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TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO: Il sito, a sud – est di Taranto, è posto su un promontorio di roccia arenaria di 25 m sul l.d.m. che si protende verso il Mar Jonio, formando due baie naturali: Porto Saturo, un’insenatura alquanto stretta situata a nord del promontorio, e Porto Perone o Pirrone, baia più ampia a sud dello stesso.

Il contesto archeologico di Saturo si trova dunque su un piccolo promontorio costiero che confina con un corso d’acqua sul golfo di Porto Saturo. In corrispondenza del promontorio, verso l’interno, si erge una piccola altura (l’acropoli) con un declivio più dolce verso il mare e uno più ripido verso l’entroterra, che assume una naturale difesa.

DATI ARCHEOLOGICI

FREQUENTAZIONI DELL’AREA:Frequentazione dell’area dal Neolitico ad epoca romana.

Vicende dall’età del Bronzo al VII sec a.C.: a partire dall’Età del Bronzo Medio, e durante le fasi Recente e Finale, si attesta la presenza di un insediamento iapigio esteso all’intero promontorio e ben strutturato (possente muro di fortificazione dalla sommità dell’acropoli fino alla baia di Porto Perone e monumentale struttura rettangolare a secco con divisorio interno e materiali del Bronzo Recente (strati di bruciato e buchi di palo attestano, inoltre, un suo uso in varie fasi pre-greche)). L’insediamento protostorico, tra il Bronzo finale e la prima età del Ferro, subisce un declino (abbandono di gran parte dell’abitato ed arroccamento in un’area più piccola sull’acropoli). Non è chiaro al momento se durante l’età del Ferro vi sia stata continuità di vita, seppur con ridimensionamento dell’abitato, oppure se vi sia stata una cessazione.

Ad ogni modo, la vita (ripresa o continuazione) dell’insediamento iapigio, sempre e solo sull’acropoli, è attestata con certezza per un altro breve periodo: a partire dalla metà dell’VIII sec a.C. fino alla fine dell’VIII sec a.C.

A partire dagli inizi del VII sec a.C., infatti, si registra la cessazione della frequentazione dell’abitato iapigio e si attesta una presenza greca sull’acropoli a scopo puramente cultuale e legata alla colonia tarantina (verso la metà del VII sec a.C., si attesta ciò anche in prossimità della “Sorgente perenne”). La presenza di ceramica iapigia non più tarda della fine dell’VIII sec a.C. e

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la comparsa di quella greca a partire dagli inizi del VII sec a.C. segna in questo momento un totale rivolgimento, sia culturale che funzionale.

Il VII sec a.C. vede, infatti, il nascere dei due santuari greci presenti sull’acropoli (evidenze strutturali: resti di un oikos e di un deposito votivo) e nella adiacente Valle della Sorgente Perenne (evidenze strutturali: strada ampia 4 m che conduce alla valle; un oikos quadrangolare in blocchi di carparo; tre oikoi simili di dimensioni ragguardevoli, contigui, con diversa datazione; bothroi databili a partire dal VII sec a.C.) (LIPPOLIS 2013; LIPPOLIS –MARCHETTI -PARISI 2014).

EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII / INIZI VII SEC A.C.): ABITATO IAPIGIO (DALLA METÀ ALLA FINE DELL’VIII SEC A.C.) ED AREA CULTUALE GRECA DAGLI INIZI DEL VII SEC A.C.

STRUTTURE:

ABITATO IAPIGIO: Per ciò che concerne la fase d’interesse, sul terrazzo ubicato ad ovest dell’acropoli sono stati rinvenuti alcuni resti di capanne ed annessi: la prima struttura è pertinente al fondo di una capanna impostata sulla roccia, di forma circolare - ellittica con battuto in argilla e fondazioni in pietrame. La capanna era in relazione con alcune strutture adiacenti: una struttura ipogea (Tav. III, fig. 3), denominata da Lo Porto “grotticella - cucina” e databile all’età del Ferro, ed altre due strutture pertinenti ad un vano deposito circolare posto a Nord ed una fossa di scarico ad Ovest. La “grotticella - cucina” corrispondeva ad una cavità ipogea sub-circolare (Ø 1,70 m) con volta a cupola, che presentava all’interno una banchina (lunga 1,5 m ed elevata 20 cm) su cui erano impiantati 4 fornelli fittili a ferro di cavallo e resti di una griglia. (LO PORTO 1964 A, pp. 188-190; RUSSO TAGLIENTE 1992, p. 262; LISENO 2007, p. 194; LIPPOLIS – MARCHETTI - PARISI 2014, pp. 80-81); la seconda struttura abitativa, impiantata anch’essa sulla roccia, coincide con un battuto di capanna, asportato per metà perché non riconosciuto in fase di scavo (LIPPOLIS –MARCHETTI -PARISI

2014,p. 82).

