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La situazione nel Vecchio Continente

In Europa il mercato delle acque minerali si presenta fortemente disomogeneo, con particolare differenza tra Europa orientale ed Europa occidentale, relativamente al periodo preso in esame nel presente studio (cfr.

Tabella successiva)17.

16 Fonte: Ufficio Marketing, Italaquae S.p.A.

17 I Paesi afferenti all’Europa occidentale sono: Belgio, Danimarca, Germania, Francia, Italia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito; i Paesi che fanno parte dell’Europa orientale sono: Bielorussia, Croazia, Bulgaria, Romania, Rep. Ceca, Ungheria, Polonia, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina.

Mercato Europeo dell’Acqua Minerale18

2000 2001 2002 2003 Mercato in volume (milioni di litri)

Europa occidentale 36.496 38.435 39.970 44.016

Europa orientale 6.299 7.146 8.330 9.512

Totale Europa 42.795 45.581 48.300 53.528

Crescita % annua

Europa occidentale +4,9 +5,3 +4,0 +10,1

Europa orientale +18,0 +13,4 +16,6 +14,2

Totale Europa +8,3 +6,5 +6,0 +10,8

Dalla lettura della tabella precedente si evince un forte squilibrio tra Europa occidentale ed Europa orientale: il volume di mercato dell’Europa dell’Est è pari a circa 1/5 il volume dell’Ovest Europa. Quote di mercato in aumento, però, e forti tassi annuali di crescita, denotano decisamente un mercato dell’Est Europa in forte espansione, il quale, nell’ultimo decennio, ha conosciuto un incremento in termini di volume che, nel mondo, è risultato secondo solo all’aria Pacifica dell’Asia.

Anche per quanto riguarda il mercato espresso in valore, risulta netta la differenza tra Europa occidentale ed Europa orientale (cfr. Tabella successiva):

qui lo squilibrio tra le quote di mercato è ancora maggiore rispetto al mercato in volume. I tassi di crescita annui dell’Ovest Europa risultano essere modesti, si registra addirittura un lieve decremento nell’esercizio 2002 seguito, però, da una immediata ripresa nell’anno successivo. Riguardo all’Europa orientale è opportuno sottolineare che questa, nell’ultimo decennio, ha conosciuto un’importante percentuale di crescita annua che solo nel 2003 ha subito una battuta d’arresto, crescita che, in termini di valore, è risultata superiore a quella di qualsiasi altra parte del mondo.

18 Fonte: Direzione Commerciale, Italaquae S.p.A.

Mercato Europeo dell’Acqua Minerale19

2000 2001 2002 2003 Mercato in valore (milioni di euro)

Europa occidentale 15.633,50 16.508,80 16.339,30 17.922,70

Europa orientale 1.728,8 2.018,9 2.417,4 2.325,1

Totale Europa 17.362,30 18.527,70 18.756,70 20.247,80

Crescita % annua

Europa occidentale +2,8 +5,6 -1,0 +9,7

Europa orientale +20,5 +16,8 +19,7 -3,8

Totale Europa +7,1 +6,7 +1,3 +7,9

I grafici seguenti mettono in evidenza gli incrementi percentuali annui (relativi sia al mercato espresso in volume che a valore), ponendo a confronto l’Europa occidentale con l’Europa orientale.

