Nonostante i Ficheros de Internos de Especial Seguimento siano definiti raccolte di dati aventi carattere amministrativo con la finalità di controllare l’ordine interno e prevenire incidenti, alcuni Autori ritengono si tratti di un regime penitenziario che impone regole di
condotta ancor più restrittive dei diritti rispetto a quelle fissate da LOGP e RP182.
L’ultima attualizzazione del Regolamento Penitenziario è avvenuta con Real Decreto 419/2011 che ha innovato gli artt. 6 e 65 riconoscendo la possibilità di costituzione di Ficheros che non devono tuttavia incidere sul regime di vita dei detenuti. I FIES rimangono comunque soggetti a rilevanti critiche183.
Le suddette disposizioni non menzionano espressamente i Ficheros de Internos de Especial Seguimiento come si trattasse di un tabù; l’allusione però è chiara. Tale riforma non risultava necessaria, visto come il capitolo III titolo II del Regolamento rubricato “Protezione dei dati di carattere personale degli schedari penitenziari” già prevedesse una sistemazione delle informazioni relative ai detenuti184.
Con la Instrucción 12/2011 è stato creato un nuovo regime di vita che lede il principio di legalità, oltre a incidere sui diritti dei soggetti reclusi, per condizioni di vita che si oppongono al fine della risocializzazione e rieducazione del detenuto.
I Ficheros, in concreto, consistono in un insieme di condizioni di vita, di restrizioni ai diritti e misure di controllo fissate da fonti amministrative, non previste nella Ley Orgánica General
182Eugenio Arribas Lopez è di parere contrario. Ritiene che le critiche ai
FIES non abbiano fondamento dato il riconoscimento odierno della legalità di questo strumento. Fonda la sua opinione sulle sentenze dei Jueces de Vigilancia pronunciatisi nel senso di adeguatezza dell’inclusione di alcuni detenuti nei Ficheros e nella mancata violazione dei diritti fondamentali (sentenze 9/02/01 e 28/5/05). Le limitazioni sono elementi incidentali derivanti dal Fichero nel momento in cui si applicano gli strumenti del régimen cerrado. Cfr. E. Arribas López, El régimen cerrado , cit., p. 259
183Cfr. V. Cervelló Donderis, Derecho penitenciario, cit., p. 251
184 Arribas López ritiene che l’art. 65 si riferisca chiaramente ai FIES;
sottolinea come detti Ficheros, al contrario, siano esclusivamente un insieme di dati avente carattere amministrativo con le informazioni penali, processuali e penitenziarie dei detenuti che vi sono inclusi, senza in alcun caso pregiudicare la classificazione. Cfr. E. Arribas López, Fichero de internos de especial seguimiento (FIES), cit., p. 12
Penitenziaria, così da ledere il principio di legalità secondo il quale la limitazione dei diritti deve provenire dalla legge185.
Il Fichero è improduttivo ai fini della risocializzazione e rieducazione dei detenuti previste all’art 1 LOGP, per una restrizione dei suoi diritti e non, come in realtà dovrebbe accadere per una particolare osservazione e raccolta di informazioni su soggetti che tengano comportamenti assai violenti o abbiano commesso specifici reati affinché vengano individuate misure di risocializzazione.
Le restrizioni valgono inoltre per la generalità di quanti vi siano compresi, senza che sia previsto un trattamento individualizzato, come sarebbe invece rispondente al principio di individualización científica. Quest’ultimo è contraddetto ogni volta in cui un’inclusione non dipenda dalla personalità o da caratteristiche individuali, ma da un fatto puramente oggettivo: aver commesso un determinato reato, essere parte di gruppi di delinquenza organizzata. Hanno dunque prevalso le esigenze del regime su quelle di trattamento, mentre viene meno un’attenzione puntuale a un determinato detenuto da parte della Central de Observación y Tratamiento186.
In particolare la Instrucción 12/2011 ha previsto condizioni simili, ma più gravose, a quelle sancite all’art. 93 comma 1 sui departamentos especiales con uno speciale controllo, specificando che in alcun caso debbano verificarsi conseguenze sulle modalità di vita cui i detenuti sono sottoposti. Ci si chiede come sia possibile tale controllo, presupponendo la normativa una limitazione ai diritti e viste le misure create dalla Instrucción, così come la 21/96, cioè un regime speciale non previsto né dalla legge né dal Regolamento da cui derivano diseguaglianze tra i detenuti inclusi nel medesimo grado, ma non nei
185 Cfr. V. Cervelló Donderis, Revisión de legalidad penitenciaria , cit., p.31 186 Cfr. J. M. Ríos Corbacho, El primer grado penitenciario y los internos
FIES, in Revista General de Derecho Penal, n. 18, 2012, p.17 e J. C. Ríos Martín, Manual de ejecución penitenciaria, cit., p. 462
Ficheros. Il Fichero-4, in particolare, include soggetti che abbiano fatto parte delle Forze di sicurezza.
È leso il diritto di libertà sancito all’art. 17 della Costituzione in quanto le misure, per essere a questo conformi, dovrebbero rispondere ai requisiti di necessità e proporzionalità.
