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4.3 Metodologia di analisi

4.3.2 La qualità delle IR

Dopo aver illustrato e analizzato le caratteristiche organizzative dell’ufficio che gestisce le relazioni con gli investitori e l’operatività dell’ufficio IR in termini sia di attività operative organizzate sia di output prodotti, verrà ora considerato un ulteriore elemento utile per l’analisi empirica: la qualità delle IR.

Già nel corso del secondo capitolo è stata sottolineata l’importanza della qualità della comunicazione finanziaria e soprattutto delle relazioni con gli investitori come mezzo per la diffusione del valore creato dalle imprese. Numerosi sono gli studi che hanno trattato il tema della qualità delle IR, proponendo diverse modalità di misurazione. A tal proposito, per costruire un indicatore della qualità delle pratiche IR adottate dalle aziende del campione, è stato preso spunto dallo studio condotto da Hoffmann, Tutic e Wies [2011] tra i professionisti di IR che lavorano in aziende incluse nell’indice borsistico Euronext 100. L’originalità del lavoro consiste nell’aver dimostrato come un’elevata qualità delle investor relations e un basso livello dell’attivismo degli azionisti si accompagnino ad una certa diversità del background formativo del team di IR. In particolare, la presenza di esperti di marketing e di comunicazione nel team delle IR contribuisce ad un livello elevato della qualità e a limitati episodi di attivismo degli azionisti.

Studi Report interni Statistiche Analisi del mercato Valutazioni pre e post IPO

0% 23% 45% 68% 90%

Gli autori, al fine di misurare la qualità, hanno raccolto le informazioni sulle pratiche IR controllando i siti web aziendali. La classificazione delle attività di IR è stata creata in accordo con i criteri internazionalmente riconosciuti dall’ABAF (Associazione Belga degli Analisti Finanziari), molto diffusi e utilizzati dai professionisti europei delle IR. Inoltre, al fine di garantire la completezza dell’indice, gli autori hanno anche condotto delle interviste telefoniche con i professionisti del settore. In particolare, sono state prese in considerazione ventuno pratiche IR in base alle quali le aziende sono stata valutate: a ciascuna è stata attribuito un punteggio, che, sommati tra loro, permettono di giungere ad un punteggio complessivo della qualità delle IR.

Prendendo spunto dal lavoro degli autori, si è pertanto deciso di misurare la qualità delle IR delle aziende del campione in base alle notizie reperibili all’interno del sito Internet aziendale. Gli items ritenuti indicatori della qualità delle pratiche IR sono stati ridotti da ventuno a dodici (Tabella 4.2), classificati in tre categorie:

a) informazioni operative relative all’azienda; b) canali di comunicazioni offerti;

c) disclosure delle informazioni

Tabella 4.2: Items considerati per la valutazione della qualità delle IR

Informazioni operative Canali di comunicazione Disclosure delle informazioni

Storia aziendale Link alla sezione IR Prezzo azionario Mission aziendale Contatti Navigabilità del sito Portafoglio prodotti Comunicati stampa Bilancio annuale

Area analisti Dirigenti

Assemblea azionisti

Anche in questo caso è stato assegnato un punteggio a ciascuna caratteristica, nello specifico da 1 a 4 (in cui 1 indica un livello insufficiente e 4 un livello ottimo), che sommati fra loro permettono di giungere ad un punteggio complessivo della qualità delle IR (in Appendice A è riportato il dettaglio degli elementi considerati nell’assegnazione dei punteggi).

Grafico 4.6 Qualità totale delle IR

Tabella 4.3: Livelli di qualità totale delle IR

Variable | Obs Mean Std. Dev. Min Max ---+--- Insufficiente| 0 Mediocre | 4 23 1.414214 21 24 Discreta | 43 31.27907 3.445671 25 36 Ottima | 28 39.82143 2.722384 37 45

Come si può notare dal Grafico 4.6 e dalla Tabella 4.3, il 57% delle aziende del campione presenta un indice complessivo di qualità delle IR buono (punteggi che oscillano da un minimo di 25 ad un massimo di 36), seguito da un livello ottimo (per le imprese con punteggi compresi tra 37 e 48). Solo il 5% presenta una qualità complessiva mediocre (per le imprese con punteggi compresi tra 13 e 24), mentre nessuna azienda presenta una qualità insufficiente.

Nel complesso, dunque, le aziende del campione presentano una qualità apprezzabile e, quindi, soddisfacente delle pratiche di investor relations a testimonianza dell’importanza riconosciuta a tali attività da parte delle imprese, che per tale motivo hanno deciso di inserire all’interno del loro sito Internet una serie di informazioni approfondite e utili alla comunità degli investitori.

5%

57%

37%

Tabella 4.4: Valutazione singoli items della qualità delle IR Variable | Obs Mean Std. Dev. Min Max ---+--- Storia | 75 3.36 .8950313 1 4 Mission | 75 2.4 1.335584 1 4 Portfolio | 75 3.6 .7352146 1 4 LinkIR | 75 3 .2324953 2 4 Contatti | 75 2.733333 .8436301 1 4 ---+--- News | 75 3.213333 .4439787 2 4 Analisti | 71 2.422535 .8890118 1 4 Prezzo | 56 2.928571 1.041976 1 4 Comfort | 75 2.72 .8630555 1 4 Bilancio | 75 3.066667 .7593264 1 4 ---+--- Dirigenti | 75 2.84 .9449725 1 4 Assemblea | 75 2.613333 .7145842 1 3

In particolare, la maggior parte delle imprese fornisce informazioni dettagliate e precise sul portafoglio dei prodotti e servizi offerti e sulla storia dell’impresa. Infatti, i punteggi più elevati riguardano proprio questi due aspetti delle informazioni operative relative alla società, mentre in media le informazioni relative alla mission e ai valori aziendali sono esposte in modo poco chiaro, raggiungendo un livello poco più che sufficiente (Tabella 4.4).

Livelli buoni sono raggiunti anche nei canali di comunicazione utilizzati, soprattutto i comunicati stampa e la presenza di una sezione dedicata alle investor relations (tuttavia nessuna azienda del campione articola tale sezione in base alle categorie di audience). Solo cinquantasei aziende del campione riportano informazioni sul prezzo azionario, che mediamente sono di livello quasi discreto, che però varia abbastanza da impresa a impresa (Tabella 4.4).

Infine, le principali informazioni divulgate sono rappresentate dai bilanci annuali: la maggior parte dei siti, infatti, riporta una sezione dedicata ai bilanci e alle relazioni annuali aggiornati e l’archivio degli ultimi anni. Solo diciotto imprese, invece, riportano anche la registrazione di conference call e webast o statistiche di mercato o sull’attività della società. Infine, le imprese riportano mediamente informazioni relative ai propri dirigenti in modo più che sufficiente, indicando il loro nome e la carica ricoperta; nel 30% dei casi viene specificato il loro profilo professionale e in un altro 31% anche i

loro compensi annuali. Questo dato indica la grande trasparenza dell’impresa e del management stesso nei confronti dei suoi investitori (Tabella 4.4).