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MANTENIMENTO DEL RUOLO DI PREMINENZA.

LE SEPOLTURE ALL’INTERNO DELLE VILLE TARDOANTICHE

MANTENIMENTO DEL RUOLO DI PREMINENZA.

Secondo Ciampoltrini, le pievi altomedievali sono spesso fondate su complessi privati che hanno resistito alla crisi della media età imperiale e hanno quindi assunto, in età tardoantica, un ruolo chiave all‟interno dell‟area in cui si situano938. La Chiesa si dimostra infatti attenta ad appropriarsi delle rovine, e ad utilizzarle sia in chiave materiale che ideologica, per creare e rafforzare l‟identità cristiana in Europa939

.

Le fonti d‟archivio e la ricerca archeologica mostrano del resto, con sempre maggiore insistenza, che numerose pievi altomedievali della Toscana sono edificate sui resti di importanti edifici di età romana che svolgevano un ruolo preminente nel territorio, col chiaro intento di ereditarne il primato nel tessuto insediativo940. Per quanto il fenomeno sia attestato con una certa frequenza, in questa sintesi si prenderanno in considerazione solo i contesti in cui le rovine della villa siano interessate da sepolture.

PIEVE VECCHIA

Non lontano da San Vincenzino, nel territorio di Casale Marittimo (PI), si trova la villa di Pieve Vecchia. Si tratta di un edificio costruito in età tardorepubblicana, munito di impianto termale, interessato da più fasi edilizie941. È difficile stabilire il momento della fine della villa, da collocare verosimilmente tra IV e V secolo, sulla base del rinvenimento di una moneta di F. Valerius Severus (306-307 d.C.) negli strati di colmata942. L‟obliterazione dell‟edificio e la nascita della pieve sono comunque testimoniate dai resti di un piano pavimentale che sigilla l‟alveus delle terme, pertinente con buona probabilità al nuovo complesso religioso943. Le testimonianze relative a sepolture presso le strutture della villa consistono in strati di ossa umane in un‟area esterna, e soprattutto in una tomba con pareti rivestite di pietre, chiusa da una lastra litica, addossata ad un muro, probabile prosecuzione di quello esterno all‟ambiente di servizio delle terme944. A questi ritrovamenti si aggiunge la notizia del recupero di numerose pietre da un “antico cimitero in località detta 'La Pieve'”, che conferma l‟esistenza di un‟area sepolcrale di una certa estensione, che in parte occupa l‟area del portico della villa945.

Allo stato attuale della ricerca, non è possibile stabilire se le tombe realizzate sulle strutture dell‟edificio romano siano da riferire ad un‟epoca precedente alla fondazione della pieve, in un momento quindi in cui i ruderi della villa vengono ancora frequentati, oppure se il cimitero sorga in funzione della pieve cristiana, e sia quindi successivo alla

938

CIAMPOLTRINI 1995,p. 561; i casi sono numerosi: per la Toscana settentrionale, cfr. CIAMPOLTRINI

1995,pp.559-562,fig.1;per l‟area senese ed aretina: FRANCOVICH et al. 2003; FATUCCHI 1988.

939

DIERKENS,PÉRIN 1997,p. 90; EFFROS 2001,pp. 101, 117.

940

FRANCOVICH et al. 2003, p. 274; VALENTI 1996,p. 98; CIAMPOLTRINI 1995,pp.560-562. 941

SHEPHERD 1998, pp. 432-442.

942

SHEPHERD 1998, p. 442.

943

SHEPHERD 1998, pp. 442-443: la creazione di una pieve munita di fonte battesimale su impianti termali romani o su strutture ben fornite di acque è un fenomeno molto diffuso e ormai ben noto.

944

SHEPHERD 1998, p. 442.

945

SHEPHERD 1998, pp. 442-443, nota 64: la dichiarazione è riportata in una lettera di S. Ceccanti ad A. Minto del 30.12.1936, conservata nell‟Archivio SBAT.

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sua costruzione. Quale delle due interpretazioni sia da considerare valida, l‟edificio religioso di Pieve Vecchia conferma la sostanziale continuità della rete insediativa tra tarda antichità e alto medioevo, già rilevata in altri studi946, e l‟importanza dei ruderi delle ville all‟interno del territorio.

