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La pratica di teletandem all’Università di Bologna

Proposta di integrazione didattica: la pratica del teletandem

4.3. La pratica di teletandem all’Università di Bologna

Considerata la situazione generale di insegnamento/apprendimento della lingua portoghese nel contesto accademico italiano e, in particolare, la difficoltà di presentare la varietà brasiliana, il teletandem si pone come un progetto di integrazione delle tradizionali pratiche didattiche, il quale, sfruttando le nuove tecnologie di comunicazione, potenzia l’apprendimento della lingua parlata in Brasile e coadiuva il docente nell’insegnamento.

Nell’ambito delle nostre attività scientifico-didattiche al Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (DIT, campus di Forlì) dell’Università di Bologna (UniBo), abbiamo coinvolto gli studenti di portoghese nel progetto già nell’anno accademico 2010-2011 con la realizzazione di alcune sessioni sperimentali. Grazie al successo riscontrato con gli studenti, abbiamo deciso di iniziare la pratica del teletandem al DIT e, nell’agosto 2011, abbiamo visitato il laboratorio di teletandem dell’UNESP di Assis per conoscere meglio il funzionamento del progetto in Brasile. In tal modo, abbiamo organizzato le interazioni in teletandem all’Università di Bologna nei due anni successivi.

Dal punto di vista della ricerca, la pratica di teletandem all’UniBo ha avuto principalmente i seguenti obiettivi:

(a) verificare le potenzialità delle nuove tecnologie nell’apprendimento della lingua e della cultura brasiliana.

(b) conoscere, da differenti prospettive, le percezioni degli studenti sul processo di apprendimento e sulla pratica online del portoghese brasiliano;

(c) verificare il ruolo dell’insegnante-mediatore nell’apprendimento collaborativo; Le interazioni hanno avuto luogo sia nel Laboratorio di Terminologia e Traduzione Assistita sia nel CatLab del campus di Forlì, entrambi dotati di 12 computer con webcam e applicazioni di messaggistica istantanea (Skype) e di registro di voce.

Figura 49: Interazioni in teletandem nell’UniBo, Forlì.

4.3.1. Organizzazione generale

Nell’anno accademico 2011-2012 – dopo una visita del Professor João A. Telles (coordinatore del progetto) all’Università di Bologna e la presentazione di una sua conferenza aperta agli studenti e ai docenti del nostro dipartimento –, le interazioni in teletandem sono state realizzate con studenti di portoghese del corso di “Mediazioni linguistica tra l’italiano e il portoghese” del DIT e studenti di italiano della UNESP di Assis durante il secondo semestre. Nell’anno accademico 2012-2013, considerato l’orario delle lezioni in Brasile e visto che il fuso orario tra Italia e Brasile era di 5 ore, al fine di facilitare l’organizzazione delle sessioni si è scelto di svolgerle nel primo semestre, in cui la differenza di fuso si fermava a 3 ore. Le attività di teletandem si sono svolte con nuovi studenti del corso di mediazione linguistica del DIT e studenti di italiano del campus di Araraquara dell’università brasiliana.

Nei due semestri in cui abbiamo realizzato il teletandem all’UniBo (escluse le sessioni esperimentali), hanno partecipato alle interazioni un totale di 69 studenti – 39 nel primo anno e 30 nel secondo – con diversi livelli di conoscenza della lingua portoghese. La partecipazione al corso era su base volontaria: non si richiedevano requisiti minimi di conoscenza linguistica e non era prevista l’attribuzione di crediti; si configurava come un’ulteriore occasione per esercitare la lingua. La grande partecipazione era quindi esclusivamente motivata dal desiderio di approfondire la conoscenza del portoghese brasiliano.

Le sessioni di apprendimento interattivo hanno avuto la durata di un’ora: nella prima mezz’ora, un gruppo di studenti parla nella propria lingua nativa, dialogando in quella che per l’altro gruppo è la lingua di apprendimento, e nella mezz’ora successiva si invertono i ruoli. Dopo un’ora di interazione, si fa una riunione con l’insegnante- mediatore nella quale si discutono gli obiettivi dell’apprendimento, i risultati raggiunti e i prossimi passi che devono essere tracciati dall’apprendente.

Di fronte non solo al grande numero di studenti italiani interessati al progetto ma anche al limitato numero di computer alla nostra disposizione ed al numero di lezioni, è stato necessario dividere i partecipanti in gruppi, in modo che tutti avessero l’opportunità di partecipare ad almeno 2 sessioni di teletandem in classe. Sebbene consapevoli che per l’effettivo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative degli apprendenti ed il successo della pratica di teletandem ai fini didattico-formativi sarebbero necessarie ulteriori sessioni, tale misura è stata presa per soddisfare le richieste degli studenti, i quali sono stati vivamente invitati a continuare le interazioni, quando possibile, nelle loro abitazioni.

Nel primo anno di interazione è stata aperta una piattaforma nell’ambiente virtuale TeleDuc dell’UNESP per tutti i partecipanti, nella quale sono state presentate informazioni utili riguardo alla tematica e allo sviluppo delle attività in teletandem, oltre ad articoli di giornali e riviste con argomenti che potevano servire da suggerimento per le conversazioni. Nel secondo anno, invece, per agevolare l’accesso degli studenti alle informazioni e avvisi riguardo il teletandem, è stata aperta una comunità online via Facebook. Oltre a ciò, tutte le interazioni sono state registrate – per quanto riguarda l’oralità – e messe a disposizione degli apprendenti affinché potessero controllare in modo autonomo i risultati del processo.

4.3.2. La valutazione degli studenti

Alla fine dei due semestri, abbiamo predisposto un’indagine via Web per verificare i risultati della pratica di teletandem all’UniBo e, in particolare, se tale risorsa era percepita come utile per l’apprendimento della lingua e della cultura brasiliana. In questo modo, abbiamo coinvolto gli studenti nella valutazione delle proprie conoscenze,

considerando il processo di apprendimento dal punto di vista del discente. I partecipanti sono stati invitati a compilare un questionario online, per mezzo del software denominato SurveyMonkey110, al quale ha risposto il 74% degli studenti. Con l’intento di ottenere informazioni più veritiere e autentiche possibili, è stato segnalato agli studenti che, nel rispetto della legge sulla privacy, i dati sarebbero stati raccolti a fini statistici e trasmessi in forma anonima e aggregata, in modo tale da garantire il completo anonimato.

La pratica del teletandem all’UniBo ha richiesto un lavoro complesso nel quale hanno giocato un ruolo importante una vasta gamma di competenze; gli studenti, infatti, oltre alla competenza linguistica, hanno dovuto mettere in opera competenze comunicative, relazionali, interculturali, organizzative, gestionali, strategiche. Esso è stato realizzato da studenti italiani con conoscenze linguistiche e percorsi di studio diversificati, come evidenziato nella figura seguente:

Figura 50: Tempo di studio della lingua portoghese.

Si nota che la maggioranza dei discenti partecipanti studia la lingua portoghese da più di un anno, con una presenza sensibile di studenti del secondo anno di Laurea (70%). In tal modo, le attività in teletandem danno la possibilità e l’opportunità agli studenti di riorganizzare e approfondire in situazioni reali conoscenze già acquisite a 110 V. CAP. 2, PAR. 2.3.3. 0   10   20   30   40   Meno  di  1  

anno   Da  1  a  2  anni   Da  2  a  3  anni   Da  3  a  4  anni   Da  più  di  4  anni   2%  

70%  

20%  

8%   0%