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LA DEFINIZIONE DEL PIANO DEI CENTRI DI COSTO

4. IL CALCOLO DEL COSTO DI PRODUZIONE: ESEMPLIFICAZIONE DI UN MODELLO

4.3. LA DEFINIZIONE DEL PIANO DEI CENTRI DI COSTO

L’individuazione dei centri di costo richiede un’attenta analisi dell’attività dell’impresa ed in particolare dei processi produttivi attraverso i quali viene attuata la produzione economica.

Al fine di elaborare un piano dei centri di costo che sia quanto più possibile in linea con lo svolgimento del processo produttivo si è fatto riferimento alla catena del valore descritta nel secondo capitolo, ed in particolare alle attività primarie di trasformazione (e vendita) del prodotto finito. Inoltre, si è tenuto conto dei principi che stanno alla base della loro definizione, ossia: omogeneità delle

operazioni svolte, omogeneità della dotazione di fattori produttivi; significatività dei costi sostenuti.

I centri di costo così individuati sono indicati nella tabella sottostante e verranno descritti nel dettaglio nel prosieguo del paragrafo.

Produttivi Non Produttivi

CENTRI PRINCIPALI

Vinificazione Invecchiamento Imbottigliamento

Laboratorio Analisi

CENTRO AUSILIARIO Manutenzione

CENTRI COMUNI Gestione Stabilimento Gestione Commerciale Amministrazione 48% 31% 21% COSTI INDIRETTI INDUSTRIALI COSTI INDIRETTI COMMERCIALI COSTI INDIRETTI AMMINISTRATIVI

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4.3.1. I centri di costo principali produttivi e non produttivi

I centri di costo principali individuati sono legati sia allo svolgimento dell'attività vinicola, che comprendere le fasi produttive dedicate alla ricezione delle uve, alla produzione del mosto, alla vinificazione, all'eventuale processo di invecchiamento e tutte le analisi di laboratorio; sia allo svolgimento dell'attività logistica che comprende la fase di imbottigliamento e confezionamento del prodotto finito.

➢ Centri principali produttivi

La produzione risulta suddivisa in tre reparti principali produttivi:

• due reparti relativi all’attività di trasformazione vinicola: Vinificazione e Invecchiamento; • un reparto relativo all’attività logistica: Imbottigliamento.

Nell’individuazione dei centri principali produttivi si è tenuto conto delle modalità di lavorazione del prodotto, distinguibile in lavorazione per reparti o lavorazione per fasi47.

Reparto Vinificazione

L’attività di trasformazione vinicola comprende più fasi di lavorazione susseguenti che vanno dal momento del conferimento dell’uva fino all’ottenimento del vino sfuso; si tratta di operazioni che hanno spesso una breve durata e che sono strettamente collegate, inoltre stessi soggetti possono svolgere più mansioni, per cui risulta difficile individuare l'effettivo consumo di risorse da parte di ciascuna fase di lavorazione (ricezione delle uve, produzione del mosto, vinificazione) e non risulta appropriato individuare tanti centri di costo quante sono le fasi produttive specifiche.

Per questo è stato individuato un unico centro di costo in cui far confluire tutti i costi inerenti all’attività vinicola; è possibile comunque individuare un output univoco del centro, espresso in ettolitri di vino lavorati, che consente di commisurare i costi relativi al consumo di risorse da parte delle varie linee produttive.

47 Nella progettazione di un sistema di contabilità dei costi è opportuno esaminare le diverse classificazioni dei

processi produttivi tra cui quella che distingue i processi per fasi di lavorazione:

- Lavorazioni per reparti: quando le macchine di uno stesso tipo sono raggruppate in reparti e i prodotti in corso di lavorazione passano da un reparto all'altro. In questo caso è facile identificare i centri di costo, ossia i reparti considerati centri di aggregazione dei costi di trasformazione.

- Lavorazioni per fasi: quando le varie macchine sono poste in linea, in modo che i prodotti in lavorazione passino direttamente da una macchina alla successiva. Vi possono essere industrie con lavorazioni mono-linee, convergente, divergenti (quando ad una linea di entrata corrispondono diverse linee di prodotti) o pluri-linee per la produzione di prodotti diversi. Per questo tipo di lavorazione è più difficile arrivare alla definizione dei centri. U. Bocchino, Manuale di controllo di gestione, 2003.

