riordinaresenzaaverdacontrastarecon usanze invete-rate
,perciocchélarivoluzione tuttoavea guastoe disor-dinato.Nellasuagran menteeirinvenneiltipomara*
Tiglioso di politicoreggimento,colqualeponendoin
ar-monia
leprovvidenzeeleleggi,conduconsii popolia migliore e piùdurevole convivenza.Ma
ilgeniomilitare che sempreglifucompagno
,facendoloimmemore
delcome
erastatoinnalzato al trono,delbisogno generaledi riposo, delcomune
desideriodisicurezza,edella poli-ticaconvenienzadello statodipace,furagione chela Franciagettata nel vortice delleguerre, gustasseametà
ifruttideH’industria,ilbenedell’ordine,igodimentidel riposo
;sicchébentostoimotivi di scontentosi rinnovas-sero.
L’amministrazionenovellaesigevagran
numero
di uf-Hciali,edera essenzialissimo,checreateottimeleggi,ne
venisse affidata la esecuzioneadautorità e magistratinon
corrottiedintegri.Fortunatamentelequalitàele attitu-dinidegliuomini eranostaterivelatedalla rivoluzione,
che allentando semprela briglia delle passioni
,può vera-mentedirsi lapietra diparagonedellevirtùedei vizi del cittadino. Gliuomini
adunque non
simulati per timo-re,non
menzogneriper calcolo,simostravanotaliquali eranonella realità della individuale loronatura: conoscen-za preziosissima,dicheépurmestiericho
giovinsii sa-pientigoverni,senon voglianoprotrarreidannidei tem-pi rivoluzionari al di là delle rivoluzionimedesime.Ma
la cordialità e lavecchia sapienzaeranostateingoiate dal-l’abissodeH’anarchia,e tranneinudiammaestramenti dell’esperienza,falsatisoventedalpredominio dell’opi-nione,trannegl’ingegni militari fecondati dall’indole dei tempi,la coltura delle scienzeutilierageneralmente
ue-DigitizedbyGoogle
96 CONTINUAZIONE
DEL RACCONTO
gletta.Depressal’audacia deglispiriti,venivainnanzi, è vero,nel silenzio delletumultuosepassioniuna
genera-zionemeditabonda,aibuonistudiinchinevole;lescuole ricomponevansiconl’ammeissarsileruine deivecchiasili"
dellascienza;
ma
leleggifiscalifrapposte, ildominio delgeniomilitare,ildifettodegli studi del cristianesimo, e quindidiquellapotenzadeU’unità di dottrineche viene dalla fededell'Evangelo,venivanoimprimendo
agl’intel-lettiun’improntadi aridità,senzasostanza,senza armo-nia,senza inspirazione.Bonaparteciònonpertantousòdimoltoaccorgimento nella elezionedelleautoritàpubbliche,e scelsequanto potèingegnoe probità;commettendolecariche
ad
uo-minidi qualsivoglialuogoe fazionesifussero onestiperfama
e sapienti.Alloraimieiamiciavvisaronsi di pro-cacciareanche ame un
ufficio,e sollecitaronoper
me
quello di cassiere delle contribuzioni diqualche provin-cia.
A
queitempierano malagevolileesazioni,e d’altro cantogl'incaricatiditalbisognadoveanosovente antici-paregrossesomme
per pubblichenecessità.Era
conve-nevoleinoltrerendere affezionatiallacausadelnuovo
governo uomini benemeriti,eguiderdonare qualche im-portante servigio. Quindisiffattecarichefinanziereper diverse cagioniebberoannessi ricebiemolumenti;etali continuaronopoi,avvegnachémutati fosseroitempi,re-, stiluitol'ordine,stabilito
un
metododiesazionefacilissi-mo
eperguarentigie assicurato,affine di evitarelefrodi edifallimenti de’ cassieri.Adunque
ilconseguirquella lucrosissima caricasarebbestatouniformeaimieivoti,
ma non
potendoadempiereallacondizione della malleve-ria,non mi
riuscìdi ottenerla.In quellavecefuinominatoPrefetto in
Vandea
,dove mi
fu ingiunto direcarmi immantinente.Fu mia prima
DigitizedbyGoogle
PARTE
SECOINDA 97 operala visitadella provincia,adìndistudiare l'indole degliuomini, conoscerelanaturade’luoghi, iveri bi-sogniedimezzi disoddisfargli.Raccolsiinfattiquanti clementidistatisticapotei,persuasoche senzadi questi ogni
uomo
ch’èalreggimentodellecose,ancor che sa-piente, dibuon
volere e didirittogiudiciosia, sigoverna allacieca,senzaopportunità esenzaprofitto.
