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III. 3.5.4 !Budetljanskij (1914)

III.3.5.7 Predloženija <1915-1918>

I Predloženija chlebnikoviani costituiscono un esempio di testo o, per meglio dire, di un gruppo di testi, molto particolare. Poniamo l’accento sulla caratteristica di pluralità

133 dell’opera poiché, come è evidente dalla versione presentata in SS (VI.1, 241), essa è costituita da tre corposi blocchi di enumerazioni programmatiche. Come segnalato dai curatori dell’edizione critica (cfr. SS, VI.1, 424), le tre sezioni sono state pubblicate in momenti differenti: il primo gruppo dei Predloženija, composto da un elenco di 16 punti numerati, comparve sull’almanacco Vzjal. Baraban futuristov (1915), ed è descritto da Markov come «un ottimo esempio dell’utopismo e pacifismo di Chlebnikov» (Markov: 1973, 288); il secondo e il terzo sono postumi, e videro la luce rispettivamente nel 1929, sul XII numero di Neizdannyj Chlebnikov, e nel 1933, sul quinto volume di SP.168 Va

inoltre menzionato che nella prima edizione critica i Predloženija sono presentati in un elenco, in ordine sparso, e in una serie di periodi isolati, il cui inizio è marcato graficamente da un asterisco. Stepanov ipotizza che la data di composizione dell’intero complesso dei Predloženija sia da collocare nel biennio 1915-1916.169 È comunque

possibile che i Predloženija siano stati soggetti a successivi rimaneggiamenti, forse in virtù dei molti punti di convergenza tra le proposte chlebnikoviane e i contenuti di altre opere: come già segnalato in SS (VI.1, 425), le proposte del primo gruppo sono vicine a

My i doma <1914-1915> e Truba Marsian (1916); quelle del secondo a Pamjatniki…<1913> e a Indo-russkij sojuz (1918); quelle del terzo a Sojuz izobretatelej

(1918) e Otkrytie narodnogo universiteta (1918).

La particolarità dei Predloženija non è passata inosservata, soprattutto per la loro difficile catalogazione dal punto di vista del genere letterario. A titolo d’esempio, si tenga conto che nel V volume di SP, Stepanov li collocò insieme ad altre opere di tipo dichiarativo, intitolando appositamente la sezione Vozzvanija i predloženija (cfr. SP, V, 348); in SS vengono inclusi nella sezione dei Vozzvanija (cfr. SS, VI.1, 241) e definiti come «своеобразный декларативный жанр» chlebnikoviano (SS, VI.1, 424). Troverebbero posto, stando all’opinione dei curatori, in una più ampia categoria di genere dichiarativo.170 Nell’edizione in lingua inglese, CW, i Predloženija sono stati

168 Sulla scorta di quanto detto, potrebbero sorgere alcune perplessità nel ritenere i Predloženija un’unica

opera compiuta e, di conseguenza, nel presentarli come tale. Abbiamo comunque ritenuto opportuno seguire la categorizzazione adottata in SS, poiché gli enunciati dei tre diversi gruppi non differiscono nella struttura.

169 «[…] без указания границ отдельных публикаций, вместо внутренней порядковой нумерации

каждого раздела - звездочки, весь материал датируется <1915-1916 гг.>», SS, VI.1, 424.

170 «В футуристическом движении декларативные жанры вообще играли исключительную роль,

зачастую, вместе с эпатажными выступлениями и выставками, получая ‘самоценное’ художественное значение […]. К ним примыкают и хлебниквские предложения - своеобразный

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semplicemente raccolti insieme ad altri scritti teorici (CW, I), mentre sono numerosi i casi in cui gli studiosi si limitano a identificarli con il termine ‘Predloženija’. In questa prospettiva, si distingue il caso di Cooke (cfr. 1987, 101, 131), il quale, in modo abbastanza curioso, vi si riferisce con l’espressione ‘aphoristic proposals’, nonostante in questi enunciati non ci sia nulla che possa essere ricondotto all’aforisma.

Da un punto di vista formale, la maggior parte dei punti dei Predloženija presenta una struttura con verbo all’infinito nella proposizione principale. Sovente l’enunciato viene introdotto da un verbo all’infinito, come nei seguenti esempi:

<I> 5. Учредить для вечной непрекращающейся войны между желающими всех стран особый пустынный остров, например, Исландию (прекрасная смерть). […] 15. Требовать у вооруженных союзов людей с оружием в руках оспаривать мнение будетлян, что весь земной шар принадлежит им. […] <III> 4. Закончить великую войну первым полетом на луну (SS, VI.1, 241-244).

