STRUTTURE: Rinvenute alcune sepolture ad inumazione con probabile deposizione dei defunti in fossa, sopra delle lastre (BTICG, III, pp. 211-212; LAVIOLA 1989;OSANNA 1992, p.
163).
RINVENIMENTI MOBILI:Rinvenuti materiali in metallo e ceramica d’impasto di IX-VIII sec a.C. Tra gli oggetti metallici si annoverano fibule e punte di lancia in bronzo e ferro, una scure in ferro e pendagli ed armille bronzei (BTICG, III, pp. 211-212; LAVIOLA 1989;
OSANNA 1992, p. 163).
BIBLIOGRAFIA
CATANUTO 1931, pp. 654-655; D’IPPOLITO 1939, pp. 368-369; LAVIOLA 1967;DE LA GENIERE
1968,pp. 72-73 e 177-178; FOTI 1968,p. 161; DE LA GENIERE 1969 A,pp. 79-89; DE LA GENIERE
1969 B,pp. 173-176; DE LA GENIERE 1970,pp. 633-635; DE LA GENIERE 1971 A,pp. 439-475; DE
LA GENIERE 1971 B,p. 265; DE LA GENIERE 1978,pp. 335-354; PROTOSTORIA SIBARITIDE 1982,
pp.153-155;BTICG, III, pp. 211-212; DE LA GENIERE 1985,pp. 163-189; OSANNA 1992, p. 163;
VANZETTI –FERRANTI –QUONDAM 2014,p.47.
TAVOLE
Tav. XVI, fig.1.
70.AMENDOLARA (CS): LOCALITÀ SAN NICOLA
DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI
LOCALIZZAZIONE: IGM 1:25.000 F 222 IV NE
TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO:Il sito si trova su una collina distante un paio di km ca, in direzione nord – orientale, dalla località di Rione Vecchio di Amendolara (Tav. XVI, fig.1.).
DATI ARCHEOLOGICI
FREQUENTAZIONI DELL’AREA: Si attesta l’occupazione dell’area a partire dalla fine dell’VIII -
inizi del VII sec a.C.: subito dopo la fondazione di Sibari sorge un insediamento su questa collina con annesse le necropoli limitrofe di Paladino – Uomo Morto e Mangosa.
EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII/ INIZI VII SEC A.C.):ABITATO
STRUTTURE: Non sono state rinvenute strutture del periodo d’interesse. Durante la fase iniziale dell’insediamento l’abitato doveva essere modesto e poco strutturato (Tra il VII e il VI sec a.C. vengono edificate le tipiche case in muratura a secco). (DE LA GENIERE –NICKELS
145
RINVENIMENTI MOBILI: Si attesta il tipico vasellame enotrio, unito a ceramica greca
d’importazione e coloniale di fine VIII - inizi del VII sec a.C. (DE LA GENIERE –NICKELS
1975,pp. 483-498)
BIBLIOGRAFIA
DE LA GENIERE 1970,pp. 633-635; DE LA GENIERE –NICKELS 1975,pp. 483-498; LAVIOLA 1989;
VANZETTI 2009,pp. 179 – 202;DE LA GENIERE 2012;VANZETTI –FERRANTI –QUONDAM 2014,p.
47.
TAVOLE
Tav. XVI, fig.1.
71.AMENDOLARA (CS): LOCALITÀ PALADINO -UOMO MORTO
DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI
LOCALIZZAZIONE: IGM 1:25.000 F 222 IV NE
TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO:Il sito è ubicato ai piedi del colle di San Nicola, a
Sud del canale Taviano e ad un km dall’altura di Rione Vecchio (Tav. XVI, fig.1). DATI ARCHEOLOGICI
FREQUENTAZIONI DELL’AREA: Si attesta una frequentazione della necropoli a partire dalla fine dell’VIII – inizi VII sec a.C., in relazione con l’insediamento ubicato sul colle di San Nicola. EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII/ INIZI VII SEC A.C.):NECROPOLI
STRUTTURE:La necropoli, sviluppata su una striscia di terreno lunga e stretta, è divisa in due settori: Paladino Ovest e Paladino Est, di cui il settore Ovest risulta il più occupato dalle sepolture dei vari periodi a partire dalla fine dell’VIII – inizi VII sec a.C. (DE LA GENIERE
1970, pp. 633-635; LAVIOLA 1989; – QUONDAM 2006, p. 598; DE LA GENIERE 2012;
ALTOMARE 2015 B) evidenzia sepolture ad inumazione, di cui le più antiche di fine VIII –
inizi VII sec a.C. risultano femminili. Le tombe maschili più antiche sono dodici e sono invece della prima metà del VII sec a.C. Rinvenute nove sepolture infantili, di cui soltanto una più antica della metà del VII sec a.C. (T80).