Dissestatoera l’ordineeconomico.11naturaleistintodi possedere,dirisparmiareedaccrescerelecoseutili mer-cèla faticaeraquasi spento.
Mancavano
quindigli ele-mentidellaproduzione,inchesta l'agiatezzadiun
popolo, laqualeèprimafonte d’ordinepubblicoe dimorale. Ep-peròavanti diognialtracosa,mi
diediatutt’uoraoal me-glioramentodellapubblica economia.11Governoda
sua parteconcorrevaallosvolgereinaturalimezzi atalfine conducenti:stabilie certeeranoleleggi;idirittidei cit-tadiniguarentitiedifesi;ordinatalapubblicaistruzione;dataoperaallepubblichevie.Iopertanto,cosiffatti or-dinamenti standoinpiedi,curavadirimuovere gl’impe-dimentialprogresso delle industrie,che operaesser do-vevadeH’intcresseindividuale.
Trovaiinoltredissestatal’amministrazione ecclesiasti-ca.Pereffettodellepassatevicendeipretieranodivisi diffidenti:ce n’eranoalcuni,iquali s’eran tenuti saldi neU’anticoordine;altripoiavevan mutatocoitempi, e traquestiultimierailprimoPastore della provincia,il
qualeavevaottenutoquel postoper aggiramentidi fortu-na,che
ha
tanta parte neitempirivoltuosi.IlClero perciò guardavaloincagnesco,e questa diffidenza reciproca fd-ceva rimaner senzacapoilcorpo,eproduceva scandalo nelpubblico,chenon
iscorgendonelleoperediluila sanzionedel cielo,non
nutrivaperessoqueireligiosoe santorispetto,cheè ottimocementod’ordine
nell’inte-DigilizedbyGoogle
•18 GONTINUAZIONE DEL
RACCONTO
resse sociale.M’ingegaaiquantopotei di tor viasìbrutti sconci,el'effettorisposein partealmiodesiderio.
A
po-coa pocoisacerdotidivennero esempiodiprobità,pieni d’istruzionee di carità,nèbastaadireilvantaggioche daciòderivavaaqueipopoli
,particolarmentenei pic-ciolipaesi di
campagna
,doveilcuratoeracome
il pa-dre,dacui tuttoun
brancodi villanidipendeva.Altroinconveniente facevaostacoloall’àndamento re-golaredegli affari^ed all’avanzamento della fiduciae del riposo.
La
distinzionedei poteri,operasapientissima deltempo
,noneramantenutainfattoqual erain di-rittostabilita,evedevansispessolefunzioni di un’auto-ritàesercitarsida
un’altra cui laleggenon
nedavail di-ritto.Intalmaniera, uscendoipoteridaipropri limiti, ne venivaconfusione,anarchia,diffidenza,e quindi di-sordine invece di sicurezza,che erailprincipio consiglia-torediquelle provvisioni.Imaestratiinfattiobbliavano sovente di aversia intender benecome
fratellie cittadini mandatidaun medesimo
Principe,edinvece dicurareilgovernodei sudditicon
amore
econgiustizia, stava-nospessoa gareggiareed a contendereinsieme.1capi militarisoprattuttocommettevanosoprusiincomportabi-li.
Un
certogenerale natodelpopolazzo,educato plebeo e che venutoa quel gradofacevasichiamare Barone, erail Flagello della provincia. Egli,chestatoera zelantissimo se-guacedelcultodellaragione edilpiùardente democra-tico,ad untrattoseppe simulare realismoe religione,ed.ora perfiduciaconmaleartiguadagnata
,ora per ambi-zione dimetterpiè nelfallrpi
campo
,facevasi soverchia-toreadanno
deibuoni,soventeadifesa deitristi,per
lopiù stimolatoda qualchebassa passione,e sempre mer-catandofra lapassione e la giustizia, frailcieloe finfer-no. Allora ioconobbi, cheledotidell’intellettovanno
qua-DigitizedbyGoogte