• Non ci sono risultati.

La necessaria modernizzazione in materia di aiuti di Stato

Le modifiche ai regolamenti comunitari di abilitazione e di procedura

B) Regolamento (CE) n 659/99 recante le modalità di applicazione dell'articolo 93 del Trattato CE

5.2 La necessaria modernizzazione in materia di aiuti di Stato

Quella appena esaminata213 è una regolamentazione che

attualmente, con l’obiettivo di modernizzare il sistema di controllo e favorire interventi più mirati ai casi che hanno maggiori effetti distorsivi sul mercato unico, necessita di un restyling, soprattutto a seguito della crisi economica e finanziaria. Ciò ha spinto il Consiglio dell'Unione europea e il Parlamento ad ampliare le deroghe sul divieto di aiuti di Stato e, al tempo stesso, ad attribuire più poteri alla Commissione per i casi che hanno un’ampia incidenza distorsiva sul mercato.

Avendo già preso atto, nel capitolo precedente214, degli interventi

comunitari posti in essere a partire dal 2009, delle varie comunicazioni in vista di una riforma del sistema, ed in particolare

213 Presi in esame: Regolamento 994/98, del 7 maggio 1998, pubblicato in GUCE L 142, del 14 maggio 1998, "sull'applicazione degli artt. 92 e 93 del trattato che istituisce la Comunità europea a determinate categorie di aiuti di Stato orizzontali"; ed il Regolamento 659/99, del 22 marzo 1999, pubblicato in GUCE L 83, del 27 marzo 1999, "recante la modalità di applicazione dell'art. 93 del Trattato CE".

146 della necessaria attuazione della strategia Europa 2020215,

dobbiamo adesso esaminare le nuove proposte comunitarie in materia di aiuti di Stato che, a questo scopo, intervengono con delle modifiche alla regolamentazione precedente nell'intento di avviare una profonda modernizzazione216 del settore in esame.

Si tratta dei due Regolamenti proposti nell'estate del 2013, rispettivamente il Regolamento n. 733/2013 ed il Regolamento n. 734/2013. Il Consiglio dei ministri dell'Unione, infatti, ha formalmente adottato le due proposte della Commissione europea di modifica al Regolamento comunitario di abilitazione, c.d. Enabling Regulation, ( Reg. CE n. 994/98 ), che individua le categorie di aiuti esentabili dall’obbligo di notifica comunitaria, e al Regolamento di procedura, c.d. Procedural Regulation, ( Reg. CE n. 659/99), in relazione alla presentazione delle denunce e alla richiesta di informazioni alle imprese.

Questi rappresentano, pertanto, alcuni dei punti principali su cui si sta venendo ad attuare una modernizzazione, ritenuta come assolutamente necessaria da parte delle Istituzioni comunitarie, nei confronti della disciplina sugli aiuti di Stato. Si ritiene, infatti, che la modernizzazione del settore degli aiuti di Stato sia necessaria al fine di migliorare la qualità dell’analisi della Commissione e che la stessa rappresenti un mezzo per promuovere un impiego adeguato delle risorse pubbliche e l’attuazione di politiche orientate alla crescita, limitando le distorsioni della concorrenza che metterebbero a rischio le condizioni di parità nel mercato interno, soprattutto nel contesto attuale di crisi.

215Vedi: Comunicazione della Commissione "Europa 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva", COM(2010) 2020 definitivo del 3.3.2010.

216Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni -

147 Alla luce dell’esperienza acquisita in questi anni, anche con l’applicazione dei suddetti regolamenti, e dei recenti sviluppi dovuti all’allargamento ed alla crisi economica e finanziaria, ed al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi della già rinomata strategia Europa 2020, la Direzione Generale Concorrenza della Commissione europea ha presentato, nel dicembre 2012, due proposte di regolamento volte a modificare le disposizioni attualmente vigenti e che scadranno alla fine del 2013.

Le proposte si prefiggono di:

 modificare alcuni aspetti procedurali in materia di aiuti di Stato per consentire alla Commissione europea di operare in modo più efficace;

 migliorare il trattamento delle denunce relative ad aiuti di Stato incompatibili con le regole comunitarie;

 contribuire al rafforzamento dell'efficienza e dell'efficacia del controllo degli aiuti di Stato;

 concentrare l’applicazione delle norme sui casi aventi un impatto maggiore sul mercato interno;

 aumentare il numero delle categorie di aiuti di Stato che possono essere esentate dall’obbligo di notifica e, di conseguenza, ridurre la burocrazia.

