 0,14 0,06 0,06 0,1

Return on investments (ROI) 0,11 0,04 0,06 0,06

Return on sales (ROS) 0,10 0,03 0,05 0,05

TIGNC (Reddito netto/Reddito operativo) 0,62 0,76 0,48 0,77

Capital Turnover 1,12 1,14 1,08 1,30

Dalla tabella precedente si rilevano preziose informazioni relative al periodo preso in esame.

Il ROE segnala un buon rendimento del capitale di rischio per il primo esercizio, ma subisce una forte frenata nei successivi, per attestarsi, poi, su livelli discreti nell’ultimo anno considerato.

116 Fonte: Nostra rielaborazione.

La redditività del capitale investito (ROI) si presenta buona nel primo anno considerato ma non tiene bene nel tempo; decresce pesantemente nel 2001, tenta di risollevarsi in seguito, ma arriva, nell’ultimo anno, a far registrare comunque un decremento di ½ punto rispetto al primo esercizio preso in esame.

Questo decremento del ROI è dovuto principalmente al tasso di redditività delle vendite (ROS) che, nel periodo oggetto di analisi, presenta il suo stesso andamento (perdendo circa ½ punto dal 2000 al 2003); gli incrementi del tasso di incidenza della gestione non caratteristica e dell’indice di rotazione degli impieghi sono, tuttavia, troppo deboli per incidere su ROE e ROI per cercare di risollevarli, riuscendo, così, soltanto ad attenuarne la caduta.

4.2.5 L’analisi per flussi

L’analisi dei flussi finanziari consente di esaminare “le variazioni di periodo” che modificano, per effetto della gestione, i valori di investimento e di finanziamento (fondi) e di studiare, così, la dinamica del valore del business.

Al riguardo, si precisa che si è dapprima calcolato il valore del “capitale circolante netto”, esaminandone le variazioni attraverso il “rendiconto finanziario”, con l’obiettivo di porre in rilievo le vicende delle fonti e degli impieghi che influiscono, in un dato periodo di tempo, sulla categoria dei valori finanziari relativi alla “gestione corrente”; si è poi proceduto all’analisi del flusso di risorse finanziarie generato dalla “gestione reddituale” che, calcolato secondo l’approccio indiretto, permette di evidenziare i costi e i ricavi non monetari; infine, si è analizzata la “disponibilità monetaria netta”, che permette di valutare la capacità dell’azienda di far fronte, nella misura e alle scadenze richieste, alle esigenze finanziarie della gestione.

Capitale circolante netto

Esercizi 2000 2001 2002 2003 (importi in unità di euro) 33.430.646 30.175.415 32.600.195 43.673.416

Dalla tabella esposta sopra è possibile notare come il capitale circolante netto sia notevolmente aumentato col il passaggio dal primo all’ultimo degli esercizi presi in esame, attraversando, però, lievi flessioni negli esercizi intermedi.

Tale incremento è dovuto, da un lato, all’aumento dell’attivo circolante, determinato a sua volta della forte crescita registrata dalle liquidità immediate, e, dall’altro, ha inciso il decremento delle immobilizzazioni e, in modo più lieve, del patrimonio netto. Qui di seguito, attraverso il rendiconto finanziario, si esaminano in dettaglio le variazioni intervenute nel capitale circolante netto per ciascun esercizio oggetto di analisi.