Nel complesso dei 39 punti che costituiscono le tre sezioni del testo, si riscontra solamente un singolo uso di una struttura imperativa, con valore tuttavia concessivo (costruzione con pust’, sezione <III>, punto 6). Nel complesso dell’opera, lo stile della prosa è lineare e disadorno: la stesura dei Predloženija ricorda quella impiegata nell’elenco di Bulla o

vetrovoj vojne <1915>. In quest’opera, infatti, si registra un simile uso di incisi

didascalici, come nel seguente esempio: «6. В обыкновенных войнах пользоваться сонным оружием (сонными пулями)» (SS, VI.1, 241, corsivo mio). Nei Predloženija non ci sono forme dal valore puramente esortativo o imperativo, non vi sono ingiunzioni; oltre al frequente uso dell’infinito, il modo più diffuso è l’indicativo. Anche in questo caso, la funzione del testo non sembra essere prescrittiva, ma descrittiva.

Sicuramente è possibile istituire un confronto con quanto sosteneva Marinetti nel

Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912) proprio in merito all’uso

жанр кратких, нередко также эпатажных или утопических и фантастических ‘идей’, ‘проектов’, ‘изобретений’ из самых разных областей искусства, науки и жизни», SS, I, 435.

135 ‘universalizzante’ dell’infinito (cfr. qui, supra, III.3.1 Poščečina obščestvennomu vkusu (1912); Manifesti, 58-64): se effettivamente vi fossero dei punti di convergenza negli usi delle forme verbali, non sarebbe impossibile rilevare una ‘funzione manifestaria’ all’interno di quest’opera, quand’anche in senso lato.171 Tuttavia, è nostra opinione che il

caso dei Predloženija non lo permetta: in primis, poiché non v’è alcuna parte introduttiva o conclusiva a precisare in qualche modo il fine delle proposte chlebnikoviane, che vanno intese come singole entità autosufficienti e ‘spicciolate’; in secundis, non va dimenticato che la serie di enunciati, raggruppata in un’unica sezione intitolata ‘Predloženija’ fin dalla prima edizione critica, è stata pubblicata in tre momenti differenti e presenta affinità contenutistiche con opere della produzione chlebnikoviana concepite in periodi molto diversi.172

Non abbiamo quindi a disposizione una versione manoscritta che conferisca ai numerosi

Predloženija un carattere unitario, e risulta ragionevole la proposta dei curatori di SS di

considerare lo specifico caso del primo gruppo dei Predloženija come ‘allegato’ conclusivo alla variante poetica del Vozzvanie predsedatelej zemnogo šara (cfr. SS, VI.1, 424). Questa versione del testo (SS, III, 174) si conclude infatti con un breve brano intitolato appunto ‘Predloženija’, in cui compaiono molti dei più noti topoi chlebikoviani, elaborati in forma poetica, e per questo motivo si possono individuare alcune affinità con i contenuti che compaiono in prosa nei Predloženija.

Non sarebbe errato parlare di una sorta di ‘condensazione’ delle proposte chlebnikoviane in forma poetica, a fronte di un lavoro di rielaborazione continuo e costante nella carriera dell’autore. A titolo d’esempio si compari il seguente punto:

<I> […]

9. Везде вместо понятия пространства вводить понятие времени, например, войны между поколениями земного шара, войны окопов времени (SS, VI.1, 242).

171 In analogia al ragionamento da noi condotto per individuare il valore manifestario di Vmesto

predislovija, cfr. qui, supra, III.3.4 Vmesto predislovija [da Moloko kobylic] (1914).

172 In SS si rimanda anche ad un confronto con un altro testo, Sovety, (GW, III, 462). Pubblicato su

Vremennik 4 nel 1918, i suoi quattro enunciati riprendono alcuni dei contenuti già argomentati nei Predloženija (cfr. SS, VI.1, 424).

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con quanto viene esposto nel poema:

Вы – построение пространств.

Мы – построение времени (SS, III, 174).

In conclusione, a prescindere da questa intensa suggestione che vedrebbe gli enunciati dei Predloženija come la conclusione ideale della versione in poetica del Vozzvanie

predsedatelej zemnogo šara, non ritieniamo possibile ascrivere questo gruppo di

enunciati alla categoria delle forme dichiarative. Siamo invece propensi a ricondurre la prosa dei Predloženija a quella della trattazione scientifica, o delle tesi di carattere filosofico: in ogni caso, pur nella loro brevità, il contenuto di questi enunciati non consente di ricondurli alla forma dell’aforisma, come R. Cooke invece sembrava implicitamente sostenere.