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MODIFICAZIONI DELLE IODOTIRONINE TOTALI E LIBERE NEL CAVALLO IN CORSO DI RIABILITAZIONE EQUESTRE

Cravana C, Bucca G, Marchese A, Prestopino M, Ferlazzo A.

Dipartimento di Morfologia, Biochimica, Fisiologia e Produzioni Animali – Sezione di Fisiologia Veterinaria - Università di Messina

SUMMARY - In order to study the different responses of thyroid function of horses utilized

in both therapeutic riding sessions and school riding sessions, serum total and free iodothyronines (T3, T4, fT3, fT4) levels before, during and after both the activities were

examined. Serum total and free iodothyronines changes were not different as an effect of the two types of activity, although fT3 showeda trend to decrease during school riding session

then during therapeutic riding session.

INTRODUZIONE - La riabilitazione equestre è una terapia riabilitativa svolta con l’ausilio

del Cavallo e utilizzata nel trattamento di disabilità psichiche o psicomotorie al fine di riorganizzare le funzioni di orientamento spaziale e di coordinazione psico-motoria e, soprattutto, per stimolare l’auto-valorizzazione e l’auto-soddisfazione del soggetto disabile (Lucioni, 2004). In tale attività l’interazione cavallo-paziente risulta molto significativa sia dal punto di vista fisico ed emozionale e può comportare per il Cavallo una condizione di stress. (Fazio E e Ferlazzo A, 2004) In precedenti indagini è stato dimostrato che il comportamento delle iodotironine risponde alle componenti psico-fisiche dello stress da esercizio fisico (Ferlazzo et al., 2007; Fazio et al., 2008), con una risposta che si presenta, in genere, più tardiva rispetto a quella surrenalica e modulata nel tempo (Ferlazzo and Fazio, 1997; Ferlazzo et al., 2007). Peraltro, sembrerebbe che il grado di attivazione cerebrale si differenzi al variare dei livelli di T3 (Helmreich et al., 2006). Inoltre, in cavalli utilizzati in attività di riabilitazione

equestre, il comportamento delle iodotironine ha mostrato, nel rapporto fT3/T3, una

differenziazione tra la quota totale e quella libera rispetto alle diverse condizioni di attività riabilitativa eseguita (per disabili psichici e psicomotori), così come nella correlazione tra ormoni tiroidei, cortisolo e β-endorfina, le cui variazioni si sono presentate più precoci in corso di trattamento di disabilità psichiche rispetto a quello di disabilità psicomotorie (Fazio et al., 2005). Sulle basi scientifiche precedentemente riportate è sembrato, pertanto, interessante studiare i rapporti esistenti tra le modificazioni dei livelli degli ormoni tiroidei prima, durante e a differenti tempi dopo l’esercizio, in corso di attività riabilitativa per disabili psichici e di maneggio per normodotati, valutando il possibile effetto differenziato dell’attività, eseguita in cavalli abitualmente utilizzati per entrambe le attività.

MATERIALI E METODI - Le indagini sono state condotte su n. 3 cavalle Sella Italiano, in

ottime condizioni di salute e nutrizione, di circa 18 anni di età, allenate giornalmente e normalmente utilizzate sia per attività riabilitativa per disabili psichici sia di maneggio per normodotati. I soggetti sono stati seguiti per 3 settimane consecutive durante l’attività di scuola e di riabilitazione. Ogni singola seduta, di 20’ circa, era costituita da passo per le sedute terapeutiche e da passo e trotto per le attività di maneggio. Le disabilità trattate erano di natura psichica (psico-nevrosi, depressione, psicosi, ecc.). I prelievi sono stati effettuati 1 volta alla settimana mediante agocannula dalla giugulare, rispettivamente, in condizioni basali, alla monta, a 5’, a 10’ e a 15’ durante l’espletamento dell’attività fisica, al rientro al

L’analisi delle concentrazioni di Triiodotironina (T3), Tiroxina (T4), Triiodotironina libera

(fT3) e Tiroxina libera (fT4) è stata condotta in doppio sui sieri individuali con metodiche

immunoenzimatiche (SEAC-RADIM). L'analisi statistica delle modificazioni osservate durante il periodo considerato è stata condotta mediante analisi della varianza a 2 vie per misure ripetute (2 way RM-ANOVA) per valutare l’effetto delle differenti sessioni di attività (seduta riabilitativa e attività di maneggio) nei tempi di osservazione adottati sulle modificazioni degli ormoni studiati. E’ stato calcolato, inoltre, il rapporto percentuale tra le iodotironine totali (T3/T4 %) e tra quelle libere (fT3/fT4 %) e, ancora, quello tra le rispettive

quote libere e totali (fT3/T3 %; fT4/ T4 %).

