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Il Novecento italiano: Italo Calvino

Fig. 2 - Mappa di letteratura italiana: Italo Calvino

Tutto il lavoro è stato caricato e messo a diposizione della classe su Go- ogle Drive in questo modo è stato possibile utilizzare e rivedere il materia- le anche da casa integrandolo con il lavoro degli alunni.

Il modulo si sviluppa in tre lezioni (le prime due di un’ora ciascuna e la terza di due ore) con il supporto della lavagna interattiva multimedia- le. Nella prima lezione viene stato mostrato a tutta la classe un documento word con “Alcune notizie per cominciare”. Con lo strumento “evidenziato- re” della LIM, durante la lettura vengono evidenziate, dalla classe in un la- voro collettivo e con l’aiuto del docente, alcune notizie fondamentali come nell’esempio riportato.

Fig. 3 - Esempio di semplificazione del testo

Questo lavoro consente anche agli alunni in difficoltà di avere una prima facilitazione con una riduzione di contenuto e l’eliminazione di tutte quelle informazioni che per il momento possono essere superflue.

Sempre nella prima lezione viene mostrato alla classe un video che ri- guarda un’intervista con l’autore1.

Alla fine della proiezione del video viene stata chiesta una prima rifles- sione utilizzando la tecnica del brainstorming.

Nella seconda lezione è prevista la visione di due video: il primo con la lettura e il commento attraverso una voce narrante di un brano dell’autore “Marcovaldo - Funghi in città”2 e il secondo con la lettura da parte di Ni-

cola Siri del racconto “Tutto in un punto” tratto dalle Cosmicomiche3.

Anche in questo caso è prevista a fine visione una riflessione utilizzando la tecnica del brainstorming con una sintesi scritta in gruppo da parte de- gli alunni.

La terza lezione prevede delle informazioni sull’opera “Le cosmicomi- che” attinte da Wikipedia lette ad alta voce da un alunno della classe e proiettate sulla LIM. Successivamente vengono realizzati lavori di gruppo di rielaborazione dei contenuti.

1. www.youtube.com/embed/ZIKlFRT2wsk. 2. www.youtube.com/watch?v=PZResuhYhRY. 3. www.youtube.com/watch?v=qLoFPAXL8BQ.

La prima attività che il gruppo deve svolgere è un lavoro sulla compren- sione del testo (domande a scelta multipla, a completamento, attività di clo- ze e domande aperte inserite in un foglio word modificato con le macro e reso interattivo).

La seconda attività consiste in una riflessione di gruppo e una sintesi fi- nale (inserita sempre in un format interattivo).

L’ultima attività è pensata soprattutto per gli alunni in difficoltà e preve- de un lavoro di semplificazione del testo prima realizzato e proposto dall’in- segnante e poi dalla classe con un lavoro metacognitivo che ha come obietti- vo finale l’acquisizione di un metodo di studio funzionale all’apprendimento.

Fig. 4 - Esempio di semplificazione del testo

Per questo lavoro si parte dal testo originale “Lo zio acquatico” di Cal- vino. Con gli strumenti del software PDFxChange (che consente di can- cellare, evidenziare, sottolineare, inserire note anche su un documento in formato PDF) vengono “eliminate” le parti superflue, sintetizzato il testo, inserendo a margine delle “note” che chiariscono alcuni concetti e dei “ri- chiami” che aiutano gli alunni a orientarsi nel testo. Alla fine il tutto è ri- portato in un documento di sintesi dalla classe.

Alla fine della nostra proposta, è stato proposto un brainstorming per raccogliere le impressioni sulla classe. È stato chiesto loro cosa ne pensa- vano di un’attività, se era stata interessante e soprattutto se pensavano che era stata utile all’apprendimento. La classe ha risposto in modo molto po- sitivo con impressioni del tipo: “ho capito di più”, “ricordo di più”, “è stato meno noioso del solito lavoro”.

Nella valutazione delle prove di verifica, è risultato raggiunto un più alto livello di comprensione del testo.

Siamo convinti che il valore aggiunto di questa esperienza sta nel fatto che la costruzione di ambienti di apprendimento con queste caratteristiche favoriscono l’attenzione, la riflessione, l’interesse, la migliore comprensione di contenuti che, se trattati solo in forma contenutistica, potrebbero essere difficili da affrontare, comprendere e fare propri.

La progettazione nei termini sopradescritti è sicuramente un’attività che richiede tempo, fatica e una grande motivazione da parte del gruppo do- cente. Richiede al docente la volontà di mettersi in gioco e ridiscutere il proprio metodo di insegnamento. Siamo però convinti che è un lavoro che arricchisce la didattica di alcuni elementi fondamentali primo tra tutti la possibilità di analizzare attentamente i processi di apprendimento e di pro- gettare percorsi attenti ai bisogni formativi reali dei nostri alunni realiz- zando in questo modo il successo scolastico di ognuno e favorendo il vero processo di inclusione di tutti i nostri alunni.

Bibliografia

Castoldi M. (2013), Curricolo per competenze: percorsi e strumenti, Carocci, Roma.

Cottini L. (2004), Didattica speciale e integrazione scolastica, Carocci, Roma. Demaio M.C. (2010), La personalizzazione dei processi formativi scolastici,

Carocci, Roma.

Ferotti C. (2011), Didattica personalizzata. Analisi di pratiche di formazione

degli insegnanti, Armando, Roma.

Giaconi C. (2014), Co-progettare l’inclusione, FrancoAngeli, Milano.

Rossi P.G., Toppano E. (2009), Progettare nella società della conoscenza, Carocci, Roma.

Varani A., Carletti A. (2007), Ambienti di apprendimento e nuove tecnologie.

Nuove applicazioni della didattica costruttivista nella scuola, Erickson, Trento.

Presentazione dell’autore

Olmo Serafina è docente di Scienze Motorie presso l’IPSIA di San Bene- detto del Tronto. Per molti anni è stata docente di sostegno in diversi ordini di scuola. Coordina il Centro Territoriale di Supporto di San Benedetto del Tronto con competenza specifica sulle nuove tecnologie per l’inclusione di alunni disabili, con BES e DSA. È stata ed è docente a contratto presso l’U- niversità degli Studi di Macerata.

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