RINVENIMENTI MOBILI:I corredi più antichi (FERRANTI –QUONDAM 2006,p.598;VANZETTI
2009,pp. 179 – 202;DE LA GENIERE 2012;VANZETTI –FERRANTI –QUONDAM 2014,p.47;
ALTOMARE 2015 B) di fine VIII – inizi VII sec a.C. appartengono a sepolture femminili.
Queste ultime presentano nel corredo un unico esemplare di brocca del tipo con larga imboccatura (le tombe della prima metà del VII sec a.C., invece, attestano un aumento di ceramica nel corredo). Tra i reperti di importazione greca più antichi vi è una coppa di tipo Thapsos senza pannello della T105, databile all’ultimo quarto dell’VIII sec a.C. (VANZETTI
2009, p. 181; ALTOMARE 2015 B). Per ciò che concerne gli ornamenti delle sepolture più
antiche femminili, le tombe T126 e T87 evidenziano fibule in bronzo a quattro spirali e ad occhiali, oltre a quelle poco più tarde di VII sec a.C. a drago, a staffa lunga, a navicella e a sanguisuga. La tomba T126 registra inoltre uno scarabeo. La tomba infantile T80 presenta la tipologia di brocca più antica ad imboccatura larga, oltre ad una coppa e ad un kantharos acheo (DE LA GENIERE 2012;ALTOMARE 2015 B).
146
DE LA GENIERE 1970,pp. 633-635; LAVIOLA 1989;DE LA GENIERE 2012;FERRANTI –QUONDAM
2006,p. 598; VANZETTI 2009,pp. 179 – 202; VANZETTI – FERRANTI – QUONDAM 2014, p. 47;
ALTOMARE 2015 B.
TAVOLE
Tav. XVI, fig. 1.
72.AMENDOLARA (CS): LOCALITÀ MANGOSA
DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI
LOCALIZZAZIONE: IGM 1:25.000 F 222 IV NE
TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO: La località è posta ai piedi del pianoro di San
Nicola, a Nord del canale Taviano, ad un km dall’altura di Rione Vecchio. Il sito si sviluppa sul pendio di un’altura (Tav. XVI, fig.1).
DATI ARCHEOLOGICI
FREQUENTAZIONI DELL’AREA: La frequentazione dell’area è documentata a partire dalla fine
dell’VIII – inizi VII sec a.C., in connessione con l’insediamento ubicato in località San Nicola. EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII/ INIZI VII SEC A.C.): NECROPOLI
STRUTTURE: Rinvenuta una necropoli ad inumazione in fosse rettangolari con presenza di tombe del tipo a cista, talvolta segnalate da sema (lastre più alte). L’orientamento è casuale. Le tombe di neonati sono spesso entro olle ad impasto. Le più antiche sepolture sono databili dalla fine dell’VIII – inizi del VII sec a.C. (DE LA GENIERE 1970, pp. 633-635; DE LA
GENIERE – NICKELS 1975,pp. 483-498; DE LA GENIERE –PIEROBON –GUALTIERI 1980,pp.
305-393; LAVIOLA 1989;VANZETTI 2009,pp. 179 – 202;VANZETTI –FERRANTI –QUONDAM
2014,p.47).
RINVENIMENTI MOBILI:I corredi più antichi, entro la prima metà del VII sec a.C., sono di tipo indigeno: come nella necropoli di Paladino – Uomo Morto, i corredi femminili presentano oggetti indigeni di età del Ferro (monili e fibule), mentre le sepolture maschili sono evidenziate da punte di lancia o strumenti come falci e naturalmente da fibule. A partire dalla seconda metà del VII sec a.C. le sepolture evidenziano corredi differenti: spariscono quasi totalmente i corredi in ferro indigeni (rare punte di lancia persistono) e aumenta la ceramica greca coloniale (DE LA GENIERE –NICKELS 1975,pp. 483-498; DE LA GENIERE –
PIEROBON –GUALTIERI 1980,pp. 305-393;VANZETTI –FERRANTI –QUONDAM 2014,p.47).
BIBLIOGRAFIA
DE LA GENIERE 1970, pp. 633-635; DE LA GENIERE – NICKELS 1975, pp. 483-498; DE LA
GENIERE –PIEROBON –GUALTIERI 1980,pp. 305-393; LAVIOLA 1989;VANZETTI 2009,pp. 179 –
202;VANZETTI –FERRANTI –QUONDAM 2014,p.47.
TAVOLE
Tav. XVI, fig. 1.
73.TREBISACCE (CS): LOCALITÀ BROGLIO DI TREBISACCE
DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI