STRUTTURE: Rinvenuti strati di materiali all’interno di un battuto con tracce di bruciato e cenere, rinvenuti sul piano di carparo (DE JULIIS 1983, p. 429; DELL’AGLIO 2001, p. 22;
CINQUANTAQUATTRO 2010, pp. 502-503).
RINVENIMENTI MOBILI: Nell’area, durante uno dei saggi (saggio “alfa”), sono stati portati alla luce diversi materiali (Tav. VI, fig. 2), tra cui alcuni della fase d’interesse come frammenti di ceramica indigena iapigia del geometrico medio e tardo (oltre che antico) e greca protocorinzia della fase antica e media, tra cui un frammento di kylix protocorinzia con decorazione “a sigma” databile tra l’VIII e gli inizi del VII sec a.C. e probabilmente riferibile alla fase di fondazione della colonia spartana nel territorio. (DE JULIIS 1983, p. 429;
CINQUANTAQUATTRO 2010, pp. 502-503).
BIBLIOGRAFIA
DE JULIIS 1983,p. 429; DELL’AGLIO 2001,p.22;CINQUANTAQUATTRO 2010, pp. 502-503.
TAVOLE
Tav. VI, figg. 1-2.
15.TARANTO:BORGO ANTICO, LOCALITÀ LARGO SAN MARTINO
DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI
LOCALIZZAZIONE:IGM 1:25.000 F 202 II NO
TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO: La località è situata nella zona occidentale del
“Borgo Antico”, dietro la chiesa di San Domenico. L’area occidentale sulla quale si trova il sito è maggiormente elevata rispetto al resto del “Borgo Antico”. (Per le informazioni geomorfologiche sul “Borgo Antico” si legga supra TARANTO:BORGO ANTICO, LOCALITÀ CASTELLO ARAGONESE)
(Tav. VI, fig. 1).
DATI ARCHEOLOGICI
FREQUENTAZIONI DELL’AREA PRIMA DELL’VIII SEC A.C.:Attestazioni a partire dal Neolitico.
EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII / INIZI VII SEC A.C.): TRACCE DI
FREQUENTAZIONE
STRUTTURE:Rinvenuti strati di materiali protostorici (FAVIA 1988, pp. 119-120;DELL’AGLIO
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RINVENIMENTI MOBILI: In alcuni saggi, rinvenuta ceramica indigena e greca preistorica e protostorica (FAVIA 1988, pp. 119-120;DELL’AGLIO 2001,p.22;CINQUANTAQUATTRO 2010, PP. 497-501): per quanto riguarda quella indigena, portata alla luce ceramica geometrica iapigia (A-M-T, fino al TG II salentino: un frammento con decoro bicromo a meandro e fasce rosse) (CINQUANTAQUATTRO 2010, PP.497-501); per quanto riguarda quella greca (Tav. VI,
fig.3), invece, si tratta di vasellame d’importazione, il cui frammento più antico (TG I) corrisponde ad uno di kotyle di tipo Aetos 666 (CINQUANTAQUATTRO 2010, P.499) che attesta una frequentazione greca pre – coloniale. Tra le forme vascolari della fase iniziale laconica si annoverano alcuni crateri TG, ceramica protocorinzia (coppe a chevrons) ed un frammento di orlo di deinos con triplice spirale sull’orlo (tipo analogo a quelli rinvenuti ad: Incoronata, Taranto (Via Leonida) e L’Amastuola) (CINQUANTAQUATTRO 2010, P.501).
BIBLIOGRAFIA
FAVIA 1988, pp. 119-120; INCORONATA 1992, P. 71, FIGG. 185-187; DELL’AGLIO 2001, p. 22;
CINQUANTAQUATTRO 2010, PP.497-501.
TAVOLE
Tav. VI, figg. 1-3.