148

5.3 Segue: le nuove proposte

In questa direzione, preso atto della necessaria modifica dei regolamenti pocanzi trattati, dobbiamo valutare le nuove proposte che sono state formulate.

In particolare si deve far riferimento alla revisione del

Regolamento n. 994/1998. Come abbiamo precisato, si tratta di

un regolamento di attuazione col quale il Consiglio attiva il potere della Commissione di dichiarare compatibili con il mercato interno certe categorie di aiuti esentando gli Stati dall’obbligo di notifica ex ante e dal conseguente obbligo di sospendere l’erogazione dell’aiuto in attesa della valutazione della Commissione. In tal modo sarebbe velocizzata la concessione di quelle tipologie di aiuto e potrebbero aumentare gli aiuti ammessi a questo tipo di controllo semplificato. Il controllo della Commissione non viene indebolito ma è esercitato non più ex ante ma ex post. In tal senso, la Commissione vuole porre in essere un intervento di modifica mediante il

Regolamento n. 733/2013, volto ad ampliare le esenzioni

dall’obbligo di notifica che grava sugli Stati in materia di aiuti. Una decisione presa per favorire la crescita e consentire alle imprese di fronteggiare la crisi economica. Si discute sulla opportunità di far rientrare nell’ambito di applicazione di questo regolamento nuove categorie di aiuti. Verrebbero inserite nuove misure per le tipologie d’aiuto che rientrano già nel regolamento, attraverso ad esempio il mutamento delle soglie oppure dell'intensità d’aiuto. Lo scopo è quello di migliorare l’impiego delle risorse pubbliche orientandole verso obiettivi prestabiliti.

149 In secondo luogo, la Commissione è intervenuta con una proposta ulteriore, mediante il Regolamento n. 734/2013, per la rivisitazione dei poteri delle Istituzioni comunitarie, in particolare della stessa Commissione, e per la revisione delle norme procedurali inerenti ai controlli, alle autorizzazioni, alle informazioni, nonché alle modalità di concessione di misure che costituiscano aiuti di Stato nello spazio comunitario di cui al

Regolamento n. 659/99. In questa direzione, il Regolamento n.

734 prevede un intervento dell’esecutivo solo quando la concessione degli aiuti di Stato procura restrizioni o distorsioni rilevanti alla concorrenza nel mercato interno in diversi Stati membri. Nel segno di interventi effettivi e tempestivi, il nuovo testo legislativo modifica la prescrizione dell’azione della Commissione che passa da 10 a 3 anni, con decorrenza del termine dal giorno in cui è commessa l’infrazione. Cambiamenti anche nella procedura di denuncia per assicurare trasparenza all’iter di indagine. Le parti interessate che si rivolgono alla Commissione saranno tenute a depositare un’apposita denuncia formale compilando il modulo predisposto a Bruxelles. Non basta più, quindi, solo un’informazione alla Commissione. L’introduzione dell’obbligo di una denuncia formale mira a frenare la proliferazione di denunce usate strumentalmente che hanno finito per paralizzare o ritardare l’attività della Commissione, prima tenuta a svolgere inchieste su ogni presunta violazione delle regole dell'Unione sugli aiuti di Stato. Il nuovo sistema, invece, consente alla Commissione di non intervenire obbligatoriamente in ogni caso. Cambiano poi gli strumenti a disposizione della Commissione per ottenere informazioni, con un evidente ravvicinamento alla legislazione antitrust. Con il nuovo regolamento, infatti, Bruxelles, per raccogliere informazioni di mercato, è autorizzata a rivolgersi anche

150 a soggetti diversi dallo Stato membro interessato con la possibilità di applicare ammende in caso di informazioni inesatte o fuorvianti.

Si delinea una svolta anche nei rapporti con le giurisdizioni nazionali. Per la prima volta è riconosciuto il diritto degli organi nazionali di ottenere informazioni da Bruxelles. Ma il dialogo funziona anche in senso inverso. La Commissione europea, infatti, potrà presentare osservazioni scritte ai giudici degli Stati membri responsabili dell’applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato e, su autorizzazione del giudice nazionale, anche osservazioni orali.

Alla stregua di quanto appena detto, andiamo ad esaminare nel dettaglio quali sono gli aspetti maggiormente innovativi delle nuove proposte.

A)

Il Regolamento n. 733/2013: una disciplina generale di