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IL LAVORO DEGLI STUDENTI

Nel documento ARCHITETTURA (SEDI DI TORINO E MONDOVÌ) (pagine 147-153)

LABORATORIO DI PROGEnAZIONE ARCHITEnONICA IV

IL LAVORO DEGLI STUDENTI

A partire da un programma costruito dai docenti in termini convenzionali, gli studenti saranno condotti ad elaborare un progetto affrontando argomenti distinti ma tutti attinenti alla questio-ne della rappresentazioquestio-ne: il testo e la rappresentazioquestio-ne scritta, il luogo e la rappresentazioquestio-ne cartografica, il riferimento e la rappresentazione architettonica.

La costruzione di un testo (in questo caso il programma) intrattiene un legame necessario anche se problematico con l'architettura, nel senso che tra testo e figura non è possibile stabilire la priorità di un termine sull:altro: non esiste testo che non sia già descrizione di figure date, come d'altra parte ogni figuraètale solo in quanto un testoècapace di descriverla.

TI lavoro degli studenti dovrà considerare i rapporti che intercorrono tra un testo descrittivo e un testo prescrittivo e il possibile passaggio dall'uno all'altro. Ma il primo obiettivo di questa fase, in quanto già fase di progetto, sarà di indagare le complesse relazioni che legano le figure aidiscorsi, i rapporti tra il testo, tra ciò che appartiene al mondo della scrittura o delle parole e ciò che invece appartiene al modo delle figure, delle immagini e delle costruzioni.

L'esercitazione si articolerà per gruppi distinti considerando, a seconda del programma di pro-getto assegnato, i diversi tipi di testi: trattati, manuali, regolamenti, programmi, descrizioni, ecc. e quindi i diversi mondi di figure o rappresentazioni dell'architettura a cui ognuno di essi fa riferimento.

All'interno dei temi sviluppati in questa fase del laboratorio si colloca l'apporto integrativo di 30 ore di un docente dell'area delle discipline storiche.

- La costruzione della carta

La problematizzazione della questione del luogo in relazione al tema generale della rappresen-tazione fa emergere in primo piano le questioni cartografiche.

Sempre a partire dai programmi forniti, gli studenti dovranno affrontare criticamente i diversi modi di considerare il luogo presenti all'interno di ciascuno di essi e quindi le diverse modalità di costruzione della carta.

Sulla base dei risultati, anche se provvisori e parziali, del lavoro svolto nell'anno passato, verrà proposta l'elaborazione di carte diverse a partire dai diversi punti di vista e dai diversi sistemi di convenzioni della cartografia storica, della cartografia archeologica, della cartografia dei piani o di quella topografica, la costruzione di carte funzionali, di carte delle infrastrutture o di carte che rappresentano la città attraverso le sue geometrie o i tracciati regolatori.

All'interno dei temi sviluppati in questa fase dell'attività del laboratorio si colloca l'apporto integrativo di 30 ore di un docente dell'area delle discipline urbanistiche.

- TI riferimento

Questa fase del lavoro si fonda sui rapporti indagati in precedenza tra testo e figura.

Inbase alle architetture di riferimento così fissate verranno messe in atto tecniche di tazione dell'architettura già in parte precisate nelle ricerche condotte sul tema della rappresen-tazione della casa.

La rappresentazione assume qui il carattere della citazione, nel senso che, estratta dal contesto in cui inizialmente si trovava, può essere trasferita nel nuovo progetto e collocata all'interno di diversi sistemi di relazioni. La ripetizione dell'architettura che avviene tramite la rappresenta-zione si trova così ad essere intimamente legata alla possibilità delle differenze che possono aver luogo di volta in volta.

- Gli elaborati conclusivi del progetto

La chiusura delle rappresentazioni convenzionalmente ritenute necessarie alla completezza del progetto (piante, sezioni, prospetti, assonometrie, prospettive e modelli) dovrà metterne in evi-denza anche la crisi e le sfaccettature, in sostanza l'impossibilità di pensare al progetto come alla produzione di un oggetto unitario.

BIBLIOGRAFIA

Indicazioni bibliografiche specifiche sui temi che verranno trattati all'interno del laboratorio saranno fornite all'inizio dell'A.A. I testi che vengono indicati qui di seguito hanno uno scopo diverso: essi consentono allo studente di compiere scelte motivate e responsabili sull'esperienza di studio e di ricerca da compiere nel laboratorio, conoscendo i docenti con i quali intendono lavorare ed il loro pensiero nel campo dell'architettura e del progetto.

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A.Rossi, "L'architettura della città", Padova, 1966.

G. Grassi, "La costruzione logica dell'architettura", Padova, 1967.

G. Motta eA.Pizzigoni, "l frammenti della città' e gli elementi semplici dell'architettura", Clup, Milano 1981

G. Motta eA.Pizzigoni, "La casa e la città - saggi di analisi urbana e studi applicati alla perife-ria" - Libri quattro, pp. 315 - ed. Clup - CittàStudi, Milano 1991.

