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La Filiera turistica, prostituzione e turismo sessuale

Come già ripetutamente detto lo sfruttamento sessuale dei minori nel turismo è, per sua natura, riservato e nascosto. Poco si sa su ciò che sta accadendo e dove, sulle vittime e gli autori, e, cosa molto importante, su ciò che effettivamente funziona per fermare l'abuso. Ad oggi, la mancanza di informazioni solide su questo crimine, insieme al silenzio o persino alla tolleranza, ha mantenuto l’attenzione dello sfruttamento sessuale dei minori nel turismo di gran lunga troppo basso nell'agenda politica.

La prostituzione legata al turismo è un fenomeno altrettanto diversificato quanto lo è la prostituzione in generale. I turisti del sesso fanno uso di bordelli, bar che fungono da bordelli, saloni per massaggi, hostess club, appartamenti operanti, agenzie di accompagnamento, ragazze squillo e bordelli privati; essi si avvalgono di prostitute che adescano negli alberghi, nelle discoteche nei normali bar turistici, sulle spiagge, nei parchi e sulle strade; sfruttano prostitute collocate su ogni gradino della gerarchia della prostituzione, dalla bambina

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indebitata alla prostituta di strada sfruttata, fino all’imprenditrice indipendente adulta.145

Sebbene il turismo generi lavori negli alberghi, nei bar, nei ristoranti ed in altre aree destinate al divertimento, questa creazione di occupazione non va necessariamente a beneficio della gente del luogo. Le compagnie straniere che operano nei paesi economicamente sottosviluppati di frequente impiegano gestori e staff provenienti dall’Europa e dal Nord America; a dire il vero, in molte parti dell’Africa, dell’America Latina, dei Caraibi e dell’Asia gli espatriati mantengono praticamente tutte le posizioni importanti, dal direttore generale ad assistente cuoco pasticciere.146 Come risultato, le opportunità

economiche che il turismo fornisce alle persone del luogo sono principalmente nel settore informale, la maggior parte dei guadagni legati al turismo avvengono, come sempre, fuori dall’economia organizzata. L’economia informale include donne, uomini e bambini che lavorano in nero come tassisti, guide, venditori di souvenir, fruttivendoli, lustrascarpe, massaggiatrici, addette alle manicure, parrucchiere e persone di servizio in appartamenti privati, persino bambini che, per pochi spiccioli, tolgono la sabbia dai piedi dei turisti mentre questi prendono il sole distesi sulle loro sdraio. Qualche volta include la prostituzione.147

Per ovvie ragioni, gli alberghi sono anche ottimi luoghi per le prostitute che vogliono adescare una clientela composta da uomini d’affari in viaggio e turisti; quindi i facchini, i segretari, i manager e le guardie di sicurezza sono tutti i possibili beneficiari di una fetta dei proventi della prostituzione, e per questo ricorrono alla corruzione, all’adescamento attivo della clientela o al procacciamento per conto dei clienti.

145 J.O’CONNEL DAVIDSON, Prostitution, Power and Freedom. Ed. Dedalo 2001

146 Burns, P., & Holden, A. (1995). Tourism: A new perspective. New Jersey: Prentice Hall. 147 J.O’CONNEL DAVIDSON, Prostitution, Power and Freedom. Ed. Dedalo 2001

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Nelle località del turismo del sesso gli alberghi più grandi (specialmente quelli di pacchetti di vacanze dove tutto è compreso), spesso stabiliscono che gli ospiti non possono portare “amici” del luogo nelle loro stanze. Tuttavia, poiché questi stessi alberghi pagano salari pateticamente bassi alle loro guardie di sicurezza ed alle loro receptionist, i turisti sessuali possono generalmente aggirare le regole pagando una bustarella a qualcuno dello staff dell’albergo. In alternativa, le prostitute possono portare i turisti in una stanza da qualche altra parte, e il proprietario di alberghi e pensioni a buon mercato possono prendersi la loro fetta di guadagno proveniente dalla prostituzione.

"La prostituzione e il traffico di sesso sono la stessa catastrofe per i diritti umani. Entrambi sono parte di un sistema basato sulla dominazione di un genere sull'altro che rende redditizia la violenza. Entrambi hanno come preda donne e minorenni rese vulnerabili dalla povertà, dalla discriminazione dalla violenza lasciandoli traumatizzati, malati, impoveriti. Entrambi rafforzano sia la domanda sia l'attività criminale che garantisce la fornitura del sevizio. Lo sforzo concertato da parte di alcune ONG e governi di scollegare il traffico dalla prostituzione e trattarli come fenomeni distinti e indipendenti è niente di meno che una strategia politica deliberatamente volta a legittimare l'industria del sesso e proteggere la sua crescita e la redditività. Questa è la posizione che i Paesi Bassi, la Germania, e altri seguendo l'esempio "olandese" hanno abbracciato. Ma i modelli olandese e tedesco, insieme a quelli di altri paesi che hanno legalizzato la prostituzione, hanno dimostrato proprio ciò che accade quando la prostituzione è legittimata e protetta dalla legge: il numero di imprese di sesso cresce, come fa la domanda di prostituzione. La prostituzione legalizzata porta i turisti del sesso e accresce la domanda tra gli uomini del posto. Le donne locali costituiscono una insufficiente fornitura di servizi sessuali così ragazze e donne straniere sono vittime della tratta per soddisfare la domanda. Le donne vittime di tratta sono più economiche, più

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giovani, più richieste dai clienti-consumatori più facili da controllare. Più donne trafficate significa più domanda locale e più turismo sessuale"148

Anche In Australia quando nel 1994 è stata legalizzata la prostituzione la speranza era di ridurre la tratta e il traffico criminale, dopo 10 anni il risultato è stato inverso: Sullivan e Jeffreys149 hanno osservato che: "La legalizzazione

era destinata a eliminare la criminalità organizzata da parte dell'industria del sesso. È successo l'inverso. La legalizzazione ha portato con sé un'esplosione del traffico delle donne e delle ragazze".

11. La responsabilità aziendale e dell'industria del turismo in casi di