Rendiconto Finanziario di Italaquae S.p.A.117

Esercizi 2000 2001 2002 2003

FONTI

Utile d'esercizio 11.340.599 4.810.666 4.512.849 7.680.491

Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 604.437 724.116 398.382 437.703 Ammortamenti immobilizzazioni materiali 9.162.372 9.448.250 9.779.101 8.284.193

Accantonamento TFR 1.760.681 1.584.000 1.453.416 1.440.037

Fondi provenienti dalla gestione 22.868.089 16.567.032 16.143.748 17.842.424

Valore netto contabile dei cespiti alienati 130.581 359.654 513.151 4.360.991 Acc.to fondo oneri e rischi 355.839 1.154.700 1.128.000 2.808.428 Acc.to fondo per operazioni e concorsi a premio 54.938 194.000 25.500 0 Acc.to fondo indennità suppletiva clientela 65.054 61.404 63.348 69.358

Acc.to fondo imposte 0 0 0 481.677

Decremento delle immobilizzazioni finanziarie 10.087.101 6.486.040 0 0 Decrementi crediti verso altri oltre 12mesi 79.204 71.798 779.142 0

Riserva per contributi c/capitale 0 0 167.101 0

Fondi extra gestione 10.772.717 8.327.596 2.676.242 7.720.454

TOTALE FONTI 33.640.806 24.894.628 18.819.990 25.562.878

IMPIEGHI

Dividendi distribuiti nell'esercizio 8.738.451 10.690.657 4.500.000 4.230.000 Immobilizzazioni in corso e acconti 1.074.808 1.431.440 1.418.839 3.697.506

Immobilizzazioni immateriali 586.423 832.616 493.131 163.736

Immobilizzazioni materiali 10.401.138 11.854.828 5.962.846 1.927.540 Riduzione debiti vs/banche e altri finanziatori mlt 1.736.153 696.428 40.772 180.952 Utilizzo fondo imposte differite contrib. Cas.mez. 750.604 0 0 0

Utilizzo fondo imposte 3.727 0 876.271 94.060

Utilizzo fondo oneri e rischi 4.745.199 281.081 1.612.008 921.485 Utilizo fondo imposte e tasse su concorsi a

premio 504.274 41.613 1.536 2.307

Utilizzo fondo per operazioni e concorsi a premio 977 66.029 26.662 198.758 Utilizzo fondo indennità suppletiva clientela 31.673 1.235 82.554 14.771

Utilizzo fondo ammodernamento parco vetri 970.939 242.735 0 0

Indennità di anzianità pagate 1.452.802 1.306.469 1.452.587 774.653 Incremento delle immobilizzazioni finanziarie 0 0 67.840 15.478

Altre riserve 0 58.425 0 5

Incremento crediti verso altri oltre 12 0 0 0 2.268.406

TOTALE IMPIEGHI 30.997.168 27.503.556 16.535.046 14.489.657

VARIAZIONE NEL CAPITALE

CIRCOLANTE 2.643.638 -2.608.928 2.284.944 11.073.221

117 Fonte: Note Integrative Italaquae S.p.A., Bilanci al 31 dicembre 2000-2003.

ATTIVO CORRENTE 2000 2001 2002 2003

Variazioni di:

- Cassa 4.433 -13.462 2.725 1.201

- Banche 570.769 11.225.583 13.986.572 16.658.377

- Crediti vs/clienti -9.179 -26.314.077 -2.114.935 -1.839.420 - Crediti vs consociate 2.896.294 2.971.090 -347.773 -1.370.738 - Crediti vs/erario per imposte anticipate -1.854.436 97.610 1.910.219 1.203.705

- Crediti vs/altri 665.830 4.950.281 -2.606.104 -3.386.127

- Crediti verso controllate 7.649 0 0 0

- Crediti verso controllanti 13.296 8.423 30.782 13.656

- Magazzino 805.476 1.341.483 -1.561.302 -530.718

- Risconti attivi 94.121 825.560 -608.840 -208.432

TOTALE VARIAZIONI DELL'ATTIVO

CORRENTE 3.194.253 -4.907.509 8.691.344 10.541.504

PASSIVO CORRENTE

Variazioni di:

