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La ricerca empirica: interrogativi, obiettivi e dimensioni

CAPITOLO 3 METODOLOGIA DELLA RICERCA

3.1 La ricerca empirica: interrogativi, obiettivi e dimensioni

Alla luce delle prospettive teoriche presentate nella prima parte del lavoro, il presente capitolo descrive l’iter metodologico della ricerca empirica realizzata. L’indagine empirica si focalizza sulle pratiche identitarie e di gestione della privacy degli adolescenti nei siti di social network. In particolare, i riflettori della ricerca sono accesi sui ragazzi dagli 11 ai 18 anni, utenti di Internet, che vivono in Campania. Internet e le tecnologie digitali, infatti, hanno contribuito profondamente a riconfigurare lo scenario entro cui si diffondono le pratiche sociali e culturali che riguardano l’identità dei e tale fenomeno ha interessato in modo rilevante le nuove generazioni (Savonardo, 2013). L’attenzione posta sugli adolescenti deriva dall’esigenza di indagare le specificità di tale categoria sociale all’interno del più ampio universo giovanile: l’adolescenza rappresenta la fase più problematica e contraddittoria nei percorsi di crescita (Erikson, 1968) e proprio per questo è quella più interessante da studiare per cogliere le dinamiche identitarie. Inoltre, gli adolescenti sono attori pienamente socializzati all’uso dei social media e dotati di una peculiare conoscenza della rete, non necessariamente maggiore o migliore delle generazioni precedenti, ma sicuramente diversa (Colombo et al., 2012). La scelta di indagare il fenomeno in Campania, infine, deriva dal fatto che la regione presenta alcune specificità nel panorama italiano, sia in riferimento all’uso di Internet che alla distribuzione della popolazione giovanile. Secondo l’Istat (2017), la Campania resta indietro alle regioni del Centro e del Nord rispetto all’uso di Internet, tuttavia essa è la regione del Sud Italia più connessa, che dispone di una più ampia copertura della banda larga e che ha registrato il più alto incremento nell’utilizzo di Internet nell’ultimo anno. Inoltre, la Campania è la regione più giovane d’Italia (Eurostat, 2016) e la quarta regione italiana ad utilizzare con

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maggiore frequenza e intensità i social media (Istat, 2016). Tali ragioni fanno della Campania un osservatorio privilegiato per indagare il comportamento degli adolescenti nei social media e, dunque, tale regione rappresenta il contesto geografico della ricerca empirica. Sulla base delle principali categorie interpretative che animano il dibattito scientifico sul ruolo dei social media nella costruzione delle identità giovanili, sono stati formulati tre interrogativi di ricerca.

Il primo interrogativo, di carattere esplorativo e descrittivo, riguarda la natura delle pratiche identitarie e di gestione della privacy degli adolescenti nei social media, al fine di fornire risposte circa le azioni svolte dagli adolescenti nei siti di social network che riguardano la costruzione dell’identità, attraverso le pratiche di rappresentazione, riconoscimento e riflessività del sé, e la gestione della privacy, attraverso le pratiche di controllo dei propri dati personali. L’obiettivo è quello di descrivere come tali pratiche si distribuiscono tra gli adolescenti e quali caratteristiche possono influire sull’adozione di pratiche differenti.

Il secondo interrogativo riguarda, invece, le motivazioni che orientano le pratiche identitarie e di gestione della privacy e i significati ad esse attribuite dagli adolescenti. In altre parole, ci si chiede perché gli adolescenti utilizzano i siti di social network per affermare la propria soggettività e perché definiscono i confini della propria privacy, ma anche quali bisogni soddisfano attraverso tali comportamenti online. L’obiettivo è quello di comprendere il punto di vista degli adolescenti e il loro universo valoriale e simbolico, al fine di poter fornire spiegazioni profonde e ricche di significato.

