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I canali di arrivo dei minori stranieri non accompagnati riguardano sia il Mediterraneo sia molteplici rotte via terra.

I dati che riguardano il fenomeno degli sbarchi e l’accoglienza dei minorenni che emigrano soli sono disponibili sul sito del Ministero dell’Interno65 e sono curati dall’Ufficio centrale di statistica che insieme agli uffici delle Prefetture, contribuisce al Sistema nazionale di statistica (Sistan). Questi dati si riferiscono ai minori stranieri che arrivano, da soli o accompagnati da adulti diversi dai genitori, via mare e che vengono registrati nelle strutture di pronta accoglienza per i richiedenti protezione internazionale (Hotspots, Hub) di competenza della

Direzione Centrale dei servizi civili per l’Immigrazione e l’asilo istituita presso il

Ministero dell’Interno66.

In base ai dati del Ministero nel 2014 risultano arrivati via mare 26.122 minori di cui 13.026 MSNA, i minori registrati nel 2015 sono stati 16.478 di cui 12.360 MSNA, nel 2016 sono state registrate 28.223 presenze di cui 25.846 MSNA mentre al 31 dicembre 2017 risultano sbarcati 15.731 MSNA. Un numero, questo dell’ultimo anno, in netto calo rispetto all’anno precedente67.

64 D.lgs. 142/15, art. 19-bis, c. 8; d.lgs. n. 24/14, art. 4, c. 2; d.p.c.m. 234/16, art. 7, c. 2; d.lgs. n.

25/08, art. 19; d.p.r. 448/88, art. 8

65http://www.interno.gov.it/it

66Struttura del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno 67 I dati sono reperibili sul sito del Ministero dell’Interno: http://www.interno.gov.it/it/sala-

Tabella 1. MSNA sbarcati in Italia 2014-2016. Ministero dell’Interno

Stabilire invece il numero di coloro che attraversano i confini terrestri in condizioni di irregolarità e/o regolarità, senza sottostimare il fenomeno, potrebbe essere molto difficile.

La Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di Integrazione istituita presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali68 ha avuto per molti anni la funzione di censire e registrare i minori stranieri non accompagnati non richiedenti asilo e non comunitari, in una banca dati69 differente da quella del Ministero dell’Interno appena esaminata, creando cosi un’ulteriore differenziazione e un rafforzamento delle varie categorie di minori non accompagnati. Con l’evoluzione del termine di MSNA, nel 2017 si è evoluta anche la competenza della Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione che ha esteso il suo campo anche al censimento dei dati che riguardano i minori richiedenti protezione internazionale. I suoi compiti, oltre al censimento, possono essere così sintetizzati: cooperazione e raccordo con le altre amministrazioni coinvolte; compiti di impulso e di ricerca dei familiari nel Paese di origine dei minori stranieri non accompagnati

68 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è competente sia nelle tematiche relative

all'immigrazione per motivi di lavoro sia in quelle concernenti le politiche di integrazione degli stranieri. In particolare, la Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione coordina le attività connesse alla tutela dei minori stranieri non accompagnati e alla vigilanza sulle modalità di soggiorno degli stessi e dei minori stranieri accolti temporaneamente (art. 12, comma 20, del d.l. n.95/2012, convertito nella Legge n. 135/2012).

69 Istituita ai sensi dell'art. 4 del d.p.c.m. n. 535/1999 ex Comitato per i minori stranieri e reperibile

sul sito: http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori- stranieri/Pagine/Dati-minori-stranieri-non-accompagnati.aspx

Arrivi via mare in Italia

Anno Uomini Donne Minori

accompagnati Minori non accompagnati Totale arrivi Anno 2014 125.788 18.190 13.096 13.026 170.100 Anno 2015 115.930 21.434 4.118 12.360 153.842 Anno 2016 129.080 24.133 2.377 25.846 181.436 Valori percentuali Anno 2014 73,9 10,7 7,7 7,7 100,0 Anno 2015 75,4 13,9 2,7 8,0 100,0 Anno 2016 71,1 13,3 1,3 14,2 100,0

attraverso lo svolgimento di indagini, e infine emissione del parere ai sensi dell'art. 32 del d.lgs. 286/1998 (Testo Unico dell'Immigrazione) sul rilascio del permesso di soggiorno alla maggiore età, così come modificato dalla Legge 2 agosto 2011, n. 129.

