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W0035 ISTITUZIONI DI MATEMATICHE I

Nel documento ARCHITETTURA (SEDI DI TORINO E MONDOVÌ) (pagine 185-189)

Il corso ha come scopo principale di impartire in modo uniforme l'apprendimento dei principali strumenti matematici di base e del conseguente linguaggio ad allievi provenienti da diverse esperienze didattiche nella disciplina.

PROGRAMMA

Numeri naturali, interi, razionali. Assiomi dei numeri. Operazioni.

Cenni di teoria degli insiemi. Retta reale e intervalli.

Massimo, minimo, estremo superiore, estremo inferiore.

Cenni sulle successioni numeriche ed i loro limiti.

Funzioni: dominio ed immagine. Restrizioni. Grafico di una funzione.

Operazioni sulle funzioni. Le funzioni elementari. Funzioni inverse e composte.

Concetto di limite: algebra e forme indeterminate. Criteri di permanenza del segno e di con-fronto, limite di funzione composta. Ordine di infinito ed infinitesimo. Confronto tra infiniti ed infinitesimi. Limiti agli estremi del dominio: asintoti verticali, orizzontali ed obliqui.

Teoremi sulle funzioni continue: esistenza degli zeri, dei valori massimi eminimi,dei valori intermedi, della funzione inversa.

Concetto di derivata. Funzioni derivabili.

Algebra delle derivate. Derivate delle funzioni elementari.

Derivate delle funzioni composte e delle funzioni inverse. Interpretazione geometrica della derivata. Equazione della retta tangente. Intervalli di monotonia e determinazione di massimi e minimi relativi. I teoremi sulle funzioni derivabili: Fermat, Rolle, Lagrange e Cauchy.

Derivate di ordine superiore. Regola di De L'Hopital.

Intervalli di concavita' e convessita'. Flessi orizzontali, obliqui e verticali. Polinomi di Taylor e Mc Laurin. Resto di Peano e resto di Lagrange.

Approssimazione di funzioni. Studio di funzione.

Integrali definiti. Calcolo di aree. Proprieta' degli integrali definiti e teorema della media.

Primitive.Il teorema fondamentale del calcolo integrale.

Formula fondamentale del calcolo integrale. Integrale indefinito. Integrazione per parti.

Integrazione per sostituzione. Integrali impropri.

Funzioni di piu' variabili. Dominio, immagine e rappresentazione grafica. Cenni sui limiti e la continuita'. Derivate parziali. Determinazione dei punti di massimo, minimo e sella.

Integrali doppi in domini semplici. Riduzione di integrali doppi. Integrali doppi in coordinate polari. Integrali tripli. Applicazioni degli integrali multipli alla geometria delle masse.

BIBLIOGRAFIA

S. Benenti eR. Monaco,Calcolo Differenziale per le Scienze Applicate,CELID, Torino 1997.

E. Serra,Calcolo Integrale per le Scienze Applicate,CELID Torino 1998.

R. A. Adams,Calcolo Differenziale1, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 1992 ESAME

L'esame consiste in una prova scritta ed in una orale. Durante lo svolgimento delle lezioni sono previste due prove scritte, il cui superamento permette di accedere direttamente all'esame orale.

Impegno (ore):

Docenti:

lezioni, esercitazioni 120 contributi 30+30 Sisto GIROIOI (W129A)

Sisto GIRIOOI, BONIFAZIO, BRINO (W129B)

PROGRAMMA

Il Laboratorio è annuale e gli sono attribuiti 8 crediti, ai quali sono da aggiungere i crediti (2+2) relativi ai due contributi integrativi di 30 ore sui temi della Storia dell'architettura contempora-nea e della Cultura tecnologica; l'attività del Laboratorio si svolge dal lO ottobre allOgiugno, ed è articolata in quattro esercitazioIÙ di progetto individuali, ognuna dotata di due crediti: la prima nei mesi di ottobre e novembre, la seconda nei mesi di dicembre e gennaio, la terza nei mesi di marzo e aprile, la quarta nei mesi di maggio e giugno; l'accertamento si svolge al termi-ne di ogru esercitaziotermi-ne (senza costituire esotermi-nero), quello relativo all'ultima esercitaziotermi-ne vietermi-ne a coincidere con l'esame finale che può essere sostenuto in una delle tre sessioIÙ previste: esti-va, autunnale, invernale.

Il Laboratorio si propone di stimolare gli studenti all'esperienza concreta del progetto come processo in equilibrio instabile, aperto ad apporti diversi, ad esiti diversi; per questoil Laboratorio propone un tema vicino alle loro esperienze quotidiane: spazi di vita e di lavoro per sé stessi, articolato in quattro esercitazioIÙ eguali per tutti nella formulazione ma aperte a risposte diverse; le prime tre sono centrate sulle modalità fondamentali di esperienza dell'archi-tettura: lo spazio interno,ilvolume nello spazio, lo spazio esterno, mentre l'ultima prevedeil progetto di una casa-studio per sé in un contesto reale scelto da ogru studente.

BIBLIOGRARA

O.M. Ungers,Architettura come tema,Electa, Milano 1982.

