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Capitolo 4. La composizione nominale in italiano

4.7. La composizione nominale: un’analisi contrastiva italiano/tedesco… 107

4.7.3. I modelli compositivi nelle due lingue

In questo capitolo e in quello precedente la composizione nominale è stata analizzata prima secondo le proprietà formali e semantiche, poi in base ai diversi modelli compositivi in cui possono essere suddivisi i sostantivi composti; con modello compositivo si intende la combinazione di due costituenti appartenenti a determinate

148 Così anche Donalies (2003: 80); si veda il capitolo 1, nota 8. Ciò può ricordare la distinzione introdotta da Grimm (1826) tra eigentliche e uneigentliche Komposita, dove i secondi sono composti che presentano la flessione interna al genitivo, che testimonia come il composto si sia evoluto da una struttura sintattica (Tageslicht). Ma se alla formazione Tageslicht spetta la definizione di composto nonostante le origini sintattiche della sua forma, allora dovrebbe spettare di diritto anche cassaforte. La flessione al plurale di entrambi i costituenti delle forme N+A/A+N le rende simile ai composti N+N in cui il plurale non è sistematizzabile: le casseforti si comporta come gli uffici informazioni, i bassorilevi come le ferrovie, i

purosangue come i capotavola.

149 cioè principalmente a tedeschi madrelingua che vogliono imparare l’italiano, e inoltre a linguisti che vogliono conoscere il sistema grammaticale della lingua italiana (Schwarze 1995: 3).

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categorie lessicali. Innanzitutto, le due lingue presentano delle differenze interessanti per quanto riguarda la presenza, la produttività e le caratteristiche dei diversi modelli compositivi, che verranno illustrate di seguito. I numeri tra parentesi fanno riferimento alla tabella 1, a pagina 115 (‘confronto dei modelli compositivi in tedesco e in italiano’). I modelli compositivi presenti in entrambe le lingue con caratteristiche simili sono i seguenti: N+N, A+N, Prep+N e i composti con confissi. Gli aspetti che differenziano questi modelli comuni riguardano le caratteristiche della testa formale e semantica.

- Il modello N+N (punto 1) presenta in tedesco la testa sempre a destra (Haustür), mentre in italiano è tipicamente a sinistra (capostazione) ma può essere anche a destra (autoradio).

- Il modello A+N (punto 2) è presente in entrambe le lingue, anche se in italiano la realizzazione tipica è N+A con testa nominale a sinistra, in conformità con l’ordine sintattico non marcato nome-aggettivo (Buntkleid e pastasciutta); la testa a destra caratterizza comunque le formazioni più antiche A+N (bassorilievo). In entrambe le lingue, se la formazione è esocentrica si tratta di un composto possessivo (Rotkehlchen, pellerossa).

- Il modello Prep+N (punto 7) in italiano tende a costruire soprattutto composti esocentrici (il sottopentola non è una pentola, ma ci sono eccezioni – il

confratello è un fratello), mentre in tedesco può essere sia esocentrico (Zubrot)

che endocentrico (Nebenfrau).

- I composti con confissi (punto 6) si comportano in modo molto simile: l’etimologia comune spiega la somiglianza formale, visto che di norma si tratta di latinismi e grecismi (telescopio e Teleskop), e in entrambe le lingue possono includere anche elementi autoctoni (Paninoteca e Thermojacke). Anche in italiano la testa dei composti con confissi è a destra.

L’unico modello compositivo presente in entrambe le lingue ma con caratteristiche totalmente diverse è il tipo V+N (punto 3), come esemplificano le forme Fahrkarte e

Scolapasta. Le differenze sono le seguenti: per quanto riguarda la testa formale e

semantica, in tedesco queste forme sono sempre endocentriche, infatti ‘eine Fahrkarte ist

eine Karte’; al contrario, in italiano le formazioni V+N sono sempre esocentriche, infatti scolapasta non è né uno *scola né un *pasta. Nella forma tedesca il verbo è

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nominale; in italiano invece sussiste un rapporto di reggenza sintattica tra verbo e nome – il verbo scola- regge il costituente -pasta. La struttura argomentale dell’elemento (de)verbale completata dall’altro costituente rende i composti italiani V+N simili ai

Rektionskomposita tedeschi come Romanleser; ma si differenziano da questi in quanto

sono esocentrici, mentre nei Rektionskomposita la testa è il nome deverbale (un

Romanleser è un Leser). Le formazioni V+N italiane sono molto simili a formazioni non

tipiche del tedesco come Waghals (scavezzacollo), di cui si parla nel prossimo capitolo, i quali però non vengono considerati composti in tedesco. L’italiano può inoltre formare composti con due verbi (punto 6), come fuggifuggi, o con un verbo e un avverbio (punto 5), come tiratardi, anche se quest’ultimo modello non è più produttivo; il tedesco invece non presenta queste due tipologie di formazioni.