G. Motta,R. Palma,A.Parasacchi,A.Pizzigoni, "L'archivio delle case - la casa a Milano dal 1890 al 1970",

FrancoAngeli, Milano 1995.

AA.VV., "Cento tavole", ricerca diretta da Giancarlo Motta con Antonia Pizzigoni, Unicopli, Milano 1997.

G. Motta eA.Pizzigoni, "L'orologiodiVitruvio - introduzione a uno studio della macchina di progetto", Unicopli, Milano 1998.

Impegno (ore):

Docenti:

lezioni: 40 esercitazioni: 80 (annuale) Marco VAUDETTI, CUNEO, NEGRINI

PRESENTAZIONE DEL CORSO

illaboratorio tratta i problemi inerenti la progettazione dello spazio architettonico, sofferman-dosi sulle fasi che richiedono di dettagliare il progetto; dettaglio che viene inteso con un dupli-ce significato:

l - di studio attento non solo all'edificio nel suo complesso, ma anche alle sue caratteristiche spaziali interne

2 - di studio dei dettagli esecutivi del progetto, finalizzati alla costruzione dell'edificio

L'obiettivoèdi permettere allo studente di prendere confidenza sia con argomenti di carattere formativo generale sulla cultura del progetto, sia con argomenti di tipo applicativo, orientati all'apprendimento del "saper fare", in particolare nel settore dell'intervento sulle preesistenze;

settore che sta attraversando un periodo di profonda trasformazione, e di cui è utile conoscere procedure a tutt'oggi valide nel mondo professionale, insieme con nuovi modi di sviluppare il progetto e nuove richieste di competenze dell'architetto.

PROGRAMMA

Elemento di partenza per innescare !'iter progettuale nel laboratorio sarà l'intervento in un sito proposto dalla docenza, cui far seguito con proposte di modellazione dello spazio costruito, sviluppando uno specifico interesse per gli spazi interni, per i loro rapporti con gli spazi ester-ni, per le relazioni tra forma, struttura e pelle dell'edificio, sia che si tratti di manufatti di grandi dimensioni, sia che si tratti di ambienti di limitate dimendioni, privati o pubblici.

Di pari importanza sarà la valutazione della "scala" di elaborazione del progetto, cercando di cogliere, soprattutto nelle fasi applicative del laboratorio, le differenze di contenuti e di tecnica nel passaggio dalla fase dell'ideazione a quella della costruzione, e ancor più nel passaggio da proposta a livello microurbano a progetto del singolo edificio, e da questo alla proposta di attrezzature e arredi per i suoi spazi interni.

iltema attorno al quale si articola il laboratorio - con i suoi contributi di natura storica e urba-nistica - è dunque "cultura e costruzione dello spazio architettonico alla microscala", che si intende sviluppare attraverso alcuni "assaggi" di progetto a scala urbana ristretta (il singolo edificio, visto nei suoi riferimenti al contesto storico e ambientale incuiè ubicato, e valutato nelle sue specifiche caratteristiche interne) e incentrando la propria attenzione sui problemi di dettaglio, normativi, tecnici e economici che costituiscono l'insieme dei vincoli e delle regole che influenzano il "saper fare", sia dal punto di vista teorico che pratico.

LABORATORI E/O ESERCITAZIONI

illaboratorio proporrà un insieme di leziopni ed esercitazioni utili per discutere temi di cultura del progetto architettonico e temi propri dell'iter che il progettista deve affrontare per giungere alla costruzione dell'edificio; detti temi, sviluppati parte in lezione parte nel lavoro in aula, riguarderanno:

al) - la modellazione dello spazio e il linguaggio progettuale visti attraverso l'analisi di tipolo-gie e casi di studio a varie scale

a2) - l a progettazione integrata: discussione delle interrelazioni - oggi sempre più strette - tra le seguenti tematiche:

- a cosa serve l'edificio e a chiédestinato: esigenze dell'utente, caratteri tipologici e distributivi - come é disegnato: modellazione dell'edificio e dei suoi spazi interni

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- come é fatto: di quali e quanti "pezzi" é costituito - come si sta all'interno: accessibilità, sicurezza,comfort

- come é attrezzato: tecnologia, arredi e soluzioni specifiche per i vari ambienti - quali vincoli deve rispettare: regolamenti, norme, vincoli di varia natura - per quali tempi e costi é ideato: approccio a valutazioni di costo e di durata a3) -ilprogetto esecutivo:

- caratteristiche salienti, alla luce dell' evoluzione in corso e delle recenti normative europee del progetto alla scala esecutiva

- elaborati principali e modalità di descrizione dei "pezzi" costituentiilprogetto - rapporto tra progetto esecutivo e cantiere

Il contributo di Storia dell'Architettura consisterà nell'analisi dello spazio architettonico del tema scelto come esercitazione, nella documentazione critica della sua evoluzione urbana alla rnicroscala, nella discussione, anche nel corso del lavoro svolto dagli studenti, dei criteri e delle attenzioni che sono proprie dell'architetto nellafase di lettura di un contesto costruito e nella fase di intervento.