Il terzo interrogativo è relativo, infine, alle relazioni esistenti tra le pratiche identitarie e le pratiche di gestione della privacy degli adolescenti nei siti di social network, al fine di individuare dei tipi di comportamento più o meno diffusi e le loro caratteristiche distintive. L’obiettivo, infatti, è quello di costruire una tipologia idealtipica di utenti sulla base dei comportamenti adottati rispetto alle pratiche identitarie e di gestione della privacy, che possa fornire una chiave di lettura utile alla sintesi e all’interpretazione del fenomeno indagato.

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Gli interrogativi di ricerca sono stati formulati in base alla necessità di perseguire obiettivi diversi, ma correlati tra loro: l’esplorazione, la descrizione, la comprensione e la sintesi del fenomeno. A partire da tali interrogativi, sono stati formulati via via interrogativi sempre più specifici, che hanno condotto all’individuazione di sei dimensioni d’indagine.

1. La prima dimensione è “il contesto familiare e scolastico”, che comprende la famiglia, la scuola e il gruppo dei pari. Tale dimensione è utile per cogliere il ruolo dei contesti di riferimento degli adolescenti e la loro influenza sulle pratiche di utilizzo dei social media e sulla qualità dell’esperienza online. Il contesto familiare, ad esempio, permette di cogliere i processi di appropriazione dei media da parte dei ragazzi e i significati attribuiti ad essi e al loro utilizzo, a partire dalle condizioni materiali e dall’universo simbolico della famiglia. Il contesto scolastico contribuisce alla comprensione dei comportamenti online dei più giovani perché la scuola rappresenta un ambito dell’esperienza sociale dei ragazzi in cui la socializzazione ai media avviene sia attraverso il trasferimento di competenze mediante iniziative di formazione, sia secondo logiche peer to peer, attraverso il confronto con il gruppo dei pari.

2. La seconda dimensione è “l’uso dei social media”, ovvero l’insieme delle pratiche di fruizione dei siti di social network. In particolare, l’analisi tiene conto delle azioni svolte più frequentemente online, delle piattaforme più utilizzate, dei dispositivi con cui si accede ai social media, degli account, dei gusti e degli usi specifici in base al genere e all’età dei ragazzi. Oltre a fotografare le abitudini d’uso delle piattaforme social, particolare attenzione è posta sulle motivazioni e i bisogni che orientano la fruizione dei social network da parte dei ragazzi.

3. La terza dimensione approfondisce le “pratiche identitarie nei social media” e in particolare gli aspetti legati alle pratiche di rappresentazione, riconoscimento e riflessività del sé, sulla base dei

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processi di costruzione dei profili-account, delle informazioni condivise, delle azioni relative alla narrazione e all’esposizione del sé e a quelle relative alla delimitazione dei confini tra sfera privata e sfera pubblica.

4. La quarta dimensione indaga la “socialità e le relazioni nei social media”, ovvero gli aspetti relazionali dei processi di costruzione dell’identità, attraverso le forme di socializzazione e interazione online. In particolare, tale dimensione è utile per comprendere come, attraverso la scoperta dell’altro in rete, è possibile scorgere meccanismi di autodefinizione e riflessività. Alcuni aspetti cruciali sono la ricerca online di nuove amicizie e l’interazione con gli sconosciuti.

5. La quinta dimensione fa riferimento alle “pratiche di gestione della privacy nei social media”, con riferimento alle azioni di controllo dei dati personali in rete, messe in atto sia in maniera preventiva che correttiva. Inoltre, si fa riferimento alla concezione che gli adolescenti hanno della privacy, secondo il loro specifico punto di vista.

6. La sesta ed ultima dimensione fa riferimento alle “violazioni della privacy e all’abuso dei dati personali nei social media”, ovvero ai rischi online che riguardano l’identità, di cui i ragazzi hanno esperienza diretta o indiretta. Si indaga, inoltre, la consapevolezza degli adolescenti rispetto ai rischi legati alla privacy online.

Per poter cogliere tali dimensioni nella loro complessità, nel presente lavoro di ricerca è stato adottato un approccio mixed methods. Nel paragrafo successivo sono esposte le ragioni di tale scelta metodologica.