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REALIZZAZIONE: CINECA e Studio Azzurro ANNO: 2006/2007

REFERENTI: Antonella Guidazzoli, Fabio Cirifino, Paolo Rosa

SPECIFICHE: virtual environment stand-alone basato su mega schermo, videoinstallazioni emozionali stereoscopiche e tavoli interattivi basati su interfacce naturali

TECNOLOGIE UTILIZZATE: 3D modeling, virtual set, video editing e compositing, raytracing

rendering, lighting basato su render to texture, RFID, action script

ACQUISIZIONE DATI E POST PROCESSING DEI DATI: ricerca delle fonti storiche, ricostruzione filologica del complesso architettonico validata da esperti, creazione di basi di dati informative a supporto della visita virtuale

PRESENTAZIONE: mostra “Parma al tempo della Cattedrale” (ottobre 2006 / gennaio 2007), Archeovirtual2008

PAGINA WEB: <http://www.cineca.it/news/medioevo_parma.htm> [Accesso: 09/12/2009]

In occasione del IX centenario della costruzione della cattedrale di Parma, il Comune e la Soprintendenza al Patrimonio Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza hanno allestito, nel periodo a cavallo tra il 2006 e il 2007, una mostra a essa dedicata. Lʼobiettivo era comunicare le principali caratteristiche culturali e artistiche che determinarono l'identità di Parma nel Basso Medioevo. Le istituzioni coinvolte nel progetto hanno voluto sottolineare le dinamiche socio-culturali che caratterizzarono la vita degli abitanti di Parma al tempo della costruzione della cattedrale. A questʼimportante fase storica corrispose, infatti, la nascita delle principali istituzioni cittadine. La volontà dei promotori della mostra è stata, dunque, quella di esporre oggetti, codici, reperti e opere d'arte presenti nei musei locali, dando al pubblico la possibilità di rivivere gesti, sguardi e momenti della vita comune che si svolgeva negli spazi pubblico-religiosi della città. Gli organizzatori hanno deciso di optare per il virtual heritage, scegliendo di collaborare con soggetti che rappresentano l'eccellenza nel settore della ricostruzione virtuale e nella creazione di ambienti museali narrativi e sensoriali, nello specifico CINECA e Studio Azzurro. Il lungo lavoro di creazione del database storico e la seguente fase di ricostruzione filologica dei modelli 3D della cattedrale e degli edifici dell'odierna piazza Garibaldi è stato eseguito dal CINECA, in collaborazione con storici ed esperti del mondo accademico e della Soprintendenza di Parma e Piacenza. Gli eccellenti risultati ottenuti nella fase di studio e modellazione hanno permesso a Studio Azzurro di avere un ineguagliabile materiale informativo/scenografico/architettonico su cui costruire una narrazione sensoriale. Gli esperti di comunicazione emozionale hanno in questo modo creato un percorso di fruizione, fatto di scorci, riflessi, atmosfere, il cui intento è quello di accompagnare il pubblico della mostra attraverso i luoghi più significativi del Medioevo parmense. Ricorrendo alla tecnologia del virtual set e alla collaborazione di attori e scenografi, sono stati rievocati alcuni eventi storici e religiosi di particolare intensità emotiva. Il pubblico della mostra ha potuto, quindi, assistere alla processione dei Pentecostali così come avrebbe fatto un fedele dellʼepoca, presente allʼimportante evento religioso che si teneva ogni anno nella

Cattedrale parmense. I visitatori della mostra hanno potuto, inoltre, essere virtualmente presenti alla rappresentazione di scene di vita quotidiana, quali il mercato o le attività artigianali, che avevano nella piazza medievale la loro collocazione ideale. Lʼapproccio metodologico utilizzato ha consentito di creare un

ambiente virtuale narrativo-interattivo supportato dalla correttezza filologica delle

fonti storiche. In tal modo si è innescato un circuito comunicativo in cui è lo spazio urbano stesso a "parlare" al visitatore, attraverso il linguaggio dei nuovi media.

Parma al tempo della Cattedrale ha ottenuto un forte successo di pubblico,

raggiungendo contemporaneamente altri due importanti obiettivi culturali: innanzi tutto permettere al pubblico di rivivere l'atmosfera della città attraverso un punto di vista interno alla rappresentazione stessa, che determina uno sguardo trasversale sulle scene che caratterizzarono i periodi storici rievocati. In secondo luogo ottenere elevati livelli di motivazione e coinvolgimento nel pubblico e, dunque, una migliore comprensione dei reperti fisici e delle informazioni storiche che sono state esposte nella parte “reale” della mostra. Il successo della comunicazione in questo progetto di virtual heritage è stato sicuramente dovuto alla lunga esperienza nel settore di Studio Azzurro, oltre che alla strabiliante creatività e alle conoscenze tecnologiche di questo gruppo di artisti visuali. Il risultato di Parma al tempo della Cattedrale si può considerare come lo stato dell'arte per le esposizioni museali in cui le la grafica 3D e la ricostruzione virtuale diventano strumenti per la divulgazione storica.