Pierre Von Meiss,Forma e luogo,Hoepli, Milano 1992

Robert Venturi,Complessità e contraddizione nell'architettura,Dedalo, Bari 1980.

G. Perec,Specie di spazi,Boringhieri, Torino 1990.

198

W2095

Impegno (ore):

Docente:

STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA lezioni 120

Augusto 515TRI

PRESENTAZIONE DEL CORSO

Icorsi si propongono di fornire una formazione critica riguardoaifenomeni essenziali delle vicende architettoniche e urbanistiche del XIX e del XX secolo.Inparticolare i corsi si prefiggo-no sia di realizzare una corretta metodologia di approccio storico ai problemi, sia di mettere in luce le molte relazioni che esistono tra progetto e storia, architettura e città.

PROGRAMMA

Il corso intende occuparsi dei più significativi fenomeni architettonici e urbani che si sono pro-dotti in Europa (e negli Stati Uniti d'America) dall'inizio del XIX secolo adannirecenti. Anche attraverso il confronto tra le diverse scuole di interpretazione ed i loro riferimenti culturali si intende approfondire quei problemi nodali che meglio contribuiscono a chiarire le vicende sto-riche dell'architettura nel periodo considerato.

Particolare attenzione verrà dedicata nell'ambito del corso a quei momenti progetti, architettu-re, piani urbanistici che evidenziano particolari rapporti tra storia e progetto e tra città e archi-tettura.

LABORATORI E/O ESERCITAZIONI Laboratori di Progettazione (Giriodi, Marnino).

BIBLIOGRAFIA

K.Frampton,Storia dell'architettura moderna, London 1980,ed. it. Zanichelli, Bologna, 1982.

L.Patetta,Architettura dell'Eclettismo,Milano, 1991.

D.Watkin,R. Middleton,Architettura dell'Ottocento,Milano, 1981 ESAME

Colloquio orale.

Impegno (ore):

Docente:

lezioni 60 esercitazioni 60 Guido MORBELlI

PRESENfAZIÒNEDEL CORSO

Obiettivo del corso diUrbanisticaè quello di far comprendere i principali caratteri e problemi del fenomeno urbano e degli interventi indirizzati al suo controllo mediante la pianificazione urbanistica.

Sono previsti test di controllo dell'apprendimento per le varie fasi del percorso didattico, in relazione a quanto è stato trattato nelle lezioni, nei seminari e nelle conferenze.

PROGRAMMA

Il corso prevede: 1.-lezioni, 2.- seminari di lettura, 3.- esercitazione, 4.- conferenze.

Lelezionisono organizzate in due parti:

a) Il fenomeno urbano

Essa tratta le ragioni della formazione delle città, gli approcci al fenomeno urbano e le sue inter-pretazioni da parte delle diverse discipline, la sua evoluzione nel lungo periodo in un quadro internazionale, i processi di urbanizzazione in Italia e le prospettive future del sistema urbano italiano nel contesto internazionale.

b) Il controllo del fenomeno urbano: lineamenti di pianificazione urbana

Essa tratta il ruolo della pianificazione fisica, le sue trasformazioni nell'ambito della disciplina urbanistica europea, le principali caratteristiche della pianificazione urbanistica in Italia e le sue fasi evolutive.

Seminaridilettura

Inrelazione agli argomenti trattati nelle lezioni sono proposti saggi particolarmente significati-vi, che dopo una attenta lettura (e schedatura) da parte di ciascuno studente, sarà oggetto di discussione in aula.

L:esercitazioneha per oggetto l'esame delle trasformazioni recenti (dalla fine della II guerra mondiale in poi) di alcune città italiane e dei momenti significativi della loro pianificazione,.

Leconferenzesono programmate su questioni rilevanti della realtà urbana italiana e interna-zionale. Esse coinvolgono relatori esterni alla Facoltà.

DOCUMENTAZIONE DIDATTICA A USO INDIVIDUALE

Cartografia e dati di base per svolgimento dell'Esercitazione di corso sugli aspetti morfologici, funzionali e demografici di una grande città italiana, come Torino, Milano, Genova.

BIBLIOGRAFIA

P. Bairoch,Storia della città,Jaka Book, Milano, 1992

G. Dematteis,Il fenomeno urbano: lineamenti generali,in B.Cori e altri,Geografia urbana,UTET, Torino, 1993

Il docente di ciascun corso fornirà indicazioni di testi da leggere e schedare, nonché una biblio-grafia relativa all'oggetto dell'esercitazione (aree metropolitane di Torino, MilanoGenova).

ESAME

a) Crediti disponibili

I lavori svolti in aula e quelli svolti a casa sono valutati singolarmente e costituiscono un credi-to d'esame (pari al 50%).

Il restante 50% è attribuito all'esame orale.

b) Esame finale

Colloquio orale sui testi esulI'esercitazione svolta durante il corso dell'anno.

PROGRAMMI

DEI CORSI OBBLIGATORI

Nel documento ARCHITETTURA (SEDI DI TORINO E MONDOVÌ) (pagine 185-189)