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La metafunzione testuale

Nel documento LINGUE , CULTURE , COMUNICAZIONE (pagine 87-93)

Capitolo 4. Analisi multimodale comparativa dei cinegiornali

4.2 L’analisi linguistica

4.2.3 La metafunzione testuale

La strategia testuale del reportage del NDW è basata principalmente sui quattro elementi di seguito elencati, e che andremo ad analizzare nello specifico: le ripetizioni, la progressione tema-rema e l’uso della Linksverschiebung, mentre abbiamo solo rari esempi di congiunzioni. Per quanto riguarda le ripetizioni abbiamo diverse istanze di ripetizioni lessicali ma anche un caso di ripetizione grammaticale, nelle seguenti frasi: “Selbst nach Tagen noch irren Menschen an der Grenz umher. Mancher unter ihnen kann nicht nach Hause”. L’elemento in corsivo (alcuni di loro) è una referenza cataforica perché si riferisce al soggetto della frase precedente (Menschen), ma senza ripeterlo, anzi specificandolo. Tra le ripetizioni lessicali, invece, ci sono vari esempi di nomi che indicano luoghi, in particolare ovest-est, e le parole “settore”, con i suoi sinonimi “zona”, e “confine”: sono tutti termini che rimandano alla divisione della Germania, ed in particolare gli

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ultimi sono utilizzati tutti per parlare della zona est, come si evince dalle parole in corsivo nel seguente frammento:

West-Berlin trägt Trauer. In Ost -Sektor aber herrscht Standrecht. Das Niemandsland ist zur gefährlichen Zone geworden. 25000 sowjetische Soldaten wurden im Ost-Sektor zusammengezogen. Verängstig und unentschlossen stehen die Menschen an den

Sektorengrenzen . Bis auf einzelne streng kontrolliert Übergangstellen sind die Grenze

zwischen Ost und West -Berlin hermetisch verschlo ssen. Selbst nach Tagen noch irren Menschen an der Grenz umher. Der Verkehr ist lahmgelegt . In West-Berlin aber geht das Leben seinen gewohnten Gang.

La ripetizione di questi termini serve quindi a creare una coerenza interna di questo frammento di testo, ma queste scelte lessicali – come abbiamo visto nella sezione precedente – servono anche a creare una determinata impressione. Per riferirsi all’ovest infatti, l’autore non usa mai la parola “settore” ma semplicemente i termini “occidente” o “Berlino ovest”: la parola “settore” crea un’impressione di maggiore chiusura, una zona delimitata da confini e pericolosa, mentre per l’occidente si riscontra una maggiore apertura verso l’esterno. A creare questo contrasto contribuisce anche l’uso della congiunzione contrastiva “aber”, di cui si trovano due istanze nel frammento proposto in alto. Inoltre, la contestualizzazione più ampia è segnalata anche nella prima parte del commento, grazie a una precisa progressione tematica che va a formare un climax ascendente. Infatti, nella prima parte delle frasi troviamo degli elementi che allargano sempre di più la prospettiva contestuale:

• Nicht nur in Deutschland;

• Weit über den ganzen Kontinent; • Die Menschen aller Nationen; • Die Augen der Welt.

Vediamo qui una progressione dal relativamente piccolo (la Germania della prima frase) al molto grande (il mondo, nell’ultima), passando attraverso l’Europa (l’intero continente nella seconda frase) e “tutte le nazioni”, della terza frase. Lo sguarda quindi si allarga dal nazionale al mondiale, enfatizzando la portata di questa notizia, e quindi di questi avvenimenti, a livello internazionale. In questa prima fase, inoltre, si concentrano numerosi elementi del sistema di Appraisal, che va quindi ad agire sulla sfera emotiva degli spettatori, implicando che questi sentimenti sono condivisi da tutto il mondo. Anche se abbiamo parlato di progressione tematica è più corretto affermare che nella prima frase l’elemento in prima posizione è quello rematico, infatti l’informazione nuova, sulla quale si vuole portare l’attenzione dello spettatore è il fatto che la tristezza e l’indignazione regnino

