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Miglioramento delle condizioni di lavoro

Gli strumenti di rsi Per le imPrese aGroali mentar

4.4 Miglioramento delle condizioni di lavoro

Questo paragrafo è dedicato al tema del lavoro nell’ottica di una gestione responsabile delle imprese agricole e agroalimentari. Per queste imprese, quello del lavoro è forse uno degli ambiti più complessi in cui attivare interventi e stru- menti a sostegno di una politica di RSI. Se anche negli altri settori economici il tema della RSI è declinato con minore enfasi nell’ambito delle risorse umane, pri- vilegiandone l’attuazione nei confronti di stakeholder esterni (ad esempio clienti e fornitori) o dell’ambiente, questa circostanza è ancora più accentuata nelle imprese agricole, date le caratteristiche che il lavoro assume in questo settore. Vediamo, infatti, che le criticità riguardano diversi aspetti della realtà agricola: dal punto di vista della produzione c’è, anzitutto, il problema della stagionalità che condiziona negativamente le relazioni nei rapporti di lavoro; esiste, poi, il fattore dimensionale delle imprese, con prevalenza di microimprese, spesso a conduzione familiare, che incide negativamente, come illustrato nelle pagine precedenti, sulla possibilità di attuare azioni di RSI. Nell’agricoltura, inoltre, è molto diffuso il lavoro irregolare

Costi

Il “costo” dell’adozione di questi strumenti risiede prevalentemente nella scelta di dare una priorità ad alcuni aspetti della gestione aziendale che non hanno un ritorno economico di breve periodo. A parere di chi scrive, quindi, più che di costo si dovrebbe parlare di mancato profitto o, meglio ancora, di una forma di in- vestimento di lungo termine dato che, come dimostrato dai dati presenti nel primo capitolo di questo lavoro, il cambiamento dei modelli di consumo si sta muovendo, nell’economia italiana, verso abitudini alimentari che prediligono produzioni certificate e consentono alle im- prese agricole che le adottano di ottenere un riscontro anche in campo commerciale. Gli investimenti di lungo periodo in produzioni agricole, forestali o in allevamen- ti che tengono conto della tutela dell’ambiente e la pro- duzione per nicchie di mercato se, da un lato, possono essere considerati un mancato profitto di breve perio- do, dall’altro permettono di assicurare il mantenimento di condizioni ambientali tali da rappresentare una ga- ranzia per le produzioni future.

Benefici

Per quanto riguarda i benefici che possono derivare dall’adozione di strumenti di RSI per la tutela dell’am- biente elencati nel paragrafo precedente, possiamo fare una classificazione in base agli stakeholder (inter- ni ed esterni) che entrano in relazione con l’impresa. E’ possibile quindi fare un’analisi in base a:

- Enti, autorità e soggetti istituzionali con cui l’impresa si relaziona: nei rapporti con questi soggetti, gli im- prenditori agricoli che decidono di implementare azioni di RSI rivolte alla tutela dell’ambiente hanno dei van- taggi in termini di agevolazioni, semplificazioni e, in ge- nerale, di miglioramento delle relazioni. La legislazione nazionale infatti prevede, sempre più frequentemente, la concessione di sgravi fiscali e facilitazioni finanziarie per chi adotta strumenti per il rispetto dell’ambiente. - Consumatori e opinione pubblica: la crescente atten- zione di questi soggetti per le tematiche ambientali porta molte imprese a investire in pubblicità finalizza- ta a presentare un’immagine quanto più “sostenibile” dell’azienda. Con l’adozione di strumenti di RSI finaliz- zati alla tutela dell’ambiente questa necessità viene automaticamente soddisfatta.

- Organizzazione, gestione e know how all’interno dell’impresa: adottare gli strumenti di RSI analizzati in questo paragrafo significa implementare una riorganiz- zazione interna finalizzata a una crescita dell’efficienza (non solo in termini ambientali) della gestione azienda- le; un altro vantaggio riguarda la riduzione dei costi a seguito di una razionalizzazione nell’uso delle risorse e nell’adozione di tecnologie pulite. Infine, un ulteriore beneficio deriva dal fatto che l’utilizzo di tali strumenti consente all’imprenditore agricolo e a tutti coloro che lavorano nell’azienda di incrementare specifiche cono- scenze tecnico-scientifiche e di utilizzarle sia per il mi- glioramento continuo delle prestazioni ambientali che, più in generale, per la gestione dell’attività.

