• Non ci sono risultati.

La glottodidattica ludica proposta ad adult

L’APPROCCIO ALL’INSEGNAMENTO DELL’ ITALIANO A STRANIER

MANTENERE E SVILUPPARE LA L1 L2 ORALE-

3.1.8 L’approccio umanistico affettivo con studenti adult

3.1.9.1 La glottodidattica ludica proposta ad adult

Molte persone pensano che la Glottodidattica Ludica sia un metodo destinato solamente a discenti bambini, ma non è assolutamente così.

La Glottodidattica Ludica consente al discente adulto di rielaborare individualmente le proprie esperienze pregresse per adeguarle alla realtà esterna, favorendo così un continuo aggiornamento tra questi due ambiti e sostenendo la motivazione che sta alla base dell’apprendimento.

È mai possibile, dunque, riuscire a far giocare durante una lezione?

Si ritiene indiscutibile il fatto che l’essere umano continui a giocare per tutta la sua esistenza, ma manifesta nel passare degli anni comportamenti e modalità diverse, oppure evolve la sua lucidità, come afferma Freud, in scherzi battute argute o forme artistiche che gli arrecano lo stesso piacere del gioco.

Degli aspetti fondanti della Glottodidattica Ludica individuati da Freddi, ossia la sensorialità, la motricità, la bimodalità neurologica, la relazionalità, la pragmaticità, l’espressività, l’autenticità, il biculturalismo, la naturalità, la lucidità, solo il secondo aspetto, ossia la motricità, pare poco o non sempre efficace con un pubblico adulto93.

Lo studioso afferma che con gli adulti sono molto utili i giochi didattici, i quali hanno lo scopo di rimettere in gioco i modelli linguistici ormai fissati in simulate situazioni di vita del paese straniero o ospitante, purché rapportati al livello di autonomia linguistica raggiunto dai discendenti 94.

Egli sostiene, inoltre che “la lingua è il più straordinario e raffinato gioco di

regole creato dal gruppo e messo a disposizione del bambino” e questo vale per

93

FREDDI G., Azioni, gioco, lingua, Liviana, Padova 1990, cit. pp. 130-139. 94

115

un bimbo, a maggior ragione uno studente adulto può recepire la potenzialità ludica del linguaggio, la sua varietà lessicale, i suoi fonemi, i meccanismi e le combinazioni creative e ritmiche possibili 95.

L’importanza dell’utilizzo di una metodologia ludica nell’insegnamento dell’italiano come lingua straniera o seconda è dovuta al fatto che attività di questo tipo stimolano la fantasia, sono piacevoli e favoriscono la creatività e la partecipazione, sono, quindi, motivanti e consentono di evitare gli aspetti ripetitivi e noiosi della lezione frontale, inoltre per l’adulto possono costituire un “ponte” per riflettere sul proprio modo di apprendere.

La Glottodidattica Ludica ottiene ottimi risultati anche con gli adulti perché sollecita una motivazione basata sul piacere, che quindi influisce sulla memoria a lungo termine, crea un’atmosfera in classe di serenità e piacevolezza che stimola maggiormente l’apprendimento.

Questo metodo, oltretutto, fa leva sulle conoscenze pregresse e sul vissuto del discente, permettendo di valorizzare la formazione precedente e l’individuo stesso con la propria storia e cultura, consentendo di attuare tra studenti uno scambio reciproco di esperienze.

È necessario, tuttavia, come primo impatto con un gruppo di discenti adulti, saper utilizzare in maniera graduale tale metodo, alternando con metodi diversi sicuramente graditi ai destinatari dell’atto didattico, per non forzare troppo la partecipazione da parte di apprendenti che potrebbero manifestare resistenze per cultura e personalità. Talvolta,infatti, siamo di fronte a studenti adulti particolarmente refrattari al metodo ludico poiché, con l’esperienza accumulata

95

116

negli anni, l’adulto elabora degli abiti mentali rigidi che precludono l’accettazioni di nuove tecniche che non siano già state sperimentate. In questo caso il bagaglio che l’adulto si è creato nel tempo è limitante in ambito formativo perché ogni novità è vissuta come destabilizzante ciò scatena resistenze e diffidenze.

Quest’ostacolo si può presentare a prescindere dal sesso e dal livelli di istruzione, ma certamente presenta uno stretto legame con l’età e la provenienza geografica dei discenti. Più il discente presenta un’età avanzata, più generalmente sarà restio a partecipare a partecipare ad attività ludiche per non mettersi nelle condizioni di fare brutta figura di fronte a tante persone. Anche la provenienza geografica, si ribadisce, ha il suo peso, quindi alcuni discenti parteciperanno più volentieri ed in modo estroverso rispetto ad altri.

Fondamentale, allora, risulta la negoziazione iniziale con gli studenti del percorso formativo, in cui si contatteranno gli aspetti cognitivi, ma anche metodologici, ponendo attenzione che ci sia un vero confronto con i principi e le convenzioni degli apprendenti. Quando i presenterà ciascun gioco sarà, comunque, necessario esplicitarne adeguatamente gli obiettivi e le finalità per non ingenerare ansia da prestazione o incomprensione. Essere chiari r disponibili al dialogo è la qualità irrinunciabile che un docente deve possedere, in particolar modo se intende utilizzare in classe la glottodidattica ludica. In tal senso è fondamentale instaurare un rapporto insegnante/apprendente che sia costruttivo, positivo e sereno fondato sullo scambio tra pari che induca gli studenti a sentirsi maggiormente coinvolti e gratificati.

Le attività ludiche proposte dal docente, in ogni modo, andranno tarate in base al tipo di studenti, quindi con gli adulti si preferiranno attività di cooperazione , in

117

cui impareranno a relazionarsi collaborando e socializzando con i compagni, e di

problem solving, in cui s chiede di formulare ipotesi e verificarle. Non si

proporranno invece attività che prevedano un coinvolgimento fisico, che è destinata ad i bambini. L’idea, inoltre, di affrontare un’attività che presenti un po’ di competizione suddivisi in squadre, in grippo o in coppie, può aiutare l’adulto più restio e timido ad affrontare una situazione che, se proposta individualmente, sarebbe vissuta come fonte di ansia e turbamento. Importante, ad ogni modo, è che la programmazione del percorso didattico ludico si presenti, oltre che puntuale e precisa, anche flessibile e adattabile alle esigenze degli apprendenti, nonché concordata con essi fin dall’inizio.

3.1.9.2 Quando utilizzare le attività ludiche nell’insegnamento dell’italiano a