tra-vagli della vitae dagli studi dellamente.Cosìa poco a poco riconducevamiallaragionel'amore; questo dolce sentimentospessomalamentedefinito;soventetroppo ca-lunniato;sempreindizio dibontàiogiovane cuore;
non
diraroutile,secastoedindegna
personacollocato.Ed
in veroun
puroe santoaffettodeprimetalvoltailgiovanil bollore,rendesolerlel’animo,ed innalzandolo soprailfangodei sensi,alla virtùedalla faticaloinvita.
—
Bene! bene!iointerruppi.Pregovidiqui far pausa;poiché,
come
vedete,ilsolehaquasi varcato lasommità diquelmonte, ed èmestieri ch’io parta,ondenon
sia so-praggiuntodalia notte.Oh!
vedetecome quei raggi indo-ranolecircostanticolline,ecome
passandotraiverdeg-*
giantiulivi,formano
un
chiaroscuroedun
contrasto va-ghissimo! Guardatelàun
fascio di luce brillaresu quel-lacasacandidaalpardineve,laqualeèsitasulpendio della collina,che sorgeinmezzoallapianura, eparche sialambitadall’onda delVelino1Miratelabellezza diquel raggio,chesispecchia nellago,e ritorna aisuocentro quasiperrendergli'il salutomandato
alla terra!E
sidicendogli strinsilamano
,epartii.TBKZA
GIOBNATA.Alia
domane
avviandomi perall’usatoluogo,presiun cammino
diverso dall’ordinario,ma
ebbia pentirmene,
poichéera questa la via dellamontagna. Accortomi del-l’erroretornaisopraimieipassi,e battendolasolita strada giunsi là dov’era diretto.
— Ho
lasciatolavia vec-chia perlanuova
controilproverbio,dissialmioAJessan- -dro,e sonostanco.Sonomi
trovato inun
punto eminen-teinmezzoad
altissimimonti,sopraiquali siedeaca-3
DigitizedbyGoogle
34 IL
RACCONTO
Tulieroe signoreggiailgelatoTermioello.
Da
quelsilo vedeasorgereimonti sopraimonti,lacuicima
comin-ciaa
caricarsi dineve.Oh
Iqualpotente braccio tien so-spese quellemolicolossali,edunisce tra diloroquelle roccheenormidivarianaturadidiverseforme1La cam-pagna
1^èquasi deserta,ifaggi,icastagnihanno
digià inariditelefrondi,efinquelle dellemaestose querce veg-gonsimutatedi colore;ilsolevibra deboliraggied ineffi-caci,eviregnaun
melanconicosilenzio,che è Tannunzio dell’arrivodelverno.Ma
quiilbeltempo
tienlontanoil pensiero dellavenutadiquelnemicodellavita. Prosegui-teoradigrazia la vostra storia.Ed
^li (»ntinuòa
dire.—
11mio
amore,come
vidissi,trovavaun
ecoin quello diAdelina,nellaqualeogni giornosimanifestavapiù bella l’indole,escoprivansi novelle virtù. Dato addioa
qualunquealtracompagnia mi
ristrinsicon
quella sola diGiacomo
Lopez, in cuicasaaccoglievansipoche ed onestepersone.Cieratra glialtriun
Italianonotosola-mente
alsignorLopez,chefecesempreun
misterodel suocasato.Sommo
letteratoepoeta,univaaglialtrime-ritigraziaegentilezzadimodi,
un
cuoreeccellente,tut-.toamiciziaetuttoaffetto,ed un’aoima candida. Inca-pace eradi
mai
dircosa chetornar potessenocevoleal prossimo; incapacissimodinegarmai
nullaachicchessia.U
suocaponon
rìmaneamai
insecco;aveauna
fontana ioesauribiledigrazie;sapea mutareilnullain realità,e facilissimo alle gentili versioni diAnacreonte edi Aristo-fanedava mirabilmenteallecosepiùvolgarilevestipiù bizzarree piùcapricciose.Cierainoltreun
signore spa-guuolo(ilDuca
di Ferias)onesto,nobile,ericcouomo,
finamentee gentilmente educato;adornodiquella com-piacenza,che siconcilia glianimidilutti;largoe ge-nerosoperlodata regola dibenviverenei complimenti.
Di..;;:,. ‘ ,GoOgU
PARTE
PRIMA 35non
risparmiandomai un
dolcissimo,un
carissimo,un
doitissimo, ecento cotali superlativi profusiachic*chessia,anche ad
uno
scimunito,ad una fant^ca, adun
pedante.Mirammento
ancoradiun
tale,lacuibócca uveal’abitodiparlarmolto,esenon
suonavalatromba perlepubblichevie,avealavirtù di far palesilecosepiù segrete,ma
sempre segretamente einconfidenza. Costui era purfornito dimeritoletterario,e moltosicompia*ceadicoloro,che conattribuirglielocarezzavanoilsuo
amor
proprio.Perlaqualcosaglieracarissimoun
certoM. Fade
,che purerauno
dellabrigata,perchè
bassa-mente
loadulava. Questiappartenevaa
queimolti,che divengonsapientisenzastudioefatica,quasiper divina inspirazione,ed
ambiva
larinomanzad’uomo arcadico pelsuo afiannosoelento respiro,per qualchefreddissimo inno,per
una
cotalfiguralanguidaepesante,e percerte insipidezzeepigrammatiche,lequaliscappavanglidi boc-caquando
mostravaaisuoi pariilsorriso di pietà.,
Inmezzo
a
tuttisegnalavasiun
illustrepersonaggio,
altoneiconcepimentidellamente,fermonel
buon
volere, costante nei principiienegliaffetti. Tenevaegli uficio pubblico,e,caldodipubblico bene,era potentemente stimolato dal giusto,dall’onesto,eda
tutto ciòche èno-^bileedelevato.Feliceindagatoredei vero,
non mancava
delsaper pratico di applicarlo alleoccorrenzedeltempo:efelicissimoefacondoespositore delleproprie idee, trae-va sempredalsuodiscorsosinceralaude eassentimento.
Farmi chesiappellasse
M.
Idìotun
buonissimogiovine, erededigranfortuna,figliuolod’unsocio nella merca-tura del signorGiacomo.Lo
avea condottonella nostra adunanzailbel visoeladotediErnestagermana
di Ade-lina,ederauno
di coloro,iqualinon
conosconoaltra lucechequella del sole,edamano
l’oroperchèloveg-DigitizedbyGoogle
86 IL
RACCONTO
gono
più lucido Iraimetalli.Aggiungeva aciòlavanità dicredersiun esemplaredi bellézza,elapuerilità ditrovar dilettonellerigcre inogni angolounaltare alfìgliuoldi Venere,nelvagheggiarecertisogni leggiericome
l’odore deifiori,sfuggevolicome
ilfumo
disperso dalvento’.Nè mancava un uomo
diforo,ilqualecredevasi di tenere alquantodellanaturadivina, efacevaconsistere lasua grandezzain
un
ridicolo espregevolecontegno, edin certaburbanzamisteriosa,d’ondeditanto in tanto scap-pavanofuoricotalisentenze,cbe parevanotrattedai vec-chilibri sibillini.Costuinon
lodavamaialcuno, anziera di quei miserabili,iqualicorronoalbiasimo,credendo di acquistare cosi riputazione di accorto e dottoingegno.Non rammento
inomi
diduealtri,che tenevanol’ultimo luogonellabrigata.So adirvisolamente,cheuno
erauomo
spiritoso,el’altrouno
sciocco,etuttidue serbavano silenzio, quelloperonorevolemodestia,l’altroperfar fa-voreallacompagnia.Ilpadronedicasa eraun
dabbenuomo
efestevole,ma
austeroedaccigliato talvolta nel trattamento domestico.La
suaconsorte eraUnaschietta olandese,eccellentemadre
difamiglia,semplicejinge-nua
,affettuosa,avente sempresulvoltoilsorrisodella serenitàe della pace.
Ora
inquestaadunanza,nellaqualenon
succedeva,com’è
uso,unsilenzioprolungatose prof-ferivasilalode diquedcheduno,nèun
ecoripetuto sesi udiamen
che benediqualchealtro, iopassavalietamente iltempo, nèmai
m’erastata piùsoavelavita.Giàtrascorsicrandue anni da che aveva avuto
nasci-mento
ilmio amore
per Adelina,ed oramaifacendosi piùaccesoildesideriodeglianiminostri,deliberammo dinon
tenerlopiucelato ai genitori,afKnedirecaread
effettoilsospiratomatrimonio. Adelina,esplorate accor-tamentele di.«ì|>osizIonidelloro
animo
verso dime,leave-DigilizedbyCoogle
PARTE
PRIMA 37 TEfrovafe favorevoliebenigne.L’averiovissuto corno-daineulepermoltianni àParigi,era loroargonaenfodi agiatezza.
La mia
condottaneltempo che aveausato in loro casa,avevadatoadessiilconcettodionesta e costu-matapersona.Adelina toccavagiàilquartolustro,ed ave-vanodesiderio dimandarla amarito.Epperòda
queste fa-vorevolicondizionianimato,dimandailasuamano,
efui lietodelvedereaccoltacon buonviso lamia
dimanda.Venimmo
quindiai patii maritali.Adelina recavain doteun 5om.
ducali,deiqualiuna
metàsarebbesi sbor-sata alcompimentodellenozze, el’altraallamortedel ge-nitori.Ilmio
avereascendevaa6om.
ducali,come
pro-vaialsignorLopez conlecarteche aveameco
recate.Sapeaperaltroche
una
terza partene aveagittatanel gio-coe nelle sregolatezze,ma
standoifondi tuttavia inmio potere,aveaBdanza che facendo sennoeordinatamente vivendo,giuntosareiatogliereapoco a pocoidebiticheligravavano.Erailparentadoquasiconchiuso, egiàsi cominciava afarnemotto aquellidellanostra brigata,i
qualiaccoglievanolietamentelanuova.Ilducasolone sembrava pococontento.Sebbenecon.mezzosecoloepiù sullespalle,erainnamoratodiAdelina,
ma non
osava ma-nifestarlopertema d'unrifiuto,e pernon
acquistarsiil ridicolochetraesecoquelseutirsilu vecchiemembrapizzicord’amore.
Inquesta
un
inaspettatoaccidentemutò
lamia
giòia inamaro
pianto,che duròpiù.aniùdellamia
vita,eche
sinora
non
possorammentare
senzacommozione
e senza rammarico.Ilmio
procuratoremi
rapportava,ch’erano venuti innanzi alcuni creditori dimio
padrefinoalloraame
ignoti,iqualisaputoaverio pontrattinovelli debiti, avcanposto sequestro generale sopratutt’ifondi;cheiDigitizedbyCoogle
38 IL
RACCONTO
mieicreditorieransicongiuntiinquest’operaa queidi
mio
padre, e che già tentavanodispogliarmi giuridicamente d’ognimioavere;cheda
ultimolasomma
dei debiti ascen*devaaducati4>omie chetoltelespese di giustiziae1e graviusure, di cuiognigiornoscadevailpagamento,
non
rimanevanraiforse,chesoliducatilom.
Ecco scompar*soad
un
trattoilmio
patrimoniodi6om.
ducali,come
spariscesoventeatutticoloro,iquali,stranamente ambi-ziosidipossederevaste estensioni di terra, la lascianopoi senzacoltura,nè pensano maiai debiti contrattied all'usu-ra,chesimilea
nascosta tignuolalogoraedistruggei piùricchi patrimoni.Pensatevoicom’iorimanessi
a
questanuova.Cupa
tri-stezzam’invaseilcuore,nè sapea che risponderealle inter-rogazioni,chemi
sifacevanointorno allacagionedi que-stomutamento
improvvi»)!Ioera condottoalbivio cru-dele,odiperdereAdelina,odimancareall’onore,tacendo lanovitàavvenutanelmio
stato;ma
l’ingannoin tantabuona
fedeetantabenevolenzasarebbestatoun
imper-donabiledelitto.Deliberai perciò di palesarealmenoad
AdelinaFinaspettatasventura,eposiadeffettoilmio
pro-posito.Pianseessa alpiantomio
,ma
confortavamipoi conlasperanza,che sendoricca lasuadote, forseil pa-drenon
ostantelemutatemie
condizioniavrebbe consen-titoafarlamia
sposa,edellamedesima
sitolseilcarico di far luttonotoal genitore.Io frattanto sotto pretesto di affariteneami lontano
da
quella casa,etalnovitàin sul celebrare dellenozze indu-cevasospetti varii nellamentedei genitori,aiquali Ade-linaneandava
signiBcandod^tramentelacagione,ma
senzacbepotesseindovinarne Fintendimento. Queidella brigataperdevansiinvane congetture,edilDuca
, ria-nimateleantichesperanze, affretfavasi di farmottodellaDigitizedbyGoogle
PAUTE
PRIMA 89 suainclinazioneper Adelinaal«gnor
Giacomo,nel cuianimo
tanto bastòperchèpiegasse lavolontà,sino allo-raincertaefluttuante,allarottura delnostroparentado.
D’allorainpoicominciaronolepratiche col
Duca
,ilcoi ducato riempivatuttoTanimo
del lx>pez, (attogiàuno
diqueifanaticimercadanti,che,venuti inbuona
fortu-na, concepiscono fimprudentedesiderio di portare la no-biltànella loro casa.—
Quiil