RISULTATI – I risultati relativi alle modificazioni delle iodotironine totali e libere prima e

dopo sedute di riabilitazione equestre e attività di maneggio sono riportati nella Tabella 1. Nel corso delle sedute riabilitative, rispetto alle condizioni basali, i livelli di T3 ottenuti nelle 3

settimane di osservazione hanno esibito valori più elevati in tutti i tempi di prelievo, con un aumento più netto a 5’ e una tendenza alla diminuzione a 10’ e a 15’ durante l’attività e, ancora, con una nuova tendenza all’aumento al rientro nel box e ancora dopo 5’ e 30’. I livelli sierici medi di T4 sono risultati, invece, pressoché immodificati sia alla monta che durante

l’attività, ma con una tendenza all’aumento al rientro nel box e dopo 5’, compensata entro i 30’. I livelli sierici medi di fT3 hanno esibito valori in progressivo aumento sia alla monta sia

durante l’attività, evidenziando un netto aumento al rientro nel box e fino a 5’ e a 30’. I livelli sierici medi di fT4 hanno mostrato valori in aumento sia alla monta sia durante l’attività, con

un’ulteriore tendenza all’aumento al rientro nel box e dopo 5’ e 30’.

Tabella 1 - Livelli sierici medi delle Iodotironine totali e libere prima, durante e a differenti tempi dopo sedute di Riabilitazione Equestre e di attività di maneggio

Prima dell'esercizio Durante l'esercizio Recupero dall'esercizio Iodotironine Attività

Basale Monta 5' 10' 15' Box

Box 5' Box 30' R.E. 1,52 1,96 2,28 2,08 1,73 1,99 2,72 2,05 T3 (nmol/l) Maneggio 2,01 2,23 2,98a 3,17a 2,11 2,31 2,78 2,05 R.E. 52,14 52,73 53,83 52,85 53,79 57,42 57,49 52,21 T4 (nmol/l) Maneggio 51,19 55,33 56,75 58,34 57,74 53,70 53,96 52,85 R.E. 2,66 3,57 3,23 3,92 4,05 4,03 4,34 3,59 fT3 (pmol/l) Maneggio 4,30 3,24 3,35 2,42a 2,72a 3,57 4,17 4,40 R.E. 22,53 27,47 27,71 29,87 23,47 24,38 26,13 31,23 fT4 (pmol/l) Maneggio 23,32 23,70 23,31 24,87 33,89 27,26 27,16 27,30 vs basale: a=p<0.05

Nel corso delle attività di maneggio per normodotati, rispetto alle condizioni basali, i livelli sierici medi di T3 hanno esibito valori in aumento sia alla monta sia durante l’attività, con

differenze statisticamente significative a 5’ e a 10’ (p<0.05), e valori in decremento, ma sempre più elevati, al rientro nel box e dopo 5’ e 30’. I livelli sierici medi di T4 hanno esibito

valori in progressivo aumento sia alla monta sia durante l’attività e un recupero al rientro nel box e dopo 5’ e 30’. I livelli sierici medi di fT3 hanno esibito, invece, valori in progressiva

diminuzione sia alla monta sia durante l’attività, con differenze statisticamente significative a 10’ e a 15’ (p<0.05), e con un recupero al rientro nel box e dopo 5’ e 30’. I livelli di fT4 hanno

esibito valori pressoché immodificati alla monta, ma con tendenza ad un progressivo aumento durante l’attività, fino a 15’, e con tendenza al recupero al rientro nel box e dopo 5’ e 30’. I dati relativi ai rapporti percentuali T /T (M= 3,9 %), fT /T (M= 0,048 %) e fT /fT (M=

13,30 %) consentono di affermare che entrambe le attività hanno indotto solo lievi modificazioni delle iodotironine totali e libere. In particolare, soltanto il rapporto percentuale fT3/T3 ha dimostrato, in entrambe le condizioni sperimentali, un univoco e generale aumento

della frazione libera, che ha raggiunto i valori medi di entità maggiore a 15’ durante l’attività fisica (M= 0,019%), per poi recuperare lo stato di equilibrio iniziale dopo 30’ dal rientro nei box.