A differenza della statistica del Ministero dell’Interno, questa raccolta non comprende fino a tutto il 2017, i minori che avevano presentato richiesta di asilo politico ma soltanto coloro che sono stati rintracciati sul territorio privi di riferimenti adulti in Italia e anche coloro che venivano affidati di fatto a parenti o terzi regolarmente soggiornanti.

I dati raccolti si basano sulle segnalazioni pervenute dalle istituzioni che hanno rintracciato o hanno avuto in carico il minore senza una stima in merito ai canali di arrivo. Tuttavia, se la stima del Ministero dell’interno considera soltanto gli arrivi via mare, la statistica della Direzione generale dell’immigrazione comprenderà sicuramente anche tutti quei minori non arrivati attraverso il canale di Sicilia e quindi arrivati via terra o via aerea.

Questi dati ci indicano che al 31/12/2014 sono stati censiti 10.536 minori stranieri non accompagnati mentre nel 2015 si sono contate 11.921 presenze e infine nel 2016 un dato sensibilmente più alto di 17.373 minori70.

Tabella 2. MSNA presenti. Confronto statistiche Ministero dell’Interno e DGI

Entrambe le statistiche confermano una grossa presenza di minori soli sia richiedenti asilo sia non richiedenti asilo, provenienti dai paesi del continente africano ma se analizziamo più nel dettaglio le varie nazionalità presenti (Tabella

70 I dati sono reperibili sul sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali all’indirizzo:

http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori-stranieri/Pagine/Dati- minori-stranieri-non-accompagnati.aspx

2014 2015 2016

Ministero dell’Interno Arrivi via mare

13.026 12.360 25.846

DGI MSNA

3), il dato più interessante riguarda la presenza di minori soli provenienti dall’Albania, dall’Afghanistan e dalla Repubblica del Kosovo, di cui non c’è traccia nella banca dati del Ministero dell’Interno. Questo significa che i minori appartenenti a queste tre nazionalità non arrivano tramite i cosiddetti sbarchi ma attraversando confini diversi via terra e non rientrano generalmente nei centri di accoglienza del Ministero, per richiedenti asilo. Nel caso dell’Afghanistan la rotta prevista vede l’attraversamento di paesi come l’Iran, la Turchia e la Grecia. Dal Kosovo, il viaggio è spesso intrapreso in macchina e i confini vengono attraversati di nascosto, in clandestinità. Si passa dalla Serbia, da Belgrado, dall’Ungheria e infine si entra in Italia.

Coloro che invece attraversano i confini italiani in modo regolare sono i minori stranieri provenienti dall’Albania. In virtù degli accordi Schengen hanno diritto di circolare liberamente nell’area Schengen, per qualsiasi motivo (esclusi il lavoro, le cure mediche e il ricongiungimento familiare), per un periodo di tempo complessivamente non superiore a 90 giorni. Vediamo infatti come per la Direzione generale dell’Immigrazione i minori albanesi sono la seconda categoria in ordine di presenze nel 2015 in Italia mentre l’Egitto si conferma come il Paese principale dei minori soli (23,1%), seguito appunto da Albania (12,0%), Eritrea (9,9%), Gambia (9,7%) e Nigeria (5,8%). (Tabella 3).

Per quanto riguarda i dati del Ministero dell’Interno sugli sbarchi possiamo invece notare come di tutte le nazionalità sono i minori egiziani che nella quasi totalità sono sbarcati in Italia da soli, (98,2%); gli egiziani sono seguiti dai gambiani (95,8%), dai guineani (95,2%), dai senegalesi (94,5%), dai tunisini (92,9%) e dai pakistani (92,3%)71.

Nello stesso anno, dal Ventiduesimo Rapporto sulle migrazioni 2016, elaborato dalla Fondazione ISMU72 (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) sulla base dei dati del Ministero dell’Interno risulta che in Italia sono state presentate 3.790 domande di protezione internazionale da parte di minori stranieri non accompagnati oltre il

71 Anci, Caritas, Cittalia, Fondazione Migrantes, Servizio centrale dello Sprar, in collaborazione con UNHCR, Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2016, reperibile sul sito:

http://www.sprar.it/wpcontent/uploads/2017/11/Rapporto_protezione_internazionale_2017_extrali ght.pdf

50% in più rispetto alle 2.505 domande del 2014, anno a partire dal quale si ha avuto un incremento significativo (erano 805 le domande presentate nel 2013). Sono stati soprattutto i giovani gambiani a richiedere protezione internazionale (oltre un terzo delle domande), seguiti dai minori del Senegal (12%), della Nigeria (12%) e del Bangladesh (10%).