16.TARANTO:BORGO ANTICO, LOCALITÀ CHIESA DI SAN DOMENICO
DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI
LOCALIZZAZIONE:IGM 1:25.000 F 202 II NO
TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO: La località è situata nella zona occidentale del
“Borgo Antico”. L’area occidentale sulla quale si trova il sito è maggiormente elevata rispetto al resto del “Borgo Antico”. (Per le informazioni geomorfologiche sul “Borgo Antico” si legga supra TARANTO: BORGO ANTICO, LOCALITÀ CASTELLO ARAGONESE). Il contesto archeologico d’interesse è stato rinvenuto sotto e nei dintorni del chiostro della chiesa di San Domenico, costruita in pieno Medioevo sopra i resti di un tempio di V sec a.C. (Tav. VI, fig. 1).
DATI ARCHEOLOGICI
FREQUENTAZIONI DELL’AREA:Frequentazione a partire dal Neolitico. EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII/ INIZI VII SEC A.C.):ABITATO
STRUTTURE: All’interno della chiesa, è stato portato alla luce, in seguito a saggi effettuati
sotto il chiostro, il battuto in argilla di età Neolitica fino ad età del Ferro. (GORGOGLIONE
1991, pp. 228-230; GORGOGLIONE 1996, pp. 1572 e segg; CINQUANTAQUATTRO 2010, pp. 490-497).
All’esterno della chiesa, in uno scavo effettuato davanti al fronte est del tempio classico, è stata messa in evidenza una ricchissima stratigrafia dal Neolitico fino ad epoca contemporanea: di tale stratigrafia d’interesse è lo strato 8 e lo strato 10 per il materiale e lo strato 11, rinvenuto a circa 4,60 m dal piano di calpestio, perché attesta la presenza di buchi di palo (ø 17-18 cm) e di un focolare, riferibili ad un abitato capannicolo di età del Ferro
(CINQUANTAQUATTRO 2010, pp. 490-497).
RINVENIMENTI MOBILI:In ricognizioni effettuate nel complesso di San Domenico, rinvenuto
materiale decontestualizzato della fase d’interesse greco ed indigeno, come frammenti di ceramica geometrica laconica simile a quella di Scoglio del Tonno, frammenti di ceramica protocorinzia di fine VIII sec a.C. e frammenti di vasi geometrici iapigi (LO PORTO 1970, pp.
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Nello scavo effettuato al di fuori della chiesa, davanti al fronte est, sono stati portati alla luce reperti ceramici pertinenti alla fase d’interesse (CINQUANTAQUATTRO 2010, pp. 494-495): nello strato 11, quello delle strutture di età del Ferro, presenza di ceramica geometrica iapigia della fase antica, media e tarda (ad es. boccali e brocche framm. del MG-TG e un framm di scodella con decorazioni angolari inscritte databile AG-MG); nello strato 10, invece, vasellame geometrico, protocorinzio e ceramica ad impasto; nello strato 8, a circa 4 m di profondità (poco sopra il rinvenimento delle strutture), si riscontra materiale di VIII – VII sec a.C. come alcuni sporadici frammenti di ceramica iapigia geometrica, ceramica ad impasto ed una black kotyle databile al 760-750 a.C.
BIBLIOGRAFIA
LO PORTO 1970, pp. 356-358; YNTEMA 1990, fig. 33, n. 5; GORGOGLIONE 1991, pp. 228-230;
GORGOGLIONE 1996, pp. 1572 e segg;DELL’AGLIO 2001,p.22; CINQUANTAQUATTRO 2010, pp.
490-497.
TAVOLE
Tav. VI, fig. 1.