- Debiti mlt rate in scadenza -689.730 -1.039.725 -655.656 -40.772

- Acconti 529.424 -593.730 364.486 79.795

- Fornitori -1.668.993 -14.944.573 -1.147.524 3.652.703

- Debiti verso collegate 0 0 0 0

- Debiti verso controllante 0 0 0 0

- Debiti verso istituti di previdenza 120.469 -597.971 397.709 58.177

- Altri debiti 3.123.813 15.577.243 4.265.501 -1.006.508

- Imposte e tasse da pagare -815.708 -609.909 3.199.795 -3.275.112

- Ratei -48.660 -89.916 -17.911 0

TOTALE VARIAZIONI DEL PASSIVO

CORRENTE 550.615 -2.298.581 6.406.400 -531.717

VARIAZIONE NEL CAPITALE

CIRCOLANTE 2.643.638 -2.608.928 2.284.944 11.073.221

Come si è avuto modo di sottolineare nel capitolo precedente, alla formazione del capitale circolante netto non partecipano i costi e ricavi non monetari.

Ne deriva che l’importo del risultato economico d’esercizio non coincide con l’importo del flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale. Dalla tabella che segue è possibile osservare, per gli esercizi presi in esame, l’evoluzione del flusso finanziario generato dalla gestione reddituale.

Ovviamente il detto flusso risente dell’andamento dell’utile, ma non solo. Si nota, infatti, che, nell’ultimo esercizio considerato, nonostante l’incremento dell’utile, il flusso finanziario diminuisca, e questo a causa del forte peso assunto dai ricavi non monetari.

Flusso Finanziario della Gestione reddituale118

Esercizi 2000 2001 2002 2003

Utile d'esercizio (a) 11.340.599 4.810.666 4.512.849 7.680.491

Costi non monetari (b)

- Ammortamenti immobilizzazioni 9.766.809 10.172.366 10.177.483 8.721.896 - Quota maturata TFR 1.760.681 1.584.000 1.453.416 1.440.037 - Accantonamenti per rischi 355.839 1.000.000 1.128.000 2.877.786

Ricavi non monetari (c)

- Proventi straordinari (plusvalenze) 64.169 1.674.584 0 4.311.559

Flusso generato dalla gestione

reddituale (a+b-c) 23.159.759 15.892.448 17.271.748 16.408.651

Quando si effettua un’analisi per flussi è importante soffermarsi anche sulla disponibilità monetaria. Quest’ultima prende in esame soltanto le variazioni delle disponibilità liquide, mentre l’analisi dei flussi di capitale circolante netto esamina anche le variazioni dei crediti e dei debiti correnti, nonché delle giacenze di magazzino e dei titoli facilmente negoziabili.

Fermo restando l’importanza del valore del capitale circolante netto, bisogna, però, tener presente che su quest’ultimo influiscono le stime e le congetture che caratterizzano la formazione del bilancio d’esercizio; il concetto di disponibilità monetaria netta è invece considerato oggettivo. Inoltre, si ritiene che l’andamento dei flussi monetari sia segnaletico delle condizioni di solvibilità e di liquidità dell’azienda, cioè della sua capacità di far fronte, nella misura e alle scadenze richieste, alle esigenze finanziarie della gestione.

Si esaminano qui di seguito la disponibilità monetaria netta per ciascuno degli anni oggetto di analisi.

118 Fonte: Nostra rielaborazione.

Disponibilità monetaria netta

Esercizi 2000 2001 2002 2003 (importi in unità di euro) 37.277.555 48.556.185 62.600.224 79.481.526

Si può notare come, nel passaggio dal primo all’ultimo degli esercizi esaminati, la disponibilità monetaria netta sia più che raddoppiata.

Questo risultato è dovuto alla progressiva riduzione, da parte dell’azienda, dell’esposizione verso le banche che, nell’anno 2003, l’ha portata ad azzerare il passivo nei loro confronti. Contemporaneamente si è avuta anche una riduzione dei valori in cassa, la quale, però, è stata ampiamente compensata dall’incremento dell’attivo dei conti correnti bancari e postali.

CONCLUSIONI

Negli ultimi anni le acque minerali sono divenute un tema di estrema attualità, un business in continua espansione.