Fonte: ns. elaborazioni.

(che spesso assume la forma del caporalato), vi è una forte presenza di lavoratori immigrati, a causa della diminuzione della forza lavoro disponibile, e le mansioni svolte sono spesso anche pericolose (Dini, 2008). Negli ultimi anni il fenomeno della manodopera irregolare, che riguarda prevalentemente lavoratori agricoli ex- tracomunitari, interessa l’intero sistema e costituisce una componente strutturale dell’occupazione e del mercato del lavoro in questo settore62. Tutto ciò, oltre a far

sì che l’agricoltura rappresenti il settore più complesso riguardo all’applicazione della responsabilità sociale nell’ambito delle risorse umane, determina in molte aziende agricole, soprattutto in quelle di piccole dimensioni, grandi difficoltà an- che a restare in quello che è definito lo spazio dell’esigibile, ovvero all’interno del regime di legalità, e quindi a rispettare le disposizioni di legge (Hinna, 2005). Quan- do si parla di azioni di RSI aventi come obiettivo il miglioramento delle condizioni di lavoro nelle imprese agricole e agroalimentari, quindi, bisogna considerare le enormi differenze che esistono tra le aziende che riescono a portare avanti politi- che orientate in tal senso (best practice) – che sono poche e di grandi dimensioni - e quelle che faticano anche a restare entro i limiti di legge, che sono le piccole e micro imprese che costituiscono la maggior parte delle imprese del settore. Non va dimenticato, però, che in alcuni casi le piccole imprese agricole sono gestite, in modo del tutto inconsapevole, secondo criteri che possono essere considerati, a pieno titolo, di responsabilità sociale. Fatta questa premessa, si possono individua- re due strumenti di RSI legati al tema del lavoro: la certificazione del sistema per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro (OHSAS 18001) e la SA8000, per la cui definizione si rimanda al glossario.

4.4.1 L’attuazione pratica degli strumenti di responsabilità sociale per il miglio- ramento delle condizioni di lavoro

Anche sull’applicabilità delle certificazioni OHSAS 18001 e SA8000 quali strumenti di RSI per il miglioramento delle condizioni di lavoro, è stato possibile elaborare uno schema commentato (Box 4.3), partendo dall’analisi INEA costi-be- nefici relativa all’adozione degli strumenti di RSI (AA.VV., 2007).

La certificazione OHSAS 18001 presenta, oltre a una buona adattabilità al settore agricolo e agroalimentare, un’efficace integrazione con gli standard ISO 9001 per i Sistemi di Gestione della Qualità e ISO 14001 per i Sistemi di Gestione

62 Sull’argomento cfr. Cicerchia e Pallara (a cura di), Gli immigrati nell’agricoltura italiana, INEA, Roma, 2009.

Ambientale. In questo modo le aziende che lo desiderano possono integrare age- volmente fra loro questi tre diversi sistemi di gestione. Anche per quanto riguarda la certificazione SA8000 è possibile riscontrare una buona adattabilità al settore sia per le imprese che delocalizzano la produzione, spesso oggetto di critiche da parte dell’opinione pubblica per le condizioni di lavoro dei lavoratori, sia per chi produce sul territorio nazionale.

Box 4.3 - Costi-benefici degli strumenti di RSI per il miglioramento delle condi- zioni di lavoro

Fonte: ns elaborazioni.

Costi

Le imprese agricole e agroalimentari hanno difficoltà a intraprendere un percorso di responsabilità sociale nell’ambito del miglioramento delle condizioni di lavoro a causa delle particolarità che caratterizzano il lavoro in questo settore (stagionalità, alto tasso di irregola- rità, imprese micro e a conduzione familiare). Gli ele- menti di controllo previsti dalla certificazione OHSAS 18001 presuppongono la programmazione di obiettivi di sicurezza chiari e quantificabili per i quali si devo- no stabilire degli indicatori che permettano il controllo dei risultati raggiunti. Tutto ciò necessita della predi- sposizione di una struttura organizzativa ad hoc (che necessariamente comporta dei costi per l’azienda) che difficilmente si ritrova nelle imprese del settore agrico- lo e agroalimentare. Un ulteriore costo da sostenere è quello necessario per l’attuazione di piani di sensibi- lizzazione, informazione, formazione e addestramento, ricerca del dialogo, coinvolgimento, definizione di com- piti e responsabilità. Nel caso dell’adozione dello stan- dard SA8000, invece, lo svantaggio riguarda prevalen- temente l’impossibilità per l’impresa responsabile di accedere a quei mercati di sbocco in cui il basso livello dei prezzi dei beni prodotti deriva dallo sfruttamento della manodopera e nei quali la concorrenza (sleale) non le consente di competere.

