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Localism act 2011 Il concetto di " Big Society "

L'obiettivo principale del Localism Act 2011 è quello di introdurre un sistema di riforme radicali del local government inglese attraverso l'idea di Big Society. Così, si cerca di contrastare la crisi degli enti locali che si riflette nell'allontanamento dell'elettorato e nel malcontento generale67. Il Governo centrale ha conferito poteri addizionali per imporre controlli, spingendo, allo stesso tempo, questo radicale cambiamento verso un concetto nuovo di sussidiarietà dal basso, che serve a dare uniformità al sistema nazionale di democrazia locale. Il problema principale di questa proposta governativa consiste nel fatto che col passare del tempo si diminuisce inesorabilmente l'importanza istituzionale del local government, poiché questa politica mira ad un forte riduzione della spesa pubblica, circa il 27%, e alla riduzione del budget previsto per la collettività quantificabile nel 51% per i successivi 4 anni, con il conseguente aumento del numero dei disoccupati nel settore

67Il malcontento si può notare dai dati elettorali del 2008/2009 che comprendevano solo il 39% degli

pubblico per via del licenziamento di circa 500000 lavoratori. 68L'origine del moderno sistema di Local government può essere collocato nel XIX secolo, periodo nel quale è iniziata la vera è propria municipalizzazione dei centri urbani, la quale si è protratta nel XX secolo dove gli enti locali hanno iniziato a dotarsi di molti servizi, in quanto il Governo gli ha concesso un minimo di standard nelle loro forniture. In un certo senso, la funzione primaria del local government era quella di essere una sorta di agenzia promozionale delle politiche di «pubblic welfare», svolgendo un ruolo cruciale nel tenere insieme le differenti forme statutarie. L'importanza del Governo centrale fu realizzata nell'era Thatcheriana con l'utilizzo di politiche aventi un calmiere tariffario volto ad impedire alle authorities l'incremento delle imposte addizionali locali, soprattutto dinanzi ai continui tagli dei finanziamenti a fondo perduto provenienti dal governo centrale. Perciò, tali riduzioni si ripercossero nello schema dell'allocazione delle risorse, provocando non poche conseguenze per le comunità locali. D'altro canto, con il Localism Act 2011 si concede il diritto di richiedere maggior autonomia, la quale può essere sostenuta senza un sostanziale aumento delle entrate locali, perché è lo stesso Governo a farsi carico del 75% del finanziamento.

La Big Society è un modo alternativo di creare un profilo di governo, politica largamente condivisa e sviluppata dal partito politico Conservatore69. Alcuni aspetti di questa iniziativa si ispirarono al terzo settore sotto il governo Blair, il quale fu fortemente influenzato dalla volontà dei stakeholder esterni. In quest'ottica la diatriba sulla Big Society fu presentata come la risposta alle politiche centraliste del precedente governo Laburista70. Il fine che si persegue con l'utilizzo di questo nuovo concetto è quello di rompere il monopolio statale e, in questo modo, si consente a più soggetti di entrare nello spazio lasciato vuoto attraverso iniziative di beneficienza, sociali, oppure lasciando entrare nel mercato le compagnie che erogano servizi pubblici. Un ulteriore esempio viene dalla concessione ad aprire nuove scuole

68La maggior parte delle informazioni presenti in questo paragrafo è stata presa dal saggio di

P.Leyland, The Localism Act 2011: Local Government Encounters the "Big Society", pubblicato nella rivista Istituzioni del Federalismo,Vol.3 La razionalizzazione del sistema locale in Itali e in Europa, Maggioli editore, 2012

pubbliche, al di fuori dei local government, a genitori, abitanti della comunità locale, a gruppi religiosi e di beneficienza e ad uomini di affari ed universitari.

Con l’obiettivo di ridurre ulteriormente i costi dello stato sia a livello centrale sia a quello locale, nel programma della coalizione di governo, è stato introdotto un radicale cambiamento nel bilanciamento dei poteri per poter ottenere un decentramento più ampio di questi nei livelli più bassi, soprattutto in quei poteri propri del local government. Dunque, con questa riforma si attua il fatidico step per ridare indietro i poteri al local government. Il concetto di Big Society rappresenta il tentativo sotto la guida del Primo Ministro conservatore David Cameron di garantire gli impegni legati alle politiche di welfare sociale, alla luce della continua spending review e alla sempre minor importanza assunta dallo Stato.

La riforma prevede 10 punti, i quali appplicano significative modifiche in settori di vitale importanza per il Local Government inglese:

 Part 1: Local Government;

 Part 2 and 3: EU Financial Sanctions;

 Part 4: Non-domestic Rates;

 Part 5: Community Empowerment;

 Part 6: Planning;

 Part 7: Housing;

 Part 8: London;

 Part 9: Compensation for Compulsory Acquisition;

 Part 10: General.

