5 Seconde generazioni e percorsi di cittadinanza a Catania
5.1 Presentazione dell’indagine: strumenti e campione; la metodologia qualitativa
Si sente spesso parlare di immigrazione e cittadinanza, non solo per il partecipato dibattito che anima le riflessioni sociologiche e filosofiche degli ultimi anni, ma anche per il riconoscimento ed il bisogno di partecipazione che chiedono le seconde generazioni di immigrati in Italia. È forte il bisogno di “rivitalizzare” e rendere più complesso il discorso sull’immigrazione, non più limitato a temi come l’irregolarità o la devianza, tutte questioni che finiscono per mostrare l’immigrato come l’estraneo per antonomasia alla comunità nazionale, immagine alla quale oggi si deve contrapporre quella dei “nuovi cittadini”: parte integrante, pur se non ancora del tutto integrata, dell’Italia attuale.
Alla luce delle considerazioni su dette ed argomentate nei precedenti capitoli si presenta una ricerca sperimentale il cui obiettivo è cogliere le difficoltà istituzionali e personali nel percorso di acquisizione dello status di cittadino, con particolare attenzione nei riguardi del contesto personale. In tal senso, la scelta del metodo di rilevazione, l’approccio biografico (storie di vita e interviste in profondità) è stato utilizzato per potenziare gli aspetti soggettivi della narrazione (Cfr. Guidicini 1995; Campelli 1982).
Le tecniche qualitative tengono conto del fatto che l’ambito della ricerca empirica è significativo non solo in senso statistico ma anche in senso soggettivistico, quindi
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comprende i contenuti simbolici dell’oggetto di osservazione. L’esigenza di comprendere i significati effettivamente vissuti, contenuti e comunicati nel comportamento è volta a scoprire l’intenzionalità degli attori sociali, le influenze cui essi sono stati esposti, le procedure in relazione ai valori che contribuiscono a definire e situare una determinata realtà sociale (Cfr. Crespi 2004).
Poiché l’ambito conoscitivo della sociologia è l’insieme delle interazioni tra i soggetti in quanto costitutivo delle unità sociali nel loro rapporto con le forme di mediazione simbolica e con le concrete condizioni dell’esistenza umana, la scelta della interrogazione ed osservazione non intrusiva di tali unità sociali conduce e rimanda ad una specifica concezione di realtà sociale ed esperienza fenomenica delle interazioni in essa poste114. Le interpretazioni che gli stessi attori del fenomeno osservato danno della realtà sociale e del loro agire assumono un rilievo fondamentale, diventa allora responsabilità del ricercatore scegliere asetticamente, ma sensibilmente, il vissuto individuale (Cfr. Ferrarotti 1999)115. L’approccio ermeneutico le storie di vita sono un tipo di soluzione privilegiato al dilemma spiegazione/comprensione perché, prima come testo agito e poi testo scritto, consentono «una pausa di riflessione utile per cogliere il vissuto (comprensione) e ricostruirne quei nessi di coerenza (spiegazione) certamente non evidenti nemmeno all’attore nel fluire dell’esistenza» (Bovone 1994: 6). Le informazioni vengono costruite nel corso di un processo ermeneutico (Cfr. Montesperelli 2002), in cui particolarità e unicità del fenomeno si confrontano con le similitudini del reticolato di relazioni ed azioni riscontrabili nel vissuto degli attori del fenomeno stesso (Cfr. Bichi 2002). Ciò consente di osservare in modo empatico il fenomeno scelto, predisponendo alla riflessione teorica e lasciando una flessibilità che permette al ricercatore di ritornare sulle stesse scelte di pensiero (Cfr. Id. 2000).
114 Per specificare meglio questo passaggio si può fare riferimento alla nozione di “coefficiente
umanistico” formulata da Znaniecki che appropriatamente si pone nella prospettiva culturalista e peculiarmente qualitativa. Si vuole indicare il carattere culturale dei dati che l’individuo produce e che lo studioso trae dalla realtà sociale, nozione che influenzerà fortemente la denominazione ed il significato del teorema di Thomas secondo cui per classificare le azioni si deve tenere conto della situazione così come viene definita dagli attori «se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle conseguenze» (Thomas 1909: 17).
115 Ferraroti è fra i principali studiosi dello strumento storia di vita ed introduce una valutazione
epistemica del lavoro di ricercatore che si pone nella prospettiva biografica: «[i racconti autobiografici] coinvolgono l’atteggiamento morale metateorico del ricercatore. La raccolta esige la caduta ed il superamento dell’asimmetria tra ricercatore e situazione indagata. Ho imparato che il ricercatore è sempre dentro, non fuori, alla ricerca. Ho imparato in altre parole che il ricercatore è sempre, anche lui, un ricercato. La ricerca […] si trasforma in dialogo. Si fa con-ricerca» (Ferrarotti 1999: 7-15).
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Nel caso dei giovani figli di immigrati, è necessario seguire l’evoluzione dei rapporti con i gruppi e le istituzioni, con le “vecchie generazioni”, cioè con tutto quel sistema parentale e sociale che li affianca, per permettere di individuare i conflitti che possono disorientare il giovane.
La ricerca ha avuto finalità esplorative, tese a definire le caratteristiche più rilevanti di questo specifico universo giovanile; i giovani coinvolti nelle interviste sono stati reperiti secondo una modalità non probabilistica, cercando comunque di garantire, pur nel numero ristretto dei soggetti interessati, una variabilità ed una rappresentatività che tenesse conto della complessità e della frammentarietà delle migrazioni a Catania dove, a differenza di altre regioni italiane, il fenomeno è ancora in fase emergente.