Tabella 3. Minori stranieri non accompagnati – statistiche a confronto DATI AL 31/12/2015

DIREZIONE Generale dell’immigrazione e delle Politiche

Sociali

MINISTERO DELL'INTERNO

Nazionalita' MSNA TOT %/TOT MSNA Nazionalità

N. minori Totali % MSNA TOT MSNA ERITREA 1.177 9,9 ERITREA 4407 70,2 3.094 NIGERIA 697 5,8 NIGERIA 1261 81,0 1.021 SOMALIA 686 5,8 SOMALIA 1613 80,3 1.295 SUDAN 319 63,3 202 GAMBIA 1.161 9,7 GAMBIA 1360 95,8 1.303 SIRIA 2072 33,5 694 SUB-SAHARA 60 73,3 44 SENEGAL 512 4,3 SENEGAL 440 94,5 416 MALI 465 3,9 MALI 504 91,5 461 BANGLADESH 681 5,7 BANGLADESH 330 90,6 299 MAROCCO 201 1,7 MAROCCO 93 88,2 82 GHANA 241 2 GHANA 281 85,4 240 COSTA D'AVORIO 234 2 COSTA D'AVORIO 327 90,5 296 ETIOPIA 114 71,1 81 GUINEA 252 2,1 GUINEA 356 95,2 339 EGITTO 2.753 23,1 EGITTO 1742 98,2 1.711 PAKISTAN 181 1,5 PAKISTAN 39 92,3 36 PALESTINA 449 58,1 261 IRAQ 210 42,9 90 TUNISIA 70 0,6 TUNISIA 28 92,9 26 ALBANIA 1.432 12 AFGHANISTAN 328 2,8 REPUBBLICA DEL KOSOVO 268 2,2 ALTRE 582 4,9 ALTRE 473 - 369 TOTALE 11921 100 TOTALE 16478 72,8 12.360

Un’ulteriore passo avanti nel tentativo legislativo di uniformizzare la categoria è stato compiuto quindi anche nella raccolta delle statistiche sui minori non accompagnati. A questo proposito si ribadisce come l’articolo 19, co. 5 del d.lgs. 142/2015 stabilisce che “la presenza di un minore straniero non accompagnato

deve essere immediatamente comunicata […] al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al fine di assicurare il censimento e il monitoraggio della presenza dei MSNA”, superando la distinzione tra MSNA richiedenti protezione

internazionale e minori non richiedenti protezione internazionale.

Si ricorda, inoltre, che l’art. 2 lett. e) d.lgs. 142/2015 stabilisce una definizione unitaria di minore non accompagnato, tale essendo “lo straniero di età inferiore agli anni diciotto, che si trova, per qualsiasi causa, nel territorio nazionale, privo di assistenza e rappresentanza legale”, senza distinguere tra richiedenti e non richiedenti asilo. Pertanto, ai sensi del d.lgs. 142/2015, anche la presenza dei MSNA richiedenti protezione internazionale deve essere segnalata alla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al fine di garantirne il censimento e il monitoraggio delle presenze73. Questo potrebbe garantire una raccolta dati più omogenea e meno differenziata che considera la presenza del minore non accompagnato in quanto tale, indipendentemente dal suo status di straniero. Resta scoperta la posizione dei minori comunitari e la conseguente difficoltà a censirli, non essendo considerati minori stranieri in virtù della cittadinanza Europea come già considerato nei paragrafi precedenti.

73 Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Segnalazione dei minori non

accompagnati alla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione ai fini del censimento e del monitoraggio dei minori non accompagnati, Gennaio 2017

"We did not cross the border, the border crossed us."

CAPITOLO 3

Tutela del minore (straniero non accompagnato)

3.1 Minore straniero non accompagnato in stato di abbandono

In base all’articolo 403 c.c i MSNA rintracciati sul suolo italiano devono essere collocati in luogo sicuro:

“Quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato o è allevato in

locali insalubri o pericolosi, oppure da persone per negligenza, immoralità, ignoranza o per altri motivi incapaci di provvedere alla educazione di lui, la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione della infanzia, lo colloca in un luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione”.