Benefici

Relativamente agli stakeholder interni, il vantaggio principale riguarda l’introduzione di

una cultura della sicurezza che ha conseguenze posi- tive non solo per i lavoratori ma anche per l’azienda; infatti il miglioramento della qualità del lavoro - trami- te l’implementazione, la gestione ed eventualmente il miglioramento di un sistema sicurezza della salute dei lavoratori - e delle relazioni aziendali è garanzia di una maggiore produttività.

Con riferimento agli stakeholder esterni è possibile affermare che, conseguentemente all’adozione di strumenti quali la OHSAS18001 e la SA8000, vi è la garanzia di un’automatica conformità alle disposizioni legislative in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

Infine è da registrare un beneficio in termini di immagi- ne in quanto l’opinione pubblica - e quindi i potenziali clienti e partner dell’impresa - è sempre più attenta agli aspetti di sostenibilità sociale delle imprese. L’adozione di strumenti di RSI per il miglioramento delle condizioni di lavoro, quindi, può essere una leva per l’affermazione dell’impresa nel mondo del consumo responsabile che, soprattutto negli ultimi anni, si va af- fermando sempre con maggior enfasi.

4.5 Conclusioni

Se è giusto sostenere che ogni impresa dovrebbe svolgere, oltre a un compi- to economico, un ruolo sociale all’interno del contesto in cui opera, tale constata- zione è ancora più appropriata nel caso delle imprese agricole e agroalimentari, il cui operato ha ricadute in diversi ambiti della vita umana. La tutela dell’ambiente, della comunità, del lavoro, del territorio e della salute degli uomini e delle donne è, infatti, strettamente collegata alle scelte sociali compiute dal management delle imprese che operano nel settore agricolo.

Per un imprenditore agricolo, proprio in virtù della multifunzionalità, la scel- ta di adottare una gestione etica della propria attività ha ricadute in diversi ambiti della vita sociale; pertanto, intraprendere un percorso di responsabilità sociale ha, anzitutto, una valenza intrinseca che è determinata dalla natura stessa dell’attivi- tà svolta. È importante sottolineare che tale scelta matura anche da motivazioni strategiche, oltre che di carattere etico-sociale, per effetto dei benefici derivanti dall’adozione degli strumenti analizzati, Si tratta di strumenti che sono stati scelti in relazione alle tre tematiche chiave legate alla multifunzionalità in agricoltura - valorizzazione del territorio e dei rapporti con le comunità locali, rispetto dell’am- biente e miglioramento delle condizioni di lavoro,ai fini dell’analisi di RSI nelle im- prese agricole e agroalimentari, con la consapevolezza che non è possibile indi- viduare un elenco finito di strumenti in grado si svolgere tale compito. L’adozione degli strumenti di RSI così individuati, permettono all’impresa agricola di presenta- re ai consumatori i propri prodotti e servizi con un’immagine capace di trasmettere con estrema immediatezza i principi e i valori che sono alla base della mission aziendale, soprattutto nel caso dei marchi per la valorizzazione del territorio e dei rapporti con le comunità locali, Inoltre, in un’ottica di gestione trasparente dell’atti- vità imprenditoriale, è possibile rilevare come il consumatore venga informato circa le scelte e le ricadute in ambito sociale dell’attività d’impresa prevalentemente con l’ausilio degli strumenti individuati per la tutela dell’ambiente e per il miglioramen- to delle condizioni di lavoro.

Tuttavia, al di là dei singoli strumenti che possono essere utilizzati, è fonda- mentale che questi vengano integrati nella “normale” gestione dell’impresa: la re- sponsabilità sociale, infatti, deve diventare parte integrante dell’orientamento stra- tegico dell’impresa, in quanto elemento di supporto per la governance aziendale.