lezioni 45 esercitazioni 75 contributi 30+30 Luciano RE, Alfredo NEGRO, Roberto ROCCATI
PROGRAMMA
IlLaboratorio ha per obiettivo quello di sviluppare, nei loro aspetti teoretici ed in quelli pratici, le questioni connesse alla conservazione di architetture di particolare rilevanza storica nel campo della costruzione, quali le strutture di grande luce e le opere d'arte del territorio, anche in quanto presenze qualificanti il loro contesto ambientale, con riferimento a specifici casi signi-ficativi dell'area piemontese.
Si tratterà quindi di costruire mediante rilievi e ricerche bibliografico-archivistiche confrontate a più generali conoscenze storiche, tipologiche, tecnologiche, una precisa conoscenza della complessa realtà e condizione fisico-funzionale degli oggetti considerati e progettare quindi tutti gli opportuni aspetti operativi connessi alla conservazione delle costruzioni e dei siti consi-derati: dalla prefigurazione dei protocolli per la salvaguardia, alla definizione tecnica e proce-durale dell'intervento di conservazione integrata.
Sono dati per acquisiti a livello generale sia le conoscenze preliminari di carattere storico, tec-nologico, di rilevamento e rappresentazione grafica indispensabili allo sviluppo della parte applicativa, sia agli aspetti teoretici e pratici generali della disciplina del Restauro, oggetto del corso specifico dell ianno.IlLaboratorio si avvale dei contributi delle discipline di Scienza e tecnologia dei Materiali e di Tecnica delle Costruzioni, nei loro aspetti istituzionali e nelle loro applicazioni riferibili alle problematiche specifiche, quali l'analisi di materiali e strutture, le interpretazioni dei fenomeni di degrado e di dissesto e il loro rimedio.Il contributo teorico della disciplina del Restauro tratterà, con gli opportuni richiami alla generalità della disciplina, gli aspetti specifici relativi ai siti e alle tipologie oggetto del laboratorio.
IlLaboratorio svolgerà la sua attività nel periodo assegnato in calendario.Imoduli didattici riser-vati alle lezioni saranno di norma tenuti nella prima parte dell'anno, alternati a moduli di ricerca bibliografico-archivistica eairilievi, mentre la~ondaparte dell'anno sarà dedicata prevalente-mente alla progettazione dell'intervento di tutela e conservazione integrata.E'richiesta la parteci-pazione seminariale, in moduli prefissati, alle fasi di impostazione metodologica e di verifica, anche mediante ex-tempore, dell'acquisizione degli elementi conoscitivi e di sviluppo progettuale, intendendosi come oggetto articolato del Laboratorio l'insieme dei suoi settori di ricerca applicata.
BIBLIOGRAFIA
- P. Cicerchia,Restauro dei monumenti - Guida alle normeditutelae alle procedure d'intervento, Liguori, Napoli1993;
- G. Rocchi, Istituzioni diRestauro deiBeniArchitettonicieAmbientali,Hoepli, Milano1985,n.e.1990;
- E.Benvenuto,Lascienza delle costruzionieilsuo sviluppo storico,Firenze1981;
- G.Tosti,Caratteri conservativi delle strutture, dispensa pericorsi di Restauro architettonicoeTeoria del Restauro,a.a.1993-94;
- M.G. Vinardi,L.Re,L'esistenteela continuità,Torino1995;
- L.Re,Architetturaeconservazione dei ponti piemontesi,Torino1996;
- Atti monografici dei Convegnidi Bressanone Scienzaebeni culturali,Libreria Progetto, Padova 1985-1995;
- Materiale didatticodi base predisposto per il contributo disciplinarediScienza eTecnologia dei Materiali.
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante lo sviluppo del Laboratorio.
ESAME
L'esame consisterà nella valutazione globale della produzione progettuale specifica e della par-tecipazione attiva all'esperienza di Laboratorio, nonché nell'accertamento della conoscenza degli aspetti disciplinari ad esso afferenti.
Impegno (ore):
Docente:
lezioni 45 esercitazioni 75 contributi 30+30 Mario DALLA COSTA, Luisa STAFFERI, Rocco CURTO
PROGRAMMA
L'obiettivo del laboratorio è di avviare alla tutela e al mantenimento del patrimonio architetto-nico e ambientale, con modalità puntualmente operative acquisite attraverso la metodologia del progetto di conservazione.ilcampo di riferimento sarà la città di Torino e le aree ad essa circostanti, coinvolgenti insediamenti di notevole e diverso interesse storico e architettonico.
Nel laboratorio, l'architettura sarà intesa non come segno urbano o territoriale isolato, ma bensì come 'fabbrica' che si rapporta al tessuto urbano che lo comprende, o all'ambiente dota-to di valenze naturali di interesse sdota-torico e paesaggistico. Pertandota-to gli aspetti architetdota-tonici e ambientali saranno considerati nell'unicità dell'estensione, che coinvolge ed inviluppa il costruito nelle sue diverse forme, come d'altronde è riscontrabile in molta parte della realtà del costruito torinese.
