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4.3 – I PAGAMENTI MOBIL

Se volgiamo lo sguardo al recente passato, emerge come le banche abbiano sempre mostrato un forte interesse nei confronti delle telecomunicazioni.

In tempi recenti le banche on-line, in particolare, hanno certamente contribuito a elevare il livello di competizione del settore con l’offerta di servizi innovativi basati su Internet e sulla telefonia mobile. Pioniere assoluto è stata la banca scandinava MeritaNordbanken che nell’ottobre 1999 ha lanciato nuovi servizi di pagamento e di commercio elettronico basati sull’uso di telefoni cellulari abilitati al WAP.

Un’altra grande banca tra le prime ad essersi avventurata su questo terreno è stata Deutsche Bank che insieme con Nokia e Visa ha messo a punto un sistema per rendere sicure le transazioni di pagamento effettuate via telefonino.

Sempre in Finlandia, lo stesso telefonino è stato abilitato per funzionare come terminale al punto vendita (POS) per consentire il pagamento di bevande ai distributori automatici. In numerosi casi le banche hanno stretto accordi con partner tecnologici e industriali per sviluppare congiuntamente portali mobili e altre iniziative91.

L’alta penetrazione e la natura personale dei telefoni cellulari, la complessiva stabilità delle tecnologie nel campo delle comunicazioni mobili e la positive esperienze registrate nel settore dei pagamenti mobili hanno permesso l’applicabilità delle soluzioni mobili a diverse tipologie di servizi finanziari, in particolare mobile banking e micro-pagamenti.

I servizi bancari in mobilità vengono ben visti dalla clientela perché permettono l’indipendenza sia dal punto di vista temporale che fisico, nonché della qualità complessiva. Più in generale, sicurezza e convenienza sono considerati i fattori chiave per la crescita del commercio mobile.

Nonostante l’insicurezza dichiarata, gli utenti sembrano ben disposti ad utilizzare i meccanismi semplici, per esempio il MSISDN (il numero di telefono mobile) e il PIN per autorizzare micro-pagamenti. Le tecnologie utilizzate in questo settore sono, ad esempio, gli infrarossi, RFID e Bluetooth.

Con riferimento ai macro-pagamenti e ai trasferimenti di denaro di rilevante entità, invece, sono necessarie tecnologie più sofisticate e sicure quali ad esempio SSL/TLS92.

I pagamenti mobili, in un futuro prossimo, potrebbero diventare una delle più importanti applicazioni nel Mobile commerce. Vengono comunemente suddivisi in due categorie, già accennate sopra, micro e macro pagamenti, ciascuna delle quali suddivisa in pagamenti remoti e pagamenti di prossimità a seconda che l’acquisto venga effettuato via telematica o presso un point of sale (POS).

Micro-pagamenti

I micro-pagamenti mobili effettuati in via remota permettono l’acquisto di contenuti mobili e servizi quali, ad esempio, news, giochi, ticket. Costituiscono, inoltre, un potenziale metodo di pagamento per l’e-commerce.

In Finlandia, è possibile acquistare il biglietto del tram o della metropolitana mandando un messaggio con il proprio telefonino al numero di servizio della compagnia nazionale di trasporti. Circa il 55% dei biglietti del tram e quasi il 10% dei ticket del trasporto pubblico della capitale finlandese vengono correntemente acquistati tramite un terminale mobile. Secondo la compagnia, gli utilizzatori dei ticket mobili sono soddisfatti del nuovo servizio, il quale ha anche ridotto il problema di viaggiare sprovvisti di biglietto.

La categoria dei micro-pagamenti mobili effettuati in modalità self-service include anche applicazioni quali l’acquisto di bibite e snack nei distributori automatici e il pagamento nelle stazioni self-service, per esempio, di carburante, quando si è sprovvisti di denaro contante. Tra i micro-pagamenti effettuati con POS dotati di personale umano ricordiamo le compravendite di piccola entità concluse nei negozi e nei fast & food. Sebbene ci siano diversi progetti pilota che utilizzano i pagamenti mobili via POS, il loro utilizzo è stato marginale in quanto, in tale contesto, i tradizionali metodi di pagamento sono risultati più convenienti.

Macro-pagamenti

I macro-pagamenti possono essere usati per pagare le compravendite di rilevante entità effettuate sia elettronicamente che per mezzo dei POS con e senza personale umano. Questa categoria è dotata di maggior concorrenza rispetto ai tradizionali strumenti di pagamento. Ciononostante le soluzioni sviluppate per l’autenticazione degli utenti permettono la scelta di diverse alternative quali, ad esempio, il controllo dei trasferimenti di denaro e le firme digitali.