Incremento % annuo del Mercato Europeo (in volume)20

4,9 5,3 4

10,1

18 13,4

16,6 14,2

0 5 10 15 20

2000 2001 2002 2003

Ovest Est

19 Fonte: Direzione Commerciale, Italaquae S.p.A.

20 Fonte: Direzione Commerciale, Italaquae S.p.A.

Incremento % annuo del Mercato Europeo (in valore) 21

2,8 5,6 -1

9,7

20,5 16,8

19,7 -3,8

-10 -5 2000 0 5 10 15 20 25

2001 2002 2003

Ovest Est

Tra i Paesi europei è sicuramente l’Italia che occupa una posizione di spicco nel mercato delle acque minerali. Da anni ormai il suddetto Paese è il primo in Europa per volume di acqua minerale prodotta. Con il suo volume di mercato di 10.823 milioni di litri, nel 2003 l’Italia ha preceduto la Germania (10.554 milioni di litri), anche se è quest’ultima, con i suoi 5.426 milioni di euro, a far registrare il più elevato valore di mercato, posizionandosi proprio davanti all’Italia (3.141,5 milioni di euro). Considerando il rapporto pro-capite poi, i maggiori consumatori risultano essere ancora gli italiani che, in media, nel 2003 hanno consumato più di 186 litri ciascuno di acqua minerale. Riguardo alla spesa pro-capite, invece, il primato spetta agli abitanti del Belgio, con una media di poco superiore a 78 euro ciascuno nel 2003.

I valori minimi, invece, sono quelli registrati dalla Russia, riguardo a consumo e spesa pro-capite, dalla Norvegia, per volume prodotto, e dalla Slovacchia, per quanto riguarda la produzione espressa in valore (cfr. Tabella seguente).

21 Fonte: Direzione Commerciale, Italaquae S.p.A.

Massimi e Minimi nel Mercato Europeo22

2003

Paese Mercato Rapporto pro-capite

Volume (milioni di litri)

Valore

(milioni di euro) Consumo Spesa

Italia 10.823 3.141,6 186,5 54,1

Germania 10.554 5.426 125,8 64,7

Belgio 1.430 800 139,8 78,2

Norvegia 100 149,3 22,5 33,5

Slovacchia 281 79,2 51,7 14,6

Russia 1.645 373 11,5 2,6

Per quanto riguarda le marche, Nestlè si conferma leader anche sul mercato Europeo, anche se, rispetto allo scenario mondiale, Danone guadagna qualche punto; molto più staccate risultano Coca-cola e PepsiCo, mentre risalgono S.

Benedetto, Castel e Co.Ge.Di.

Anche in riferimento alle marche, è sostanziale la differenza tra ovest ed est Europa, sia in termini di quote di mercato (tranne che per il colosso Nestlè che rimane leader in entrambe le aree-mercato), che di operatori cosiddetti

“minori” presenti sul mercato.

Nella tabella seguente sono riportati i dati relativi alle quote di mercato (espresse percentualmente in termini di volume e di valore) dei principali produttori operanti sul mercato europeo, distinguendo tra Europa occidentale ed Europa orientale.

22 Fonte: Direzione Commerciale, Italaquae S.p.A.

Quote dei Produttori nel Mercato Europeo23

2000 2001 2002 2003

Produttori

Volume (%)

Ovest Est Ovest Est Ovest Est Ovest Est

Danone 11,6 0,1 11,7 3,1 12 4 12,2 4,4

23 Fonte: Ufficio Marketing, Italaquae S.p.A.

Da un’analisi della suddetta tabella risulta evidente come sia diversa la presenza di Danone, Coca-cola e PepsiCo passando dall’ovest all’est Europa.

Danone è fortemente presente nella parte occidentale, dove le quote di Coca-cola e PepsiCo risultano irrisorie. Nell’Europa dell’est, invece, Coca-Coca-cola e PepsiCo sono precedute solo da Nestlè. Negli ultimi anni, comunque, si sono registrati dei cambiamenti di tendenza che hanno riguardato in modo particolare Danone. La politica adottata da quest’ultima, infatti, le ha permesso, a partire dal 2001, di rafforzare la sua presenza anche ad oriente, elevandola, così, a terza forza del mercato dell’Europa dell’est, con quote di mercato che, soprattutto in termini di valore, si sono avvicinate molto a quelle di PepsiCo e Coca-cola. Queste ultime hanno registrato mutamenti più lievi rispetto ai colleghi francesi. Infatti, nell’area-mercato Ovest-Europa, Coca-cola è stata interessata solo da piccoli aumenti, mentre la quota di PepsiCo è rimasta pressappoco costante.