IC XX SETTEMBRE CATANIA (ISTITUTO PRINCIPALE) ISTITUTO COMPRENSIVO
PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE
Il PNSD è il documento di indirizzo del MIUR finalizzato a promuovere una strategia complessiva di innovazione della scuola, per un nuovo posizionamento del sistema educativo nell’era digitale; esso rappresenta un pilastro fondamentale della Legge 107/2015, che pone al centro l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Il PNSD parte da un’idea rinnovata di scuola e di educazione nell’era digitale, che sostiene la capacità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita e in tutti contesti della vita, sia formali che non formali. La scuola, in tal senso, è intesa come spazio aperto per l’apprendimento (non unicamente come luogo fisico), e come piattaforma che metta gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita, una scuola leggera aperta anche all’uso di dispositivi elettronici personali (Bring Your Own Device), che garantisca un controllato livello di sicurezza (azione 6 del PNSD).
In tale dimensione, le tecnologie sono al servizio di tutte le attività svolte dalla scuola, in primo luogo dell’apprendimento (classi aumentate di tecnologia, spazi laboratoriali, individuali, informali), compresa l’attività amministrativa con ricadute estese anche al territorio. Gli obiettivi generali che la scuola promuove sono riferiti alle competenze e ai risultati negli apprendimenti dei nostri allievi e all’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Tali obiettivi intendono rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di più agilità mentale.
L’innovazione digitale nell’Istituzione Scolastica è articolata su tre assi principali: •
dematerializzazione dei servizi (sito web dell’Istituzione Scolastica, comunicazione scuola- famiglia, registro elettronico di classe e dei docenti, gestione centralizzata dei contenuti didattici multimediali); • dotazione tecnologica dei laboratori (connessioni computer, LIM e proiettori interattivi); • dotazioni tecnologiche delle aule (connessioni, devices fissi e mobili in dotazione per allievi e docenti, LIM e proiettori interattivi). Il
“digitale” rappresenta un volano del cambiamento. Occorre quindi che il processo di digitalizzazione si sviluppi all’interno dell’innovazione di una scuola non più unicamente trasmissiva, ma aperta e inclusiva in una società che cambia. Il Piano di sviluppo
digitale nella scuola si articola sui cinque fondamentali versanti indicati nel PNSD:
strumenti, competenze, contenuti, formazione, accompagnamento. Strumenti: -Condizione fondamentale per lo sviluppo del Piano Digitale è rappresentata dalla connettività disponibile nella scuola, che deve poter essere raggiunta dalla fibra ottica, o comunque da una connessione in banda larga o ultra-larga, sufficientemente veloce per permettere la realizzazione di attività didattiche con l’uso di contenuti di
apprendimento multimediali. Le strutture interne alla scuola dovranno
progressivamente essere fornite di cablaggio LAN o wireless, per un accesso diffuso, in ogni aula, laboratorio, corridoio e spazio comune. L’idea di spazio scolastico che la scuola si impegna a realizzare sarà funzionale ad una riorganizzazione degli ambienti per l’apprendimento, nella direzione di una visione collaborativa e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque, in cui gli spazi comuni e gli ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. La didattica digitale, infatti, parte dalla classe ma si realizza anche in ambienti comuni, nei laboratori, intesi come luoghi dove sviluppare o proseguire l’attività progettuale e l’incontro tra sapere e saper fare.
Competenze: -L’obiettivo che la scuola intende perseguire, dunque, è migliorare non solo gli spazi e la vivibilità degli ambienti, ma soprattutto la qualità della didattica, per rafforzare le competenze e gli apprendimenti degli studenti. Si impone un’idea di competenze integrate con nuove alfabetizzazioni, ma anche e soprattutto di
competenze trasversali e di attitudini da sviluppare. In particolare, saranno rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla produzione di contenuti complessi e articolati anche all’interno dell’universo comunicativo digitale, nel quale a volte prevale la frammentazione. È, pertanto, essenziale lavorare sull’alfabetizzazione informativa e digitale, mettendo al centro il ruolo dell’informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa basata sulle conoscenze e l’informazione. In tale contesto, si colloca l’introduzione al pensiero logico e computazionale e la familiarizzazione con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche da parte degli studenti, che non sono solo utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma devono diventare anche produttori, creatori, progettisti. Contenuti: Sarà incentivato l’utilizzo di contenuti digitali
di qualità, da reperire in ambienti digitali diversificati: siti e strumenti web dedicati, piattaforme didattiche e Piattaforme editoriali, dove, accanto alla fruizione di contenuti editoriali specifici (ad esempio libri di testo digitali), si offre sempre più spesso la
possibilità di integrare i materiali editoriali originali con quelli prodotti nel corso delle attività didattiche o reperiti in rete. Formazione: Elemento strategico del cambiamento è rappresentato dalla formazione del personale docente, orientata all’innovazione didattica ed organizzativa, con il supporto delle tecnologie digitali, per essere in grado di rispondere efficacemente a tutti i cambiamenti richiesti dalla modernità e non subire l’innovazione stessa. La formazione dei docenti dovrà essere funzionale alla
realizzazione dei nuovi paradigmi educativi e alla progettazione operativa di attività che consentano di passare da una scuola trasmissiva a quella dell’apprendimento. In tal senso, i docenti assumeranno il ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi, basati su modalità più familiari per i loro studenti. Pertanto, l’educazione nell’era digitale non pone al centro esclusivamente la tecnologia ma i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano. Accompagnamento: Guidare la scuola verso l’era digitale non è solo una sfida tecnologica, ma anche organizzativa, culturale, pedagogica, sociale e
generazionale, che richiede, oltre alle dotazioni tecnologiche e alla predisposizione di spazi più accoglienti e aperti all’innovazione, soprattutto politiche organizzative in grado di recepire e diffondere le esigenze di innovazione della didattica. L’ANIMATORE DIGITALE Sicuramente strategica è la figura di nuova introduzione dell’animatore digitale che attraverso una specifica formazione, d’intesa con il Dirigente Scolastico potrà favorire il processo di digitalizzazione della scuola, nonché diffondere le nuove politiche legate all'innovazione didattica, nell’ambito del PNSD. FORMAZIONE INTERNA DEL PERSONALE L’animatore digitale assumerà un ruolo fondamentale nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo anche l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA L’animatore digitale promuoverà la partecipazione e il protagonismo degli studenti
nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE Tale figura assumerà il compito strategico di guidare il graduale sviluppo del Piano Nazionale della Scuola Digitale, attraverso: - l’individuazione, in coerenza con l’analisi dei fabbisogni della scuola, di innovative soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili e trasferibili, da diffondere trai docenti della scuola; -la promozione dell’uso di particolari strumenti per la didattica; - la circolazione di buone pratiche fondate su una metodologia comune; - le informazioni su innovazioni esistenti in altre scuole; - la
realizzazione di laboratori di coding per tutti gli studenti. L’introduzione del pensiero computazionale nella scuola, consentirà ai nostri allievi di imparare il nuovo linguaggio della programmazione. Collaborando in laboratorio, inoltre, gli studenti
sperimenteranno anche gli aspetti sociali e collaborativi dell'attività informatica.
ALLEGATO:
MAPPA DIDATTICA DIGITALE.PDF