Gli altri modelli a cui si è fatto riferimento nel capitolo 3 sembrano appartenere solo al tedesco. Si tratta di quei composti che oltre alla testa nominale possono presentare:

- un avverbio (punto 8), come Beinahe-Unfall, - un pronome (punto 9), come Niemandsland, - un numerale (punto 10), come Zweikampf,

- un sintagma o una frase (punto 11), come Hin-und-her-Gerede, - una lettera o un’abbreviazione (punto 12), come in S-Kurve.

A mio avviso, nelle grammatiche italiane queste formazioni non sono contemplate per due motivi: alcune di queste forme sono probabilmente troppo poco produttive, o del tutto inesistenti; altre tipologie di formazioni invece esistono nella lingua italiana, ma non vengono ritenute prodotto di composizione. Infatti, se si applica la suddivisione dei modelli tedeschi alle formazioni italiane, nella composizione tra numerali e sostantivi (punto 10) si potrebbero annoverare parole come triangolo, quadrifoglio, pentagono; tuttavia Grossmann e Rainer le considerano composti neoclassici (2004: 88). Allo stesso modo le formazioni con l’avverbio di negazione non (non violenza, non conformità, non

belligeranza) in italiano vengono considerate forme prefissate, dove non- è un prefisso di

contraddizione150– mentre in tedesco Nichtfachmann è un composto a tutti gli effetti di tipo Avv+N (punto 8). Per quanto riguarda i composti tedeschi con sintagmi e frasi come primo costituente, come Hauptsache-ich-bin-sympathisch-Denke, a mio avviso esistono formazioni italiane equivalenti dal punto di vista formale: un esempio potrebbe essere

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signorina “so tutto io” (punto 11). Similmente, esistono anche forme equivalenti ai

composti tedeschi formati da una lettera o un’abbreviazione e un nome, come ad esempio

lato B, serie A, membro AVIS (punto 12). Formazioni di questo tipo non vengono

considerate nelle grammatiche italiane nel capitolo relativo alla composizione. Si può quindi concludere che in tedesco tutti i modelli compositivi di cui si è parlato sono produttivi e possono formare occasionalismi; in italiano i modelli effettivamente produttivi sono un numero minore, ma si tenga presente anche che alcune forme produttive in tedesco corrispondono in italiano a formazioni marginali o che vengono attribuite ad altre modalità di formazione di parole, come illustrato sopra.

Per quanto riguarda la composizione onimica e deonimica, come illustrato al punto 4.6.7, non sembrano esistere in italiano composti deonimici come Sibirtiger, Berlinreise oppure Heulsuse (punto 13). La composizione onimica (punto 14) invece è attiva nella formazione sia degli antroponimi (Annamaria), sia dei toponimi (Camposilvano). Nella tabella che segue si riassumono le realizzazioni dei modelli compositivi nelle due lingue; si può notare che, nonostante l’italiano preferisca altre modalità di formazione di parole, quasi tutti i modelli compositivi del tedesco sono realizzati anche in italiano.

Tabella 1 – confronto dei modelli compositivi in tedesco e in italiano

Modelli compositivi Tedesco Italiano

1. N+N Haustür capostazione (testa a sinistra),

autoradio (testa a destra)

2. A+N Buntpapier pastasciutta (testa a sinistra),

biancospino (testa a destra)

3. V+N

Fahrkarte

(endocentrico, il costituente verbale determina il nome-testa)

scolapasta

(esocentrico, simile ai Rektionskomposita come

Romanleser per il rapporto di reggenza tra costituente

verbale e nominale, simile ai Satzwörter come

Waghals per l’ordine dei costituenti e l’esocentricità)

4. V+Avv - buttafuori

5. V+V - saliscendi

6. Composti con confissi

Teleskop Thermojacke Spielothek telescopio teletrasporto paninoteca

7. Prep + N Zubrot sottopentola

8. Avv + N Rückreise, Nichtfachmann (non-violenza)*

9. Pronome + N Niemandsland -

11. sintagma, frase + N Hin-und-her-Gerede (signorina „so tutto io“)*

12. lettera, abbreviazione + N A-Klasse, A-Bombe (lato B, bomba H)*

13. composizione deonimica Heulsuse,

Berlinreise

- -

14. composizione onimica Hans-Gert,

Goethestraße

Annamaria Piazza Duomo

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Dopo aver analizzato le differenze e le somiglianze tra i diversi modelli compositivi, di seguito si opererà un confronto tra la composizione nominale tedesca e italiana in base alle caratteristiche delle formazioni. Tra parentesi in cifre romane sono inseriti i riferimenti alla tabella 2 di pagina 123 (‘riassunto dell’analisi contrastiva della composizione nominale in tedesco e in italiano’).