III.2 Studio di caso: l’Istituto Comprensivo Statale di Altopascio-Lucca
III.2.1 La metodologia d’indagine
La traccia dell’intervista (riportata interamente in appendice) è stata redatta alla luce dell’analisi della Guida oggetto di studio del II capitolo (sia nella sua la prima versione risalente al 2010 che in quella analizzata del 2016). Si articola in 4 aree tematiche che si ispirano indicativamente alla suddivisione proposta negli esempi di articolazione degli scenari curricolari proposti (ISCED1 e ISCED2 § III.1 e III.2 pag.129 pag.135 della Guida):
a. lingua/e e obiettivi b. approcci didattici c. possibili convergenze d. educazione interculturale
È stata utilizzata anche la prima versione del 2010, sia per capire l’evoluzione del documento, sia ad integrazione, e poiché, anche se più sintentica riportava spunti più concreti per la stesura delle domande. In particolare siamo partiti dal
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Azione Chiave 2, fonte: http://www.erasmusplus.it/scuola/mobilita-scuola-ka1/, ultimo accesso 18/05/2017.
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Azione Chiave 2, fonte: http://www.erasmusplus.it/scuola/partenariati-ka2/, ultimo accesso 18/05/2017.
§ 2.4.2Organisation des enseignements134, cercando comunque di integrare i contenuti delle due versioni e di coniugarli con i nostri intenti, considerando gli aspetti già conosciuti della realtà da investigare (ad esempio sarebbe stato inutile indagare la presenza dell’insegnamento di lingue regionali o minoritarie non presenti sul territorio in questione).
In aggiunta alle quattro aree tematiche, abbiamo inserito una breve sezione dedicata alla conoscenza da parte degli insegnanti dei documenti europei di politica linguistica, in particolare il QCER e i suoi indicatori, e il Portfolio, etc. Abbiamo approfondito per il punto a le variazioni proposte della lingua, l’intercomprensione tra lingue e l’analisi contrastiva, per il punto b l’approccio didattico e le metodologie (e.g. attività autonome, ludiche, etc.), per il punto c la possibile collaborazione tra docenti di diverse discipline, per il punto d le attività interculturali, il decentramento culturale, i riferimenti alla lingua di origine e all’esperienza personale e biografica dello studente straniero.
L’obiettivo preposto, tramite le dichiarazione delle insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, è di individuare quali siano le pratiche e le abitudini didattiche attuate, che richiamino i principi esposti e analizzati nella Guida.
L’intervista semistrutturata è servita come linea guida allo scrivente per la raccolta dei dati, non solamente attreverso le domande dirette, ma traendo spunto da queste per istaurare un dialogo e uno scambio con le insegnanti. L’ intervista è stata scelta per non limitarci alla risposta ad una domanda diretta, ma per permettere a chi la svolgeva di estrapolare ulteriori dati e informazioni utili, che come abbiamo appurato durante l’indagine sono sorti durante il dialogo con le intervistate.
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Jean-Claude Beacco, Michael Byram, Marisa Cavalli, Daniel Coste, Mirjam Egli Cuenat, Francis Goullier et Johanna Panthier, Guide pour le développement et la mise en œuvre de
curriculums pour une éducation plurilingue et interculturelle, Division des Politiques
linguistiques, , Conseil de l’Europe, Strasbourg , 2010, pag.41-43 e alt., http://www.coe.int/t/dg4/linguistic/guide_curricula_FR.asp
Il primo riquadro riporta i dati anagrafici dell’intervistato, con l’intento di tracciarne il profilo, cercando di descriverne la formazione, individuando nello specifico: la generazione di appartenenza, il titolo di studio, l’esperienza maturata, etc. Per poi passare al contesto in cui agisce: la composizione della classe, le ore dedicate alla propria disciplina, etc. I dati relativi alla presenza di stranieri sono poi stati rivisti alla luce delle statistiche fornite dalla segreteria dell’ Istituto Comprensivo e riportati nel paragrafo precedente (§ III.2) e successivamente nella discussione dei dati (§ III.2.2).
Profilo Docente:
età: laurea:
formazione glottodidattica o in italiano L2: anni di insegnamento:
materia d’insegnamento:
scuola: ○primaria ○secondaria di I grado n. classi:
ore dedicate:
presenza studenti stranieri: nazionalità:
La traccia, come precedentemente dichiarato, pur essendo strutturata sotto forma di questionario, è stata utilizzata come riferimento vincolante, ma non cronologicamente rispettata. Durante la raccolta dei dati ha tracciato una sorta di linea guida per condurre il colloquio dell’indagine, difatti non rispetta rigidamente le macrosuddivisioni che riutilizzeremo in seguito per il commento dei dati. Ogni domanda, anche quelle che implicano una risposta polare, possono essere state poi spunto di dichiarazioni o riflessioni inerenti all’argomento da parte dell’insegnante.
Il primo blocco è inerente a: la lingua e le sue variabili, gli obiettivi, legati ai diversi livelli del curriculolo (nazionale, di istituto e classe) gli approcci e le metodologie didattiche attuate.
Traccia intervista:
1) Calibra i livelli target sulla reale competenza o su standard di istituto/nazionali?
