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DI RISCHIO AD ESSA ASSOCIATI

6.2. METODOLOGIA a) Campione

Il campione è costituito da 120 donne puerpere, selezionato secondo una procedura di campionamento di convenienza attraverso l’accesso a tre differenti centri sul territorio torinese.

Il criterio di inclusione è stato l’essere una neo-madre nelle prime quattro-otto settimane di vita del neonato, periodo giudicato dalla letteratura vigente sul tema come il momento di maggiore probabilità di esordio della patologia depressiva postnatale. L’unico criterio di esclusione è stato la pressoché totale mancanza di comprensione della lingua italiana, elemento che avrebbe reso del tutto impossibile la somministrazione corretta del questionario; tale situazione, comunque, si è verificata estremamente di rado, poiché generalmente anche le donne straniere parlavano l’italiano in modo sufficientemente adeguato.

Il campione è stato reclutato nel periodo compreso tra novembre 2004 e luglio 2005, presso tre differenti luoghi:

- il Consultorio Pediatrico di corso Corsica 55 (ASL 1, Torino);

- il Consultorio Pediatrico di Via Ventimiglia 112 (ASL 1, Torino);

- lo studio medico privato della Dott.ssa ***, specialista in Ostetricia e Ginecologia, situato nella città di Torino.

La scelta delle sedi di rilevamento dei dati è stata dettata da ragioni metodologiche; dovendo somministrare i questionari tra la quarta e l’ottava settimana dal parto, periodo di maggiore probabilità di esordio depressivo, il consultorio pediatrico e lo studio di un medico ginecologo si sono rivelati i luoghi più opportuni, in quanto nel primo le neo-mamme portano i neonati per le visite ed i controlli della crescita e del peso corporeo, mentre nel secondo si recano per la necessaria visita personale delle proprie condizioni fisiche dopo circa un mese dal parto.

Diversamente, i reparti ospedalieri di maternità non potevano rispondere alle esigenze del disegno di ricerca, poiché qui le partorienti risiedono solo per pochi giorni dopo il parto.

b) Strumenti di raccolta dei dati

Gli strumenti utilizzati (riportati nelle pagine seguenti) sono stati due:

1) Edinburgh Postnatal Depression Scale – EPDS (App. 1); è uno strumento di screening per identificare pazienti a rischio di depressione post-partum.

E’ stato sviluppato da Cox e collaboratori nel 1987, con il fine di individuare le madri sofferenti di depressione dopo la nascita del loro bambino, per le quali si evidenziava la necessità di un accertamento accurato.

L’EPDS è un questionario autosomministrato costituito da dieci item che esplorano la presenza dei sintomi depressivi, chiedendo esplicitamente di rispondere pensando alle sensazioni, alle emozioni e ai vissuti provati nel corso degli ultimi sette giorni; la compilazione è estremamente veloce, richiedendo circa cinque minuti. La struttura consiste in una scala Likert di frequenza composta da quattro modalità di risposta, con un punteggio che va da 0 (assenza di sintomo) a 3 (sintomo molto intenso e presente per la maggior parte del tempo). Il punteggio totale va da 0 a 30.

Un punteggio cut-off di 9/10 ha mostrato di rilevare la presenza di una certa sintomatologia depressiva, dimostrandosi appropriato per un uso del test come strumento di valutazione generale delle condizioni psichiche puerperali; un cut-off di 12/13 (o ≥13), invece, identifica con maggiore probabilità, precisione ed accuratezza le puerpere clinicamente depresse (Cox et al., 1987).

L’EPDS si è dimostrato il test più accurato per identificare il rischio di depressione postnatale, pertanto il più comunemente utilizzato nelle ricerche e

nelle indagini conoscitive sulla sindrome; ha dimostrato una sensibilità pari all’86% ed una specificità del 78% con un cut-off di 12/13 (ibidem).

E’ stato validato in diverse lingue e culture, nella versione italiana nel 1997 (Carpiniello et al., 1997; Benvenuti et al., 1999); la validazione italiana ha dimostrato come un cut-off di 9/10 fornisca un’elevata sensibilità (100% delle donne depresse correttamente identificate) e un’elevata specificità (83% delle donne non depresse correttamente identificate) (Carpiniello et al., 1997).

La scala non individua le madri con disturbi d’ansia, fobie e disturbi di personalità (Cox et al., 1987). Contiene due item relativi all’ansia, che non sono specifici per la depressione; al contrario, aspetti come la perdita di appetito, di peso o della libido non vengono rilevati, sebbene possano essere presenti nelle patologie depressive e non solo dovuti ai fisiologici cambiamenti legati al puerperio (Guedeney et al., 2000).

