di Anna Bozzi
3. Fasi del laboratorio di ricerca-azione 1 Per entrare in argomento
3.4. Il lavoro di gruppo
Il lavoro di gruppo si propone di soffermare l’attenzione degli studenti sui luoghi come risultati delle relazioni interculturali. A tal fine ci si sof- ferma sull’area circostante la stazione di Foggia (Via Monfalcone, Via Pod- gora, Via Piave, Via Isonzo, Viale XXIV Maggio), dove il cambiamento di questi ultimi anni rappresenta un ottimo esempio per osservare la presenza del fenomeno migratorio nel comune di residenza e analizzare le relazioni fra cittadini stranieri e residenti, fra le attività economiche e i tratti della cultura etnica.
Gli studenti sono divisi in cinque gruppi e a ciascun gruppo è attribuito un compito specifico.
In particolare, dopo aver consegnato il materiale di approfondimento preparato dal docente (stralcio della pianta della città, dati statistici relativi ai dati demografici e all’occupazione, stralcio del XXV Rapporto Immigra- zione 2015 della Caritas, elenco delle attività commerciali presenti nel quartiere relativo agli anni 2000 e 2015, fotografie del quartiere Centro di Foggia degli anni 1990-2000-2015) e le risposte delle interviste ai cittadini stranieri (n. 20), revisionate e raccolte dal mediatore interculturale, a cia- scun gruppo è chiesto di elaborare uno dei seguenti prodotti finali:
Realizzare un video sullo stile di vita marocchino, attraverso la raccolta di immagini significative, in modo da integrare lo studente straniero con difficoltà legate alla comunicazione in italiano.
Elaborare una carta tematica del Quartiere Centro degli anni ’90 dello scorso secolo, utilizzando lo strumento di Google maps, evidenziando l’ubicazione delle attività commerciali e i servizi, ricavati dalle fotogra- fie.
Elaborare una carta tematica del Quartiere Centro del 2015, utilizzando lo strumento di Google maps, evidenziando l’ubicazione delle nuove at- tività commerciali, le principali aree frequentate dai migranti, i luoghi di incontro delle associazioni che si occupano del settore di volontariato, i luoghi di culto.
Elaborare una scheda di sintesi sui migranti di sesso maschile residenti nel comune di Foggia (alla luce delle risposte raccolte dai questionari e dalle informazioni trovate nel materiale di approfondimento).
Elaborare una scheda di sintesi sui migranti di sesso femminile residenti nel comune di Foggia (alla luce delle risposte raccolte dai questionari e dalle informazioni trovate nel materiale di approfondimento).
Tab. 2 – Chi sono i cittadini stranieri che vivono a Foggia: schema di intervista.
Qual è il suo Paese di provenienza (indicare la città e lo Stato) Età
Occupazione Quali lingue parla
Quale religione pratica, in quale luogo di culto Da quando tempo è in Italia
Perché?
È solo o con la famiglia Dove abita? Con chi?
Come ha trovato la sua attuale abitazione? Come si trova a Foggia?
Cosa fa al di fuori del lavoro? Dove fa la spesa?
Conosce associazioni sul territorio?
Cosa non le piace di noi italiani e/o di noi foggiani?
Cosa secondo lei sarebbe utile per favorire l’integrazione culturale a Foggia?
I risultati del lavoro di gruppo, infine, sono stati presentati in un semina- rio dal titolo “Una società interculturale, fra confronto e scambio recipro- co”, nel quale sono stati invitati il mediatore culturale, il presidente della Caritas diocesana, i genitori dello studente straniero e altri migranti, l’assessore alle politiche sociali del comune e il presidente del comitato “Quartiere Ferrovia”.
Dalla ricerca è emerso come il quartiere della città è abitato da gruppi di migranti con diversa provenienza geografica che si ritrovano in quell’area per incontrarsi con persone della propria cultura e ricostruire un ambiente di vita, che superando la distanza dal luogo di origine può arrivare nel tem- po e con l’integrazione alla formazione di una nuova identità etnica.