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“non solo in Germania”. Questo è quindi un esempio di collocazione a sinistra, o Linksverschiebung, che inizia a risvegliare l’attenzione degli utenti sulla prospettiva internazionale, dando poi il via al climax, ed è per questo che si può inserire come parte di esso. Per la loro coerenza interna, quindi, questi esempi formano due distinte fasi testuali: la prima che va da “Acht schicksalhafte Tage” a “West-Berlin trägt Trauer” e la seconda che parte dalla frase immediatamente successiva e finisce con la proposizione “Der Verkehr ist lahmgelegt” (trad. “I trasporti sono paralizzati”). Il passaggio alla terza fase, che arriva fino alla fine del testo analizzato, è di nuovo segnalato dall’uso della congiunzione avversativa “aber” mentre la coerenza interna è assicurata dagli elementi in posizione tematica. Infatti, nella metà delle otto proposizioni che compongono questa fase vengono utilizzate delle circostanze di luogo, introdotte dalla preposizione “in”, mentre per le altre due la coesione viene assicurata grazie all’uso in posizione tematica di un elemento che appariva in posizione rematica nella frase precedente.

Nel reportage dell’Augenzeuge vengono invece utilizzate strategie diverse, infatti la coesione testuale viene garantita nella maggior parte del testo dall’uso di ripetizioni, sia lessicali che grammaticali, da una struttura particolare chiamata equivalenza tematica, ma soprattutto dall’uso delle congiunzioni che erano quasi del tutto assenti nel Reportage B. Al termine dell’analisi testuale del Reportage A vedremo come queste differenze influiscono sul tipo di narrazione e di ricostruzione degli eventi che viene data. Prendendo in analisi in primo luogo le ripetizioni, possiamo osservarne diversi esempi di natura differente nel corso dell’intero testo in esame. Per quanto riguarda le ripetizioni grammaticali, abbiamo sia un esempio di referenza exoforica, in corsivo nella frase “Die aus West-Berlin eingeschleusten Provokateure, wie dieser hier, wurden verhaftet.” (trad. “I provocatori introdotti clandestinamente da Berlino ovest, come questo qui, sono stati arrestati”), sia diversi esempi di referenze endoforiche. Nel primo caso possiamo parlare di referenza extra-testuale perché ci si riferisce ad un elemento al di fuori dal linguaggio, infatti il senso della frase si potrà meglio comprendere quando il testo verrà analizzato insieme alle immagini. Per quanto riguarda le referenze endoforiche, invece – che comprendono sia le anafore che le catafore – queste si ritrovano soprattutto nelle frasi relative, ma servono anche a creare una coesione tra due frasi successive:

• “Der stellvertretende Ministerpräsident Otto Nuschke, dem Rowdies über die Sektoren verschleppt hatte, mussten nach weniger Stunden wieder von den amerikanischen Hintermännern der Ereignisse des 17. Juni freigelassen werden.” In questa proposizione il pronome relativo “dem” è un esempio di anafora perché si riferisce al soggetto, nonché Tema, della frase precedente, ovvero il presidente dei ministri in carica, Otto Nuschke;

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• “Er kehrte dorthin zurück, wo Ruhe und Ordnung wieder eingezogen waren.” Al contrario, in questa frase la preposizione “dorthin” (là), in posizione rematica si riferisce ad un elemento successivo, introdotto dal “dove”, che ne specifica il significato;

• le due frasi seguenti sono invece un esempio di progressione tematica, dove il Rema di una frase viene messo in posizione tematica in quella successiva e viene sostituito da un pronome, diventando così un’istanza di anafora: “Hier lagen die Zeichnungen für unsere neuen Wohnhäuser.” “Sie wurden vernichtet.”. In questa frase è inoltre interessante notare l’utilizzo del pronome possessivo “nostro”, che rappresenta una comunità e serve a rafforzare l’idea di unitarietà.

