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LABORATORIO DI PROGEnAZIONE URBANISTICA

Nel documento ARCHITETTURA (SEDI DI TORINO E MONDOVÌ) (pagine 125-129)

lezioni, esercitazioni 120 contributi 30+30 Alberto BOrrARI, Claudia BONARDI, Carmen BELLONI

PRESENTAZIONE DEL CORSO

L'attività del Laboratorio è incentrata sul progetto di proposte di variante ad un Piano Regolatore Generale di un Comune di medie dimensioni. Scopo dell'attivitàèsviluppare una strategia per la elaborazione di conoscenze e la presa di decisioni in merito a contenuti struttu-rali ed operativi del Piano, mettendo in pratica il bagaglio di conoscenze, capacità e abilità acquisite dagli studenti neglianniprecedenti, e pervenendo alla redazione di elaborati grafici, verbali, numerici, tipici del disegno urbanistico.

L'argomentazione delle scelte rappresentate dagli elaborati di Piano deve basarsi sia sull'elabo-razione di diverse proposte insediative - in funzione esplorativa delle possibilità di trasforma-zione e riorganizzatrasforma-zione edilizia ed urbanistica, o di proposte di assetti ottimali - sia su testi verbali e documenti grafici, capaci di illustrare proposte e logiche progettuali. Poiché tecniche e metodi sono quelli della progettazione in generale, e delle analisi storiche e sociologiche, agli studenti (edaidocenti) si richiede di maturare, nel corso dell'attività di Laboratorio, la capacità di interfacciare e far cooperare una diversità di contributi e di approcci disciplinari, sulla base della condivisione di un oggetto di studio (la città e il suo territorio), e di una finalità (il proget-to urbanistico) comuni.

La metodologia di lavoro si fonda su attività iniziali parallele di acquisizione di conoscenza del territorio (tramite indagini sul campo e documentaristiche), e di sperimentazione di un seg-mento elementare del processo di formazione di un PRG (tramite un'esercitazione pratica di redazione di un tassello di specifiche normative e grafico/progettuali, a partire dalla formula-zione di ipotesi insediative edilizio/urbanistiche su una porformula-zione limitata di territorio).

Particolare attenzione viene posta nel richiamare costantemente l'orientamento progettuale che guida la definizione della natura e del campo delle analisi, con particolare riferimento ad usi del suolo, morfologia urbana e tipologie edilizie, trasformazioni urbane in atto, presenza di memorie storiche, risorse ambientali e naturalistiche da salvaguardare, uso sociale degli spazi, viabilità, e altro. Le proposte di riorganizzazione e riqualificazione, o di integrazione ed even-tuale ampliamento, devono chiarire sia gli aspetti fisico spaziali che quelli funzionali, riguarda-re l'edificato e l'inedificato, con interventi ipotizzabili di manutenzione, risanamento, ristruttu-razione, ridimensionamento, ricostruzione, demolizione, nuova edificazione, diversa attrezza-tura degli spazi di uso e interesse collettivo, recupero e ridisegno di percorsi o nuovi tracciati, con un'attenzione particolare alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali ambientali in senso non meramente vincolistico.

Ai fini delle attività di indagine e di redazione del progetto, il territorio comunale viene suddi-viso in un mosaico di aree di studio, ognuna delle quali è assegnata ad un gruppo di studenti.

A questi viene pertanto anche richiesto di saper rapportarsi fra loro dialetticamente, in modo da produrre esiti congruenti o confrontabili come proposte alternative.

PROGRAMMA

Le attività del Laboratorio alternano lezioni distribuite nell'arco dell'anno, ad esercitazioni in aula, unitamente a indagini sul territorio comunale in esame.

ilprimo semestre è dedicato al rilievo della consistenza fabbricativa e degli usi del suolo in atto; parallelamente ad indagini e rilievi del patrimonio dei beni culturali e ambientali (con il contributo dei docenti di Storia), e della presenza e natura delle relazioni, osservabili in alcuni luoghi urbani, che coinvolgono una varietà di soggetti sociali (con il contributo di docenti di Sociologia). A ciò si affianca una esercitazione individuale in aula, dedicata alla elaborazione e

rate le potenzialuità di trasformazione afiniresidenziali, tramite lo sviluppo di proposte di organizzazione insediativa ed una stima di massima dei costi di infrastrutturazione.ilprimo semestre si conclude con una valutazione del lavoro individuale e di gruppo, che può condizio-nare le modalità di prosecuzione dell'attività dello studente nel Laboratorio e la sua ammissio-ne all'esame finale.