Ilproblema della tutela del patrimonio in questione, nella sua accezione di atto giuridico, si esprimerà attraverso l'approfondimento delle norme che nel tempo lo hanno disciplinato, men-tre quello della conservazione sarà evidenziato attraverso l'apprendimento di un metodo comune sia per l'architettura, come per il restauro urbano, ossia dell'edilizia storica. Inteso come processualità operativa, il metodo progettuale comprende le fasi della 'conoscenza', del 'restauro' e della 'rifunzionalizzazione' e pertanto, in generale, saranno espliciti i riferimenti alle discipline della Storia, al Disegno e alla rappresentazione, alla Tecnologia, alla Scienza e alla Tecnica delle Costruzioni e infine della valutazione.Alrestauro, inteso come insieme di mezzi tecnico-scientifici finalizzati alla conservazione del costruito, saranno demandate le scel-te di inscel-tervento conseguenti all'individuazione dello, stato di consisscel-tenza del costruito. La rifunzionalizzazione, infine, sarà determinata dalla compatibilità e dalla gestione dell'uso, nella consapevolezza che l'utilizzazione dell'architettura e dell'ambiente urbano e naturale di valen-za storica è una fra le condizioni primarie per la loro conservazione.
Illaboratorio prevede i contributi particolari e specifici della Scienza dei Materiali e dell'Estimo, che forniranno i necessari apporti analitici, valutativi all'elaborazione progettuale, coerentemente conilriconoscimento della pluridisciplinarità del Restauro e con la finalizzazio-ne ad esso.
Iproblemi della tutela e della conservazione e così pure quelli relativi alla metodologia proget-tuale, saranno trattati nella prima parte dell'anno, mentre la seconda parte sarà dedicata alla elaborazione del progetto, con esercitazioni e verifiche per stati di avanzamento.
BIBLIOGRAFIA
Sarà fornita in forma tematica e ad essa si potrà attingere per l'apprendimento dei diversi aspetti disciplinari relativi all'elaborazione del progetto.
ESAME
L'esame consisterà in una esperienza progettuale dalla quale deve emergere il contributo indi-viduale valutato anche se svolto in gruppi non superiori a tre studenti e nella verifica dell'ap-prendimento degli aspetti disciplinari di base, ossia la metodologia del progetto di conservazio-ne, afferenti il laboratorio.
W3205
Impegno (ore):
Docenti:
LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITEnONICO
lezioni, esercitazioni 120 contributi 30+30 RosalbalENTI LE,Luisa STAFFERI, CUNEO
PROGRAMMA
Il laboratorio è indirizzato alle tematiche del restauro e del consolidamento statico.
Il progetto svilupperà il tema degli impianti industriali e sportivi tra l'ottocento ed il novecento nell'area torinese.
Lo sviluppo del laboratorio si articolerà in:
una parte metodologica o di conoscenza rivolta alla impostazione di una analisi storica, alla impostazione di un rilievo geometrico strutturale inteso come identificazione morfologica della struttura, come identificazione delle capacità funzionali, del quadro fessurativo e generale del dissesto, inteso come individuazione dei materiali e della loro durabilità;
una parte di analisi intesa come individuazione di un modello strutturale simulante la realtà, come verifica statica e valutazione della sicurezza in rapporto al quadro dei dissesti;
una parte di progetto incuiverranno individuati i criteri di intervento, studiate le modalità e le tecniche di esecuzione, il dimensionamento e la prograrrunazione dei consolidamenti, la com-patibilità dei vecchi materiali con i nuovi e la durabilità di questi ultimi in relazione all'ambien-te d'uso, quindi una prograrrunazione della manuall'ambien-tenzione.
Nella parte metodologica saranno trattati:
gli aspetti generali di elementi strutturali di tipologie tipiche le caratteristiche meccaniche di alcuni materiali
le indagini diagnostiche
il rilevamento del quadro fessurativo e le tipologie di degrado le cause del dissesto
la valutazione della sicurezza ed il tempo linùte d'intervento la metodologia progettuale e le tecniche di intervento BIBLIOGRAFIA
Agli studenti verrà fornita una bibliografia tematica utile all'approfondimento degli argomenti trattati ed allo svolgimento degli elaborati del progetto di conservazione.
ESAME
L'esame consisterà nella verifica della conoscenza dei temi trattati nel laboratorio e nella discus-sione del tema di ricerca, concordato e svolto nell'ambito del laboratorio stesso.
Impegno (ore):
Docenti:
lezioni, esercitazioni 120 contributi 30+30 Dello FOls, Alfredo NEGRO, PAsCHETTO
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Nei centri storici è attuale e culturalmente avvertita la necessità del restauro, dalla rivalorizza-zione architettonica e del riuso dell'edilizia esistente.Intale ambito il laboratorio si pone 1'0-biettivo di fomire agli studenti gli strumenti teorici e pratici con specifico riferimento ai proble-mi relativi al restauro statico ed al consolidamento delle strutture dell'edilizia residenziale datata fra otto e novecento sita nell'area torinese.
PROGRAMMA
I contenuti teorici avranno un carattere generale sulle seguenti tematiche propedeutiche alle applicazioni pratiche:
a) Conoscenza del manufatto edilizio: storico-archivistica; rilievo strutturale d'insieme e dei singoli elementi; rilievo dei materiali e aspetti tecnologici;
b) Analisi: sul1'assetto statico delle strutture, sui dissesti e stati fessurativi; sulle caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali;
c) Progetto: interventi di restauro statico delle strutture degradate e di consolidamento delle strutture al fine di aumentare le capacità portanti; compatibilità delle scelte progettuali con il retaggio storico dell'edificio e compatibilità fisico-meccaniche dell'accostamento di nuovi mate-riali con quelli esistenti.
Parallelamente alle trattazioni teoriche saranno sviluppate esercitazioni pratiche degli studenti, indirizzate, coordinate e assistite dalla docenza, su temi concreti tratti da uno o più modelli di edifici di particolare interesse storico siti nell'area torinese, i quali siano ispezionabili e rilevabi-li. Il laboratorio sarà quindi organizzato con lezioni, esercitazioni e seminari, coordinati ed incentrati sui temi e sui problemi emergenti dall'analisi dei suddetti modelli di riferimento. Per la parte esercitativa gli studenti saranno aggregati in gruppi di lavoro a ciascuno dei quali verrà assegnata l'applicazione su un tema specifico settoriale tratto dal contesto generale. Il coordina-mento tra i gruppi di lavoro sarà reso operativo mediante sedute seminariali periodiche pro-grammate dalla docenza e nelle quali i singoli gruppi relazioneranno sulle esperienze acquisite, affinché siano agevolati momenti di critica e di interscambio di informazioni utili all'inquadra-mento dei temi specifici nel tema generale di analisi e di progetto.
BIBLIOGRAFIA
La bibliografia specifica e di riferimento culturale verrà indicata nel corso dello svolgimento del laboratorio.
O. Fois,Dispensediconsolidamento degli edifici: lezioni ed esercitazioni,Centro stampa arch..
O. Fois,Costruzioni,10,20,30voI., Calderini, Bologna.
O. Fois,Prontuario delle strutture,Calderini, Bologna.
ESAME
Attraverso la discussione sul materiale elaborato nel corso dell'attività di laboratorio, lo studen-te dovrà dimostrare di possedere i constuden-tenuti culturali e formativi delle discipline afferenti al laboratorio.
W8771
ilcorso fa un panorama delle più recenti acquisizioni teoriche in ordine al fenomeno urbano e, a partire da queste, delle più recenti elaborazioni metodologiche per la pianificazione del terri-torio.
La cittàèvista come insieme di molti e diversi decisori in interrelazione tra loro: quindi, come sistema dinamico non in equilibrio e ad elevata complessità.
Ne consegue che gli effetti delle azioni impattate sui sistemi urbani non sono agevolmente identificabili, sono essi stessi complessi e, perciò, il loro confronto nonèagevole. Per questi motivi, occorre disporre di metodi che cerchino di:
1.identificare gli effetti delle azioni impattate sui sistemi urbani;
2. confrontare azioni alternative sui sistemi urbani, spostando l'analisi sugli effetti delle dette azioni.
Per risultare idonei, i metodi per la pianificazione del territorio devono essere in grado di far fronte a quanto sopra.
L'apporto della sociologia dell'ambiente ha lo scopo di analizzare le modalità concuii sistemi sociali interagiscono con il proprio ambiente, intendendo quest'ultimo sia in quanto ambiente fisico-naturale, sia in quanto ambiente costruito. A questo proposito si metterà in risalto come l'interazione società-ambiente comporti un reciproco adattamento: l'ambiente fornisce un qua-dro di risorse e vincoli che condiziona il comportamento e l'organizzazione sociale, a varie scale; a sua volta l'azione individuale e collettiva, appropriandosi dell'ambiente in forma mate-riale e simbolica, contribuisce a modificarlo di continuo.
ilcorso integrato si articola in tre moduli. All'interno di ciascuno di essi si collocheranno, in parallelo, i contributi della Pianificazione del Territorio e della Sociologia dell'Ambiente.
ilprimo moduloèdedicato all'esposizione dell'oggetto e dei sistemi della pianificazione, arti-colandosi come segue:
A
B
PT
La città come sistema dinamico non in equilibrio e ad elevata complessità
Leprincipali questioni che si pongono oggi nella pianificazione
ilsecondo modulo è dedicato all'esposizione delle grandi coordinate del processo di pianifica-zione.
ilterzo moduloèdedicatoaimetodi e strumenti della pianificazione e si articola come segue: