REALIZZAZIONE: IBM e Palace Museum di Pechino REFERENTI: Wu Zhen, Michael Bacon
ANNO: 2009
SPECIFICHE: Metaverso storico/culturale con navigazione real-time basata su avatar in cui sono disponibile le varie tipologie di interazione tipiche dei social network
TECNOLOGIE UTILIZZATE: 3D modeling, online real-time rendering, render to texture,
avatar animation, virtual characters artificial intelligence, user to user synchronous communication
ACQUISIZIONE E POST PROCESSING DEI DATI: fonti storiche, rilievo sul campo, fotografia
PRESENTAZIONE: Conferenza beni culturali In Rete (Roma marzo 2009) PAGINA WEB: <www.beyondspaceandtime.org> [Accesso: 02/08/10]
The Forbidden City – Beyond Space and Time è un importante progetto di
ricostruzione virtuale promosso dal colosso dellʼinformatica IBM e supportato dal governo delle Repubblica Popolare Cinese. Esso rappresenta lo stato dellʼarte nella comunicazione culturale attraverso gli ambienti virtuali collaborativi. Lʼidea di ricreare virtualmente la Città Proibita, simbolo del potere e della magnificenza dellʼimperatore, della sua famiglia e della sua corte, è nata nel 2006 da una collaborazione tra la suddetta corporation statunitense e il Palace Museum di Pechino. Lo scopo del progetto è quello di “aprire” al vastissimo pubblico di Internet uno dei luoghi più importanti per la cultura della Cina e in questo modo celebrare i fasti e la magnificenza degli oltre 500 anni di storia della zona monumentale più importante del paese asiatico. In questo modo il sito della Città Proibita, visitato ogni anno da un numero cospicuo di turisti, ha potuto essere raggiunto da migliaia di di visitatori virtuali. Questi ultimi sono coinvolti in visite guidate e attività interattive di gruppo allʼinterno dellʼambiente ricostruito.
In The Forbidden City – Beyond Space and Time una replica virtuale di unʼarea di circa un chilometro quadrato comprendente numerosi monumenti e palazzi situati nella principale sede del potere imperiale durante le dinastie Qing e Ming. Nei tre anni di sviluppo del progetto è stata definita una metodologia innovativa per il virtual
heritage che si concretizza nella creazione di un Metaverso in cui sia lʼaspetto
culturale che quello tecnologico sono estremamente allʼavanguardia.
La ricreazione, tramite grafica 3D, delle opere dʼarte e delle splendide strutture architettoniche della Città Proibita è il frutto di unʼintensa attività di ricerca svolta dai massimi esperti appartenenti al Palace Museum. La rappresentazione del sito, delle sue bellezze e degli eventi che in quei luoghi avvenivano è stata guidata dalla volontà di creare un ambiente virtuale il più realistico possibile in cui gli importanti principi cinesi di equilibrio e armonia fossero ben riconoscibili. Tali precetti sono stati utilizzati nella scelta di quello che considerato “umore” del mondo virtuale. Le forme, i colori, le texture e lʼutilizzo della luce sono i fattori ambientali in cui gli artisti 3D, coinvolti nel progetto, hanno ottenuti i risultati migliori. Il contributo sviluppato dal
palazzi, delle porte monumentali e degli ampi spazi aperti della Città Proibita così come essi si presentavano nei secoli passati.
Dopo aver utilizzato lʼapplicazione multiutente The Forbidden City – Beyond Space, liberamente scaribile da Internet, è possibile affermare che la componente tecnologica rappresenta uno dei massimi esempi di quello che oggi il digitale può fornire a chi si occupa di beni culturali. Il motore grafico real-time che gestisce il
rendering in rete è stato, infatti, creato ex-novo dai tecnici ed informatici della IBM.
Lʼinterfaccia rende il software client molto simile al viewer di Second Life, ma sia la gestione lato server che lʼimplementazione del motore sono state svolte da IBM in completa autonomia. Anche in questo caso lʼelemento di maggior importanza del progetto è lʼelevata interattività. Gli utenti possono, infatti, esplorare il mondo virtuale in gruppi o comitive e interagire tra loro come nei più diffusi ambienti collaborativi. Oltre a questo è possibile interagire con personaggi virtuali e guide, gestiti da un avanzato sistema di intelligenza artificiale, che in tempo reale rispondono alle domande dei visitatori e accompagnano il pubblico alla scoperta delle meraviglie della Città Proibita.
Aiutare le persone che stanno pianificando una visita reale al sito nellʼorganizzare percorsi di fruizione personalizzati e nel comprendere al meglio le informazioni sui suoi monumenti è lʼobiettivo che i promotori del progetto hanno dichiarato essere fondamentale. In The Forbidden City – Beyond Space and Time la vocazione divulgativa può essere riscontrata nellʼimportanza che la componente didattico- didascalica ricopre nel mondo virtuale. In termini pratici quanto appena affermato si può sperimentare direttamente partecipando ai tour virtuali calibrati in modo da favorire lʼinterazione tra gli utenti, oppure godendo degli eccellenti filmati esplicativi che interrompono la navigazione e forniscono importanti informazione sui punti di maggior interesse storico-architettonico e, ancora, nelle attività interattive a cui gli utenti sono stimolati a prendere parte in prima persona. Si desidera citare anche la possibilità data agli utenti di partecipazione ai giochi e alle manifestazioni che nel passato si svolgevano in quei luoghi, caratterizzando la vita di corte durante la dinastia Qing.
In questo progetto di virtual heritage lʼaspetto sociale è, dunque, determinante. Lʼesperienza virtuale non è basata, infatti, sullʼisolamento dei partecipanti, ma bensì sulla loro collaborazione. Il risultato è una piacevole e avvincente esperienza virtuale che guida il pubblico alla scoperta dei luoghi della Pechino imperiale e allʼinterpretazione dei significati storico-culturali a essa connessi.