Esistono, infatti, mezzi di osservazione del detenuto che non comportano conseguenze fisiche e psicologiche negative, quali la formulazione di un programma di trattamento individuale, interviste con psicologi ed educatori e soprattutto il sistema di separazione in gradi già si fonda su mezzi di informazione e controllo per la prevenzione di altri delitti. Il régimen cerrado, in particolare, si caratterizza per una limitazione delle attività in comune e un maggiore controllo e vigilanza nelle forme stabilite dal Regolamento. Le misure restrittive dei Ficheros non risultano quindi necessarie, e neppure proporzionali in quanto, sulla base di un giudizio di opportunità, non garantiscono la sicurezza interna e l’efficacia del trattamento187.
Il problema, in materia di lesione dei diritti, risiede infatti nei metodi per ottenere i dati da incorporare nel Fichero. L’osservazione costante del detenuto non lede i suoi diritti; a farlo sono altri meccanismi invasivi della sfera giuridica quali perquisizioni, ispezioni, continui cambi di cella.
Una delle pratiche abituali per gli inclusi nei Ficheros, essendo tali detenuti sottoposti alle regole dei departamentos especiales, è quella delle perquisizioni personali che può entrare in conflitto con il diritto all’intimità. Si possono definire come misure di investigazione che si realizzano sul corpo delle persone senza necessità di ottenerne il consenso per individuare oggetti proibiti, svolte nel rispetto della dignità della persona e delle garanzie determinate dal Regolamento. È necessario ricordare che, ai sensi dell’art. 93 comma 1 2°, il Jefe de Servicios potrà autorizzare il denudamento integrale del detenuto
187 Cfr. J. C. Ríos Martín, Manual de ejecución penitenciaria, cit., pp. 460-
quando sussistano ragioni per pensare che egli occulti nel suo corpo oggetti o sostanze pericolose. Questo è effettuato da funzionari dello stesso sesso del detenuto in un luogo chiuso dove sia possibile preservare, almeno parzialmente, l’intimità dello stesso, soprattutto a seguito dei colloqui188.
La Instrucción 12/2011 fa riferimento ai cambi periodici di cella qualora vi sia la possibilità di fuga da parte del detenuto. Dovranno essere quindi rispettati i principi di proporzionalità e necessità, visto come essi provochino una perdita dell’intimità e un disorientamento. Questa misura toglie al detenuto uno spazio vitale che egli possa considerare come proprio; gli è dunque imposto un gravame ingiustificato esistendo altre misure meno gravose per evitare il rischio di fuga189.
Una misura ancora più restrittiva utilizzata di frequente per i detenuti inclusi nei FIES è quella dell’isolamento, la condizione di assoluta assenza di contatti cui sono sottoposti i reclusi per un minimo di 21 ore al giorno. La loro vita si svolge quasi integralmente in cella senza luce naturale o finestre che permettano di vedere l’esterno. Accade inoltre molto spesso che non sia concesso ai detenuti di sfruttare le tre ore giornaliere di patio cui avrebbero diritto, ex art. 93 comma 1.
Gli unici contatti che essi riescono a mantenere, secondo alcune testimonianze, sono quelle con i funzionari vista l’assenza di rapporti con altre persone o l’impossibilità di utilizzare mezzi di informazione quali la televisione. Questo provoca mancanza di attività, in quanto sono consegnati unicamente due libri o riviste come attività culturale, assolutamente insufficienti vista la quantità di ore che essi trascorrono in cella.
188 Si ricordino sul denudamento integrale tutte le considerazioni effettuate su
perquisizioni e ispezioni, par. 2.3.2
189 Cfr. E. Arribas López, Fichero de internos de especial seguimiento (FIES),
Queste condizioni di vita non possono considerarsi misure meramente disciplinari e indubbiamente non rispettano la dignità della persona.190
La testimonianza di Joaquı́n Ángel Zamoro Durán, detenuto in passato incluso nei Ficheros, è particolarmente esplicativa.
La sua vita era ridotta a una successione di giorni in isolamento, scanditi soltanto da maltrattamenti continui; le comunicazioni scritte in ingresso e in uscita erano sempre lette dai funzionari. I cambi di cella erano giustificati dal pericolo di fuga, del resto impossibile in quanto le porte automatiche erano bloccate .
Zamoro Durán ritiene che in Spagna si possa parlare di carceri dentro il carcere, rappresentati dai distinti gradi di classificazione cui si applicano le norme del régimen cerrado, ordinario e abierto. A questi ultimi si aggiungono i Ficheros de Internos de Especial Seguimento che costituiscono un regime non regolamentato, caratterizzato da una spersonalizzazione dei detenuti, privo di qualsiasi funzione riabilitativa, che incrementa invece la tristezza, il risentimento, la rabbia, l’ansia, la solitudine191.
190 Cfr. L. Rodrı́guez Moro, M. Zapico Barbeito, La Circular F.I.E.S. diez
años después: el paradigma de la nueva cultura de la incapacitación, in P. Faraldo Cabana, Polı́tica criminal y reformas penales. Valencia, 2007, p.361
CAPITOLO IV
Regimi di massimo rigore a confronto: il 41 bis
italiano, il régimen cerrado e gli atipici FIES
spagnoli
Sommario: 4.1 Origine ed evoluzione normativa del regime speciale 4.2