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2. Long John Silver e i pirati

2.4. Liberi di solcare il mare

Se la scelta di autorappresentarsi come odierni Robin Hood ha la peculiare caratteristica di rappresentare un'apertura verso l'esterno,264

la scelta di utilizzare l'immaginario del corsaro si caratterizza per il senso di libertà legato a questa figura. Anche in questo caso siamo di fronte a una grande varietà di occorenze nel riuso del personaggio. A titolo esemplificativo riporto alcuni esempi: Riporto alcuni esempi: il

263 Vedi par 1.3.1. 264 Vedi par 1.3.

Pirata Riot Club di Rho;265 Radiolina che a Napoli si definisce«radio

pirata»;266 La ciclofficina pirata del CSOA Spartaco267 e Officine

Corsare di Torino.268Di nuovo troviamo una diffusa coscienza da parte

degli attivisti sull’importanza del ruolo che questa figura svolge nei movimenti: 265 https://www.facebook.com/riotclub.proprietapirata 266http://www.inventati.org/radiolina/sosteniamo-le-okkupazioni-jovine-in- concerto-al-csoa-officina99 267 http://www.spartaco.it 268 http://www.officinecorsare.org

Figura 4: Immagine tratta dalla pagina dell'associazione Sport Antissessita

(https://sportantisessista.noblog s.org)

IO: Ma, quindi mi sembra che insomma alcuni elementi di questo corsaro

che voi riprendete sono fondamentalmente di essere fuori dalla schiera e allo stesso tempo una grossa libertà di movimento.

ALICE: Sì sì fuori dalla schiera nel senso fuori da... i cosiddetti battitori

liberi, cioè, non è che per forza dovevamo essere un’identità... cioè dentro a qualcosa di costruito, organizzato ma, diciamo, abbastanza indipendenti pronti ad esplorare qualsiasi tipo tematica o pratica perché poi non è, diciamo, semplicemente una... un luogo di ritrovo o di auto analisi ma anche si cerca di fare qualcosa.269

Una libertà, quindi, che è sia una libertà nel posizionamento all’interno del panorama politico, sia una libertà di pensiero e di parola: la possibilità di uscire dalle tracce di ciò che altri hanno pensato o di modi in cui altri si sono posizionati. In questo senso più viene noto un affinità con la figura di Silver per come è stata ripresa da Larsson: la libertà del discorso diventa una condizione necessaria per trovare una via d’azione politica inedita, per tenersi, come direbbe Silver, le spalle libere. Certo, non è solo questa la valenza che porta il pirata ad essere una figura molto usata all'interno dell'immaginario dei movimenti sociali.

Un'altro elemento molto sentito della narrazione sui pirati è il loro essere altro dalla società prevalente, il loro tentativo di fondare un modo differente:

VALERIO: Tu puoi legarlo, sì, a una marginalità di vita, a una ribellione

rispetto a un sistema dominante che è assolutamente... come dire, è predominante e invece tu vuoi assolutamente cambiare per cambiare la tua condizione e quella degli altri.270

La marginalità espressa dal pirata, però, rispetto a quella espressa dal bandito sociale, è una marginalità dai forti connotati individualistici, ben più lontana, in apparenza, da una spinta politico-rivoluzionaria.

270 Focus Group Valerio, Alessandro G., Simone, min. 06.34 ss.

F i g u ra 5: volantino delle ciclo o f f i c i n e p o p o l a r i d i R o m a https://ciclofficinepopolari.it/author /pirata/

Eppure un elemento la rende interessante forse perfino più di altre ed è il tentativo di creare da subito una società strutturata in maniera differente:

ALESSANDRO G.: Cioè poi i pirati sono sempre stati nell'immaginario anche i

primi... no! Nell'immaginario ma anche a livello storico nella narrativa i primi che hanno provato nuove forme totalmente alternative di società, di democrazia diretta, no, son stati i primi a sperimentare forme di democrazia diretta e quindi a fare queste cose e hanno sempre rappresentato un po' proprio perchè vivevano completamente in una forma di contropotere se vogliamo, son stati un po' le prime figure che appartenenti alla soc... cioè non le prime figure ma quelli che nell'ambito dal '600 all'800 appartenenti alla società occidentale creavano un po' delle controculture dal punto di vista culturale e politico.271

