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TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO: Il sito è ubicato nella piana metapontina, alla

sinistra del fiume Basento. In particolare, il contesto d’interesse è stato rinvenuto nell’area del Tempio C della città di Metaponto.

DATI ARCHEOLOGICI

FREQUENTAZIONI DELL’AREA:Si attesta una frequentazione a partire dalla fine dell’VIII sec a.C. EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII / INIZI VII SEC A.C.): TRACCE DI FREQUENTAZIONE

STRUTTURE:Non sono pervenute strutture del periodo in oggetto.

RINVENIMENTI MOBILI:Nei livelli più profondi del Tempio C sono state rinvenute coppe di

tipo Thapsos. Non è possibile stabilire la tipologia di frequentazione dell’area. (DE SIENA

2010,p.603).

BIBLIOGRAFIA

DE SIENA 2010, P.603.

26.METAPONTO (MT): PROPRIETÀ ANDRISANI

DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI

LOCALIZZAZIONE: IGM 1:25.000 F 201 II SO

TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO: Il sito è ubicato nella piana metapontina, alla

sinistra del fiume Basento, in prossimità della sua foce. In particolare, il contesto d’interesse è stato rinvenuto nell’area ovest del sito coloniale di Metaponto e, considerando il corso del Basento nel periodo d’interesse, doveva collocarsi proprio a ridosso del fiume.

DATI ARCHEOLOGICI

FREQUENTAZIONI DELL’AREA:Si attesta una frequentazione dagli inizi del VII sec a.C. alla metà del secolo.

EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII/ INIZI VII SEC A.C.): ABITATO

STRUTTURE:Nella proprietà Andrisani, sono state messe in evidenza due strutture nel livello

sabbioso, riferibili ad un abitato a capanne di tipo indigeno in uso, per analogia con altri contesti analoghi, dagli inizi del VII sec a.C., forse già dalla fine dell’VIII, alla metà del VII sec a.C. (i frammenti ceramici databili a partire dalla metà del VII sec a.C., rinvenuti negli strati di colmata fortemente carboniosi, attestano con certezza l’interruzione d’uso delle due

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strutture a partire da quel periodo) (DE SIENA 1986 A,p. 206; DE SIENA 1986 B, pp. 135-156;

RUSSO TAGLIENTE 1992, pp. 43-44, pp. 242-243; LISENO 2007, p. 204; GIARDINO –DE SIENA

1999, P.34;DE SIENA 2002, PP.28-30;DE SIENA 2010,pp.603,605;GIARDINO 2010, P.355). La prima, denominata A, ha forma sub – circolare irregolare con Ø massimo di 4,40 m e profondità costante di 50 cm. Presenta un’appendice aperta nella parte sud – orientale di 1,60 m. All’interno, sono emerse due fosse maggiormente profonde e di grandezze differenti: la più ampia era ubicata nella parte est della struttura ed è pertinente ad un vano – deposito: presenta uno strato di legno carbonizzato, sviluppato a macchia d’olio regolare su gran parte della superficie, su cui è stata rinvenuta una commistione di frammenti ceramici, ossa animali, concotto e resti carboniosi; la più piccola è interrata nel vano secondario e si connota per materiali come vano – cucina: essa è coperta da uno strato di resti carboniosi che formano un piano, sopra il quale, in uno strato argilloso giallognolo, sono stati trovati i frammenti pertinenti a tre vasi (DE SIENA 1986 B, pp. 140-142; RUSSO TAGLIENTE 1992, pp. 43-44, 242- 243; LISENO 2007, p. 204).