Il contributo di Urbanistica consisterà nell'illustrazione di strumenti e metodi per la progetta-zione a scala rnicrourbana e nella discussione, nel corso del lavoro svolto dagli studenti, delle relazioni tra progetto a scala di quartiere e fase di progetto a scala di singolo edificio.

BIBLIOGRAFIA

- G. Bricarello, M. Vaudetti:Dentro gli spazi,CELID,Torino 1987 - M.Vaudetti:I11inguaggio dello spaz.io,UTET Libreria,Torino 1995

- M. Vaudetti,G. Bricarello,C. Comuzio (a cura di):Un progetto per abitarei Docks Torino Dora, CLUT, Torino 1996

G.Bricarello: Architettura d'interni, UTET Libreria"Torino 1997Ulteriori indicazioni bibliografi-che saranno fornite nel corso delle attività di laboratorio

ESAME

L'esercitazione in aula costituirà la verifica diretta della maturazione dello studente, e verrà scandita da fasi di lavoro e controlli periodici in aula.

L'esame consisterà nella presentazione e discussione del progetto -eventualmente integrato dal modello tridimensionale -e dei criteri progettuali seguiti, alla luce degli argomenti trattati nel laboratorio e dei materiali didattici forniti.

Impegno (ore):

Docenti:

lezioni, esercitazioni: 120 contributi 30+30 Carlo QUINTELLI, Daniela GROGNARDI, Michela ROSSO

PRESENTAZIONE DEL CORSO

L'attività di laboratorio è incentrata sulle tematiche del rapporto tra progetto architettonico e luoghi metropolitani, coincidenti con gli snodi e le connessioni alle ingrastrutture autostrdali ed extraurbane dell'area torinese. Le problematiche generali dell'atopia della città contemporanea, di una territtorialità periferica segnata da fenomeni contrdditori della complessità, del multilin-guismo, del meticciamento, della velocità, si coniugano in unprocesso di elaborazione conosci-tiva del progetto che tende a reinterpretare, in questa sempre più rilevante dimensione insedia-tiva, gli elementi dell'identità contestuale, le suscettibilità urbane, il senso di una strategia delle destinazioni funzionali.

PROGRAMMA

ilprogramma del laboratorio prevede tre fasi di lavoro progettuale, assistite da contributi sugli aspetti teorico compositivi desurnobili dalle tematiche trattate e da contributi più specifici sul quadro storico e urbanistico che cartatterizza il contesto urbano affrontato.

Nella prima fase si svilupperanno qui filoni di ricerca istruttoria finalizzati all'individuazione delle aree nonché dei presupposti funzionali e tipologici, alla scala urbana, degli interventi pro-gettuali.

Nella seconda fase si configurerà un approfondimento istruttorio necessario ad un già esplicito sviluppo progettuale sotto l'aspetto tipologico distributivo e morfologico.

Nella terza fase si tenderà all'affinamento e alla ricerca critica dei caratteri compositivi e lingui-stici dei progetti.

Le suddette tre frasi non vogliono suggerire alcun modello evolutivo di sviluppo del progetto, ma si limitano a scandire successive approssimazioni di ricerca tra acquisizioni conoscitive e formalizzazione progettuale.

BIBLIOGRAFIA

A.Rossi,L'architettura della città,CLUP Milano 1978.

R. Venturi, D. Scott Brown, S. Izenour,Imparando da Las Vegas,CLUVA, Venezia 1985.

F.Tentori,Imparare da Venezia,Offcina Edizioni, Roma 1994.

M. Montuori (a cura di),Lezioni di progettazione. Dieci maestri dell'architettura italiana,Electa Milano 1988.

J.

Baudrillard,L'America,Feltrinelli Milano 1987.

Zodiac, rivista internazionale d'architettura, diretta da Guido Canella dal 1989, Abitare Segesta Milano.

C. Quintelli (a curadi), Lacittà del Teatro, Seminario di Progettazione Architettonica, Abitare Segesta Milano 1995.

C.Quintelli,L'architettura del centro,CELIO Torino 1996.

C.Quintelli, Voci dell'Architettura,C.Ayntonino, G. Canella, R Gabetti,1. Gardella,VIIS Abitare Segesta, Milano 1997.

ESAME

Verranno organizzati tre momenti di verifica relativi alle suddette fasi di avanzamento del lavo-ro pèlavo-rogettuale. I crediti verranno così attirbuiti: 2 per il lavolavo-ro plavo-rogettuale della prima fas, 2 per la seconda fase, 4 per la terza fase,2+2per i contributi storico e urbanistico.

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Nel documento ARCHITETTURA (SEDI DI TORINO E MONDOVÌ) (pagine 147-153)