Con il Localism Act 2011 l'importanza dell'autorità è posta sotto l'impegno regolamentare di considerarsi parte di espressione degli interessi, realizzandoli attraverso la promozione e l'impegno sociale, lo sviluppo del settore economico e ambientale71. Gli effetti tangibili di questa riforma possono essere racchiusi nella concessione di nuove libertà e maggior flessibilità agli enti locali, nelle concessioni

71Localism Act 2011, sezioni 81-83;

di nuovi diritti e poteri per le comunità e per gli individui, con lo scopo di instaurare un nuovo sistema più democratico ed effettivo. Inoltre, si toccano anche quei settori dei pubblici servizi che in passato sono stati poco considerati come appunto l'illuminazione pubblica, le biblioteche e i parchi giochi. Si aboliscono anche gli

standards board, ovvero quel sistema di normalizzazione contabile, per introdurre un

nuovo sistema che salvaguardi e prevenga l'abuso del potere pubblico, soprattutto in relazione alla spesa pubblica. Al momento, tutte le autorità locali devono, mediante leggi ad hoc, adottare un registro per segnalare tutte le spese e devono trasmetterle al comitato che si occupa di supervisionare i comportamenti degli amministratori e di ricevere le lamentele dei cittadini. Si può benissimo intuire che si è arrivato a ciò proprio perché il sistema di salvaguardia precedente era inefficiente, risultando facile alla gente influenzare talune decisioni. Questa previsione è volta ad assicurare che le autorità siano destinatari dei privilegi spettanti ad una ristretta cerchia di persone importanti. Infatti, il Segretario di Stato per le Comunità e per i Local governent, è il primo indiziato a fare qualcosa a favore dei servizi e degli impegni presi in questo blocco di competenze.

La Community Right to Challenge è sorta proprio per dare alle comunità locali, ai parish councils e alle autorità locali dipendenti, il diritto di sottoscrivere e manifestare la propria "expression of interest", scavalcando di fatto il ruolo che spettava solamente alle autorità locali competenti per la gestione dei servizi. Mediante questo meccanismo si consente di percorrere in diversi modi l'ingresso alle società partecipate (private con destinazione pubblica) nello sviluppo della comunità.72 Gruppi di stakeholder comprendenti uomini di affari, organizzazioni di volontariato e cittadini volenterosi, realizzano cosi, senza dubbio in maniera più semplice, i loro obiettivi ma sono tenuti ad controllo più stringente da parte delle autorità73. In questo contesto di devolution, i referendum costituiscono gli strumenti più usati per dare l'esempio di democrazia diretta, oltre che a fornire alle comunità un ulteriore mezzo per il cambiamento. Dalla versione originale del Localism Bill, si evince che i cittadini, i consiglieri e gli assessori dovranno avere il potere di iniziativa nella promozione dei referendum locali; si propone, inoltre, che i residenti

72Localism Act 2011, chapter 2;

e i stakeholders dovranno avere il potere di indire i referendum locali solo se abbiano raccolto le firme di almeno il 5% degli elettori locali74. Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, l'uso di questi referendum è stato causa di forti discussioni in alcuni enti locali, poiché, secondo le alte sfere operanti nel settore, poteva diventare una minaccia per la democrazia rappresentativa75. Perciò, se da un lato tali strumenti erano usati per creare local government attraverso veri e propri plebisciti, dall'altro erano pericolosi per la classe politica che veniva estromessa dalle decisioni più importanti. Alcune obiezioni sono mosse dal presupposto che questa politica non risolva in fondo i problemi reali degli enti locali, che si aggiungono alle critiche per i potenziali costi organizzativi di tali referendum. Sarà compito della comunità locale accettare la sfida di tenere le periferie unite, rendendole di fatto più accessibili al controllo delle autorità; questo sarà possibile e più facile solo grazie ad una più semplice e facilitata partecipazione diretta76.

Un'altra importante novità del Localism Act 2011 è senza dubbio l'elezione diretta del Sindaco, come leader della città, il quale avrà il mandato a governare che li sarà conferito dagli elettori locali. La popolazione conoscerà ora il diretto responsabile delle decisioni che riguardano il loro territorio, e il Sindaco eletto avrà il compito di aiutare a rafforzare la governance of the city.

Infatti, il 3 maggio 2012, si indusse un referendum dove è stato chiesto ai cittadini delle più grandi città inglesi: “How would you like your council to be run? By a Leader who is an elected councillor chosen by other elected councillors. This is how the council is run now or by a Mayor who is elected by the voters77”. I risultati divisero il paese. Solo le grandi città di Bristol, Liverpool e Leicester votarono per avere un Sindaco eletto direttamente dal popolo. Altre città come Birmingham, Bradford, Coventry, Leeds, Manchester, Newcastle, Nottingham e Sheffield votarono per mantenere in auge ancora il precedente sistema elettivo. Il rigetto di questa

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Ibid, Schedule 2, 9MC(4);

75Si veda anche Communities and Local Government Committee, in Localism, terzo rapporto della

sessione 2010-12, 7/7/2011;

76 H.Sullivan, Neighbourhood Governance: An Oppurtunity Missed, in J.Raine and C.Staite The world

will be your Oyster? Reflections on the Localism Act of 2011, Institute of Local Government Studies.

University of Birmingham;

77 "Come ti piacerebbe che fosse il tuo paese? Come è adesso oppure governato da un Sindaco eletto

proposta in alcune grandi città fu umiliante per la coalizione di governo che aveva promosso il referendum; i leader eletti dagli altri consiglieri erano più vicini al sistema usato in U.K. prima della riforma del 2000. Ora invece la giunta ricopre un ruolo chiave insieme al leader, decide insieme al leader la programmazione da seguire e la durata della maggioranza dipende dal rapporto che si crea con il consiglio, il quale sostiene o si oppone alle politiche seguite dal leader78.