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Reparto Invecchiamento

L'individuazione del centro produttivo Invecchiamento è dovuta all'esistenza di un reparto specifico di lavorazione per vini particolari, ossia quei vini che vengono sottoposti al processo di invecchiamento in botte, in barriques e all'eventuale affinamento in bottiglia.

In esso confluiscono tutti i costi per i fattori produttivi necessari per lo svolgimento delle lavorazioni richieste dai prodotti e che devono incidere esclusivamente sul costo di produzione dei vini che vengono lavorati in questo reparto.

Reparto Imbottigliamento

Il reparto Imbottigliamento è legato allo svolgimento dell'attività logistica e in esso viene svolto tutto il processo di trasformazione del vino dallo stato sfuso al vino imbottigliato e confezionato48.

➢ Centro principale non produttivo

Laboratorio Analisi

Il laboratorio analisi può essere identificato come un centro di costo principale non produttivo. Tutte le fasi dell'attività vinicola vengono controllate attraverso una continua analisi dei semilavorati per conoscere lo stato di avanzamento del processo biologico, in funzione del quale l'enologo decide il momento giusto nel quale terminare una fase di lavorazione ed avviare quella successiva.

Il reparto “Laboratorio Analisi” offre dunque un servizio fondamentale e indispensabile per lo svolgimento di tutto il processo produttivo del vino.

4.3.2. Il centro di costo ausiliario

Reparto Manutenzione

Il reparto “Manutenzione” rappresenta un centro di costo ausiliario che fornisce i propri servizi ai centri produttivi; accoglie tutti i costi relativi alle manutenzioni, tra cui i costi per l’acquisto dei materiali, il costo del personale che si occupa specificatamente delle manutenzioni sia ordinarie che straordinarie di impianti, attrezzature, macchinari.

In questo modo si crea un aggregato di costi omogeneo da poter ripartire sui centri di costi principali secondo un’opportuna base che esprima al meglio l’ammontare dei servizi di manutenzione richiesti da ciascuno.

48 Il vino prodotto può essere venduto, oltre che in bottiglia, anche in dame, in cisterne o al dettaglio sfuso. I costi

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4.3.3. I centri di costo comuni

I centri di costo comuni possono corrispondere ad una ripartizione funzionale dell’azienda, per cui vengono fatti confluire in quel dato centro i costi riferibili a quella funzione; oppure possono rappresentare dei centri ideali/fittizi che non corrispondono a reparti fisici aziendali ma rappresentano dei raggruppamenti di costi che non trovano ragione di essere collocati in altri centri di costo specifici, o per i quali il loro elevato numero e la loro entità esigua non rende opportuno o conveniente configurare numerosi centri.

Per questo può sorgere l’esigenza di creare dei centri ideali di costi ai quali riferire i costi indiretti dopo averli raggruppati opportunamente per tenere conto nei limiti del possibile dei loro aspetti di omogeneità49. Nel caso in oggetto sono stati identificati i seguenti centri di costo comuni:

Gestione Stabilimento

Costituisce un centro di costo ideale in cui vengono fatti confluire tutti i costi generali relativi alla gestione dell'intero stabilimento, quote d’ammortamento dei fabbricati aziendali e relative spese di manutenzione, in modo tale da poterli ripartire in maniera più attendibile utilizzando un'adeguata base di ripartizione.

Gestione Commerciale : Comprende tutti i costi legati all'attività di vendita e promozione dei prodotti.

Amministrazione Generale: Comprende tutti i costi di carattere amministrativo.

Dopo aver definito il piano dei centri di costo, è necessario procedere alla loro valorizzazione e quindi alla localizzazione dei costi indiretti di produzione, che possono essere a loro volta costi diretti o indiretti di centro. In quest'ultimo caso è necessario utilizzare un'opportuna base di ripartizione per l'attribuzione del costo comune a più centri.

Prima di proseguire con la descrizione delle possibili modalità localizzazione dei costi indiretti nei centri di costo, nel paragrafo seguente viene individuato un piano dei conti di contabilità analitica da utilizzare per le determinazioni di dettaglio, avendo scelto per l’esemplificazione il sistema duplice contabile come metodo di collegamento con la contabilità generale.

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4.4. PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DEI CONTI DELLA CONTABILITÀ