Inoltre, gli operatori di telecomunicazione finlandesi hanno sviluppato un servizio di autenticazione mobile basato sul WPKI (Wap Public Key Infrastructure).

L’autenticazione mobile può essere usata per i servizi di M-government e per la firma digitale sia su Internet che sui network mobili.

L’addebito dei pagamenti mobili

Ad oggi, la modalità generalmente utilizzata prevede l’addebito dei pagamenti mobili direttamente sul conto telefonico mobile. I vantaggi per l’operatore sono riconducibili alla trasparenza degli addebiti e al fatto che non si richiedono al consumatore ulteriori adempimenti.

In Gran Bretagna Vodafone m-pay è un esempio di pagamenti mobili basati sulla fatturazione che può essere usato per pagare le compravendite sul sito Internet o sul WAP. Quando un consumatore vuole effettuare una compravendita, accede all’area riservata al servizio di pagamento digitando nome utente e password. Dopo aver controllato i dettagli dell’operazione accetta il pagamento; questo viene, allora, autorizzato e addebitato sul conto del telefonino o, nel caso si utilizzi una scheda prepagata, si deduce l’ammontare dal credito residuo.

Un’altra soluzione per la fatturazione dei pagamenti mobili prevede l’addebito diretto nel conto corrente bancario del consumatore. Questa soluzione è conveniente per l’utente perché utilizza il conto corrente bancario e non richiede altri interventi da parte dello stesso.

La compagnia olandese Moxmo offre un esempio del pagamento mobile basato sull’addebito diretto nel conto corrente. Quando si effettua un acquisto utilizzando il servizio della Moxmo, diamo il nostro numero di cellulare al commerciante. A questo punto la Moxmo tramite un Interactive Voice Response (IVR) ci chiederà di digitare un PIN sul tastiera del nostro terminale per confermare l’acquisto precedentemente effettuato, il quale verrà addebitato sul nostro portafoglio elettronico. Questo può essere ricaricato attingendo direttamente al conto corrente previa autorizzazione concessa alla banca.

Le diverse applicazioni e soluzioni presentate sembrano formare un vasto apparato delle possibilità disponibili. Questa struttura complessa del commercio mobile è dovuta alla presenza di molteplici attori chiave sul mercato: operatori telefonici, Internet companies, content provider, nuove società di M-commerce. Lo sviluppo dei servizi e delle applicazioni mobili dipendono da diversi fattori quali la rete, le tecnologie, i contenuti, le interfacce utenti adeguate e un efficiente sistema di contabilizzazione.

Con riguardo ai servizi finanziari mobili, i protagonisti principali sono le banche e gli altri istituti finanziari quali ad esempio le credit card company, e gli operatori telefonici. Le banche vorrebbero mantenere la loro posizione sul mercato, di fornitore principale di servizi bancari e di pagamento.

Le credit card company sono interessate a promuovere i servizi di pagamento mobile specialmente in quegli Stati e tra quei gruppi di utenti dove la penetrazione delle carte di credito è bassa.

Gli operatori telefonici necessitano di più traffico e più grandi mercati per servizi ed applicazioni mobili. Soluzioni efficienti di pagamenti mobili facilitano non solo le vendite di contenuti mobili, ma anche generano un volume maggiore di transazioni sulle reti mobili.

I fornitori di tecnologie sperano di creare standard elevati sui quali costruire le applicazioni più complesse e sofisticate. Per esempio, il Mobile Payment Forum attraverso dei framework fornisce linee guida per implementare uno standard basato sulle carte di pagamento. PayCircle, invece, è un forum più specifico orientato allo standard APIs (Application Programming Interfaces), per implementare nuove applicazioni nel commercio mobile.

I retailers, per esempio, stanno introducendo servizi che non necessitano dell’intervento di altri operatori, quali TLC e banche.

Una società finlandese di distribuzione carburanti (ST1), per esempio, permette al proprio cliente di pagare il rifornimento utilizzando il proprio telefono cellulare. Si consente al consumatore di pagare digitando un codice sull’ATM del distributore, senza la necessità di utilizzare la carta di credito. Questo codice viene richiesto via SMS dal proprio telefonino.

Per accedere a questo servizio, il consumatore dovrà preventivamente registrarsi fornendo, oltre ai dati anagrafici, il numero di telefonino e quello della carta di credito. Il servizio è attivo al pubblico dal 200493.

93 MALLAT N., ROSSI M., TUUNAINEN K., Mobile Banking Services, in “Communications of the ACM”, n. 47/2004, pagg. 42-45.