LA PLEBS DE NEURE

Altro sito per molti aspetti simile è il complesso ecclesiastico di Neure, nel comune di Pieve a Nievole (PT). La pieve altomedievale sorge su un edificio di età romana, ubicato in posizione strategica sui rilievi che dominano la pianura alluvionale sottostante. Di esso sono emersi solo pochi elementi, ma sembra caratterizzato da un certo tenore, come suggeriscono i tubuli fittili pertinenti ad impianti termali rinvenuti durante lo scavo947. Intorno al VI secolo d.C. si assiste ad una forte cesura nelle vicende di questo edificio, dal momento che l‟area viene interessata dall‟impianto di diverse sepolture, con deposizioni orientate sia in senso E-W che N-S, in alcuni casi addossate alle murature preesistenti948 (TAV. 36, 1-2). Le tombe non hanno restituito oggetti di corredo, ad eccezione di un ardiglione in bronzo di una fibbia, di probabile epoca gotica, rinvenuto sporadico negli strati più recenti, e di alcuni frammenti di un calice in vetro, riferibile alla prima età longobarda949. Nell‟area a Nord dell‟odierna pieve è venuto in luce un interessante nucleo di tombe, di cui una presenta un maggiore impegno costruttivo. Essa infatti ha spallette realizzate in ciottoli e blocchi lapidei legati da malta, con un doppio sistema di chiusura, composto da un piano di lastroni in arenaria e da una copertura cementizia che si salda alle spallette, intervallati da uno strato di terra (TAV. 36, 3): da questa intercapedine proviene una moneta identificabile come un minimo bronzeo tardoantico950. Questa sepoltura, che per aspetto e qualità esecutiva spicca sulle altre, sembra inserirsi in una tipologia attestata in Toscana già in età imperiale, che prosegue in età tardoantica951. Intorno a questa si concentrano le altre tombe, accomunate da una struttura meno elaborata: esse hanno infatti le spallette e la copertura realizzate in lastre e blocchi di arenaria, una delle quali ha restituito un altro minimo di bronzo illeggibile952. Le altre tombe sono avvicinabili ad esempi della prima età longobarda, anche se la semplicità realizzativa impone una certa cautela nel proporre datazioni troppo rigide953. Secondo Ciampoltrini e Pieri, un primo edificio ecclesiastico sulle rovine di un precedente complesso di età romana dovrebbe risalire al VI secolo d.C., sebbene non siano venute in luce strutture pertinenti a tale costruzione; la prima menzione sicura

946

SHEPHERD 1998, p. 443, con bibliografia; la prima menzione della Pieve è però tarda, del 1008, nonostante nella Bassa Val di Cecina le prime pievi sugli insediamenti romani siano attestati fin dal V secolo.

947

CIAMPOLTRINI,PIERI 1998,pp. 103-106.

948

CIAMPOLTRINI,PIERI 1998,pp. 104-107, figg. 2-5.

949

CIAMPOLTRINI,PIERI 1998,pp. 107-109, fig. 8; CIAMPOLTRINI,PIERI 2004,p. 22.

950

CIAMPOLTRINI,PIERI 2004,p. 24. 951

Ciampoltrini e Pieri ritengono che questo tipo di sepolture si dati a partire da IV secolo d.C., in base ai contesti della Polverosa di Orbetello (cfr. infra), e alla prima fase del sepolcreto di Santa Felicita a Firenze: CIAMPOLTRINI, PIERI 2004,p. 24, con bibliografia. Una tomba simile è presente anche nella necropoli individuata nel territorio di Cecina (LI), in località Campo ai Ciottoli, databile anch‟essa in età medio imperiale: cfr. infra.

952

CIAMPOLTRINI,PIERI 2004,p. 24.

953

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compare in un atto del 716: in esso si cita infatti la basilica Sancti Petri locus ubi dicitur

Neure, la cui nascita viene fatta risalire a tempore romanorum, cioè al periodo di

dominazione bizantina954. Anche in questo caso è difficile stabilire se le tombe siano precedenti o successive all‟impianto della pieve altomedievale, le cui strutture vanno forse cercate sotto l‟attuale chiesa.

SAN LORENZO DI VAIANO

A Vaiano (Monsummano Terme –PT) è attestata la presenza di una importante villa di epoca romana, di importanza centrale per il territorio. Tra IV e V secolo d.C., sui resti del complesso vengono scavate alcune tombe a cappuccina, che in alcuni casi si allineano alle murature preesistenti: da queste tombe proviene una moneta di Costanzo II (337- 361)955. In epoca altomedievale, nell‟area viene costruito un edificio, identificabile forse con l‟ecclesia Sancti Laurentii…in loco Variano ricordata nel 772, che testimonia l‟importanza del sito ancora in questa epoca956

. In questo caso la moneta di Costanzo II indica che le tombe sono state realizzate prima della costruzione della chiesa.