2) Testa tramite placement test o simili tale competenza? ○ Sì ○ No 3) Contempla una competenza: ○ plurilingue ○ interculturale ?
4) Come definirebbe il suo approccio: ○ comunicativo/orientato all’azione ○ eclettico ○grammaticale ○________________
5) Propone varietà di lingua differenti? (di registro, dialettali, accento, linguaggio giovanile, etc.) ○ Sì ○ No quali:
6) E’ a conoscenza delle varietà parlate sul territorio? In famiglia? Dai media? 7) Incoraggia il lavoro autonomo? ○ Sì ○ No
8) Utilizza la divisione di compiti/ task in gruppi di progetto/ coppie di allievi/ gruppi per competenza? ○ Sì ○ No
9) Si avvale di attività autentiche? ○ Sì ○ No quali: 10) Si avvale di attività ludiche? ○ Sì ○ No quali:
11) Propone determinate situazioni sociali? (norme sociali, gerarchiche, educazione, etc) ○ Sì ○ No
12) Affronta l’insegnamento della lingua in prospettiva multimodale e multisensoriale? ○ Sì ○ No
13) Utilizza classici del cinema in lingua /versioni originali di opere? ○ Sì ○ No
Le domande n.14 e n.15 concernono direttamente l’utilizzo della contratività e dell’intercomprensione incentivate nella Guida, specificando poi per quali lingue insegnate o come vedremo anche solo conosciute dall’insegnante, e in che modalità:
14) Utilizza l’analisi contrastiva/comparativa tra lingue (L1/L2 , L1/ Ls)? ○ Sì ○
No
15) Analizza e/o fa riferimento all’intercomprensione fra lingue? ○ Sì ○ No
Le domande dalla n.16 alla n.20, sono formulate con l’intento di vagliare gli aspetti interculturali, ossia quelle componenti che si intrecciano con il repertorio linguistico ma anche col vissuto dello studente straniero. Quest’aspetto è stato poi implementato attraverso il colloquio con la responsabile per l’intercultura dell’Istituto Comprensivo.
16) Stimola il decentramento culturale: assumere altre prospettive, prendere altri punti di vista? ○ Sì ○ No
17) Analizza o tratta stereotipi o pregiudizi culturali? ○ Sì ○ No
18) Conosce e fa condividere in classe l’esperienza della cultura dell’apprendente, esperienze biografiche? ○ Sì○No raccontata tramite aneddoti, etc.
19) Vengono fatti riferimenti alla lingua di origine? ○ Sì ○ No
20) Conosce la/le lingue di origine degli apprendenti stranieri? ○ Sì ○ No
La tranche successiva non rimanda direttamente alla Guida, se non per il fatto che il documento è stato pubblicato nel bacino istituzionale europeo, quindi ci è sembrato opportuno indagare se le maggiori opere pubblicate e i mezzi messi a disposizione ad esempio dalla Divisione delle politiche linguistiche, fossero noti o meno, e se fossero utilizzati. La domanda n.27 relativa alla metodologia CLIL è stata inserita poiché rientra nelle iniziative europee e a livello internazionale e rappresenta forse al meglio un mezzo per favorire la trasversalità:
21) Conosce, consulta, ha sentito parlare del QCER? ○ Sì ○ No 22) Conosce o fa riferimento ai livelli del QCER? ○ Sì ○ No
23) Conosce il Portfolio europeo delle lingue? ○ Sì ○ No
24) Conosce, consulta, ha sentito parlare di altri documenti programmatici europei? ○ Sì ○ No se sì quali:
25) Consulta piattaforme on line per reperire materiale? ○ Sì ○ No 26) Naviga o mai navigato sul sito della Divisione europea delle politiche linguistiche? ○ Sì ○ No
27) Conosce e/o ha esperienza del CLIL (Content and Language Integrated Learning) ? ○ Sì ○ No
La domanda n. 28, relativa a progetti o situazioni di blinguismo puro, non veniva riproposta sistematicamente, alla luce della risposta della responsabile del plesso o della prima docente intervistata del plesso:
28)Esistono classi, progetti o situazioni di apprendimento dove si alternano lingue diverse? ○ Sì ○ No
Successivamente siamo passati a individuare come e se si manifestasse la trasversalità: nella collaborazione tra discipline e tra docenti, a cui la Guida come abbiamo visto, dà particolar rilevanza:
29) Collabora con altri docenti relativamente all’educazione linguistica? ○ Sì ○ No
di altre discipline?○ Sì ○ No Quali?
30) Si confronta con colleghi della sua stessa disciplina e/o disciplina diversa (e.g. area scientifica)? ○ Sì ○ No
31) Utilizza:
-test valutativi comuni a più discipline? ○ Sì ○ No -test plurilingui? ○ Sì ○ No
-test, progetti,etc che coinvolgano capacità cognitive e comunicative comuni trasversali? ○ Sì ○ No
-sono previsti programmi e/o progetti condivisi con docenti di altre discipline anche non linguistiche? ○ Sì ○ No
Vedremo nei paragrafi successivi relativi ai dati raccolti, come alcune risposte non siano riportate poiché non sono mai emerse, ad esempio la mancanza di classi o progetti bilingui che prevedono l’alternanza non sono mai stati riscontrati.