IL FENOMENO Un orecchio ricostruito da zero, una protesi al posto del gesso per le fratture del braccio, una barca lunga 7,6 metri, una casa sostenibile, un ponte pedonale e un bus a guida autonoma. Un elenco eterogeneo che ha un denominatore comune: la stampa 3D, perché tutti gli oggetti riportati sono stati realizzati, appunto, mediante un processo di stampa tridimensionale. Invocato da almeno un lustro come il settore in grado di rivoluzionare l' industria manifatturiera, sanitaria, edile e dei trasporti, la stampa 3D è un comparto in costante crescita che nell' ultimo anno ha registrato un aumento del 27% su scala globale, con le previsioni per l' anno in corso di un volume di affari attorno ai 26,7 miliardi di dollari (dati Idc). LE SPESE Un' impennata condivisa tra Usa ed Europa, in particolare quella Occidentale, dove l' incremento annuale è superiore alla media per un mercato che a fine 2019 toccherà i 7,2 miliardi di dollari, a conferma della diffusione e dei molteplici ambiti d' uso in cui interviene la stampa 3D che, guardando ad esempio in Italia, con la possibilità di produrre singoli parti in tempi brevi, senza scarti e con minori spese, permette alle piccole e medie imprese di specializzarsi e differenziarsi rispetto
a realtà più grandi che seguono però processi industriali standard. Per quanto ancora agli albori, il settore sanitario è quello che sta riscontrando i maggiori benefici dal ricorso a oggetti tridimensionali: la settimana scorsa all' ospedale Meyer di Firenze è stato ricostruito ex novo un orecchio a un tredicenne affetto da una malformazione congenita rara che determina l' assenza del padiglione auricolare. Acquisita la forma esatta delle cartilagini del bambino mediante Tac, con un software ad hoc è stato stampato un modello 3D che insieme all' orecchio della mamma ha consentito di definire con estrema precisione la forma dell' orecchio del bambino ricostruito poi in sala operatoria.
La stampa 3D è però anche un valido alleato nel campo edilizio, dove permette di ridurre i tempi di costruzione e dei costi di produzione.Dal primo ufficio stampato in 3D a Dubai nel 2016 (250 metri quadrati spendendo 140.000 euro), si è passati alla prima casa, mentre a inizio 2020 arriverà il primo quartiere in Sud America. LE PROPOSTE Il basso costo, la possibilità di reperire i materiali in loco e i tempi rapidi rendono la stampa 3D una risposta all' emergenza
3D (da 37 a 54 metri quadrati), con pannelli solari, batterie di supporto, un sistema di drenaggio per purificare le acque reflue e riciclare l' acqua della doccia. Italiana è invece l' idea dietro a Tecla, abitazione circolare creata con materiali riciclabili e riutilizzabili, nata dall' intuizione di Mario Cucinella Architects e WASP (World' s Advanced Saving Project) per facilitare la costruzione di nuovi alloggi in città, in previsione dell' incremento della popolazione e dei circa cinque miliardi di persone che nel 2030 cercheranno riparo nei grandi centri. Rinnovare ma anche innovare è uno dei propositi della stampa tridimensionale, che si rivela decisiva anche in un comparto ancora da esplorare come la guida autonoma. Con le più note società del settore impegnate a sviluppare i rispettivi sistemi driveless, c' è chi ha puntato sulla stampa 3D per realizzare veicoli elettrici come Olli, un bus con più di trenta sensori che integra l' Intelligenza Artificiale di Ibm per muoversi in sicurezza. LE UNIVERSITÀ Ideato per agevolare gli spostamenti in campus, ospedali, università e basi militari, si può personalizzare sia all' interno che all' esterno in base alle esigenze e durante il viaggio offre indicazioni ai passeggeri su strade, ambienti e attività circostanti. Alessio Caprodossi © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il grosso del fatturato dell' ecommerce (31,5 miliardi, più 15%) dal telefonino. E nascono nuovi modelli di store In mercati evoluti dal punto di vista dell' ecommerce, come la Cina o il Regno
Unito, ogni cento euro spesi dai consumatori circa 20 transitano sulla Rete.
