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Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperial

1.3 Il Sistema Museale del Comune di Roma

1.3.3 Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperial

Il Museo dei Fori Imperiali, istituito nel 2007 nei Mercati di Traiano, raccoglie le decorazioni architettoniche provenienti dai Fori Imperiali.

I Fori Imperiali si estendono tra il Campidoglio ed il Quirinale e comprendono i fori fatti costruire da diversi imperatori romani a partire dalla fine del periodo repubblicano, intorno all’antico Foro Romano non più sufficiente a svolgere le funzioni di centro amministrativo e monumentale della città.

Il primo foro fu fatto costruire da Giulio Cesare; ad esso seguirono il Foro di Augusto, il Foro di Nerva o Foro Transitorio (fatto costruire da Domiziano e inaugurato da Nerva) ed, infine, il Foro di Traiano.

  Figura 11: Pianta dei Fori Imperiali.

Il Foro di Cesare, inaugurato nel 46 a.C., era di forma rettangolare con portici sui tre lati e sullo sfondo il tempio di Venere Genitrice; al centro era collocata la statua equestre di Cesare. Oggi è visibile oltre metà della superficie originaria del complesso forense.

 

Ortogonalmente al Foro di Cesare fu costruito il Foro di Augusto, a pianta rettangolare porticata con un tempio dedicato a Marte Ultore sul lato corto, inaugurato nel 2 a.C.

Il Foro di Augusto presentava aspetti tipici del “nuovo” foro, come l’utilizzo del marmo colorato in un luogo pubblico.

“Il Foro è noto tra i suoi stessi contemporanei per essere “nato” angustus ed effettivamente già allo stato attuale delle conoscenze la sua planimetria mostra una piazza lastricata in marmo bianco molto compressa sulla quale affaccia il maestoso tempio dedicato a Marte Ultore, a sua volta diviso per mezzo di stretti corridoi laterali da portici che per la loro ampiezza (ma non per la loro organizzazione strutturale) fanno addirittura pensare a basiliche, e che si allargano nelle esedre retrostanti” (Ungaro, 2004, pp. 17-18).

  Figura 13: Il Foro di Augusto.

Per mettere in comunicazione i Fori di Cesare e quello di Augusto, Domiziano fece costruire un altro complesso forense con il tempio di Minerva posto sul lato breve, inaugurato dopo la sua morte dal suo successore Nerva nel 97 d.C.

Il Foro è detto di Nerva o Transitorio per la sua posizione di passaggio tra la Suburra e il Foro Romano. Di forma anch’esso rettangolare, sui lati lunghi, presenta colonne che fuoriescono dal muro perimetrale, dette “Colonnacce”, sormontate da una trabeazione con fregio in rilievo. Oggi restano solo le Colonnacce.

Figura 14: Il Foro di Nerva.

L’ultimo dei Fori Imperiali ad essere costruito fu il Foro di Traiano, edificato tra il 107 ed il 112 d.C., costituito da una piazza rettangolare con al centro una statua equestre di Traiano, un portico colonnato sui lati lunghi e sui lati corti da un lato una esedra semicircolare e dall’altro la Basilica Ulpia, cui erano addossati due edifici posti l’uno di fronte all’altro su una corte dove era collocata la Colonna Traiana.

  Figura 15: Il Foro di Traiano.

Contemporaneamente al Foro di Traiano furono costruiti i Mercati di Traiano a sostegno del taglio che era stato effettuato alla pendici del Quirinale:

“il complesso sistema di concamerazioni (su sei livelli), realizzato applicando in maniera esemplare l’opera cementizia e le coperture a volta, si adatta con plasticità alle pendici, le “fodera”, e al tempo stesso rappresenta il collegamento tra la valle forense e i quartieri del Quirinale e della Subura”(Ungaro, 2004, p. 33).

La parte inferiore del complesso presenta due ambienti semicircolari alle estremità e un corpo semicircolare verso nord ed è separata dalla parte superiore a tre piani da una strada (via Biberatica).

  Figura 16: I Mercati di Traiano.

 

Gran parte dei reperti provenienti dai Fori Imperiali, come ho già detto, è confluito nel Museo ad essi dedicato, inaugurato nei Mercati di Traiano, all’interno della Grande Aula e del Corpo Centrale.

L’idea di creare un Museo dei Fori Imperiali è stata dettata dalle

“problematiche condizioni di “vita” di monumenti fondamentali per la storia dell’architettura romana, come il tempio di Marte Ultore, il tempio di Venere Genitrice, la Colonna Traiana, i Mercati di Traiano, la Basilica Ulpia e le piazze porticate, che hanno richiesto specifici interventi di restauro monumentale. Le mutate condizioni ambientali, che hanno determinato l’accelerazione dei processi di degrado dei materiali lapidei, impongono la loro conservazione al coperto, mentre la frammentarietà degli splendidi reperti marmorei componenti la struttura architettonica e la decorazione scultorea degli edifici rende necessaria la presentazione al pubblico in ricomposizioni che permettano la migliore comprensione dell’originario contesto di appartenenza” (Ungaro, 2004, p. 45).

Attraverso frammenti originali, calchi e moduli in pietra sono state ricomposte le partiture delle decorazioni architettoniche e scultoree dei Fori Imperiali.

“Il progetto del Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano si inserisce in un più vasto “Sistema Museale Fori Imperiali”, che vede in un circuito unitario le aree archeologiche forensi scoperte e i complessi monumentali. Il suo principale obiettivo è rendere “leggibile” l’architettura dei Fori, ricomponendo per quanto possibile e conosciuto i suoi principali nodi architettonici, permettendo così di capire le scelte costruttive, il messaggio ideologico, le capacità artistiche delle maestranze romane, senza decontestualizzare i materiali allontanandoli dai luoghi d’origine: in altre parole “comunicare” l’impatto visivo di questi edifici e, di conseguenza, la loro capacità di divenire “modello” esportato dalla capitale alle province” (Ungaro, 2004, p. 11).

Al piano terra della Grande Aula troviamo un apparato multimediale e cinque sale dedicate ai singoli fori di cui espongono un pezzo particolarmente significativo che preparano alla visita dei Fori Imperiali.

Al livello superiore della Grande Aula troviamo le sezioni dedicate al Foro di Cesare con frammenti del portico del Tempio di Venere Genitrice ed al Foro di Augusto con sculture ed elementi architettonici relativi al Tempio di Marte Ultore e all’aula del Colosso.

Nella Sala dedicata al Foro di Nerva è stato ricostruito un pannello dell’attico del portico del foro stesso. Nella Sala dedicata al Templum Pacis attraverso l’utilizzo di frammenti emersi dagli scavi è stato ricomposta la vasca circolare in porfido rosso (labrum).