Lo studio svolto nel presente lavoro ha messo in evidenza una situazione di mercato in cui, nell’ultimo decennio, l’acqua minerale ha conosciuto un forte incremento. Le motivazioni che spiegano tale crescita sono essenzialmente correlate a:

- calo dei prezzi medi sul mercato;

- sfiducia verso l’acqua di rubinetto;

- orientamento verso bevande salutistiche.

Lo scenario attuale presenta, però, una lieve inversione di tendenza.

Già l’anno 2003 aveva mostrato i primi sintomi di crisi. La crescita annua del mercato mondiale si presentava costante in relazione al volume di mercato e registrava addirittura percentuali negative riguardo al mercato espresso in valore. Segnali, questi, che confermano una crisi di qualità percepita, più che una crisi di domanda.

Il mercato italiano ha conosciuto una forte crisi nell’anno 2002, anche a causa di un’estate non particolarmente calda come le precedenti dal punto di vista climatico, ed è riuscito a risollevarsi parzialmente nell’esercizio successivo.

Il 2004 è stato definito un anno “di transizione”. Un anno caratterizzato da una importante dinamica deflativa, dovuta anche al massiccio ricorso alla leva promozionale, e da un significativo spostamento dei consumi verso prodotti di prezzo meno elevato. Nonostante tutto, però, gli incrementi mensili, relativi alla prima metà del 2004, sono risultati deludenti sia in riferimento al mercato

espresso in volume sia a quello espresso in valore. La situazione, tuttavia, è migliorata nel corso dell’anno, e questo ha permesso di chiudere l’esercizio in positivo registrando incrementi di mercato superiori al 2%.

Si intercettano, dunque, timidi segnali di ripresa dei mercati e l’anno 2005 si è aperto nel segno dell’ottimismo.

I primi mesi del 2005 hanno confermato le tendenze della seconda metà dell’anno precedente e, per il prossimo futuro, le previsioni degli esperti del settore sono decisamente incoraggianti.

Chiaramente, anche il caso aziendale oggetto del presente studio, la Italaquae S.p.A., risente della congiuntura che sta riguardando il proprio settore di riferimento.

Nel 2003 la società in questione ha registrato un incremento delle vendite sia in termini di volumi (+1,1%) che in termini di valore (+1,0%) rispetto l’anno precedente. Tali percentuali indicano un processo di crescita che, però, procede decisamente a rilento e che concorre a ridurre la relativa quota nel mercato italiano. Quest’ultima, infatti, in termini di volume è passata da 10,4%

nel 2000 a 8,8% nel 2003, mentre, per lo stesso periodo, la quota di mercato a valore è passata da 12,4% a 10,5%, consentendo, comunque, ad Italaquae S.p.A. di confermarsi terza forza del mercato italiano.

Dalle analisi svolte sui bilanci di Italaquae S.p.A. risulta, tuttavia, che si tratta di una società sostanzialmente sana.

Nel 2003 il fatturato è aumentato di circa 40 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. A fronte di una leggera flessione dei volumi di vendita relativi ai marchi Ferrarelle ed Evian, si è avuto un buon incremento dei volumi di vendita delle acque minerali Danone Vitasnella, Boario e Santagata. Il significativo aumento di fatturato realizzato dalla Società è all’origine del buon risultato operativo che ha registrato un incremento di circa 640 mila euro rispetto al 2002. Anche l’utile è migliorato, aumentando di 3 milioni di euro, influenzato positivamente sia dal migliore andamento delle vendite sia dalla

cessione del ramo d’azienda termale. Sempre nel 2003 risulta migliorata anche la situazione finanziaria netta che registra un incremento di 12 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. Questo significativo aumento è dovuto sia alla diminuzione dei ritardi dei pagamenti da parte dei clienti, sia al maggior flusso di cassa generato da operazioni di cartolarizzazione dei crediti commerciali.