Data la sua utilità, dovrebbe essere somministrato alle donne nel periodo postnatale come parte di un programma di screening; non deve, tuttavia, essere considerato strumento diagnostico: la diagnosi di depressione post-partum richiede infatti un’accurata valutazione clinica specialistica (ibidem).

2) Una scheda di raccolta dati (App. 2); in aggiunta all’EPDS è stata somministrata una scheda di raccolta dati costituita da domande con risposte a scelta multipla, appositamente creata per ottenere informazioni generali. Le domande sono state pensate in modo da riguardare argomenti che potessero sondare e verificare alcuni dei possibili fattori di rischio depressivo rilevati dalla letteratura vigente come fattori scatenanti confermati, probabili o possibili.

Domande su fattori confermati:

- storia personale di depressione;

- rapporto negativo col partner;

- mancanza di supporto;

- life events stressanti nel corso dell’ultimo anno.

Domande su fattori probabili:

- caratteristiche demografiche (quali età, nazionalità, residenza, ubicazione dell’abitazione, stato civile, titolo di studio, professione, professione del partner, condizione di multipara, numero di figli);

- complicazioni ostetriche ed esperienze legate alla nascita (quali modalità del travaglio e del parto, procedure di diagnosi prenatale, partecipazione ad un

corso di preparazione al parto, ricoveri e problemi medici durante la gravidanza, presenza del partner in sala parto);

- gravidanza indesiderata;

- condizioni di salute del figlio;

- storia familiare di psicopatologia.

Domande su fattori possibili:

- parto prematuro;

- precoce dimissione dall’ospedale;

- pregressi aborti;

- allattamento;

- storia di depressione nel partner;

- povere relazioni con i propri familiari, in particolare con la propria madre.

c) Somministrazione

Il reclutamento dei singoli casi del campione è avvenuto attraverso un incontro ed un contatto diretto, personale, face-to-face, in due modi differenti:

- presso lo studio privato della ginecologa sono state lasciate alcune copie del questionario ed è stata la dottoressa stessa ad incontrare direttamente le sue pazienti e a proporre loro la compilazione del test, specificandone la natura e le finalità;

- presso i due Consultori Pediatrici, l’intervistatrice (la sottoscritta) si è recata presso la sala d’attesa del luogo, presentandosi direttamente alle neo-mamme come studentessa della Facoltà di Psicologia e proponendo loro il questionario.

Grande importanza è stata data alla precisazione del proprio ruolo di studente, all’esposizione della finalità unicamente di indagine per una Tesi di ricerca personale e alla garanzia di totale anonimato.

Le donne che accettavano di collaborare completavano i due questionari con autosomministrazione. L’intervistatrice è rimasta disponibile per eventuali chiarimenti e precisazioni, pur allontanandosi un minimo per garantire tranquillità e riservatezza. Alla fine della compilazione, le mamme potevano riporre il questionario completato in un raccoglitore di cartoncino appositamente adibito a tale funzione, per assicurare un ulteriore grado di riservatezza rispetto ad una consegna direttamente nelle mani (e sotto gli occhi) della sottoscritta.

(- Appendice 1 -)

EDINBURGH POSTNATAL DEPRESSION SCALE (J.L. Cox, J.K. Olden, R. Sagowsky)

Lei di recente ha avuto un bambino. Ci piacerebbe sapere come si è sentita nell’ultima settimana. La preghiamo di sottolineare la risposta che meglio descrive come si è sentita nei sette giorni appena trascorsi e non soltanto come si sente oggi.

Per aiutarla, ecco un esempio già completato:

Sono stata felice

Sì, sempre

Sì, per la maggior parte del tempo No, non molto spesso

No, per niente

Il che in pratica significa “Sono stata per lo più felice durante la scorsa settimana”. Per favore completi le altre domande nello stesso modo.