Per quanto riguarda le ripetizioni lessicali, ne abbiamo un’istanza nel principio del testo, ma esse si ritrovano soprattutto alla fine del frammento analizzato. Soffermandoci innanzitutto sulla prima ripetizione, dobbiamo premettere che non si tratta di una ripetizione di una stessa parola, bensì di due parole riconducibili allo stesso lemma – Mord, ovvero assassinio – e sono un verbo ed un sostantivo: “(wurden) ermordet” e “Mörder”, rispettivamente assassinati e assassini. Questa frase è significativa perché attraverso la ripetizione è stata identificata come esempio di dislocazione a sinistra: “Über die millionenfachen Proteste der Menschen in Amerika und in allen Teilen der Welt haben sich die Mörder hinweggesetzt.”. Mörder è qui il soggetto della frase ed è anche l’informazione data, visto che il lemma si ritrovava in posizione rematica nella frase precedente: tuttavia non viene messo in prima posizione, sostituito da un complemento di specificazione. Tale complemento può essere identificato come un elemento nuovo, e di conseguenza si può parlare di inversione Tema-Rema e di Linksverschiebung. Nell’ultima parte del testo le parole ripetute sono “Kraftwerke”, con tre istanze, “Arbeit” con due istanze e “bau”, che viene utilizzata in parole composte, ovvero “Ausbau” (costruzione) e “Bauarbeiter” (muratori). La frequenza con cui vengono ripetuti questi sostantivi, che non sono presenti in tutto il testo ad eccezione di “Arbeiter” nella frase “Das war nicht das Werk demonstrierender Arbeiter”, nelle sette frasi finali, è indice di un cambio di argomento. Nonostante ciò, si è scelto di inserire anche questo frammento sia per avere due testi di lunghezza simile da confrontare, sia perché ci si ricollega direttamente alla narrazione degli eventi grazie alla ripetizione di “Tag X”. In questa ultima parte abbiamo quindi la narrazione di un aspetto diverso, ma complementare, del “Giorno X”, segnalato dall’avverbio iterativo “auch”. Ritornando invece all’esempio precedente – “Das war nicht das Werk demonstrierender Arbeiter” – esso contiene un’altra struttura particolare, di cui abbiamo altre due istanze (“Das Ungeheuerliche ist Wirklichkeit geworden.” e “das war das Werk von Banditen.”). La particolarità di questa struttura sta nel realizzare, tramite il verbo essere, un’equivalenza tra il Tema ed il Rema. Secondo Thompson (op. cit. 155) questa è una strategia di presentazione del messaggio

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che serve a facilitare la ricezione delle informazioni, perché il Tema – che serve a orientare l’utente nella ricezione del messaggio – viene di fatto diviso a metà. In particolare, la ripetizione della struttura nelle frasi “Questa non è stata l’opera di lavoratori dimostranti, questa è stata l’opera di banditi” serve a rafforzare il messaggio, prima screditando un’interpretazione e poi suggerendone un’altra immediatamente successiva. Questo serve come guida per l’interpretazione dello spettatore che, come vedremo ora grazie alle congiunzioni ed alle scelte rematiche, viene orientato verso una narrazione di tipo diverso rispetto a quella del NDW. Nel testo sono presenti tre congiunzioni, due di esse (so, così) sono congiunzioni causali mentre una (zum gleichen Zweck, per lo stesso motivo) è comparativa. Per quanto riguarda le scelte rematiche, in particolare quelle che si concentrano nella prima frazione del commento possiamo osservare che ripetono tutte un riferimento diretto agli eventi, che nel seguente frammento è in corsivo:

Zum gleichen Zweck hatten sie ihren Helfers helfer Adenauer für die Organisierung des

Tages X in der DDR herangezogen. Die Missstimmung einiger Teile der Bevölkerung

über Fehler, deren Korrektur bereits begonnen war, sollte für einen groß angelegten

Anschlag gegen Einheit und Frieden ausgenutzt werden . Die Bevölkerung , Volkspolizei

und sowjetische Besatz ungsmacht haben innerhalb weniger Stunden den Putsch zerschlagen.

La ripetizione, mediante dei sinonimi, di un elemento noto potrebbe trovarsi in posizione tematica, visto che tali informazioni sono già date: al contrario vengono scelte delle strutture – ad esempio nella seconda frase si utilizza il passivo – che permettono di inserire l’elemento noto in posizione rematica. Com’è noto, il Tema è il punto di partenza della frase, quello che attira maggiore attenzione, quindi la scelta di inserire l’informazione data in posizione rematica non serve solo a diminuirne l’importanza, bensì anche ad accentuare gli elementi posti in posizione tematica, i quali hanno una funzione ben precisa. Osservando la progressione tematica, possiamo notare che i Temi servono innanzitutto a ricongiungersi con il frammento precedente – in cui si parla dell’omicidio dei coniugi Rosenberg e della colpa degli americani – successivamente si attribuisce l’origine dei disordini ad uno stesso attore, che ha sfruttato il malcontento di una parte della popolazione, ed infine viene inserita una riparazione. Vi è quindi una ricostruzione logica e sequenziale degli eventi: questo e le congiunzioni, in particolare quelle causali, ci indicano che la narrazione che si vuole creare in questo reportage è basata su dei rapporti di causa-effetto, in cui si ricercano le cause, gli autori materiali, e si illustrano gli effetti degli eventi, ma anche le sue riparazioni.