DISCUSSIONE - I risultati ottenuti hanno evidenziato che le iodotironine totali e libere

circolanti non presentano differenze significative tra i livelli ormonali ottenuti nelle due condizioni sperimentali considerate, sebbene potrebbe ammettersi un tale tipo di influenza differenziato solo per la fT3, i cui livelli si sono mostrati più bassi nella sessione di maneggio

rispetto a quella riabilitativa. La mancanza di differenze significative delle iodotironine potrebbe trovare spiegazione sia nella tipologia differenziata di esercizio, la cui intensità e durata nel tempo non si è, tuttavia, in entrambi i casi caratterizzata per un esercizio fisico impegnativo, e, anche, nel carattere non competitivo dell’attività svolta, diversamente da come, invece, è stato da noi stessi dimostrato in precedenza in cavalli sottoposti a test di sforzo standardizzato su pista (Alberghina et al., 2000) e nel Quarter Horse dopo differenti specialità di Monta western (Medica et al., 2005). Inoltre, è possibile ipotizzare, sulla base della valutazione del rapporto fT3/T3, che evidenzia un netto aumento della frazione libera

rispetto alla quota totale, che l’attività fisica svolta nelle nostre condizioni sperimentali abbia potuto determinare, piuttosto che sulla ghiandola tiroide, un’eventuale differente influenza a livello della produzione ormonale da parte dei tessuti extratiroidei, responsabili della produzione delle quote ormonali più attive e di pronto utilizzo in corso di esercizio, confermando dati precedentemente ottenuti in cavalli da maneggio sottoposti ad una singola seduta di allenamento (Fazio et al., 1995) e in cavalli P.S.I. sottoposti a test di sforzo standardizzato di breve durata su treadmill (Ferlazzo et al., 1995; Medica et al., 1996). Sembrerebbe pertanto interessante valutare con ulteriori studi se le modificazioni dei livelli delle iodotironine e, in particolare, della quota libera fT3 siano legate ad un comportamento

caratteristico per effetto della specifica attività terapeutica o dell’attività motoria espletata, utilizzando, in questo caso, cavalli adibiti soltanto alla riabilitazione equestre. Ciò consentirebbe di indicare che le modificazioni della fT3, rispetto alla quota totale T3,

potrebbero essere utilizzate come indice predittivo della capacità di adattamento all’esercizio fisico in cavalli destinati alla riabilitazione equestre.

BIBLIOGRAFIA – 1) Lucioni R (2004) Il valore dell’ippoterapia e della riabilitazione

equestre. In: Pet Therapy. Armando Siciliano Ed, 255-265. 2) Fazio E, Ferlazzo A (2004) Basi funzionali dell’interazione cavallo paziente nell’attività medico-sportiva-riabilitativa dell’ippoterapia. In: Pet Therapy. Armando Siciliano Ed, 283,293. 3) Ferlazzo A et al (2007) Hormonas y Ejercicio. In: Fisiologia del Ejercicio en Equinos. Ed Intez-Medica SAICI, Buenos Aires, 153-164. 4) Fazio E et al (2008) Vet Rec, 163, 713-716. 5) Ferlazzo A, Fazio E (1997) Endocrinological variables in blood and plasma. In: Performance diagnosis of horses. Wageningen Pers, Wageningen, 30-43. 6) Helmreich D L (2006) Physiol and Behav, 87, 114-119. 7) Fazio E et al (2005) Atti VI Congr Naz SOFIVET, 20-23. 8) Alberghina D et al (2000) Atti Soc it Sci vet, 54, 89-90. 9) Medica P et al (2005) Atti 7° Convegno Nuove acquisizioni in materia di Ippologia, 264-269. 10) Fazio E et al (1995) Atti A.S.Sa.V, 2, 187- 190. 11) Ferlazzo A et al (1995) Atti Soc. it. Sci. vet., 49, 267-268. 12) Medica P et al (1996) Atti A.S.Sa.V., 3, 71-76.

L'USO DELLA VARIABILITÀ CARDIACA NELLO STUDIO DELL'EMOTIVITÀ

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