Nei sette giorni appena trascorsi:

(1) Sono stata capace di ridere e di vedere il lato comico delle cose Come al solito

(3) Ho dato inutilmente la colpa a me stessa quando le cose sono andate male Sì, il più delle volte

Sì, qualche volta Non molto spesso

No, mai

(4) Sono stata ansiosa o preoccupata senza una valida ragione No, per niente

Quasi mai

Sì, talvolta

Sì, spesso

(5) Ho provato paura e sono stata in preda al panico senza una valida ragione Sì, quasi sempre

Sì, talvolta

No, non molto spesso Mai

(6) Le cose mi hanno causato eccessiva preoccupazione

Sì, il più delle volte non sono stata capace di affrontarle

Sì, qualche volta non sono stata capace di affrontarle come sempre No, il più delle volte le ho affrontate abbastanza bene

No, le ho affrontate bene come sempre

(7) Sono stata così infelice che ho avuto difficoltà a dormire Sì, il più delle volte

Sì, qualche volta Non molto spesso No, per nulla

(8) Mi sono sentita triste o avvilita

Sì, per la maggior parte del tempo Sì, abbastanza spesso

Solo occasionalmente

No, mai

(9) Sono stata così infelice che ho pianto Sì, per la maggior parte del tempo Sì, abbastanza spesso

Solo occasionalmente

No, mai

(10) Mi è venuta in mente l’idea di farmi del male Sì, abbastanza spesso

Qualche volta

Quasi mai

Mai

SCHEDA DI RACCOLTA DATI (- Appendice 2 -)

Dopo aver compilato il precedente questionario, Le chiediamo di voler gentilmente completare, in forma anonima, la tabella sottostante. Risponda apponendo una crocetta sulla casella corrispondente alla Sua scelta o fornendo una risposta libera sugli appositi spazi.

Ancora grazie per la Sua cortese disponibilità.

Età……….. Nazionalità………

Provincia di nascita………... Provincia di residenza………

Ubicazione della propria abitazione:

□ nel centro cittadino □ in un paese di provincia

□ nella periferia cittadina □ in zona isolata rispetto ai centri abitati Stato civile:

□ Impiegata □ Impiegato

□ Casalinga □ Insegnante

□ Insegnante □ Dirigente

□ Dirigente □ Libero professionista

□ Libera professionista □ Altro (………)

□ Altro (……….) Questa gravidanza è stata per Lei:

□ un evento atteso e ricercato

□ un evento inatteso e non ricercato

Quali procedure di diagnosi prenatale ha eseguito?

(può apporre più di una crocetta per questa risposta)

□ Ecografia □ Villocentesi

□ Amniocentesi □ Nessuna

□ TRI – test

Ha dovuto sottoporsi a procreazione medico assistita?

□ Sì □ No

Ha dovuto affrontare problemi medici e/o ricoveri durante la gravidanza?

□ Sì □ No

Ha partecipato ad un corso di preparazione al parto?

□ Sì □ No

Modalità del travaglio:

□ Assente □ Spontaneo □ Indotto

Modalità del parto:

□ Parto spontaneo □ Taglio cesareo d’urgenza □ Analgesia

□ Parto operativo vaginale (forcipe…) □ Taglio cesareo programmato (epidurale…)

Momento del parto:

□ Parto a termine □ Parto prematuro Presenza del partner in sala parto:

□ Sì □ No

Eventuali complicanze ostetriche durante il parto:

□ Sì □ No

(Se si desidera, specificare quali ………..) Condizioni di salute del bambino: ………

Durata degenza materna: ……… Ha avuto difficoltà durante le precedenti gravidanze?

□ No □ Parto cesareo

□ Sì, durante la gestazione □ Aborto

□ Sì, al momento del travaglio/parto

Come valuta la qualità del rapporto con il Suo partner, al momento attuale e durante la gravidanza?

□ Rapporto positivo, è presente e mi sostiene

□ Rapporto difficoltoso, conflittuale

□ Rapporto assente

(Se si desidera, specificare………

...) Da parte di chi ha ricevuto maggiore sostegno durante la gravidanza ed il puerperio?

(può apporre più di una crocetta per questa risposta)

□ Marito/compagno □ Suocera □ Amici/amiche

□ Madre □ Suocero □ Vicini di casa

□ Padre □ Fratelli/sorelle

Ha vissuti eventi particolarmente significativi e/o stressanti nel corso dell’ultimo anno?

□ Sì □ No

(Se si desidera, specificare quali ………

...) Ha mai avuto problemi legati al tono particolarmente triste del Suo umore?

□ Sì □ No

Se sì, ne ha mai parlato con un medico/psicologo o ha mai effettuato una qualche cura? .

□ No

□ Sì, psicoterapia

□ Sì, farmaci

Si sono mai verificati problemi legati al tono particolarmente triste dell’umore nella storia della Sua famiglia?

□ Sì □ No

Si sono mai verificati problemi legati al tono particolarmente triste dell’umore nel Suo partner?

□ Sì □ No