Il collocamento è previsto quindi in luoghi sicuri, rappresentati da strutture di prima accoglienza utili a garantire la tutela immediata del minore, la sua identificazione e l’assistenza di base. In ogni caso, la permanenza in questi centri dovrebbe essere limitata a un tempo massimo per la definizione di un progetto di integrazione. Successivamente sarebbe opportuno un trasferimento del minore in una struttura socio-educativa definitiva per minori, in grado di offrirgli un percorso formativo completo che lo possa condurre, vicino al compimento della maggiore età, allo spostamento in strutture di semiautonomia.

Un minore giunto in Italia prossimo al raggiungimento della maggiore età difficilmente conoscerà lo spostamento in una struttura definitiva a causa delle tempistiche ristrette. Per questo motivo verrà accolto direttamente in strutture di semiautonomia, che, con tutta probabilità saranno in difficoltà a offrire un percorso adatto a garantire l’avvio di percorsi di regolarizzazione proseguibili al compimento dei 18 anni.

Questo risulterebbe particolarmente critico nel momento in cui avvicinandosi alla maggiore età, avrebbero difficoltà a mantenere il diritto a questa accoglienza. Il già citato Report del Tavolo di lavoro sui minori stranieri, specifica la necessita di prestare maggiore tutela a tutti quei “neo maggiorenni non richiedenti la protezione

internazionale ospitati in prima accoglienza fino al compimento della maggiore età, i quali incontrano difficoltà di accoglienza una volta raggiunta la maggiore età”74, proprio perché inseriti in percorsi non adatti alla propria casistica.

Tale prassi diventa critica poiché la maggior parte dei MSNA che arrivano in Italia sono effettivamente ragazzi quasi maggiorenni. Le statistiche della DGI75 evidenziano difatti che la maggior parte dei minori stranieri al momento dell’arrivo in Italia, hanno un’età prossima ai 18 anni.

Di coloro che sono stati censiti al 31/08/2016 solo l’8% ha meno di 15 anni mentre l’età più rappresentata si conferma quella dei 17 enni che rappresentano il 53,6 % seguiti da coloro che hanno tra i 15 e i 16 anni (rispettivamente il 28,1% e il 10,3%)76.

Tabella 3. Distribuzione per fasce di età dei MSNA presenti in Italia (dati al 31/08/2016, 30/04/2016, 31/08/2015)

I dati più recenti presenti sul sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, si riferiscono al 31/08/2017 quando i minori diciassettenni rappresentavano il 59,8 % dei minori censiti. Il trend conferma i dati osservati nei due anni passati.

74 Fondazione ISMU- Ventiduesimo Rapporto sulle migrazioni, Franco Angeli Milano, 2016 http://www.ismu.org/volumi/ pg. 9

75 Ministero dell’Interno, Report di monitoraggio MSNA 31 agosto 2016,

http://www.lavoro.gov.it/notizie/Pagine/Report-di-monitoraggio-minori-stranieri-non- accompagnati-MSNA-in-Italia.aspx

Tabella 4. Distribuzione per fasce di età dei MNSA presenti in Italia (DATI AL 31/08/2017)

FASCE D'ETÀ PRESENTI E CENSITI %

17 ANNI 11.059 59,8 16 ANNI 4.365 23,6 15 ANNI 1.761 9,5 7-14 ANNI 1.177 6,4 0-6 ANNI 124 0,7 TOTALE 18.486 100

Come vedremo, il collocamento dei minori dipenderà anche dalla modalità in cui il minore verrà rintracciato, se via terra o via mare. Via terra, potrà essere considerato un minore in stato di abbandono, censito dalla DGI e gestito dagli organi di tutela dell’infanzia del Comune, via mare potrebbe essere considerato un richiedente asilo e censito dal Ministero dell’Interno e gestito all’interno delle strutture di accoglienza a cui fanno capo le Prefetture. Diversa gestione sarà riservata inoltre alle vittime di tratta. Nonostante il diritto ad avere un pari trattamento in virtù del superiore interesse del minore, ognuno di loro potrebbe essere quindi inserito in percorsi appositi e distinti.