Per quanto riguarda la redditività aziendale del Gruppo Italaquae, nell’anno 2003 si è riscontrato un buon rendimento del capitale di rischio (Roe=0,1), ma non del capitale investito (Roi=0,06). Questo livello del Roi è dovuto principalmente al tasso di redditività delle vendite che si attesta a livelli estremamente bassi (Ros=0,05). I discreti livelli del tasso di incidenza della gestione non caratteristica e dell’indice di rotazione degli impieghi sono risultati, tuttavia, troppo deboli per trascinare verso l’alto Roe e Roi.

Dopo un 2004 turbolento in cui Italaquae S.p.A. ha dovuto affrontare una crisi di mercato e il trasferimento della proprietà, dalla Danone alla società LGR Holding controllata dall'imprenditore Carlo Pontecorvo, il terzo player del mercato italiano delle acque minerali ha in cantiere un grande rilancio.

Secondo l'amministratore delegato Leonardo Bonanomi, entro l'estate la Società lancerà bevande innovative sia a marchio Ferrarelle che a marchio Vitasnella, come, ad esempio, tè e succhi di frutta. Questa nuova strategia verrebbe attuata per sfruttare mercati di nicchia e consentire così all'azienda di essere più competitiva soprattutto nei confronti dei due principali leader e cioè la Nestlé e la San Benedetto.

Il nuovo piano industriale della Italaquae S.p.A., che al momento ha predisposto anche 130 esuberi, prevede altre due rilevanti linee di investimento. La prima punta ad un rilancio dell'export dei propri marchi, sfruttando soprattutto “l'immagine made in Italy” dell'acqua Ferrarelle e facendone, così, un classico prodotto italiano. La seconda, invece, cercherà di rilanciare il marchio Boario con una massiccia campagna pubblicitaria che

arriverà fino ai campionati mondiali di sci. Inoltre, la Italaquae S.p.A. amplierà la gamma vetro dell'acqua Boario per entrare nel mercato della ristorazione del Nord Italia. In questo modo, l'azienda punta a farlo diventare un brand nazionale, visto che al momento gode di un forte appeal solamente in Lombardia e Piemonte.

Insomma, un piano aggressivo per un'azienda che nel 2004 ha registrato un fatturato netto di 130 milioni di euro e volumi pari a 804 milioni di litri, ma con cali, nei confronti del 2003, a due cifre e cioè, rispettivamente, del 17% e del 13,5%.

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Testi

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- Nuovo Annuario 2003-2004 Acque Minerali e di Sorgente, Beverfood Edizioni S.r.l., 2003

- Annuario Acque Minerali e di Sorgente Italia, Beverfood Edizioni S.r.l., 2001

- Annuario 1999 Acque minerali, Bibite e Succhi di frutta, Beverfood Edizioni S.r.l., 1999

- Databank, Report Acque Minerali, 2003 - Databank, Report Acque Minerali, 2002 - Databank, Report Acque Minerali, 2000

- Guida alle acque minerali italiane in bottiglia, V edizione, Litografia Tosi, 2003

- Guida alle acque minerali italiane in bottiglia, IV edizione, Litografia Tosi, 2000

Indirizzi internet - www.mineracqua.it - www.acquaminerale.net - www.databank.it

- www.massmarket.it - www.adiconsum.it - www.liberEtà.it - www.acqua2o.it - www.legambiente.org - www.acquamania.net - www.assobibe.it

- www.degustatoriacque.com

Interviste

- Dott. Paolo Rizzo, Sales Director, Italaquae S.p.A.

- Dott.ssa Anna Taliani, Resp. Marketing, Italaquae S.p.A.

Documenti

- Bilancio al 31 dicembre 2003, Italaquae S.p.A.

- Bilancio al 31 dicembre 2002, Italaquae S.p.A.

- Bilancio al 31 dicembre 2001, Italaquae S.p.A.

- Bilancio al 31 dicembre 2000, Italaquae S.p.A.