I ragazzi hanno osservato, fra l’altro, leggendo le carte tematiche, come gli alti costi dei fitti e la crisi economica abbiano portato alla chiusura di molti esercizi commerciali locali che piano piano sono stati sostituiti dai negozi etnici, bazar, call center e macellerie.
Il confronto con gli invitati al seminario finale ha evidenziato come la convivenza risulti a volte problematica, sollecitando la comunità locale a politiche di integrazione sociale basate sull’educazione al dialogo e al ri- spetto delle differenze come valore. Uno spazio da integrare per non inco- raggiare l’isolamento dettato dai pregiudizi e dagli stereotipi che potrebbe portare a ghettizzarli, come purtroppo sta accadendo.
3.5. La valutazione
Al termine del lavoro il docente propone due griglie di valutazione, la prima (cfr. Tab. 3), compilata dal docente, è finalizzata a valutare rispetti- vamente il lavoro di gruppo e i prodotti finali, nonché l’esposizione dei ra- gazzi durante il seminario finale.
La seconda, con domande aperte, compilata dal singolo studente, è uno strumento per la fase strettamente metacognitiva (cfr. Tab. 4). Si tratta di ricapitolare in modo critico il percorso compiuto, tenendo conto del ricono- scimento delle strategie messe in atto e dell’indagine sulle difficoltà e sui correttivi adottati. Il processo di ricostruzione deve essere, inoltre, associato al processo di giustificazione delle scelte e delle decisioni prese per rag- giungere la competenza. È fondamentale quindi, che lo studente sviluppi la capacità di sostenere le proprie idee e di argomentare per giustificare le strategie messe in atto. Questa fase mira alla consapevolezza dell’intera esperienza di apprendimento.
Tab. 3 – Griglia di valutazione del lavoro di gruppo.
Fonte: nostra elaborazione, in base a Dossier Scuola, Inserto n. 17 del 1/5/2011, anno LVI.
Descrittori (eccellente) A (ottimo) B (adeguato) C (sufficiente) D (basso) E
Capacità di agire in modo autonomo (correttezza, ca- pacità di dialogo, rispetto del pensiero altrui, rispetto del compito).
Capacità di interpretare e sintetizzare le informazioni raccolte.
Capacità di osservare il cambiamento del quartiere consultando le diverse fonti.
Capacità di comunicare i risultati con gli strumenti della geografici proposti nell’UdA.
Tab. 4 – Schema di valutazione individuale dello studente.
Fonte: nostra elaborazione su //www.francadare.it/wp/formato-per-la-redazione-di-unita-
di-apprendimento, maggio 2016.
A quale gruppo appartieni
Descrivi sinteticamente le attività svolte.
Illustra cosa ha fatto il gruppo per lo svolgimento del compito e indica il tuo ruolo nel gruppo.
Indica quali difficoltà e/o problemi hai dovuto affrontare e come le hai risolte.
Che cosa hai imparato?
Cosa ti piacerebbe conoscere ulteriormente?
Come valuti in generale il lavoro del gruppo e il lavoro da te svolto?
4. Conclusioni
Il percorso formativo proposto ha favorito la conoscenza del fenomeno migratorio su scala locale nel nostro tempo in cui il movimento e i flussi diventano il punto di vista da cui osservare i processi e la chiave di lettura dei progetti di vita e delle relazioni interpersonali.
L’analisi dello spazio vicino, con riferimento alle componenti sociali, religiose ed estetiche, contribuisce a riconoscere e a rispettare la dignità de- gli uomini anche quando si presenta in modi diversi rispetto a quelli cono- sciuti.
I luoghi e le regioni geografiche possono svolgere di per sé, per la loro capacità di accoglienza e integrazione che il gruppo umano che li vive ma- nifesta, un ruolo fondamentale come mediatori culturali.
Educare alla cittadinanza diventa un compito primario per la scuola, luogo di relazioni, che educa al confronto con l’altro e all’inserimento atti- vo e consapevole nella vita sociale, in cui far valere i propri diritti e bisogni
riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole e le responsabilità.
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