I.3.2 Il virtual heritage nel mondo NANTES EN 1757

REALIZZAZIONE: Axyz ANNO: 2007/2008

REFERENTI: François Garnier, Christophe Courtin

SPECIFICHE: VE stand-alone single-user. Navigazione real-time dei modelli 3D e visualizzazione a 180° di foto panoramiche della Nantes di oggi

TECNOLOGIE UTILIZZATE: modellazione 3D, 3D engine open source OGRE, algoritmo di rendering

radiosity, lighting basato su render to texture

ACQUISIZIONE DATI E POST PROCESSING DEI DATI: ricerca storica delle fonti basata sul primo catasto napoleonico della città di Nantes e sul piano urbanistico Cacault (1756-57), fotografia digitale PRESENTAZIONE: inaugurazione Musée d'histoire de Nantes (febbraio 2007) e LAVALVIRTUAL2008

PAGINA WEB:

<http://www.laval-virtual.org/awards/index.php?option=com_content&task=view&id=51&Itemid=69>

[Accesso: 12/12/08]

Nantes en 1757 si può definire come il tour virtuale della città di Nantes così comʼera

nel XVIII secolo. Il progetto è stato presentato durante lʼinaugurazione del nuovo

Musée d'Histoire de Nantes, inaugurato nel 2007. Il VE è stato commissionato alla

società francese Axyz per diventare una delle dotazioni interattive di punta dellʼistituzione museale francese. In questa iniziativa di virtual heritage sono particolarmente interessanti le caratteristiche comunicative adottate dagli sviluppatori. Ad esempio la decisione di fare ricorso a una tipologia di navigazione dello spazio virtuale in prima persona. Questo perché si è voluto dare ai visitatori del museo una prospettiva sullo spazio urbano che fosse assimilabile a quella di cui godeva un cittadino che si aggirava per le strade dell'importante centro della Loira in quel determinato periodo storico. La documentazione scientifica è stata raccolta da un gruppo eterogeneo di esperti provenienti dal museo stesso e della DRAC Pays

de la Loire. La ricerca storica è basata su unʼattenta analisi delle fonti, nello specifico

il primo catasto napoleonico di Nantes e le carte del piano urbanistico Cacault del 1756-57. Tale documentazione è stata poi utilizzata da modellatori e informatici come punto di partenza per il lavoro di ricostruzione virtuale degli undici distretti in cui, nel XVIII secolo, era suddivisa la città.

La metafora dʼinterazione che è stata utilizzata, prevede che all'inizio della navigazione lʼutente sorvoli a volo dʼuccello la mappa che descrive la città del 1757. Si considera questa scelta una soluzione vincente perché tale incipit consente al pubblico di prendere confidenza con l'ambiente virtuale e la sua interfaccia e allo stesso tempo di valorizzare una fonte storica dal valore così determinante. Navigando nello spazio virtuale attraverso una postazione desktop, con schermo ad alta risoluzione, lʼutente può interagire con la mappa del 1757 tramite un semplice

joystic. Egli può, quindi, decidere quale parte della città visitare, selezionando la

bandierina che contraddistingue ciascun distretto. Il tour virtuale prosegue, quindi, ad altezza uomo e consente all'utente di camminare nei quartieri della città e

soffermarsi nei luoghi cittadini di maggior interesse. In questo modo il pubblico del museo può scoprire le dinamiche e gli sviluppi che caratterizzarono il Settecento di Nantes, cioè una fase urbanistica cruciale in cui gli amministratori decisero di dare una connotazione moderna alla città, rivoluzionando l'impianto viario e rinunciando alle imponenti mura medievali.

In occasione del Trofeo LavalVirtual2008, il progetto è stato rivisitato da un gruppo di ricercatori ed esperti guidato da Christophe Courtin. Le modifiche primarie riguardano l'aggiunta di un confronto diretto tra il mondo ricostruito e quello reale. Durante lʼimportante manifestazione francese dedicata alla virtualità, gli utenti hanno potuto visitare lo spazio ricostruito della città e confrontarlo con i luoghi del presente attraverso una finestra in cui comparivano le fotografie panoramiche (a 180°) della città come appare oggi. Questa nuova caratteristica è molto importante dal punto di vista della comunicazione delle informazioni storiche. L'utente può, infatti, confrontare in modo interattivo il “luogo” virtuale in cui egli si trova in quel momento della navigazione con il referente reale di Nantes del nuovo millennio. Questo processo esperienziale diventa un utilissimo strumento di conoscenza storica.

Dal punto di vista tecnologico la scelta di utilizzare un motore open source come OGRE è risultata vincente. Il risultato ottenuto è stato apprezzato sia dagli addetti ai lavori sia dal pubblico, che è risultato particolarmente affascinato dagli straordinari esiti dalla simulazione culturale attraverso una tecnologia con costi bassissimi. La grafica mozzafiato di Nantes en 1757, unita alla possibilità di creare atmosfere narrative, ha dimostrato che una tecnologia open come OGRE è ormai matura per essere inserita a pieno titolo nella pipeline di lavoro utilizzata in complessi progetti di ricostruzione virtuale di scenari urbani. Va assolutamente sottolineato che Nantes en

1757 è stato insignito del prestigioso premio LavalVirtual Award sezione

Architecture, Art & Culture nell'edizione 2008 della conferenza internazionale per la realtà virtuale LavalVirtual.

VISIT VIRTUELLE SCÉNARISÉE DE L'ABBAYE ROYALE DE NIEUL SUR