Ma lo scenario sta cambiando anche in Italia, dove lo shopping sul web è diventato una leva importante del retail: da solo, quest' anno, genererà infatti il 65% della crescita complessiva del commercio, pur rappresentando solo il 7,3% degli acquisti. Sono i dati del nuovo Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, realizzato in collaborazione con Netcomm, che saranno presentati oggi e che L' Economia può anticipare. Qualche numero in più per tracciare lo stato dell' arte. Intanto, nel 2019 aumenterà la dimensione del mercato, del 15% a 31,5 miliardi di euro, con un incremento in valore assoluto che è il più alto di sempre. Da un lato gli acquisti di prodotti, che nel 2019 superano i 18 miliardi di euro, continuano a crescere a ritmo sostenuto (+21%), dall' altro gli acquisti di servizi, entrati in una fase di maturità, rallentano a 13,5 miliardi di euro. I web shopper (chi effettua almeno un acquisto online all' anno), sono 23,6 milioni, in aumento del 2%, due terzi con età tra i 25 e i 54 anni. Intanto, negli anni si è modificato e ampliato il
perimetro di azione e di influenza dell' online. «L' ecommerce oggi è un motore di innovazione che produce e diffonde modelli ibridi di commercio, arrivando a ribaltare la logica tradizionale del negozio fisico, guidata dallo schema "entro e compro"», spiega Valentina Pontiggia, direttore dell' Osservatorio eCommerce B2c. In pratica, accade sempre più frequentemente che lo store fisico sia il luogo dove si fa esperienza di un prodotto, che poi magari viene acquistato in rete. «Sono trasformazioni visibili nelle grandi città, in primis Milano, dove nuovi format di negozi come Apple o Starbucks stanno dando la linea», osserva Pontiggia. L' altro grande protagonista sulla scena è lo smartphone, con una crescita monstre: «Oggi è il primo canale, principalmente per l' acquisto di prodotti, e nel 2020 genererà più della metà del fatturato dell' ecommerce, quando fino a cinque, sei anni fa, rappresentava il 5%», nota Pontiggia. Bisognerà poi capire quanto la lotta all' uso del contante, che tiene banco in queste settimane, influenzerà il settore. «Uno zoccolo duro di clienti che paga in contrassegno resiste ancora - riflette la direttrice -, e alcuni big internazionali dell' ecommerce hanno dovuto introdurlo come metodo di pagamento in Italia, ma certamente la sfida all' evasione non potrà che giovare al comparto». Si è aperto poi un tema di sicurezza,
«Nel periodo di transizione alle nuove regole i carrelli web potrebbero effettivamente riempirsi meno facilmente -dice Pontiggia -, ma nel medio termine l' inserimento di un secondo fattore di autenticazione aumenterà probabilmente il livello di sicurezza reale e percepito andando a convincere quella fetta di popolazione ancora restia a effettuare pagamenti online». Infine, la sfida ambientale: la sensibilità dell' opinione pubblica non è mai stata così alta su temi come l' uso di plastica negli imballaggi e le emissioni prodotte in fase di trasporto dei pacchi, anche quelli ordinati online. Sono diversi i grandi player, da Amazon a Zalando, che hanno dichiarato l' impegno a diventare carbon free entro il 2030, attraverso strategie diverse. «Le imprese sono chiamate a investire sempre di più nelle tecnologie, cuore di una nuova rivoluzione sociale, economica e commerciale - dice Roberto Liscia, presidente di Netcomm -. Le capacità di analisi predittive dell' intelligenza artificiale, per esempio, sono un elemento chiave sia nella personalizzazione dell' offerta sia nel mantenimento della relazione con il cliente. Non solo, aiuteranno a ridurre la percentuale di resi e il loro impatto negativo sulla sostenibilità ambientale del commercio, un fattore importante per le scelte degli italiani, soprattutto per i più giovani».