Quest'elemento è sentito come particolarmente forte nell'immaginario del pirata perché semantizzato in modo esplicito all'interno del racconto nel quale ne vengono forniti anche i dettagli e le modalità:

Non esiste un vero capo ma il capo viene eletto in maniera totalmente democratica, cioè, all'interno di quelli che sono, cioè nel senso, gli eventi titolo quindi la ciurma della nave è quella che fondamentalmente elegge il capitano. E allo stesso... cioè nel senso, anche nella fase, cioè, di ammutinamento non c'è una lista in ordine alfabetico, una lista dal primo all'ultimo elemento ma c'è un cerchio in modo tale... cioè nel senso, nel cerchio tutti abbiamo lo stesso peso. […] Questo secondo me è affascinante anche perché rappresenta un mondo, per quanto poi romanzato eccetera eccetera, in cui tutto era molto verticale, cioè nel senso, era tutto molto piramidale: esisteva un re il... tutto, cioè, che scendeva a partire dalla sua corte fino al povero cristo che, cioè, lavorava nelle condizioni più miserrime che potevano esserci quindi se vuoi questo è un'inversione di tendenza che secondo me è interessante, cioè, e che nasce da questo mondo che comunque è un mondo che in qualche modo spacca con la dimensione, che è la dimensione della società, per andare a disegnare qualche cosa di nuovo.272

271 Ivi, min. 07.00 ss.

Quindi una comunità luogo di sperimentazione sociale dove provare a inventare un modo diverso di essere e di relazionarsi. Questa caratteristica era percepita anche nel rapporto del bandito con la sua banda ma restava meno semantizzata all'interno della narrazione. La presenza del Round Robin e il racconto esplicito della gestione del potere interno alla ciurma hanno reso questo un elemento centrale nell'immaginario legato alla figura del pirata. Nella versione Disney273

questo aspetto è rilevante al punto da presentare non solo una microcomunità, quella della ciurma, alternativa, ma addirittura una struttura complessa e articolata con i suoi codici e le sue leggi.274

ALESSANDRO G.: Bhe, oddio, nessuno di noi li ha citati ma i Pirati dei

Caraibi, in questo caso sono forse l'immaginario più potente creato. […] Anche nei Pirati dei Caraibi c'è molto quest'immaginario un po' costruito, no? Del contropotere, della società alternativa, no? Con il terzo e il quarto film, no? C'è proprio, no? L'incontro dei sette leader, cioè quasi no? A costruire una sorta di vera propria... cioè non a livello di singole ciurme ma quasi di società vera e propria retta da un protogoverno, per così dire, l'immaginario è un po' proprio quello, cioè, di un sistema completamente diverso, alternativo, dove contrapporsi.275

Dunque la possibilità di porsi in una relazione altra, la creazione di un mondo alternativo e lontano dalle regole della socialità “prevalente” torna ad essere un elemento essenziale nell'autorappresentazione di sé come pirati276 con l'aggiunta essenziale di avere qui esplicitati alcuni

elementi costitutivi di questa alternativa, primo tra tutti l'orizzontalità. In una comunità che rifiuta il posticiparsi del cambiamento e tenta di

273 Vedi par. 2.3.1

274 G. VERBINSKI, Pirates of the Caribbean: At World's End, Disney, 2007, min.

01.29.15 ss.

275 Focus Group Valerio, Alessandro G., Simone, min. 6.34 ss. 276 Vedi par. 1.3.1.

agirlo nell'oggi e di farsi essa stessa cambiamento, un modello che sia al contempo portatore di una rivendicata alterità e di un ragionamento forte sulla prassi di autogoverno non può che diventare una parte integrante della propria autorapprensetazione.

Figura 6: Volantino per un cineforum del Laboratorio Sociale Occupato Autogestito B u r i d d a d i G e n o v a : https://buridda.noblogs.org