Prima di passare al prossimo sotto-capitolo è opportuno riassumere i risultati generali di questa analisi linguistica: gli aspetti principali dei due reportage, emersi dalle diverse prospettive di

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analisi, possono infatti essere comparati con lo scopo di dare una definizione più generale del tipo di narrazione che viene è stata realizzata dalle due emittenti. Partendo dal Reportage B, si può osservare una maggiore tendenza verso una narrazione che faccia leva sull’emotività degli spettatori: nel concreto, vi sono diversi elementi del sistema di Appraisal, che dovrebbero far leva sull’aspetto emozionale, anche se si cerca di oggettivizzarli, grazie ad alcune strategie. Tra di esse ricordiamo soprattutto l’uso di forme passive, l’uso dell’embedding, di nominalizzazioni e di generalizzazioni, che permettono di attribuire – secondo un climax ascendente – tali emozioni ad una parte sempre più ampia della popolazione. Strategie simili si ritrovano anche all’interno del Reportage A, dove la narrazione è però decisamente opposta. Diversamente dal NDW, infatti, il commento dell’Augenzeuge – già dall’analisi interpersonale dell’Appraisal – non evidenzia una particolare tendenza verso l’aspetto emotivo, ma verso i fatti concreti, di cui vengono descritte le presunte cause, mandanti ed effetti. Si ricerca quindi una spiegazione logica degli eventi, più che un sentimento di identificazione della popolazione, anche attraverso precise scelte lessicali che permettono di attribuire la responsabilità degli eventi ad una precisa categoria di persone, escludendo le altre. In entrambe le narrazioni, poi, si procede oltre la protesta in sé, indicando la sua soppressione – nel NDW viene sottolineata la violenza con cui essa è stata fermata, mentre nell’Augenzeuge si pone l’accento sulla collaborazione della popolazione nel fermare i ribelli – ed i suoi effetti. Anche qui ci si concentra su due aspetti differenti: nel Reportage A le conseguenze si riversano sull’apparato burocratico, anche se il lavoro dall’apparato industriale, su esempio della centrale elettrica Klingenberg, è continuato; al contrario nel Reportage B gli effetti agiscono sulla popolazione nel suo complesso, dato che Berlino est è diventata una zona pericolosa, contrapposta invece a Berlino ovest. L’opposizione tra i due settori è presente in entrambi i reportage, anche se in maniera differente: in quello della BRD, infatti, si mettono in contrapposizione i due settori in termini di sicurezza, calma e progresso; in quello della DDR, invece si identifica l’occidente, nelle figure degli Stati Uniti e del presidente Adenauer come i mandanti, la causa, delle proteste. Già queste considerazioni linguistiche sono indicative in merito alla domanda principale intorno alla quale ruota questo elaborato, ovvero se la rappresentazione mediatica di un evento può alterarne la percezione. Le scelte delle informazioni da presentare e le scelte linguistiche di come presentarle possono dare una particolare sfumatura all’evento, ricercando anche una particolare reazione nello spettatore: si può infatti affermare che, in senso ampio, il reportage del NDW punta ad una reazione emotiva negli spettatori, mentre quello dell’Augenzeuge fornisce loro delle spiegazioni più “razionali”. Nel prossimo sotto-capitolo analizzeremo le immagini presenti all’interno dei due cinegiornali con il metodo illustrato nel Capitolo 3 e da esse trarremo delle conclusioni che poi verranno confrontate, nella sezione finale, con quanto detto finora per il linguaggio al fine di

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riscontrare delle similitudini tra le due modalità per descrivere e confrontare la narrazione totale – secondo lo schema di framing di Sigrun Lehnert – che i due cinegiornali fanno di uno stesso evento.

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