17.TARANTO:BORGO NUOVO, LOCALITÀ SCOGLIO DEL TONNO
DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI
LOCALIZZAZIONE:IGM 1:25.000 F 202 II NO
TOPOGRAFIA E GEOMORFOLOGIA DEL SITO:Il sito si trova nell’area nuova della città di Taranto
(Tav. VII, fig. 1), ad ovest del “Borgo Antico”, ubicato su un promontorio affacciato sul Mar Grande. (Tav. VII, fig.2) La località dove è ubicato l’insediamento antico di Scoglio del Tonno è un comprensorio sviluppato in un’area che comprende le località “Croce” (che corrisponde alla parte sopravvissuta ai lavori di riduzione del promontorio per effettuare la rete ferroviaria), e “Masseria La Mutata”, posizionata alle spalle della località “Croce”.
DATI ARCHEOLOGICI
FREQUENTAZIONI DELL’AREA:Frequentazione a partire dal Neolitico. Sono attestati consistenti traffici commerciali micenei. Presenza di una frequentazione pre – coloniale iapigia e coloniale. Tracce di epoca classica ed ellenistica in località “La Mutata” attestano una ripresa di frequentazione dell’area durante quel periodo (CINQUANTAQUATTRO 2010, p. 502).
EVIDENZE DEL PERIODO D’INTERESSE (VIII / INIZI VII SEC A.C.): TRACCE DI FREQUENTAZIONE DURANTE L’VIII SEC A.C.– INIZI VII SEC A.C.
Nel comprensorio di Scoglio del Tonno, è attestato un insediamento attivo nella fase d’interesse (VIII sec a.C. – inizi VII). Assenza di ceramica posteriore agli inizi del VII sec a.C. attesta una interruzione dell’insediamento in questione.
STRUTTURE:Non sono state evidenziate strutture, soltanto rinvenimenti mobili (QUAGLIATI
1900,pp. 411-464; LO PORTO 1970,p. 356; CINQUANTAQUATTRO 2010, pp. 501-502).
RINVENIMENTI MOBILI: Sul promontorio di Scoglio del Tonno, ritrovati materiali indigeni come ceramica geometrica iapigia del tipo “Borgo Nuovo” di IX –VIII sec a.C. (LO PORTO
1970,p. 356, tav. LVIII; ) e greci soprattutto di fine VIII – inizi VII sec a.C. ed un importante frammento di coppa a chevrons medio-geometrica della metà dell’VIII sec a.C. che attesta un continuità di traffici precoloniali (D’AGOSTINO 1974, p. 59). Tra i frammenti di ceramica greca geometrica più significativi: oinochoai, kylikes con decorazione a sigma e skyphoi protocorinzi (fine VIII e inizi VII sec a.C.) e frammenti di piatti laconici di fine VIII sec a.C.
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(Tav. VII, fig.3). Importante inoltre il frammento con decorazione a semicerchi penduli
(CINQUANTAQUATTRO 2010, p. 502). Nella località denominata “Croce” rinvenuta ceramica
dell’età del Ferro (GORGOGLIONE 1987, pp. 98-99; GORGOGLIONE 1989, p. 149; OSANNA
1992, p. 38). Livelli protostorici sono attestati anche in località “La Mutata”
(CINQUANTAQUATTRO 2010, p. 502).
BIBLIOGRAFIA
QUAGLIATI 1900 A, pp. 411-464; QUAGLIATI 1900 B, pp. 285-288; PELAGATTI 1956, PP. 8-11;
TAYLOUR 1958, pp. 119, 126-127; DEGRASSI 1963, PP. 150-157; LO PORTO 1970, p. 356, tav.
LVIII; D’AGOSTINO 1974, p. 59; GORGOGLIONE 1982,pp. 62-65; GORGOGLIONE 1987,pp. 98-99;
GORGOGLIONE 1989,p. 149; OSANNA 1992, p. 38; GORGOGLIONE -JONES -LEVI 2006, PP.1129-
1143;RADINA 2010,p. 247; CINQUANTAQUATTRO 2010, pp. 501-502.
TAVOLE
Tav. VII, figg. 1-2-3.
18.STATTE (TA): LOCALITÀ COSTIERA PRESSO IL TARA
DATI TOPOGRAFICI E GEOMORFOLOGICI