ilsecondo semestre è prevalentemente dedicato all'analisi e stesura di proposte di riqualifica-zione dei tessuti urbani consolidati, e di eventuali completamenti e ampliamenti, per il Comune in esame, a partire da indirizzi e obiettivi urbanistici generali e da scelte di tipo strutturale, stra-tegico, e di dimensionamento, nonché da ipotesi di parziale riorganizzazione della viabilità e del traffico - forniti agli studenti in forma di indicazioni programmatiche predisposte dall'Amministrazione Comunale per una variante al PRG vigente - che si devono tradurre nella stesura di elaborati tipici del PRG.

BIBLIOGRAFIA

(alle indicazioni seguenti, che parzialmente si sovrappongono a, o integrano la bibliografia generale dei Laboratori, si aggiungono le dispense depositate presso il Centro Stampa, predi-sposte dal prof. Bottari e dagli altri docenti che contribuiscono al corso).

-Falco,L.(1987), I Nuovi Standard Urbanistici, Edizioni delle Autonomie, Roma.

-Gabellini, P. (1996), Il Disegno Urbanistico, La Nuova Italia Scientifica, Roma.

-IASM, (1983), Manuale delle Opere di Urbanizzazione, Angeli, Milano.

-Lynch,K.(1990), Progettare la Città. La qualità della forma urbana. ETAS, Milano.

-Spigai,V.(1995), L'Architettura della Non Città,. Ridisegnare le periferie, CITTASTUDI, Mlano.

ESAME

L'esame consiste nella presentazione e discussione dei materiali di un dossier che raccoglie la documentazione cartografica ed i rapporti concernenti l'attività progettuale del Laboratorio - e in particolare,

1. Gli elaborati della esercitazione individuale svolta in aula nel primo semestre..

2. Gli elaborati concernenti le indagini per lo studio di variante del PRG del Comune oggetto di studio - predisposte nel primo semestre - che comprendono, oltre alle analisi sviluppate per i contributi disciplinari afferenti al Laboratorio (Sociologia, Storia ... )

A.Tavola di inquadramento del territorio comunale e dell' area di studio (scala 1:10000 o 1:5000)

B. Tavole di indagine (scala 1:5000, 1:2000 e 1:1000 per i Centri Storici):

b.1. Variazioni dello stato fabbricativo e delle infrastrutture;

compresenza di stato di degrado elevato con condizioni di occupazione o abbandono del fabbricato.

b.2. Consistenza dei fabbricati (numero di piani e/ o altezza).

b.3. Usi del suolo prevalenti.

bA.Usi compresenti del suolo e dei fabbricati.

b.5. Carta dei principali vincoli territoriali.

C. Tavole con specifiche di progetto di PRG:

c.l. Destinazioni d'uso, viabilità in progetto e tipi di intervento (scale 1:5000, 1:2000 e 1:1000).

c.2. Schede normative relative agli ambiti di intervento di cui in c.l., integrate da eventuali prescrizioni di carattere più generale.

D. Elaborati che illustrano schemi di riorganizzazione del traffico e degli spazi pubblici, aspet-ti tecnici del progetto della viabilità (sezioni stradali aspet-tipo, arredo spazi pubblici, etc.), e pro-getti possibili di trasformazione edilizia ed urbanistica.

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E. Relazione illustrativa (sui seguenti punti: contesto territoriale e urbanistico; indirizzi gene-rali del progetto di variante e problemi rilevanti per l'areadistudio; obiettivi e criteridi ela-borazione delle proposte e scelte finali, in relazione alle analisi; illustrazione e valutazione complessiva delle proposte, rispetto agli obiettivi dichiarati, e ruolo svolto dai vari contri-buti disciplinari nel progetto).

3. Elaborati richiesti dai docenti dei contributi disciplinari afferenti al Laboratorio.

Verranno valutati e giudicati sia il lavorodigruppo che l'apporto individuale - quali emergono dalla presenza attiva alle revisioni e ad altre attività del Laboratorio.Inparticolare alla esercita-zione individuale, a conclusione del primo semestre, viene attribuita una votaesercita-zione che, unita-mente alla valutazioneedal giudizio relativi al lavoro complessivo di gruppo, influirà sul voto finale del singolo studente. Alla scadenza del primo semestre si avrà inoltre una verifica del lavoro svolto per i contributidiSociologia e Storia.Insede di esame potrà essere verificata la capacità, da parte dello studente, di rintracciare alcuni essenziali riferimenti normativi, per il progetto del PRGC, nel quadro della legislazione urbanistica vigente.

Una presenza inferiore ai tre quarti (75%) - sul totale dei tempi/ aula in orario - può comportare la non ammissione all'esame o la non concessione della firma di frequenza. Si prevede tuttavia ditenere conto sia della qualità della partecipazione dello studente, sia del lavoro sul campo e dieventuali revisioni in orariodiricevimento studenti, salvo verifica del contributo individuale specifico, e previo accordo con il docente responsabile del Laboratorio.

CREDITI

Ad ognuno dei due semestri viene attribuita la metà dei crediti complessivi del Laboratorio.

Impegno (ore):

Docenti:

lezioni, esercitazioni 120 contributi 30+30 Carlo SOCCO, Vera COMOLl, Pio Luigi BRUSASCO

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Nel laboratorio gli studenti svolgono una esercitazione di progettazione urbanistica su di una porzione consistente di tessuto urbano, per il quale siano previste rilevanti trasformazioni.il caso di studio riguarda la città di Asti. Scopo principale del laboratorio è di insegnare un meto-do per la progettazione della città intesa come sistema di luoghi architettonici, cioè come siste-ma di spazi che, oltre ad essere funzionali, presentino quelle qualità che fanno del tessuto urba-no un valore culturale.

PROGRAMMA

illavoro si svolge in parallelo e in stretto contatto con il laboratorio di progettazione architetto-nica coordinato dal Brusasco.

L'attività si articola nelle seguenti fasi:

- fase prima: inquadramento storico, funzionale e architettonico della città di Asti e delle aree interessate dall'intervento;

- fase seconda: esame delle indicazioni del piano regolatore e degli obiettivi dell'amministrazio-ne comunale e individuaziodell'amministrazio-ne di possibili soluzioni progettuali a livello di schemi strutturali (in scala1:2.000);

- fase terza: scelta di uno schema strutturale e suo sviluppo planivolumetrico (in scala1:1.000o 1:500);

- fase quarta: traduzione del progetto planivolumetrico in diverse possibili versioni normative da piano regolatore e confronto con la versione vigente del piano regolatore.

LABORATORI E/O ESERCITAZIONI

Agli studenti viene fornita una documentazione di base sulla città di Asti e sulle aree di inter-vento. Inoltre, attraverso lezioni, seminari e sopralluoghi, vengono indicati gli indirizzi per l'avvio della progettazione e per il suo sviluppo.

Durante l'anno vengono tenute delle lezioni di carattere generale concernenti alcune tematiche, la cui conoscenza è indispensabile per affrontare con competenza il lavoro di progettazione urbanistica. Sono inoltre forniti materiali di carattere tecnico e riferimenti bibliografici generali oltre a quelli indicati per i laboratori di progettazione urbanistica.

ESAME

Per ottenere l'attestazione di frequenza, oltre alla presenza ad almeno il 75% delle ore di attività previste, gli studenti sono tenuti a concludere le prime due fasi entro il mese di febbraio e le successive entro il mese di maggio. A tali scadenze verranno svolte delle verifiche, la cui valuta-zione concorrerà a formare il giudizio finale d'esame.

CREDm

Alle prime due fasi vengono attribuiti 4 crediti, altri 4 crediti vengono attribuiti alle restanti due fasi.

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Nel documento ARCHITETTURA (SEDI DI TORINO E MONDOVÌ) (pagine 125-129)