Sul pendio meridionale dell’acropoli, poco più giù del ritrovamento del deposito votivo, sono stati identificati i resti di due capanne sub-circolari (buche di palo, strati di cenere pertinenti ad un focolare almeno), addossate al banco roccioso, in uso dalla seconda metà dell’VIII sec a.C. alla fine dell’VIII sec a.C. (LIPPOLIS –MARCHETTI -PARISI 2014,pp. 86-87).

AREA CULTUALE: Non sono state rinvenute strutture degli inizi di VII sec a.C., ma soltanto tracce di abbandono della situazione insediativa precedente (materiali abbandonati in situ) con riporti di “tufina sabbiosa sterile” tra gli strati (età del Ferro e coloniale) e rinvenimenti mobili riferibili alla prima frequentazione greca a scopo cultuale. La prima fase del santuario era per antichità di materiale sull’acropoli, all’aperto (si veda il grande deposito votivo rinvenuto sul pendio meridionale). Probabilmente le strutture abitative dell’insediamento iapigio ebbero un qualche riuso da parte dei coloni. (LIPPOLIS –MARCHETTI -PARISI 2014,p.

75 e 86, con bibliografia precedente). RINVENIMENTI MOBILI:

ABITATO IAPIGIO: Dall’acropoli, dalla capanna con “grotticella – cucina” annessa proviene

materiale geometrico iapigio di IX-VIII sec a.C. (ad es. presenza di tardo – geometrico salentino II), mentre vasi rinvenuti interi (come pithoi) dalla “grotticella – cucina”. (LO

PORTO 1964 A,pp. 188-190;LISENO 2007, p. 194; LIPPOLIS –MARCHETTI - PARISI 2014,p.

81).

Dalle strutture capannicole poste sul pendio meridionale, rinvenuta ceramica iapigia, databile alla seconda metà dell’VIII sec a.C.(LIPPOLIS –MARCHETTI -PARISI 2014,p.87).

AREA CULTUALE: Presenza di un grande deposito votivo (Ø 1,80 m per 30 cm di profondità) posto su un terrazzo nel pendio meridionale dell’acropoli. Tra i materiali più antichi ci sono

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quelli greci protocorinzi degli inizi del VII ed altri che coprono tutto l’arco del VII sec a.C.

(LIPPOLIS –MARCHETTI -PARISI 2014,p. 86, con bibliografia precedente).

BIBLIOGRAFIA

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p. 15; QUAGLIATI 1932,pp. 12-13; QUAGLIATI 1936,pp. 148 e 176-177; RELLINI 1941,pp. 227- 235; TAYLOUR 1958,pp. 138-144 e segg; LO PORTO 1958,p. 210; LO PORTO 1959,p. 324; LO

PORTO 1960,pp. 235-236; DEGRASSI 1961, pp. 225-226;LO PORTO 1963,pp. 280-380; LO PORTO

1964 A,pp. 177-279; LO PORTO 1964 B,pp. 67 – 80; PERONI 1967;LO PORTO 1973 C,pp. 420-

421; LO PORTO 1978 B,pp. 499-500; D’AGOSTINO 1974, pp. 59-60; DE LA GENIERE 1979,pp. 60 e 90; DE JULIIS 1979 A,pp. 427-429; DE JULIIS 1979 B,pp. 54, 58, 60; VAGNETTI 1979,pp. 537- 549; DE JULIIS 1980,pp. 360-362; GRECO 1980,pp. 176-177; BERGONZI –CARDARELLI 1982,pp.

63 – 97; DE JULIIS 1988, pp. 38 e segg; OSANNA 1990, pp. 81-94; OSANNA 1992, pp. 29-31;

RUSSO TAGLIENTE 1992, p. 262; DELL’AGLIO 1993; LIPPOLIS –GARRAFFO – NAFISSI 1995, pp.

291-292; ALESSIO 1996 B,pp. 292-297; DELL’AGLIO 1997,pp. 97-98; LO PORTO 1997,pp. 181-

182; ARENA 1997,pp. 255-290; DELL’AGLIO 1999;DELL’AGLIO –DE VITIS 1999,pp. 130-132;

GORGOGLIONE 1999,p. 45; DE JULIIS 2000,pp. 9-15 e 44-45; DELL’AGLIO 2001,p.22;LO PORTO

2001, pp. 7-18; GUASTELLA 2003 A, pp. 227-229; MASIELLO 2005, p.439-443; D’AURIA –

IACOVAZZO 2006,pp. 127-159; LISENO 2007, p. 194; LIPPOLIS 2010; LIPPOLIS 2012, pp. 65-88;

CALIÒ – LIPPOLIS – MARCHETTI - PARISI 2012;BALDINI – BOSCHI 2013,pp. 477-484; LIPPOLIS

2013,pp. 531-543; LIPPOLIS –MARCHETTI -PARISI 2014,pp. 73-104. TAVOLE

Tav. III, fig. 3.

3.TARANTO:BORGO NUOVO, LOCALITÀ MASSERIA LUCIGNANO

DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI