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Le novelle con protagonisti maschili

3. FINESTRE ALTE

3.3. Le novelle con protagonisti maschili

Finestre alte presenta una particolarità rispetto alla precedente raccolta, ovvero due

novelle che hanno per protagonisti degli uomini, attorno ai quali ruota tutta la narrazione; le due novelle in questione sono La tentazione e Ombra, e anche se in quest’ultima è presente una controparte femminile il racconto si basa sul personaggio di Giorgio Paloschi. La novella Ombra inizia con il tentato suicidio di Giorgio Paloschi, che decide di spararsi a causa di una delusione d’amore; non riesce nel suo intento ma rimane cieco. L’amico Nullo Bonaiuto si trasferisce, per fargli da segretario, da Giorgio, il quale utilizza le sue grandi ricchezze per creare centri per persone cieche, e scrive anche un romanzo sulla sua esperienza. Un giorno conosce Serena Argenti, una cantante cieca dalla nascita, e i due si innamorano e si sposano; sembrano una coppia molto felice, ma nella loro intimità soffrono per i pensieri di Giorgio, che si sente in colpa per aver tolto la verginità e l’innocenza a Serena, e teme sia sbagliato che due persone cieche possano stare insieme. Serena invece è molto contenta della loro unione, e

162 rimane incinta; i due hanno una bambina, vedente, e ciò riporta la serenità e la gioia sia in Serena che in Giorgio.

Questa novella è ricca di temi e spunti interessanti. Innanzitutto, come detto anche in apertura del paragrafo, il protagonista della novella è Giorgio, e questa scelta rappresenta una novità nel panorama delle novelle di Ada Negri trattate fino ad ora. Gli uomini sono descritti dalla Negri quasi sempre come egoisti, prevaricatori nei confronti delle donne e dei figli, quasi privi di qualsiasi sensibilità. Giorgio Paloschi invece è un uomo buono, che dopo l’incidente che lo ha privato della vista, investe tutto il suo tempo e le sue enormi ricchezze per dedicarsi alle altre persone, più bisognose, che si trovano nella sua stessa situazione, ciechi per nascita o per qualche incidente, che vivono in difficoltà a causa di questo problema. L’interessamento di Giorgio per le altre persone affette da cecità appare a tutti gli effetti quasi un’ossessione, un modo per superare egli stesso il trauma della perdita della vista, ma non si può minimizzare l’importanza del suo impegno a servizio degli altri. Ciò che caratterizza quasi tutti gli uomini delle novelle negriane è la mancata sensibilità verso il prossimo, mentre Giorgio Paloschi sembra invece eccedere nel senso opposto: il dolore per il tradimento della prima compagna lo porta ad un tentato suicidio, il senso di colpa per aver privato la moglie Serena della sua innocenza lo getta nello sconforto.

La relazione tra Giorgio Paloschi e Serena Argenti presenta una dicotomia importante: ad una visione esterna appaiono una coppia molto felice ed affiatata, mentre soffrono nella loro intimità, appunto per il senso di colpa di Giorgio. La sessualità è una tematica che torna spesso nelle novelle di Ada Negri, solitamente intesa come qualcosa che deve essere nascosta – soprattutto se intesa dal punto di vista femminile – e che porta a situazioni di pericolo o di morte quando viene vissuta (pensiamo per esempio alle numerose novelle in cui le donne tradiscono il proprio marito, e vivono poi nello sconforto pensando alla loro colpa, o peggio muoiono per il frutto di tale tradimento). Anche in Ombra la sessualità è vissuta come un peccato da Giorgio, ma non da Serena, che non soffre per la sua situazione di non vedente dalla nascita e che quindi riesce ad apprezzare totalmente la sua relazione, dimostrando una superiorità d’animo rispetto al marito, che professa di aver accettato la sua condizione quando invece ciò non pare totalmente vero. Questa situazione problematica viene acuita, e poi risolta, dalla gravidanza di Serena: inizialmente Giorgio si sente sconfortato all’idea di avere un

163 bambino che né lui né la moglie potranno mai vedere, e che oltretutto potrebbe essere cieco; inoltre, soffre per la situazione in cui ha posto la moglie, lei così delicata che vive con difficoltà l’ultimo periodo della gravidanza. La gravidanza e la nascita del bimbo sarà salvifica per la coppia, soprattutto per Giorgio, quando finalmente arriverà a comprendere che Serena «era femmina, che importa se cieca? Era femmina e partoriva».22 La maternità, trattata spesso in Ada Negri come un evento sì importante nella vita delle donne ma anche faticosamente totalizzante, dona a Serena e soprattutto a Giorgio la forza e l’energia per vivere in piena armonia la loro unione.

Un altro aspetto che mi preme evidenziare è che Giorgio Paloschi è anche uno scrittore, come lo era Veronetta, l’unico altro personaggio delle novelle che fa questo mestiere e che è infatti l’alter ego dell’autrice. Giorgio Paloschi si dedica alla scrittura dopo essere rimasto cieco, e il suo romanzo si intitola Ombra, ed è un’autobiografia, scritta da Giorgio proprio per raccontare al mondo la sua storia. Questo è l’unico personaggio che scrive romanzi, anche se nel caso di Giorgio non ci troviamo in presenza di un autore professionista.

Come anticipato, l’altra novella in cui è presente un uomo come protagonista è

La tentazione, la cui trama è molto differente rispetto al racconto precedente e presenta

ulteriori aspetti nuovi anche rispetto alle altre novelle. Il protagonista è Marco, un professore scapolo non molto ricco, che riceve del denaro dall’amico Mireno, malato terminale, perché alla sua morte lo consegni alla donna che ama ma che non ha potuto sposare. Marco non riesce più a dormire perché è tentato dall’idea di tenere quel denaro per sé; decide invece di portarlo ad Onoria, la donna amata da Mireno, la quale però non lo accetta. I due decidono allora di darlo in beneficienza, e così facendo Marco riprende a dormire serenamente.

Il concetto di tentazione è un tema nuovo della Negri, e che invece richiama alla mente molte novelle di Grazia Deledda, nelle quali i personaggi sono spesso tentati a compiere atti negativi, e che avranno poi ripercussioni sulla loro vita. In questo caso invece la tentazione è presente ma non sfocia mai in un comportamento reale, poiché Marco, dopo vari tentennamenti, non si impossessa del denaro, ma fa la cosa giusta. Il denaro rappresenta per Marco l’opportunità di cambiare vita e di non fare più affidamento solo sul suo modesto stipendio da insegnante, ma di vivere con agi e ricchezze che gli erano

164 sempre state preclusi. La tentazione del denaro lo porta però a soffrire, incapace di impossessarsene dimenticando la parola data, ma preso anche dalla volontà di migliorare la sua vita; e così nasconde il denaro in casa, e questo turbamento non gli permette più di dormire, scisso com’è tra questi due pensieri di giustizia o di appropriazione. Alla morte del caro amico Mireno però Marco mantiene la parola data e porta i soldi ad Onoria, la quale invece, nonostante si trovi in ristrettezze economiche dopo la separazione dal marito, è fermamente decisa a non accettare un denaro che non sente suo di diritto. Decidono così entrambi di utilizzare questo denaro nel modo più giusto possibile, ovvero donandolo a qualche ente di beneficienza, perché possa veramente essere d’aiuto a persone in difficoltà. Solo così Marco può tornare alla serenità, a dormire beatamente la notte, ora che il destino dei soldi è stato deciso la tentazione per lui non esiste più.

È interessante notare altri due aspetti di questa particolare novella. Innanzitutto l’impiego di Marco Riva, insegnante di una scuola tecnica: non è il primo personaggio che ritroviamo a svolgere questo lavoro, anzi quello dell’insegnamento è un tema che ritorna spesso in Ada Negri essendo in parte autobiografico, ma è il primo insegnante uomo. La fatica e l’impegno di questa occupazione, che avevamo già conosciuto con Rosanna in Anima bianca, ritornano anche qui, come anche le lamentele per lo stipendio basso che accomunano tutti i personaggi negriani che appartengono alla piccola borghesia, e che devono fare i conti con lavori impegnativi che non permettono loro di vivere in tranquillità economica, ma anzi di fare costante attenzione alle proprie finanze. L’altro aspetto che mi preme evidenziare è la contrapposizione che si presenta tra le donne di questa novella, che hanno ruoli solo secondari, ovvero Onoria, la donna amata da Mireno, e la madre e la sorella di quest’ultimo. Onoria è una donna indipendente, amata da moltissimi uomini, che crede però nella sua integrità e che lascia il marito poiché infelice, senza però approfittare del profondo affetto che i suoi conoscenti hanno per lei. Si contrappongono a questa donna la madre e la sorella di Mireno, che vengono solo nominate, ma che appaiono come donne egoiste ed interessate solo al denaro, tanto da impedire a Mireno di legarsi alla donna che ama perché non vogliono dividere con lei le loro ricchezze. La dicotomia tra personaggi buoni e cattivi non si esplica più qui, come nella maggior parte delle novelle analizzate, in una contrapposizione donna-uomo, ma ha una valenza generale a prescindere dal sesso.

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