A 4,10 m a sud della prima struttura, è stata portata alla luce una seconda fossa di grandi dimensioni, denominata B. Essa, di forma quadrangolare con gli angoli arrotondati (lunga 7,90 m, larga 7 m e con profondità costante di 50-60 cm, tranne nel centro dove risulta profonda 30 cm), è stata rinvenuta nel banco sterile sabbioso. All’interno della fossa vi era uno strato mescolato (non si evidenziano livelli stratigrafici) di argilla e sabbia, commisto a legni combusti, tantissimo materiale ceramico frammentario, ossa animali, frammenti di intonaco parietale e di arenaria. La fossa presenta all’interno molteplici cavità di forma e dimensione varia distribuite in modo irregolare e con diverse funzioni: alcune più piccole, sistemate lungo il perimetro della struttura, sono probabilmente buche per l’alloggiamento dei pali (come le due rinvenute a Nord – Est, che dovevano servire a contenere i pali a sostegno di un vano - porticato posto all’ingresso della capanna per protezione). La cavità più grande è posta sul lato Nord e misura 80-90 cm ca, mentre le altre si trovano nella metà orientale e hanno forme svariate (conica o ampia e poco profonda). Una piccola cavità (Ø 60 cm) sul lato meridionale era adibita a vano – cucina per la presenza di un fornello. (DE SIENA 1986 B, pp.

142-145; RUSSO TAGLIENTE 1992, pp. 44, 243; LISENO 2007, p. 204).

RINVENIMENTI MOBILI:Dalla struttura A proviene il materiale frammentario rinvenuto nello strato carbonioso, tra cui molte coppe coloniali a filetti, databile alla seconda metà del VII sec a.C. Gli unici reperti trovati in situ sono quelli del vano – cucina: una hydria decorata a fasce, un attingitoio ed una chytra con ansa a nastro verticale (DE SIENA 1986 B, pp. 140- 142).

Per quanto riguarda la struttura B (Tav. IX, fig. 1), nel vano – cucina il fornello ha restituito una hydria in situ su un voluminoso strato di bruciato: essa data con certezza il momento di distruzione della struttura. Lo strato di colmata con numerosi frammenti ceramici, che ricopre interamente la fossa, si è formato in un unico momento (a riprova di ciò: frammenti di uno stesso vaso in punti differenti dello strato) ed attesta esso sia il frutto di una risistemazione dell’area. Per quanto concerne i frammenti ceramici del riempimento (di VII sec a.C. a partire dalla metà del secolo), essi sono indigeni (reperti monocromi decorati “a tenda” e bicromi), greci d’importazione (soprattutto contenitori da trasporto corinzi ed anfore SOS e ceramica varia protocorinzia) e coloniali (soprattutto coppe a filetti). Sono presenti inoltre alcuni frammenti di perirrhanteria fittili a tripla spirale ed un deinos figurato con motivo a spirale simile a quello rinvenuto all’Incoronata e a Policoro. (DE SIENA 1986 B, pp.

142-145).

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DE SIENA 1986 A,pp. 199- 212; DE SIENA 1986 B, pp. 135-156; RUSSO TAGLIENTE 1992, pp. 43-

44, pp. 242-243; ORLANDINI 1999, p. 201 – 202; LISENO 2007, p. 204; GIARDINO – DE SIENA

1999, P.34;DE SIENA 2002, PP.28-30;DE SIENA 2010,pp.603,605;GIARDINO 2010, P.355. TAVOLE

Tav. IX, fig. 1.

27.METAPONTO (MT): PROPRIETÀ LAZAZZERA

DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI

LOCALIZZAZIONE: IGM 1:25.000 F 201 II SO

TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO: La località è situata nella piana metapontina, alla

sinistra della foce del fiume Basento. In particolare, il contesto d’interesse è stato rinvenuto a Sud del sito coloniale di Metaponto, in prossimità dell’antico corso tracciato dal Basento.

DATI ARCHEOLOGICI

FREQUENTAZIONI DELL’AREA:Si attesta una frequentazione dagli inizi del VII sec a.C. alla metà

del secolo.

EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII/ INIZI VII SEC A.C.): ABITATO

STRUTTURE:Nella suddetta proprietà è stata messa in evidenza una struttura simile alle unità abitative di tipo indigeno. Si tratta di una fossa ovoidale o sub – circolare con perimetro curvilineo (di non precisate dimensioni) posta dentro una cavità più larga e meno profonda, in uso dagli inizi ca del VII sec a.C., forse già dalla fine dell’VIII, alla metà del secolo. (DE

SIENA 1990, p. 87-88; GIARDINO –DE SIENA 1999, P.34;DE SIENA 2002, PP.28-30;LISENO

2007, p. 204; GIARDINO 2010, P.355).

RINVENIMENTI MOBILI:Rinvenuto materiale databile dagli inizi del VII sec a.C. alla metà del secolo: greco d’importazione (numerosi frammenti sono pertinenti a contenitori corinzi da trasporto), coloniale ed una esigua quantità di ceramica indigena. La tipologia del materiale (soprattutto i contenitori da trasporto in gran quantità) suggerisce uno scopo commerciale dell’abitato. Inoltre, i reperti ceramici sono coevi ed analoghi a quelli provenienti dall’“Incoronata greca”. (DE SIENA 1990,pp. 87 – 88; DE SIENA 2002, PP.28-30;LISENO 2007,

p. 204 ; DE SIENA 2010, P.603;GIARDINO 2010, P.355).

BIBLIOGRAFIA

DE SIENA 1990,pp. 87 – 88; ORLANDINI 1999, p. 201 – 202; GIARDINO –DE SIENA 1999, P.34;

DE SIENA 2002, PP.28-30;LISENO 2007, p. 204 ; DE SIENA 2010, P.603;GIARDINO 2010, P.355.

28.METAPONTO (MT): LOCALITÀ CASTRUM DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI

LOCALIZZAZIONE: IGM 1:25.000 F 201 II SO

TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO: La località si trova nella piana metapontina, alla

sinistra del fiume Basento, vicino alla foce. In particolare, il contesto d’interesse è stato rinvenuto nell’area orientale del sito coloniale di Metaponto, in grande prossimità dell’antico corso del fiume.

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FREQUENTAZIONI DELL’AREA: Si attesta una frequentazione durante il VII sec a.C., dagli inizi

del secolo alla metà.

EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII/ INIZI VII SEC A.C.): ABITATO

STRUTTURE:Nella località si rende noto una presenza insediativa durante la prima metà del VII sec a.C., forse già dalla fine dell’VIII sec a.C., che manifesta un’interruzione a partire dalla metà del secolo, analoga a quella rinvenuta in proprietà Andrisani e Lazazzera (DE

SIENA 1986 B, p. 149; GIARDINO –DE SIENA 1999, P.34;DE SIENA 2002, PP.28-30;GIARDINO

2010, P.355). Si attesta il rinvenimento di una cavità effettuata nel banco di sabbia (saggio

sulla plateia), pertinente ad una struttura abitativa con colmata di frammenti ceramici di VII sec a.C. (forse il motivo del riempimento è lo stesso di quello delle altre due sopracitate proprietà metapontine) (DE SIENA 1986 B, p. 149).

RINVENIMENTI MOBILI: La fase più antica dei reperti rinvenuti nel riempimento della fossa

ed, in generale, la tipologia stessa dei materiali sono da mettere in relazione con quelle rinvenute in proprietà Andrisani e Lazazzera e all’“Incoronata greca” (DE SIENA 1986 B, p. 149; GIARDINO –DE SIENA 1999, P.34;DE SIENA 2002, PP.28-30;GIARDINO 2010, P.355)Tra i

materiali più antichi si attesta una protokotyle corinzia del Tardo Geometrico (DE SIENA 2010, P.603).

BIBLIOGRAFIA

DE SIENA 1986 B, p. 149; GIARDINO –DE SIENA 1999, P.34;DE SIENA 2002, PP.28-30;DE SIENA

2010, P.603;GIARDINO 2010, P.355.

29.METAPONTO (MT): LOCALITÀ PANTANELLO

DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI

LOCALIZZAZIONE: IGM 1:25.000 F 201 II SO

TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO:Il sito è ubicato nella prossimità sinistra del fiume

Basento.

DATI ARCHEOLOGICI

FREQUENTAZIONI DELL’AREA:Si attesta una frequentazione dell’area a partire dagli inizi del VII

sec a.C.