Il campione è composto da giovani nati in Italia (Tabella 6) e giovani nati all’estero (Tabella 5) scindendo fra chi è arrivato in Italia per ricongiungimento familiare (che per comodità indicheremo con R. F.) e giovani arrivati insieme alla famiglia (F.). Il campione dei nati all’estero è composto da 29 giovani (10 maschi e 19 femmine) così rappresentati per nazionalità di provenienza: mauriziana (7) (presenza più numerosa a Catania), srilankese (4), cinese (4), colombiana (3), tunisina (2), senegalese (2) , iraniana (2), nigeriana (1), albanese (1), ucraina (1), brasiliana (1) ed infine filippina (1). Fra questi nove hanno richiesto la cittadinanza (3 dei quali l’ha ottenuta per matrimonio), sei si dichiarano non interessati, dodici si manifestano interessati ma per vari motivi non hanno ancora potuto richiederla, uno ha possiede la doppia cittadinanza (tunisina ed italiana) ed infine la ragazza colombiana si ritiene confusa e quindi non sa ancora quale cittadinanza la potrebbe meglio rappresentare.
Il campione dei nati in Italia è composto da: 6 maschi e 2 femmine, il comune denominatore fra questi è rappresentato dal fatto che tutti appena diventati maggiorenni hanno richiesto la cittadinanza italiana; solo uno ha la doppia cittadinanza. Le nazionalità d’origine sono così rappresentate: mauriziana (4), eritrea (2), palestinese (1) e srilankese (1).
Le tabelle presentano l’elenco completo dei giovani intervistati e contengono delle indicazioni rilevanti relative ad alcune loro caratteristiche ritenute significative i per gli obiettivi della ricerca; nonché la numerazione sarà utile ad identificare il loro profilo nei paragrafi successivi. Per identificare tali interviste nell’analisi successiva si utilizzerà i
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Tabella 5. Campione nati all’estero
Intervista Genere Età
In Italia da (anni)
Nazionalità
dei genitori Lavoro
Cittadinanza italiana
1 (R. F) F 26 19 Mauriziana Studente/ Lavoratore italiano per avere la Ha sposato un
cittadinanza
2 (R. F) M 23 17 Mauriziana Lavora in un centro
informatico
Ha già acquisito la cittadinanza
3 (R. F) F 22 14 Mauriziana Disoccupata italiano ed acquisirà Sposerà il fidanzato
la cittadinanza
4 (R. F) M 21 19 Mauriziana Lavora nero in Non è interessato
5 (R. F) F 20 10 Mauriziana Studente
È interessata, ma non l’ha potuta ottenere
per problemi burocratici
6 (R. F) F 27 27 Mauriziana Impiegata Call center
È interessata, ma per problemi burocratici
non l’ha potuta ottenere
7 (F.) M 27 21 Mauriziana Lavora nella ristorazione Non è interessato
8 (R. F) F 22 11 Srilankese Studente/traduttore É interessata
9 (R. F) F 26 10 Srilaankese Studente É interessata
10 (R. F) M 23 10 Sriankese Disoccupato
É interessato per potersi muovere
liberamente in Europa
11 (R. F) F 20 7 Srilankese Disoccupata É interessata
12 (R. F) F 25 14 Cinese Studente Ha già acquisito la cittadinanza
13 (R. F) F 21 13 Cinese Studente Non è interessato. burocraticamente è troppo complicato, preferisce rimanere cinese 14 (R. F) F 23 18 Cinese Commessa in un negozio cinese Non è interessato
15 (R. F) F 22 11 Cinese Lavora nel ristorante
dei genitori
Non è interessato
16 (R. F) M 25 13 Columbiana Studente Non è interessato
17 (R. F) M 29 17 Colombiana Elettricista È interessato ma non ha i requisiti di
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18 (R. F) F 21 9 Colombiana Disoccupata Non sa ancora se vuole diventare
italiana
19 (R. F) M 21 7 Tunisina Studente Doppia cittadinanza
20 (F.) F 22 22 Tunisina Disoccupata cittadinanza perché è Ha già acquisito la
più “comodo”
21(R. F) M 32 18 Senegalese Lavora in un canile Ha già acquisito la cittadinanza
22 (R. F) F 19 12 Senegalese Studente É interessata
23 (R. F) F 25 10 Iraniana Studente È in attesa perché ha sposato un italiano
24 (F.) F 30 25 Iraniana Impiegata Call center/Stude nte Ha acquisito la cittadinanza solo perché costretta, la vita della straniera è
troppo difficile
25 (R. F) M 25 10 Nigeriana Studente Ha fatto richiesta
26 (R. F) M 19 11 Albanese Studente
É interessato, ma non può richiederla poiché per un periodo
ha vissuto da irregolare
27 (R. F) F 20 6 Ucraina Studente É interessata
28 (R. F) F 23 13 Brasiliana Commessa É interessata
29 (R. F) F 25 21 Filippina Lavora in un bar É interessata
Tabella6. Campione nati in Italia
Intervista Genere Età Nazionalità dei genitori Lavoro Cittadinanza
italiana 30 M 18 Mauriziana Impiegato al
bowling Ha già acquisito la cittadinanza